(no subject) [messaggio #57156] |
mer, 02 febbraio 2011 20:51 |
DiGei Messaggi: 3314 Registrato: dicembre 2010 |
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Puntata 17, la banalità del male
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Quello su cui Arendt ci invita a riflettere è come il Male sia
penetrante e molto semplice da accettare dalla società. Il Male aveva
perso la proprietà che permette di riconoscerlo: la Tentazione.
Era un male legalizzato, normalizzato e catapultato nelle coscienze
dei singoli, che di conseguenza venivano annientate.
La colpa di Eichmann veniva dall’ubbidienza, che egli stesso aveva
sempre elogiato come virtù.
Possiamo definirlo un mostro? Lui si è sempre dichiarato una persona
normale: è questa normalità che secondo Arendt deve farci riflettere e
spaventare. Egli non coglie la differenza fra bene e male, è un
colpevole non all’altezza del suo crimine.
Tutto ciò è causato dalla mancanza di una riflessione singola: Eichmann
non è Iago. E’ solo un uomo privo di idee proprie.
Il film che vi propongo questa settimana è l’Onda di Dennis Gansel.
Se è accaduto una volta potrà riaccadere…
http://gaianews.it/rubriche/lalba-del-pensiero/l%e2%80%99alb a-del-pensiero-puntata-17-la-banalita-del-male/id=7198
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http://gaianews.it/rubriche/lalba-del-pensiero
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Lucis motus non est in momento, sed in tempore
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