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Appello per il software libero [messaggio #34020] gio, 02 dicembre 2010 22:32 Messaggio successivo
Sandro kensan  è attualmente disconnesso Sandro kensan
Messaggi: 100
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Su Guiodic Blog (GNU, Linux e non solo) è apparso un appello che riporto
integralmente destinato al Presidente della regione Puglia in merito
alla sua decisione di coinvolgere la Microsoft in un protocollo di
intesa. Credo possa interessare il fatto che questo appello chiede a
Nichi Vendola di ripensarci e di raggruppare le forze migliori che sono
intorno all'open source e al software libero per fare progredire
l'innovazione in Puglia.

Io sono interessato ai lati politici del FOSS e visto che su it.politica
è impossibile parlare di questi argomenti, forse questo è il posto
giusto al di la delle rispettive appartenenze politiche. Spero di non
generare flame. Ecco l'appello:


Caro Presidente, caro Nichi,

siamo programmatori, sostenitori, e semplici utenti del Software Libero,
di GNU/Linux, di Firefox, di OpenOffice.org, di Wikipedia; insomma, di
tutto quell’universo che si muove intorno alla condivisione del sapere e
alla libertà di poterne usufruire come bene comune e patrimonio
collettivo dell’Umanità. Tra noi ci sono persone che fanno impresa con
il Software Libero, contribuendo così alla crescita economica del nostro
Paese. Altri lavorano con il software libero nei più svariati settori,
godendo dei suoi benefici.

Sappiamo che questi temi ti sono familiari. Sappiamo anche che la
Regione Puglia ha in programma un disegno di legge per l’adozione di
Software Libero nella Pubblica Amministrazione. Abbiamo salutato
positivamente, nel tuo programma elettorale, l’attenzione a questo tema.

Per tutti questi motivi siamo rimasti stupiti del Protocollo d’Intesa da
te siglato con Microsoft, il principale produttore di software
proprietario del mondo.

Non c’è in noi alcun pregiudizio verso quell’azienda o altre. C’è invece
la consapevolezza che la lunga storia e i recenti comportamenti di
Microsoft – come, ad esempio, l’uso pretestuoso dei brevetti come
minaccia per ostacolare lo sviluppo e l’adozione di Software Libero –
sono in aperto contrasto con la filosofia e la pratica di apertura,
libertà e condivisione che caratterizza il Software Libero. Non siamo
contro una specifica impresa, siamo contro il software proprietario,
contro la soggezione tecnologica che esso impone al Paese.

Come affermato anche in sede di Unione Europea e confermato da recenti
pronunciamenti della Consulta, neutralità tecnologica non può
significare “equidistanza” tra software libero e software proprietario,
ma deve significare invece libertà di sviluppare tecnologie aperte e
interoperabili senza dover chiedere permessi, senza dover firmare
contratti di non-divulgazione, senza dover essere sotto la spada di
Damocle di una causa per violazione di brevetto, senza dover sottostare
all’uso di una determinata piattaforma, senza dover essere limitati
nell’applicazione delle tecnologie a certi mercati o certi tipi di
dispositivi. In poche parole, senza dover sottostare al modello che i
produttori di software proprietario (in questo Microsoft è in prima
linea) propongono da sempre. Un modello fatto di uso distorto dei
brevetti come strumenti per rafforzare la propria egemonia nel mercato,
anziché come strumenti di innovazione. Un modello che ricorre a formati
chiusi e protocolli proprietari per vincolare a sé gli utenti ed i loro
dati. Un modello animato da pratiche concorrenziali scorrette,
frequentemente oggetto di multe milionarie inflitte dalle autorità
antitrust dell’Unione Europea.

Software Libero, invece, significa esattamente l’opposto. Significa cioè
la possibilità per le imprese, la Pubblica Amministrazione, il mondo
della formazione, le famiglie, i singoli cittadini, di non avere porte
chiuse, stanze segrete, lucchetti che troppo spesso cancellano la
libertà di conoscere e interagire. Software Libero significa anche
condivisione, messa in comune di saperi ed esperienze. Significa
creazione di opportunità di lavoro. Significa indipendenza – per il
pubblico come per il privato – dal singolo fornitore, ma soprattutto
autonomia nel determinare i propri strumenti informatici e non solo.
Autonomia nel senso più autentico: capacità di decidere di se stessi.

Questo è fondamentale per la Pubblica Amministrazione, che deve
garantire a se stessa e ai cittadini che i dati siano elaborati con
software controllabili, per poter assicurare la trasparenza, e
conservati in formati liberi e documentati, per non ritrovarsi nella
dipendenza da un software o da un singolo produttore.

Siamo preoccupati quindi delle ricadute che questa scelta della Regione
Puglia può avere sia sull’Amministrazione Pubblica che sul tessuto
produttivo Promuovere il software proprietario, le soluzioni
informatiche di Microsoft in questo caso, significa infatti mettere una
seria ipoteca sulla autonomia e sulla libertà della P.A., dei cittadini
e delle imprese, non solo per l’oggi ma per il futuro, perché sappiamo
bene di fronte a quali difficoltà e costi è posto chi voglia finalmente
fare la scelta del Software Libero dopo anni di utilizzo del software
proprietario.

Sappiamo quanto insegnare solo o prevalentemente l’uso del software
proprietario nelle scuole e nei corsi di formazione professionale
contribuisca a perpetuare il monopolio e deprima la piena
autodeterminazione di organizzazioni e singoli. Sappiamo come il
“software segreto” tolga agli studenti – soprattutto quelli di materie
legate all’informatica – la possibilità di soddisfare il proprio diritto
alla conoscenza, essendo impenetrabile allo studio e alla modifica.
Sappiamo, soprattutto, quanto questo insegni a tutti costoro ad essere
consumatori passivi, sudditi di tecnologie che non possono conoscere e
manipolare. La scuola deve invece formare cittadini consapevoli, anche
nell’ambito delle tecnologie.

Abbiamo letto con attenzione il testo del Protocollo e le tue repliche.
Pur avendo apprezzato la decisione di rispondere prontamente e
personalmente, non possiamo che mantenere le nostre preoccupazioni,
poiché resta incomprensibile la scelta di Microsoft quale partner per la
promozione dell’innovazione e dell’eccellenza, in un quadro dove invece
potrebbero esserci partner in linea con quanto abbiamo sinora esposto.

Ti chiediamo quindi di fare una scelta differente: invece di dare
seguito al protocollo con Microsoft, riunisci le imprese locali,
nazionali e multinazionali e i soggetti associativi che hanno scelto di
promuovere prioritariamente il Software Libero. Progetta con questi
soggetti la vera innovazione della Puglia, sulla base di un’idea diversa
di sviluppo in cui il sapere sia condiviso e non costretto dentro
scatole chiuse. Se vorranno, le imprese che sviluppano software
proprietario potranno unirsi accettando di rilasciare i loro contributi
sotto licenze libere, e garantendo l’utilizzo gratuito e senza vincoli
dei brevetti eventualmente coinvolti. In questo modo, il contributo
della Regione potrà davvero essere a favore del sapere pubblico e
liberamente disponibile a chiunque per la crescita della Puglia, libera
da vincoli tecnologici.

Insomma, caro Nichi, ti proponiamo una Puglia libera. Libera dal
software proprietario, che la lingua spagnola definisce con adeguata e
significativa espressione “software privativo”: quel software che ti
priva della libertà di apprendere, di intraprendere, di condividere e
lavorare insieme ad altri.

Il Software Libero non è solo prodotto da “un esercito di volenterosi
supertecnici che lavorano di notte negli scantinati”, ma da sempre gode
del supporto di aziende, governi, enti di ricerca, università.
Certamente però negli ultimi anni abbiamo assistito ad una straordinaria
evoluzione. Anche grazie a quella idea che tu definisci “romantica” è
sorta una grande rivoluzione tecnologica. Oggi sono tante le
multinazionali che lavorano con il Software Libero. Sono numerosi gli
enti pubblici e le istituzioni scientifiche che non solo usano, ma
producono Software Libero. Sono tante le imprese italiane che hanno
sposato questa innovazione e creano posti di lavoro e ricchezza nel
nostro Paese. E’ a nome di questo variegato e pulsante mondo di aziende,
ricercatori, programmatori, semplici appassionati che ti chiediamo di
aderire convintamente al nostro progetto di libertà e di studiare
insieme una exit strategy dal software proprietario.

Siamo pronti ad aiutarti con indicazioni concrete a realizzare questo
obiettivo.

Con stima,

Guido Iodice, blogger, staff linuxqualityhelp.it

Domenico De Santis, resp. organizzazione PD Puglia

Pietro Folena, presentatore del Progetto di Legge per il Software Libero
alla Camera dei Deputati nella XV legistaltura

Fiorello Cortiana, Condividi la Conoscenza, presentatore del Progetto di
Legge per il Software Libero al Senato nella XV legislatura

Flavia Marzano, Presidente UnaRete

Dario Ginefra, deputato PD

Renzo Davoli, presidente Associazione Software Libero

Athos Gullazzi, Presidente Partito Piratae Alessandro Bottoni,
segretario Partito Pirata

Roberto Tupone, vice-presidente dell’Associazione Linux Club Italia

Lorenzo De Tomasi, coordinatore Isotype.org

Fabio Viola, presidente SaLUG (GNU/Linux User Group Salento)

Giuseppe Puopolo, presidente dell’associazione Panharmonikon Orchestra

Sara Bertoli, Fabrizio Parlingieri, Martina Della Valle, staff
LinuxQualityHelp.it

Maurizio Graffio Mazzoneschi, Lynx

Salvatore Agrosì, Arci/Biblioteca di Sarajevo, Maglie (LE)

Fabbrica di Nichi Maglie

Alessio Treglia, Debian e Ubuntu Developer

Edoardo Batini, Linux System Administrator

Giuseppe Guerrazio, Linux System Admnistrator

Elisa Mariano, centro studi CGIL PUGLIA

Francesco Putignano, ex assessore politiche giovanili comune di
Santeramo in Colle

Vito Danese, informatico

Donato Fiorentino, laureando in Ingegneria Informatica, Bari

Domenico Lofù, laureando informatica, Bari

--
Sandro kensan www.kensan.it geek site
Re: Appello per il software libero [messaggio #34024 è una risposta a message #34020] ven, 03 dicembre 2010 04:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Registrato: dicembre 2010
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On Thu, 02 Dec 2010 22:32:59 +0100
Sandro kensan <kensan@kensan.it> wrote:

> Su Guiodic Blog (GNU, Linux e non solo) è apparso un appello che
> riporto integralmente destinato al Presidente della regione Puglia in
> merito alla sua decisione di coinvolgere la Microsoft in un
> protocollo di intesa. Credo possa interessare il fatto che questo
<cut>

Una volta partecipai al corso per diventare agente di commercio dove
incontrai un tizio che gia' lavorava per Farmindustria il quale senza
infingimenti asseriva che nei rapporti con la pubblica amministrazione
vince il "sottobanco"... Senza nulla voler insinuare perche' non ho
nessuna conoscenza di fatti reali a parte le numerose pratiche
commerciali scorrette per le quali Microsoft e' stata gia' condannata,
non mi stupirei se in un prossimo futuro si dovesse riscrivere questa
storia di Nichi e Microsoft alla luce di aspetti reconditi e nascosti
del tipo di quelli che usa Farmindustria. Nichi ha il dovere di spiegare
chiaramente quali sono i vantaggi e i costi palesi ed occulti di questo
"protocollo d'intesa" per la Regione Puglia e mi permetto di chiederlo
anche in quanto cittadino pugliese.

--
spartan3000_it <spartan3000_it@yahoo.it>
Re: Appello per il software libero [messaggio #34033 è una risposta a message #34024] ven, 03 dicembre 2010 12:54 Messaggio precedente
Sandro kensan  è attualmente disconnesso Sandro kensan
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spartan3000_it wrote On 12/03/2010 04:42 AM:

> Una volta partecipai al corso per diventare agente di commercio dove
> incontrai un tizio che gia' lavorava per Farmindustria il quale senza
> infingimenti asseriva che nei rapporti con la pubblica amministrazione
> vince il "sottobanco"...

Sono in molti a sostenerlo nello spazio commenti che si trova nei siti
che hanno pubblicato queste notizie.

> Senza nulla voler insinuare perche' non ho
> nessuna conoscenza di fatti reali a parte le numerose pratiche
> commerciali scorrette per le quali Microsoft e' stata gia' condannata,
> non mi stupirei se in un prossimo futuro si dovesse riscrivere questa
> storia di Nichi e Microsoft alla luce di aspetti reconditi e nascosti
> del tipo di quelli che usa Farmindustria. Nichi ha il dovere di spiegare
> chiaramente quali sono i vantaggi e i costi palesi ed occulti di questo
> "protocollo d'intesa" per la Regione Puglia e mi permetto di chiederlo
> anche in quanto cittadino pugliese.

Da quel che ho capito non ci sono obblighi o costi per la Regione, la
Puglia ha le mani libere con quest'accordo ma io sospetto che non sia
inutile e che la MS pensi al solito di piazzare il suo software.

--
Sandro kensan www.kensan.it geek site
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