MUTI: no a canzonette in chiesa [messaggio #17306] |
mer, 25 maggio 2011 08:44 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
|
|
On 25 Mag, 08:28, "Corrado Roberto"
<WriteMeFromTheSite#CorradoRoberto.it> wrote:
> "luziferszorn" <pan25...@gmail.com> wrote in message:
> > http://www.avvenire.it/Spettacoli/Muti+no+a+canzonette+in+ch iesa_2011...
>
> proprio un bell'articolo ^^
un "bell'articolo" direi proprio di no. e' solo uno spunto che rischia
di trasformarsi in uno "sputo reazionario". Benedetto16 è retorica
reazionaria allo stato puro, e Mozart era un anticlericale convinto.
Queste cose andrebbero sempre ricordate. Quanto alle "canzonette da
chiesa": fanno cagare, è vero. Ma nel mio caso è stato l'unico modo
per riuscire a entrare in contatto con la musica: in un paesino di
2000 anime per metà comuniste e per metà cattolico-fasciste era
difficile entrare in contatto con la musica, al di fuori delle ore
facoltative alle scuole medie e della "migliavacca". Poi un dì funesto
(per gli altri) trovai un adagio di Corelli nascosto sotto la panca
della capra che un tempo cantava con l'organo a canne...
Vai con i Carmina Burana
FACCIAMOLI NERI!
lz
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Re: no a canzonette in chiesa [messaggio #17419 è una risposta a message #17405] |
gio, 26 maggio 2011 16:18 |
ptram Messaggi: 458 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
|
|
luziferszorn <pan25712@gmail.com> wrote:
> http://dl.dropbox.com/u/320136/Stampa/Muti-ilManifesto260511 .pdf
Ebbè, certo, le canzonette che si cantano in chiesa, senza nessuna
formazione musicale, sono le stesse identiche cose dell'impegno
necessario per imparare a suonare in orchestra. L'autore dell'articolo
deve essere in stato di confusione mentale (o ancora in estasi dopo un
"concerto" di chitarrine in chiesa), visto che implicitamente dà ragione
a Muti citando il progetto di Abreu.
Faccio un'altra ipotesi: la sinistra faziana non riesce a distinguere
tra una delle canzonette da spaghetti-western che si cantano in chiesa,
e la musica sinfonica (classica e contemporanea) che si sentiva nel
documentario sul progetto venezolano. Sonavano, cioè giocavano. È tutto
quel che conta. Burp.
Ciao,
Paolo
|
|
|