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Michel Schneider: Glenn Gould Piano solo [messaggio #124117] |
ven, 30 settembre 2011 12:04 |
sal paradise Messaggi: 97 Registrato: dicembre 2010 |
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Ieri vagavo per La Feltrinelli della stazione di Milano Centrale. Questo
stato di cose mi ha messo in una tale agitazione (non so se odio di più
la catena Feltrinelli o la Stazione Centrale) che nel reparto (uno
scaffale su tre piani di mega negozio) dedicato ai libri sulla musica
classica (ci sono anche tre volumi di Allevi su Allevi) sono incappato
nel libro in oggetto, ci sono proprio inciampato perché alla fine l'ho
anche comprato.
Dopo la piacevole lettura del libro di Bazzana, che a mio avviso aveva
cercato di ricalibrare il personaggio di Gould restituendogli dignità
artistica, musicale e pianistica e privandolo di molti che erano i
luoghi comuni ridicoli che lo circondavano e che lui stesso (Gould),
probabilmente, “utilizzava” a fini pubblicitari; e dopo la lettura con
la puzza sotto il naso del libro di Rattalino (le cui uniche cose
interessanti sono riprese dal libro di Bazzana) ripiombo nel fastidio
del luogo comune, del mito idiota ma geniale, dell'artista pazzo che non
esce più di casa nemmeno per le cene fuori ecc... con questo libro che
vorrebbe essere una specie di saggio di musicologia ma diventa un
articolo di Cronaca Vera ( http://tinyurl.com/66go775 )
Ora tralasciamo il discorso che se questa è musicologia allora Beautiful
è il seguito dei Fratelli Karamàzov, e entriamo invece nel merito di un
discorso che sta per far venire nelle mutande quell'idiota di lucy: ma
quanto deve essere perverso uno psicanalista per incentrare tutto un
libro su di un musicista non sulla musica, non sulla sua psiche e i suoi
meccanismi in rapporto alla musica che fa, a come la fa ma su alcune
banalità pseudonevrotiche, su certi aspetti voyeristici che istigano il
lettore a trasformarsi sempre più di più in un lettore di Donna Moderna,
o Eva 3000.
Il pettegolezzo, (quasi sicuramente falso ma se anche fosse vero non
importa) non solo diventa letteratura ma si trasforma in musicologia.
Eppure io credo che questo signore abbia letto il libro di Bazzana
perché un paio di volte lo cita, e lo cita anche in cattiva fede.
Ora la mia riflessione, alla luce di tutto questo è: ma porco dio.
g.
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Re: Michel Schneider: Glenn Gould Piano solo [messaggio #124120 è una risposta a message #124117] |
ven, 30 settembre 2011 12:48 |
daniel pennac \(porta Messaggi: 569 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"sal paradise" <sdafda@sd.it> ha scritto nel messaggio
news:4e859411$0$15662$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> Ieri vagavo per La Feltrinelli della stazione di Milano Centrale. Questo
> stato di cose mi ha messo in una tale agitazione (non so se odio di pi la
> catena Feltrinelli o la Stazione Centrale)
Credo che sia Feltrinelli della Stazione Centrale a fare questo effetto: in
settimana vi sono capitata e una signora era intenta a disinfettare con le
salviettine la sedia e la sua porzione di tavolo, nell'area dedicata alla
lettura, avr consumato, per tale operazione, un quantitativo di cellulosa
pari a tredici alberi!
> quanto deve essere perverso uno psicanalista per incentrare tutto un libro
> su di un musicista non sulla musica, non sulla sua psiche e i suoi
> meccanismi in rapporto alla musica che fa, a come la fa ma su alcune
> banalit pseudonevrotiche, su certi aspetti voyeristici che istigano il
> lettore a trasformarsi sempre pi di pi in un lettore di Donna Moderna, o
> Eva 3000.
Perch la psicologia cognitiva risulta meno stuzzicante e si deve dimostrare
ci che si afferma, per alcuni meglio ottenere il massimo risultato con il
minimo sforzo!
> g.
Chiara
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Re: Michel Schneider: Glenn Gould Piano solo [messaggio #124256 è una risposta a message #124252] |
ven, 30 settembre 2011 20:34 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
Senior Member |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e8604ee$0$44197$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>
> "Herr von Faninal" <wargh@mail.nz> ha scritto nel messaggio
> news:j64sit$jhn$3@nnrp-beta.newsland.it...
>
>> http://www.massolit.com/
>
> Devono avere una clientela molto diversa dalla mia, lasciamelo dire.
hai visto i video? carino l'ambiente, vero?
ma qual' la tua clientela *tipo*? A parte le sceme che devono fare la
tesina e vogliono "tutto Dante in due giorni" (quelle imperversano ovunque),
:-)
comunque da massolit ho avuto una specie di illuminazione. Mi sono letta un
pezzo si un libro delirante sulla kabala e il buddismo (assurdo, non si
capiva se era
scritto da un genio o da un totale idiota. Il genere di libro da cui
rifuggire, assoluto nonsense, argomento impossibile, linguaggio
incomprensibile...) mangiandomi i brownies (il caff era italiano, ottimo).
Oh, non ho comprato nulla eh. E' tenuto da ragazzi americani (ebrei di
origine polacca). C'ho visto poca gente, per tutti giovani. Mi sono chiesta
come fa un simile posto a sopravvivere a Cracovia (in polacco hanno
tuttosommato pochi titoli, la stragrande maggioranza in inglese), e resta
un mistero. Imho vendono pi bagels e brownies che libri (adesso ti danno
anche vino e minestra a pranzo) :-)
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Re: Michel Schneider: Glenn Gould Piano solo [messaggio #124364 è una risposta a message #124256] |
ven, 30 settembre 2011 21:46 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Herr von Faninal" <wargh@mail.nz> ha scritto nel messaggio
news:j6523e$mqt$2@nnrp-beta.newsland.it...
>
> "Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
> news:4e8604ee$0$44197$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>>
>> "Herr von Faninal" <wargh@mail.nz> ha scritto nel messaggio
>> news:j64sit$jhn$3@nnrp-beta.newsland.it...
>>
>>> http://www.massolit.com/
> ma qual'è la tua clientela *tipo*? A parte le sceme che devono fare la
> tesina e vogliono "tutto Dante in due giorni" (quelle imperversano
> ovunque),
Ecco, appunto. Studenti di quel tipo, studenti un po' più svegli e poi
persone prevalentemente sopra i quaranta, in molti casi, la maggior parte
decisamente sopra. Abbastanza conservatori nei gusti e nel tipo di acquisti,
il che è un bene per noi (si sa cosa prendere). Nell'ultimo anno abbiamo
visto entrare molta gente nuova, altro fatto positivo. Ma è tutta matura o
più, tende a tornare ma saltuariamente; insomma il pubblico sta cambiando.
La considerazione mi è stata ispirata da quel che succede nella filiale di
Feltrinelli che ho vicinissimo al negozio. Sulle poltroncine stazionano per
intere mezze giornate persone che sonnecchiano o leggono il giornale.
Peraltro, una volta esisteva una sala di lettura attingua all'emeroteca
comunale. La sala serviva per chi dovesse consultare i giornali. Era sempre
piena di pensionati che risparmiavano i soldi del caffé per pomeriggi
interi. Mi è capitato di entrare per controllare una legge (all'emeroteca
c'è anche il corpus legale, e le annate della Gazzetta ufficiale) e di
doverlo fare in piedi.
Non sto parlando di gente indigente, eh. Parlo di gente assai ben vestita.
> un mistero. Imho vendono più bagels e brownies che libri (adesso ti danno
> anche vino e minestra a pranzo) :-)
Sembra un posto assai simpatico. Non ho nulla contro il caffé interno, anzi.
Solo serve lo spazio necessario. E un pubblico un po' meno provinciale di
quello veneto.
dR
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Re: Michel Schneider: Glenn Gould Piano solo [messaggio #124368 è una risposta a message #124364] |
ven, 30 settembre 2011 22:03 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e861c89$0$15661$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
>
> "Herr von Faninal" <wargh@mail.nz> ha scritto nel messaggio
> news:j6523e$mqt$2@nnrp-beta.newsland.it...
>>
>> "Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
>> news:4e8604ee$0$44197$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>>>
>>> "Herr von Faninal" <wargh@mail.nz> ha scritto nel messaggio
>>> news:j64sit$jhn$3@nnrp-beta.newsland.it...
>>>
>>>> http://www.massolit.com/
>
>> ma qual' la tua clientela *tipo*? A parte le sceme che devono fare la
>> tesina e vogliono "tutto Dante in due giorni" (quelle imperversano
>> ovunque),
>
> Ecco, appunto. Studenti di quel tipo, studenti un po' pi svegli e poi
> persone prevalentemente sopra i quaranta, in molti casi, la maggior parte
> decisamente sopra. Abbastanza conservatori nei gusti e nel tipo di
> acquisti, il che un bene per noi (si sa cosa prendere). Nell'ultimo anno
> abbiamo visto entrare molta gente nuova, altro fatto positivo. Ma tutta
> matura o pi, tende a tornare ma saltuariamente; insomma il pubblico sta
> cambiando.
> La considerazione mi stata ispirata da quel che succede nella filiale di
> Feltrinelli che ho vicinissimo al negozio. Sulle poltroncine stazionano
> per intere mezze giornate persone che sonnecchiano o leggono il giornale.
> Peraltro, una volta esisteva una sala di lettura attingua all'emeroteca
> comunale. La sala serviva per chi dovesse consultare i giornali. Era
> sempre piena di pensionati che risparmiavano i soldi del caff per
> pomeriggi interi. Mi capitato di entrare per controllare una legge
> (all'emeroteca c' anche il corpus legale, e le annate della Gazzetta
> ufficiale) e di doverlo fare in piedi.
> Non sto parlando di gente indigente, eh. Parlo di gente assai ben vestita.
ma guarda, curiosa cosa. Avrei pensato tutt'altro. Adesso che me lo dici,
quelle poche volte che sono entrata nella Feltrinelli di corso Buenos Aires
a Milano (dove qua e l hanno sedie e poltrone e un bar) c'ho visto spesso
gente non giovanissima che praticamente si era accampata l. Credo ci siano
persone che si leggono l'opera omnia di Tolstoj, seduti l.
Ma insomma, mancano gli spazi adeguati oppure questi son scrocconi di loro?
Curioso, no?
>
>> un mistero. Imho vendono pi bagels e brownies che libri (adesso ti danno
>> anche vino e minestra a pranzo) :-)
>
> Sembra un posto assai simpatico.
Molto. Direi che ha un fascino speciale. Ho visto che fanno anche conferenze
e concerti. D'altronde hanno sempre i giornali americani e inglesi del
giorno, dunque uno volendo pu andarci solo a prendersi il caff e leggere
il quaotidiano.
>Non ho nulla contro il caff interno, anzi. Solo serve lo spazio
>necessario.
certo. Quel posto, come dicevo, ha lo spazio.
>E un pubblico un po' meno provinciale di quello veneto.
Sicuramente. Per questo mi stupivo della location. Un posto di questo genere
di solito lo trovi in citt dove la cosidetta libreria normale o la catena
tipo Feltrinelli c' gi, e il pubblico molto ampio e ti sceglie per
precisa intenzione. Posti come Londra, NY o Parigi (mai visto nulla di
simile altrove. Forse a Berlino c', anzi sicuramente, ma non conosco). Ma
Cracovia...boh. Anche se ultimamente la citt subisce flussi turistici
veramente impressionanti. Per cui buona parte dei turisti anglofoni immagino
ci vadano.
Mah.
Devo dire che a me ha sempre affascinato il negozio accogliente
"multidisciplinare".
A Bruxelles in pieno centro qualche anno fa c'era un liutaio che aveva
aperto un baretto nel suo laboratorio con tanto di tavolinetti e pasticcini.
Credo sia fallito. Faceva male il caff oppure male i violini. Oppure
entrambi, chiss. Oppure i belgi sono saturi di liutai e caff (in quella
zona abbondano gli uni e gli altri. Era una bella idea metterli assieme).
Peccato, era un posto veramente singolarissimo.
A me questi posti piacciono da matti.
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Re: Michel Schneider: Glenn Gould Piano solo [messaggio #125170 è una risposta a message #125115] |
lun, 03 ottobre 2011 22:28 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"daniel pennac (portatile)" <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> ha scritto nel
messaggio news:4e89f0dd$0$15670$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> Per non parlare della scarsa igiene delle postazioni, la signora, dopo
> dieci salviettine, era ancora lì a controllare l'alone grigio che
> campeggiava sulle medesime!
LOL
Una volta c'erano i divanetti. Luridi. Da quando hanno rifatto il negozio
con spostamento all'ultimo piano del centro commerciale in cui si trova (più
spazio, meno dedicato ai dischi, vista panoramica...si fa per dire) ci sono
cinque o sei belle poltroncine di pelle che non si sa quanto resisteranno.
Anche se devo dire che il mio preferito, un vecchietto bilioso che leggeva
la Gazzetta e puntualmente si addormentava, non lo vedo da un po'. Devo
averlo, come dire, fatto oggetto di avvertimento. Adesso al suo posto è
subentrata la diretta concorrente, un donnone sulla sessantina, lievemente e
simpaticamente fuori di testa, che nessuno si azzarderà a sloggiare perché
se le gira con un manorovescio li atterra tutti (viaggia sul metro e ottanta
ed è bella robusta). Oh, affari loro, eh; io osservo da una posizione
estranea. Lì ci andavo a comprare i dischi e a chiacchierare con una
simpatica commessa che ora è in maternità.
Ci sono anche dei panchettini di plastica ovviamente bassi, tipo attrezzo
per lo step, che dovrebbero servire per accedere agli scaffali alti, per chi
è alto meno di due metri. Salvo che, esaurite le poltrone (assai presto) la
gente si siede sui panchettini. A questo punto, se devi prendere un libro
sullo scaffale più alto, o scali lo scaffale che suona pure bene, o
rinunci...naturalmente, mentre il malcapitato di turno tenta la scalata,
quelli seduti sul panchettino guardano perplessi.
Ci mettono dieci minuti a considerarlo il tinello di casa, insomma.
Mi ricordo di una che portava pure la merenda...
dR
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Re: Michel Schneider: Glenn Gould Piano solo [messaggio #125174 è una risposta a message #125170] |
lun, 03 ottobre 2011 22:49 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e8a1ad9$0$44197$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>
> "daniel pennac (portatile)" <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> ha scritto nel
> messaggio news:4e89f0dd$0$15670$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
>
>> Per non parlare della scarsa igiene delle postazioni, la signora, dopo
>> dieci salviettine, era ancora l a controllare l'alone grigio che
>> campeggiava sulle medesime!
>
> LOL
>
> Una volta c'erano i divanetti. Luridi. Da quando hanno rifatto il negozio
> con spostamento all'ultimo piano del centro commerciale in cui si trova
> (pi spazio, meno dedicato ai dischi, vista panoramica...si fa per dire)
> ci sono cinque o sei belle poltroncine di pelle che non si sa quanto
> resisteranno. Anche se devo dire che il mio preferito, un vecchietto
> bilioso che leggeva la Gazzetta e puntualmente si addormentava, non lo
> vedo da un po'. Devo averlo, come dire, fatto oggetto di avvertimento.
> Adesso al suo posto subentrata la diretta concorrente, un donnone sulla
> sessantina, lievemente e simpaticamente fuori di testa, che nessuno si
> azzarder a sloggiare perch se le gira con un manorovescio li atterra
> tutti (viaggia sul metro e ottanta ed bella robusta). Oh, affari loro,
> eh; io osservo da una posizione estranea. L ci andavo a comprare i dischi
> e a chiacchierare con una simpatica commessa che ora in maternit.
>
> Ci sono anche dei panchettini di plastica ovviamente bassi, tipo attrezzo
> per lo step, che dovrebbero servire per accedere agli scaffali alti, per
> chi alto meno di due metri. Salvo che, esaurite le poltrone (assai
> presto) la gente si siede sui panchettini. A questo punto, se devi
> prendere un libro sullo scaffale pi alto, o scali lo scaffale che suona
> pure bene, o rinunci...naturalmente, mentre il malcapitato di turno tenta
> la scalata, quelli seduti sul panchettino guardano perplessi.
> Ci mettono dieci minuti a considerarlo il tinello di casa, insomma.
> Mi ricordo di una che portava pure la merenda...
LOL che scenetta :-))))))))))))))
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