I guardiani del destino (The Adjustment Bureau) [messaggio #32106] |
mar, 14 giugno 2011 01:50 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
|
|
Ennesimo estratto da un racconto breve di Philip K. Dick,
direi che perde abbastanza presto per strada la nobile
origine per impantanarsi nella prevedibile strada
di un chick flick parafilosofico.
Il casting in questo tipo di film è ovviamente
fondamentale, essendo la tensione sentimental-erotica
tra i protagonisti essenziale nella partecipazione
del pubblico.
In questo caso i ruoli chiave sono affidati ad una
Emily Blunt affascinante come una triglia sul bancone
del pesce (quando gli infila il cellulare nel caffè non esiste che lui
non gli rifili una papagna, a prescindere dalle
forze cosmiche che li spingono l'uno verso l'altro)
e ad un Matt Damon imbolsito che oramai da troppo tempo
ha un rapporto conflittuale con la bilancia.
Risultato, la scena chiave dell'incontro nel bagno
fallisce abbastanza miseramente. ko alla prima ripresa.
La cosa delle porte sarebbe anche carina, a parte
che si è vista mille volte in svariati videoclip di MTV.
Gli spiegoni si sprecano (anni di studi per rivalutare
il medioevo gettati nello sciacquone senza tanti
complimenti, tanto per rimarcare la sottigliezza
di questa sceneggiatura) e questo, come sempre, non aiuta.
Tecnicamente non è una cattivo prodotto, Nolfi
si rivela un onesto mestierante, ma per le idee che ci sono
dentro doveva durare al massimo mezz'ora.
Stamp fa il solito ruolo che gli fanno sempre fare
da vent'anni a questa parte, mentre il migliore in campo
è sicuramente John Slattery (Richardson).
|
|
|