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[lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26889] dom, 12 dicembre 2010 18:11 Messaggio successivo
Roberto  è attualmente disconnesso Roberto
Messaggi: 892
Registrato: maggio 2009
Senior Member
Un anno di film visti, anche se certamente ne salto qualcuno. Ho
dedicato due righe riepilogative quasi a tutti, di molti ho già
scritto in maniera più articolata. Sono in ordine sparso, in parte in
ordine di visione.


- Ponyo (Hayao Miyazaki, 9)
meraviglioso parto di fantasia, sequenze da antologia, universalità di
temi e sentimenti, disegni, animazione e colori di una bellezza
abbacinante. La festa del cuore e del cervello, Miyazaki è un gigante.

- Watchmen (Zack Snyder, 7)
Il mio film-fumetto preferito. Non conosco il fumetto di partenza, e
difficilmente lo recupererò, ma il film è complesso e adulto, oltre
che realizzato con una cura maniacale. Scarso successo di pubblico, ma
questo è ovvio.

- La famiglia (Ettore Scola, 7)
Solido cinema italiano "di una volta" (rotfl, come se fosse passato un
secolo).

- Le avventure del topino Desperaux (Sam Fell, Robert Stevenhagen,
7.5)
Sottovalutatissimo! Se fosse Pixar, o Disney, o Dreamworks, starebbero
tutti lì a sbavare. Invece nessuno ha notato la simpatia di questo
nobile topino, né l'inno al racconto e alla lettura che questo film
innalza.

- Martyrs (Pascal Laugier, 8.5)
Film limite del genere horror, c'è davvero da domandarsi cosa possa
esserci dopo. Lucidissimo, insostenibile teorema della tortura e della
sofferenza. Finale che sbanda pericolosamente, ma a quel punto il più
è fatto, e in qualche modo si doveva concludere.

- Land of the lost (Brad Silberling, 2)
Ho sempre difeso Silberling, pure quello di "City of angels", io solo
contro tutti, ma questo film è un'inguardabile trashata senza capo né
coda. Poi capisci perché certe cose non arrivano da noi. Distribuzione
assolta. Con Will Ferrell ho un problema personale.

- Intrigo a Berlino (Stephen Soderberg, 2)
Soderberg al massimo della presunzione e al minimo dell'interesse.
Patinatissimo esercizio cinefilo senza un perché, che il cast complice
(quanto devono essersi sentiti intelligenti, tutti quanti?) non salva.

- Hard candy (5)
Film-pacco e regista-sòla che vorrebbero sconvolgere ma puzzano di
furbizia lontano un miglio. Splendida la protagonista ma il regista è
finito a fare un film di "Twilight". Come volevasi dimostrare.

- Un maledetto imbroglio (Pietro Germi, 7)

- Il mondo dei replicanti (Jonathan Mostow, 4)
Mostow ha realizzato buoni film, film discreti e il miglior
inseguimento automobilistico degli ultimi dieci anni (in Terminator
3). Questa è serie B che della serie B ha solo i difetti.

- Affondate la Bismark (Lewis Gilbert, 6)
Classico guerresco da poltrona, camino e frittatona di cipolle. Io non
ho il camino.

- Nemico pubblico (Michael Mann, 6,75)
Amo Mann, e anche qui dimostra di avere le idee chiarissime (approccio
antispettacolare, finale bellissimo...). Ma l'uso del digitale cambia
tutto, e il look finale del film è per me inaccettabile.

- Last hurrah for chivalry (John Woo, 6.75)
Tutto il Woo successivo è già in questo "esordio" (per i registi di hk
l'esordio non è mai un evento così netto e riconoscibile. Cominciano
da piccoli). Rilettura personale del wuxia, con i ralenti, l'amicizia
virile, la sostanziale sfiducia nel genere umano. Acerbo ma
indubbiamente wooiano.

- Codice: genesi (Alber e Allen Hughes, 7.50)
Molto sottovalutato.

- Sherlock Holmes (Guy Ritchie, 6.75)
Se proprio re-boot dev'essere, questa è la via giusta, imho. Molto
gradevole.

- Cado dalle nubi (Gennaro Nunziante, 6.75)
Per la simpatia e la comunanza terrona che nutro per questo attore,
arriverei pure a 7, ma forse sarebbe troppo. Un Checco meno volgare
della versione televisiva ma sempre scorretto e graffiante. Forte! A
gennaio si bissa, speriamo si rida ugualmente.

- Amabili resti (Peter Jackson, 6)
Dopo tanti kolossal, Peter Jackson tenta di ripetere la formula
dell'inarrivabile "Creature del cielo", ma invece di un gioiello a
base di purezza e crudeltà, candore e violenza, produce un'emorraggia
new-age. E Peter Jackson, manco a dirlo, torna al kolossal e ai
pupazzi, con "Lo Hobbit", per il quale lo idolatreranno.

- White sun of the desert (Vladimir Motyl, 6)
Avete presente il western? Panorami desolati, personaggi solitari,
uomini, cavalli e grandi spazi? Questo è uguale, ma è ambientato in
Russia. Non ci ho capito molto. Da riguardare.

- A single man (Tom Ford, 6)
Non me lo ricordo tanto, se non che lo trovai sufficiente.

- An education (Lone Scherfig, 6)
Anche questo sbiadisce nel ricordo. Parecchio retorico ma sufficiente,
grazie alla splendida protagonista.

- Tra le nuvole (Jason Reitman, 7,5)
La migliore "commedia" americana dell'anno. Fantastico il trio di
protagonisti, intelligente la costruzione, non banale il messaggio.
Sincero, nella misura in cui può esserlo un'accozzaglia di miliardari
privilegiati, figli d'arte, desiderati e osannati (Reitman, Clooney e
compagnia bella). Strepitose le donne del film.

- Avatar (James Cameron, 7)
Il top della tecnologia (ma migliorabile) per il peggio (o quasi)
della drammaturgia. Cameron perde di colpo tutta la tensione narrativa
di cui era capace, e ci regala un compitino ecologista in cui, con mia
grande sorpresa, la componente fantasy prevale su tutto. Il troppo
stroppia e di digitale si può morire (e ne moriremo). Gli do cmq 7
per i colori, perché è pur sempre cinema visionario, perché ci sono
molte cose squisitamente cameroniane, e perché l'abbraccio finale fra
l'Alieno e l'Umano è pur sempre tra i momenti più belli della
stagione.

- La prima cosa bella (Paolo Virzì, 4.5)
Tanto mi era piaciuto "Tutta la vita davanti" quanto mi ha infastidito
quest'ultimo. Goffo tentativo di fare cinema "generazionale"
nostalgico, omaggiando un preciso momento storico, con tanto di
canzoncina-simbolo. Da confrontare con "La famiglia" di Scola per
comprendere da che parte sta il cinema.

- The big white (Mark Mylod, 5.5)
Vorrebbe sembrare un film dei fratelli Coen, ma ne è la versione
"vorrei ma non posso", nonostante il buon cast.

- Lourdes (Jessica Hausner, 6)
Essenziale? Rigoroso? Documentaristico? Oppure una solenne rottura di
palle? Il problema è che questo film (osannatissimo) non prende mai
posizione, non propone un punto di vista. Scelta opportuna, si dirà,
visto l'argomento. Bah, in genere persino i documentari sono di parte.

- Il mulino del po (Alberto Lattuada, 7)

- Riff raff (Ken Loach, 5)

- Invictus (Clint Eastwood, 7)
Non il miglior Eastwood, ma pur sempre grande cinema per gli esseri
umani.

- Shutter island (Martin Scorsese, 7,5)
Il miglior Scorsese da un po' di tempo a questa parte. Di Caprio ormai
irrinunciabile, belle atmosfere, bel finale. Un po' prolisso in alcuni
punti, ma la classe non manca.

- Il profeta (Jaques Audriard, 6,5)
Ogni anno c'è un film (europeo) tanto osannato quanto sopravvalutato,
quest'anno è "Il profeta". A tratti intenso, recitato alla grande,
rude e crudo quanto basta. Ma lungo lungo lungo.

- Quel pomeriggio di un giorno da cani (Sidney Lumet, 6,75)
Un classico di un grande regista, ma imho non regge benissimo il tempo
trascorso.

- Nel paese delle creature selvagge (Spike Jonze, 6)
Avrei voluto amarlo, questo film, ma il ragazzino è davvero troppo
antipatico, un vero rompicoglioni, i pupazzoni alla lunga annoiano,
non ci sono eventi o avvenimenti che possano destare l'interesse e,
ultimo ma non ultimo, non puoi mettermi una canzone degli Arcade Fire
nel trailer (bellissimo) e nel film no. Ingerenze produttive
schiaccianti, si dice, ma in genere non credo a questi alibi.

- Thirst (Park Chan-wook, 7.5)
fra horror, commedia e dramma, altro grosso film del regista di "Old
boy" e della trilogia della Vendetta, ma molto poco appetibile per i
palati da MacDonald's delle platee occidentali (e infatti nessuno lo
distribuirà mai). Da recuperare.

- Wanted (Timur Bekmambetov, 4.5)
Lammerda ideologica per eccellenza! Merce pericolosissima ma
tristemente vincente. Nel senso che la mentalità di cui è intriso ha
già vinto. Non gli do un voto bassissimo perché la buona fattura
tecnica è innegabile, e non mancano un paio di momenti visionari.

- Colpo di fulmine - Il mago della truffa (Glenn Ficarra e John Reque,
6)
Una commedia gay abbastanza trascurabile ma piacevole, grazie a Jim
Carrey e Ewan McGregor.

- La doppia ora (Giuseppe Capotondi, 5)
Una specie di thriller metafisico italiano, anche se all'acqua di
rose. Intenzioni non disprezzabili, esiti così così.

- Halo legends (AA. VV., 4)
Una vera delusione. Si tratta di una serie di cortometraggi animati
ispirati all'universo fantascientifico di Halo, celebre videogame. Si
poteva spaziare in un lungo e in largo, dire un sacco di cose, invece
quasi tutti gli episodi sono molto deludenti. Gli Animatrix, tanto per
citare un'operazione simile, sono assai superiori.

- Il grande sogno (Michele Placido, 2009) (5)
Sì, vabbe'!

- Orphan (Jaume Collet-Serra, 7)
Misconosciuto e persino sorprendente thriller/horror. Tensione alta,
finale tostissimo. Da recuperare.

- Kung fu cyborg (Jeff Lau, 4)
Se Jeff Lau non fosse il grande personaggio di cinema che è sarebbe
forse più facile perdonargli questo scivolone. Una sorta di versione
"deformed" e sotto acido di "Transformers", interessante in teoria ma
quasi imbarazzante quanto agli esiti.

- La nona porta (Roman Polanski, 6.75)
Film da me odiato a suo tempo, l'ho decisamente rivalutato. Per
l'ironia, per i tocchi regia. Alcune cose restano comunque
inguardabili, come la Seigner e il suo personaggio.

- L'uomo nell'ombra (Roman Polanski, 6)
Ordinaria amministrazione, anche se vedo che lo incensano a destra e a
manca. Polanski non è più quello di una volta, anche se proprio questo
film, secondo molti, dimostrerebbe che è tornato ad essere quello di
una volta. E' la questione del bicchiere mezzo pieno/mezzo vuoto,
insomma.

- Iron man 2 (John Favreau, 6.5)
Tra le migliori fumettate sulla piazza, grazie all'autoironia di
Robert Downey jr e alla incredibile, debordante, terminale
tamarraggine di Mickey Rourke. Ampiamente superiore al primo episodio,
tornerò a vedere il terzo.

- Agora (Alejandro Amenabàr, 9)
Il miglior film dell'anno. Cinema che dice, che pensa, che specula.
Quasi incredibile come questo film mandi affanculo la vacuità del 99%
del cinema vacuo che affolla i nostri schermi, bravo Amenabar.
Astronomico, filosofico, incazzato.

- Vendicami (Johnny To, 8)
To varia ancora una volta sul tema e confeziona l'ennesima tessera del
suo strepitoso mosaico dedicato al gangster-moive-noir-esistenziale.
Tanta splendida maniera e un interessante discorso legato ai bambini,
al loro punto di vista, al loro ruolo. Vi diranno che è un To
"minore", voi rotflategli infaccia tranquillamente e rispondete che in
un puzzle non esistono tessere minori, servono tutte.

- La terra dell'abbondanza (Wim Wenders, 6)
Sì, vabbe', e quindi?

- Twilight saga - Eclipse (David Slade, 2)
AH! AH! AH! AH! Non gli do 1 perché c'è la Stewart.

- Robin Hood (Ridley Scott, 6)
A Scott interessa solo la sequenza dello sbarco, tutto il resto è
stanca routine. Non si sentiva proprio il bisogno di questa rilettura/
prequel. Spero solo che il nuovo Alien di Scott sia solo brutto, e
catastroficamente brutto.

- Pandorum (Christian Alvart, 6)
Tritissimo fuggi-fuggi nei corridoi di un'astronave infestata, ma con
un paio di ideuzze simpatiche e un finale abbastanza originale.
Catatonico e ininfluente Dennis Quaid.

- The warlords (Peter Chan, 6)
Wuxia dai forti risvolti politici, con un Jet Li per una volta nei
panni di un personaggio negativo che, però. recita troppo sopra le
righe. Nulla di particolarmente entusiasmante, mediamente
spettacolare, ma da Peter Chan mi aspettavo di più.

- Borat (6)
- Bruno (6)
Al cinema i personaggi di Sacha Baron Coen non mi entusiasmano tanto .
L'approccio da falso documentario, poi, è un vera iattura. Io cmq
adoro Ali-G (gli sketch televisivi, non il film).

- La conquista del west (AA. VV., 6,75)
Tecnicamente super, e blu-ray da urlo, ma è il film, nonostante i
tanti grossi nomi coinvolti, non è affatto memorabile.

- Le cronache di Narnia (6.5)
Delicato e sottovalutato fantasy dal tocco gentile e facce non
scontate. Splendida la cattiva glaciale di Tilda Swinton.

- Le cronache di Narnia - Il principe Caspian (5)
Fiacchissimo secondo episodio, in cui la scontatezza della trama e
delle situazioni fa il paio con l'ormai innegabile antipatia degli
attori (questi ragazzini quando crescono diventano insulsi).

- La damigella d'onore (Claude Chabrol, 6)
Per me Chabrol non può mai scendere sotto la sufficienza, anche se qui
non c'è nulla di memorabile.

- Confidenze troppo intime (Patrice Leconte, 4)
Quintessenza di Spocchia Francese. Da compatire.

- Una pallottola per Roy (rivisto, 9)
Monumento al noir romantico dei tempi che furono. Imprescindibile in
ogni epoca, fino a quando ci sarà qualcuno interessato al cinema e
lettore di qualsiasi tipo in cui infilare questo film.

- Toy Story (John Lasseter, 7)
Non il mio Pixar preferito, anche se vanta orde di devoti. Non ho
visto gli altri due. Gli do 7, forse un po' gonfiato, perché la
formula comunque funziona. Simpatia + ammiccamenti + intelligenza.

- Planet 51 ( Javier Abad e Jorge Blanco, 5,5)
I primi passi dell'Europa verso l'animazone digitale di qualità. Ma
tonnellate di pane duro bisogna ancora mangiare.

- Julie e Julia (Nora Ephron, 5)
Film per donne allevate in batteria, con gusti e desideri clonati.

- Alla deriva - Adrift (Hans Horn, 6)
Filmetto estivo girato con pochi soldi e buona mano. Breve, asciutto e
teso quanto basta.

- The warrior and the wolf (Tian Zhuangzhuang, 3,5)
Pretenziosissimo wuxia coreano, senza capo nè coda. Vorrebbe sembrare
d'autore, è solo terribilmente noioso.

- Cleaner (Renny Harlin 5,5)

- Il giardino delle delizie (Silvano Agosti, 7)
Cinema italiano degno di nota. Un esordio psicanalitico e autoriale.

- Black lightning (Timur Bekmambetov, 6)
Intrattenente.

- Prima della pioggia (Milcho Manchevski, 7)

- Crank 2 (Mark Neveldine e Brian Taylor, 2)
Incredibilmente stupido.

- Pleasantville (Gary Ross, rivisto, 7,5)
Potrei arrivare anche a 8. Originalissimo, adorabile, colto.

- La battaglia dei tre regni - integrale (John Woo, 7,5)
Nella versione estesa è decisamente un filmone. Woo ritrova mano e
materiali, il crescendo finale tutto incentrato sui fenomeni
atmosferici e sul loro uso ai fini della guerra è magistrale.
Nell'edizione lunga non mancano i momenti fiacchi, ma non vedo
alternative, alla versione internazionale mancano troppe cose.

- Saint Ange (Pascal Laugier, 6)

- (500) Giorni insieme (Mark Webb, 6)
Zoey Deschanel.

- Revanche - Ti ucciderò (Götz Spielmann, 7,5)
Bellissima sorpresa, un noir europeo di grande tensione drammatica,
interpretato benissimo. Comincia lento ma è un crescendo
appassionante, come ai bei tempi.

- Splice (Vincenzo Natali, 2009,6,75)
La cura certosina con cui è trattata la creatura, dal design alla
realizzazione, alza il voto di un film altrimenti convenzionale. Però
ci sono un paio di momenti fuori di testa che me lo fanno apprezzare
di più (il ballo, la scena di sesso). Terribilmente vestiti i
protagonisti.

- Il mare e l'amore (Kei Kumai, 7)
Dramma in costume giapponese realizzato sulla base di una
sceneggiatura e di disegni lasciati da Akira Kurosawa. Elegante, forse
troppo.

- The banquet (Xiaogang Feng, 6,75)
Un wuxia "shakespeariano" di grande sfarzo visivo, una festa per gli
occhi. Ma freddo freddo, e con meno personalità di uno Zhang Yimou, al
quale assomiglia sul piano visivo.

- The harmonium of my memory (Lee Young-jae, 7,75)
Splendido racconto di formazione di ambientazione rurale e scolastica.
Attori intensi, regia pudica, un piccolo grande commovente film.

- E l'uomo creò Satana (Stanley Kramer, 7)
In un processo all'americana si confrontano darwinismo e creazionismo.
Cast al top, regia pachidermica, bel bianco e nero, tema grosso. Un
classico.

- Slither (James Gunn, 2)
Viscidi lumaconi assassini attaccano villaggio di mentecatti. Cacca
fumante.

- Alien autopsy (Johnny Campbell, 6,75)
Interessante ricostruzione di una celebre truffa (il filmato la
presunta autopsia dell'alieno). Ben realizzato, ben interpretato e di
grande attualità, visto che si parla del potere delle immagini e della
semplicità con cui "è più facile ingannare milioni di persone che
ingannarne una" (citazione proveniente da altro film).

- Severance - Tagli al personale (Christopher Smith, 2)
Pulmann di decerebrati in vacanza nei boschi. Sarà una strage. Vi
diranno che c'è un sottofondo politico e sociologico in questa
spazzatura di film. Non credetegli. Se ci fosse questo sottofondo ve
lo direi, e forse arriverei anche a 3.

- Dies irae (Theodor Dreier, 9)
Non solo un film ma una visione del mondo e della storia. Difficile
dire qualcosa di originale su questo film. Ogni movimento di macchina
significa qualcosa, ogni modalità di fotografia ha un significato
preciso (si confrontino gli interni con gli esterni), dialoghi,
interpretazioni, costruzione delle scene, colonna sonora eccetera sono
materia di lezioni di cinema. Fondamentale.

- Quo vadis, baby? (Gabriele, Salvatores, 6)
Se non ho capito male, dovrebbe essere una sorta di "Black dahlia" di
noialtri. Di Salvatores si può dire che almeno non si adagia sugli
allori.

- Star Trek (J. J. Abrams, rivisto, 6.75)
Prendete la gloriosa saga di Star Trek ed eliminate tutto l'afflato
della frontiera, tutto il respiro fantascientifico, tutto il classico
incedere. Aggiungete una macchina da presa in continua movimento,
colori sparati, un manipolo di giovinastri in crisi ormonale, un
viaggio nel tempo semplice-semplice ad uso e consumo di qualsiasi
spettatore, alcuni svarioni logici belli grossi ma travolti dal ritmo
frenetico e da effetti speciali stordenti, e avrete il reboot di JJ
Abrams. Che cmq piace, diverte e presenta un nuovo cast innegabilmente
affiatato e dal forte potenziale. Non mancano momenti intelligenti
(l'inizio è bello, l'idea della linea temporale alternativa pure), e
si capisce che gli autori la sanno lunga (ma forse su Star Trek
avrebbero bisogno di un corso intensivo). Con il prossimo film dicono
di voler alzare il tiro, e fare un film più "profondo". Io ci credo
poco, ma di certo mi fionderò a vederlo. E' l'Enterprise, gente. Anche
se questa è oggettivamente bruttina.

- I mercenari (Sylvester Stallone, 6)
Una gradevole e casinara rimpatriata di vecchi. Peccato che
Schwarzenegger e Willis facciano solo una comparsata. E peccato che
Stallone voglia imitare i giovinastri con una regia tutta fremiti e
sequenze alla "Bourne identity". Ma lui, Statham e Rourke sono un bel
vedere.

- Basilicata coast to coast (Rocco Papaleo, 5)
Operazioncella "regionale" tanto caruccia, dal successo inaspettato e,
per me, abbastanza incomprensibile. Cioè, potrei capirne il successo
in Basilicata, ma questo film è piaciuto ovunque. Scopro che Papaleo
piace molto, non me ne capacito. è l'attore più antipatico in assoluto
nel panorama italiano.

- Chloe (Atom Egoyan, 5)

- World Trade Center (Oliver Stone, 5)
Nicholas Cage ha i capelli corti.

- The flags of our fathers (Clint Eastwood, 8)
Grande film eastwoodiano che ancora non avevo visto. Tutti i suoi
temi, primo fra tutti l'ossessione per la paternità (rectius: la sua
assenza), con l'aggiunta di una interessantissima riflessione sul
potere dell'immagine (nello specifico, un celebre falso storico). Il
tutto in una cornice kolossal che dimostra come Eastwood non disdegni
strade nuove (ad ulteriore conferma il thriller sovrannaturale in
arrivo). Peraltro egli con grande umiltà fa fare ad altri le scene di
massa (molto "soldato_Ryan"-like) e scrive nei titoli di coda "diretto
da Clint Eastwood" non "un film *di* Clint Eastwood". Non male, per
uno che ci lascerà la più poderosa e personale filomgrafia
sull'America del cinema recente.

- Che fine hanno fatto i Morgan? (Marc Lawrence, 3)
Commediola senza motivo. Grant è la parodia di sé stesso.

- Inception (Christopher Nolan, 6)
Campione di incassi e di sopravvalutazione.

- E' complicato (Nancy Meyers, 5)
Inappuntabile commedia romantica da una specialista del genere.
Meriterebbe ampiamente la sufficienza ma gli do 5 perché è cinema
stereotipatissimo.

- L'acchiappasogni (Lawrence Kasdan, 4)
Tanti nomi importanti coinvolti in'operazione sorprendentemente
fallimentare. Sono almeno 3 film in uno, tutti molto scadenti. Non ho
idea di quanto sia rimasto del romanzo di King di partenza, ma il film
è brutto di suo.

- Fuori controllo (Martin Campbell, 7)
Una bella sorpresa, il miglior film di Campbell. Film duro e politico,
antispettacolare, con un Mel Gibson efficacissimo e accessi di
violenza come quelli di una volta.

- Ortone e il mondo dei Chi (Jimmy Hayward e Steve Martino, 8)
Forse il d'animazione digitale più filosofico realizzato fino a questo
punto. Temi grossissimi veicolati in un modo non banale, che fanno
personare la prevedibilità anche grafica dei personaggi e delle
relazioni tra gli stessi. Qui si parla di mondi contigui, di natura
della realtà, di utopia, di soggezione ad un regime, di metodo
scientifico eccetera. Divertente e godibile a più livelli. Ma di
scarso successo di pubblico, avendo sopravvalutato il suo pubblico
potenziale. Il gran finale acustico è favoloso.

- Daddy sitter (Walt Becker, 6)
Credo sia inedito nei nostri cinema. Commedia abbastanza divertente,
per merito dei John Travolta e Robin Williams (bentornato!).

- Premonizioni (Brett Leonard, 2)
Pessimo horror dal regista del Tagliaerbe. Ci ho messo 5 serate per
finirlo.

- Koma (Law Chi-Leung, 4)
Presentato come un clone del filone dei "The ring", non ha nulla a che
vedere col genere fantasmini, men che meno con quello dei fantasmini
orientai. Il tema è forte (traffico d'organi), ma non c'è tensione e
la realizzazione è sciatterella.

- Green zone (Paul Greengrass, 5)
E quindi?

- Creature del cielo (Peter Jackson, 8,5)
Il miglior film di Peter Jackson, da sempre e per sempre.

- Cella 211 (Daniel Monzón, 5,5)
Sopravvalutato carcerario spagnolo. E' che il genere usufruisce di
sopravvalutazione a prescindere, non ho mai capito perché.

- The informant (Steven Soderbergh, 6)
Un Soderberg meno indigesto del solito, ma ugualmente patinato. Matt
Damon (irriconoscibili) salva il film.

- Departures (Jojiro Takita, 8.5)
Ho già scritto su questo film, per me è tra i migliori dell'anno. Film
di rara delicatezza e umanità, che affronta un tema importante e
bandito dalla nostra vita e dal nostro cinema (la morte, e dunque la
vita, che altro?), e lo fa con una soavità che commuove. I giapponesi
riescono in queste imprese più spesso e più facilmente di altri. Solo
loro, poi, possono avere Joe Hisaishi in colonna sonora.

- Prince of Persia (Mike Newell, 5.5)
Me lo descrivono come flop commerciale e io faccio finta di crederci.
Certo il protagonista è pesce lesso come pochi, qui completamente
fuori parte, ma sinceramente questo kolossal non è peggiore di tanta
robaccia a base di effetti speciali che riscuote successo. Il
problema, semmai, è che non ci trovo più nulla di colossale in questi
film, e mi meraviglio che la gente continui a cascarci. La grandezza è
nello sguardo e gli occhi che stanno dietro queste cineprese sono
minuscoli.

- Scontro tra Titani (Louis Leterrier, 1)
Leterrier è la piaga del cinema d'intrattenimento ad alto budget.
Inguardabile. Incredibilmente, ho letto che si parla di un sequel.

- L'uomo nero (Sergio Rubini, 7)
Bello. Un Rubini ormai maturo coniuga perfettamente nostagia, amore
per la sua terra, discorsi anche alti (qui i tema dell'originale e
della copia, della creazione artistica, dell'ispirazione,
dell'ossessione). Il bambino è fatastico per intensità e naturalezza,
il film funziona bene e tocca le corde giuste. Sinceramente non me
l'aspettavo.

- Il regno di Ga'hoole (Zack Snyder, 6,5)
Snyder è il miglior visionario dell'attuale cinema ad alto budget. Qui
la parte visiva è veramente eccezionale, con una resa dei volatili
superlativa, e con uno dei migliori 3D visti finora (ma non per questo
necessario). Il film paga però una certa pesantezza narrativa, e una
caratterizzazione dei personaggi un po' scontata. Ad ogni modo questa
storia di fratelli che tradiscono e tirannia che toglie letteralmente
la luce dagli occhi dei sudditi colpisce per vocazione suicida
anticommerciale e infastidisce oltremodo, con mio gaudio supremo, i
genitori che pensavano di aver accompagnato i pupi a vedere qualcosa
sul genere "Shrek" o "L'era glaciale".

- The road (John Hillcoat, 6)
Triste e malinconico, con un Viggo Mortensen che conferma splendido
corpo sofferente. Ma poco originale (anche *non* dire come è finito il
mondo è oggi poco originale) e un po' didascalico (il figlioletto che
urla "ne ho bisogno!", quando intravede un altro altro bambino - e un
potenziale amico - mentre il padre preoccupato lo trascina via). Mi
aspettavo di più.

- Viaggio in fondo al mare (Irwin Allen, 6)
Classico fantastico a basso budget, da uno specialista del genere. Il
sommergibile procede facendo le bollicine, il pianeta Terra è in
pericolo, la retorica militare e la fede nella tecnologia salveranno
il mondo. Perfetto per un pomeriggio disimpegnato.

- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (Alfonso Cuaron, 5)
Sui film di Harry Potter bisognerenne aprire un post più lungo, perché
sinceramente non li capisco. Non li considero "un trionfo di
fantasia", e sono in genere film mediocri, lunghissimi, tediosissimi,
pieni di frizzi e di lazzi che con la fantasia hanno poco a che
vedere. La realizzazione è sempre di ottimo livello, ma l'assenza di
antagonisti, l'eccesso di cretinerie, l'antipatia suprema di tutti gli
attori, la totale mancanza di spessore nella trama e nella
caratterizzazione dei personaggi ne fanno imho film trascurabii, anche
per il pubblico alla buona cui sono destinati. Questo film in
particolare soffre di tutti questi problemi, trascinandosi per due ore
e venti senza un vero motivo per farlo. Dispiace per Cuaron.

- Maschi contro femmine (Fausto Brizzi, 6)
La formuletta, devo ammetterlo, funziona. Gli attori sono familiari e
gradevoli e sul piano estetico la commediola si permette un paio di
tocchi "grafici" che non avrei sperato (la cicogna iniziale) e i
baloon subacquei nel finale. Tornerò a vedere la seconda parte.

- Harry Potter e l'ordine della fenice (David Yates, 5.5)
Valgone le considerazioni svolte sopra. Questo però è quasi
sufficiente perché vi è un crescendo gestito meglio, uno scontro
finale realizzato al top dell'effettistica e quasi un motivo per
arrivarci.

- Lo spazio bianco (Cristina Comencini, 6)
Chi cercava un film in cui Margherita Buy fa la donna triste e
depressa eccolo accontentato. Il dramma cmq scorre via senza intoppi
particolari (d'altro canto non ci sono arditezze su cui intoppare),
anche se vorrei sapere se gli ospedali a Napoli sono così puliti,
asettici ed efficienti.

- Harry Potter e i doni della morte I (David Yates, 6,5)
Ampiamente il migliore della serie. Meno cazzatelle, meno trucchetti,
meno ammiccamenti. Più attenzione per i rapporti tra i personaggi, più
cose serie, attenzione quasi eclusivamente dedicata ai tre amici
protagonisti, un paio di cose che non speravo (la scena di sesso,
anche se "simulata"), l'insistenza sul corpo adulto (e brutto) di
Radcliff e la bellissima sequenza animata che racconta dei doni della
morte. La seconda parte promette una buona dose di drammaticità è
finalmente lo scontro finale lungamente atteso.
Re: [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26890 è una risposta a message #26889] dom, 12 dicembre 2010 18:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 12 Dic, 18:11, Roberto <robfu...@libero.it> wrote:
> - Basilicata coast to coast (Rocco Papaleo, 5)
> è l'attore più antipatico in assoluto
> nel panorama italiano.

Non intendevo Papaleo ma Paolo Briguglia. Non lo sopporto.

R.
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26892 è una risposta a message #26889] dom, 12 dicembre 2010 19:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Un bel giorno Roberto digitò:

> - Shutter island (Martin Scorsese, 7,5)
> Il miglior Scorsese da un po' di tempo a questa parte. Di Caprio ormai
> irrinunciabile, belle atmosfere, bel finale. Un po' prolisso in alcuni
> punti, ma la classe non manca.

Di Caprio negli ultimi dieci anni non ha sbagliato un film. A me è piaciuto
anche Inception, che è sicuramente troppo arzigogolato (senza parlare delle
innumerevoli falle logiche di fondo), ma non posso restare indifferente a
una regia, fotografia, montaggio e interpretazione sfarzosi.

> - Quel pomeriggio di un giorno da cani (Sidney Lumet, 6,75)
> Un classico di un grande regista, ma imho non regge benissimo il tempo
> trascorso.

Beh, insomma... l'ho visto proprio l'altro giorno, devono averlo rimandato
su una qualche rete del DTT. Frustrazione, tensione, disperazione, c'è un
intero arcobaleno di emozioni rese con una forza rara. E' sicuramente un
film "di altri tempi", lento e basato sulla recitazione dei protagonisti,
ma un conto è misurarlo sul (pessimo) gusto del pubblico attuale, un conto
è parlare di bellezza oggettiva.

> - Iron man 2 (John Favreau, 6.5)
> Tra le migliori fumettate sulla piazza, grazie all'autoironia di
> Robert Downey jr e alla incredibile, debordante, terminale
> tamarraggine di Mickey Rourke.

Quello di Rourke è un vero caso cinematografico: non ricordo nessuno che
abbia avuto una tale rinascita. Poi è senz'altro stato anche molto "astuto"
(lui o il suo agente) a scegliere ruoli tagliati su misura per lui; non lo
reputo un attore in grado di fare qualsiasi cosa, ma quello che ha fatto è
ottimo.

Fra i titoli che hai elencato non ho visto "Fantastic Mr. Fox", che per me
deve essere assolutamente recuperato (possibilmente in lingua originale).
Non dico che sia il migliore che ho visto quest'anno, ma è senz'altro uno
dei migliori.

--
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Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26894 è una risposta a message #26892] lun, 13 dicembre 2010 03:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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dalai lamah:
> Un bel giorno Roberto digitò:
>
>> - Shutter island (Martin Scorsese, 7,5)
>> Il miglior Scorsese da un po' di tempo a questa parte. Di Caprio ormai
>> irrinunciabile, belle atmosfere, bel finale. Un po' prolisso in alcuni
>> punti, ma la classe non manca.
>
> Di Caprio negli ultimi dieci anni non ha sbagliato un film.

sbruotfl

> A me è piaciuto
> anche Inception, che è sicuramente troppo arzigogolato (senza parlare delle
> innumerevoli falle logiche di fondo), ma non posso restare indifferente a
> una regia, fotografia, montaggio e interpretazione sfarzosi.
>
>> - Quel pomeriggio di un giorno da cani (Sidney Lumet, 6,75)
>> Un classico di un grande regista, ma imho non regge benissimo il tempo
>> trascorso.
>
> Beh, insomma... l'ho visto proprio l'altro giorno, devono averlo rimandato
> su una qualche rete del DTT. Frustrazione, tensione, disperazione, c'è un
> intero arcobaleno di emozioni rese con una forza rara. E' sicuramente un
> film "di altri tempi", lento e basato sulla recitazione dei protagonisti,
> ma un conto è misurarlo sul (pessimo) gusto del pubblico attuale, un conto
> è parlare di bellezza oggettiva.
>
>> - Iron man 2 (John Favreau, 6.5)
>> Tra le migliori fumettate sulla piazza, grazie all'autoironia di
>> Robert Downey jr e alla incredibile, debordante, terminale
>> tamarraggine di Mickey Rourke.
>
> Quello di Rourke è un vero caso cinematografico: non ricordo nessuno che
> abbia avuto una tale rinascita. Poi è senz'altro stato anche molto "astuto"
> (lui o il suo agente) a scegliere ruoli tagliati su misura per lui; non lo
> reputo un attore in grado di fare qualsiasi cosa, ma quello che ha fatto è
> ottimo.
>
> Fra i titoli che hai elencato non ho visto "Fantastic Mr. Fox", che per me
> deve essere assolutamente recuperato (possibilmente in lingua originale).
> Non dico che sia il migliore che ho visto quest'anno, ma è senz'altro uno
> dei migliori.
>


--
L.C.D.P.
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26896 è una risposta a message #26889] lun, 13 dicembre 2010 13:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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>
> - Watchmen (Zack Snyder, 7)
> Il mio film-fumetto preferito. Non conosco il fumetto di partenza, e
> difficilmente lo recupererò, ma il film è complesso e adulto, oltre
> che realizzato con una cura maniacale. Scarso successo di pubblico, ma
> questo è ovvio.
molto bello il film, diretto quanto basta, veramente ben girato, ma
recupera il libro/fumetto perchè è veramente spettacolare (e io NON
leggo fumetti)

>
> - Martyrs (Pascal Laugier, 8.5)
> Film limite del genere horror, c'è davvero da domandarsi cosa possa
> esserci dopo. Lucidissimo, insostenibile teorema della tortura e della
> sofferenza. Finale che sbanda pericolosamente, ma a quel punto il più
> è fatto, e in qualche modo si doveva concludere.
di questo ho sentito parlare molto, e dopo la visione del disturbante
serbian film, mi sa che cimenterò il mio stomaco anche con questo.
>
> - Il mondo dei replicanti (Jonathan Mostow, 4)
> Mostow ha realizzato buoni film, film discreti e il miglior
> inseguimento automobilistico degli ultimi dieci anni (in Terminator
> 3). Questa è serie B che della serie B ha solo i difetti.
4??? questa è la merda peggiore che ho visto da tanto tempo a questa
parte. brutto, senza pathos, con un bruce willis che è li solo per
guadagnarsi la pagnotta. da dimenticare.

>
> - Nemico pubblico (Michael Mann, 6,75)
> Amo Mann, e anche qui dimostra di avere le idee chiarissime (approccio
> antispettacolare, finale bellissimo...). Ma l'uso del digitale cambia
> tutto, e il look finale del film è per me inaccettabile.
devo vederlo. non amo sempre il cinema di mann, ma è sicuramente sempre
buon cinema.
>
> - Sherlock Holmes (Guy Ritchie, 6.75)
> Se proprio re-boot dev'essere, questa è la via giusta, imho. Molto
> gradevole.
concordo.

>
> - Cado dalle nubi (Gennaro Nunziante, 6.75)
> Per la simpatia e la comunanza terrona che nutro per questo attore,
> arriverei pure a 7, ma forse sarebbe troppo. Un Checco meno volgare
> della versione televisiva ma sempre scorretto e graffiante. Forte! A
> gennaio si bissa, speriamo si rida ugualmente.
recuperato recentemente in dvd. ma a me non ha fatto ridere...mi è
sembrato un cinepanettone...ovvero: trama inesistente che è solo un
pretesto per far cantare a checco le sue canzoni con i doppi sensi.
allora guardavo zelig...

>
> - Tra le nuvole (Jason Reitman, 7,5)
> La migliore "commedia" americana dell'anno. Fantastico il trio di
> protagonisti, intelligente la costruzione, non banale il messaggio.
> Sincero, nella misura in cui può esserlo un'accozzaglia di miliardari
> privilegiati, figli d'arte, desiderati e osannati (Reitman, Clooney e
> compagnia bella). Strepitose le donne del film.
ho recuperato di reitman anche juno e thank you for smoking, e devo
dire che spero vivamente che mantenga questi livelli.

>
> - Avatar (James Cameron, 7)
> Il top della tecnologia (ma migliorabile) per il peggio (o quasi)
> della drammaturgia. Cameron perde di colpo tutta la tensione narrativa
> di cui era capace, e ci regala un compitino ecologista in cui, con mia
> grande sorpresa, la componente fantasy prevale su tutto. Il troppo
> stroppia e di digitale si può morire (e ne moriremo). Gli do cmq 7
> per i colori, perché è pur sempre cinema visionario, perché ci sono
> molte cose squisitamente cameroniane, e perché l'abbraccio finale fra
> l'Alieno e l'Umano è pur sempre tra i momenti più belli della
> stagione.
quoto...ma anche se è banale dirlo, 8 solo perchè ha fatto uno "step
beyond" nella tecnica cinematografica
>
> - Twilight saga - Eclipse (David Slade, 2)
> AH! AH! AH! AH! Non gli do 1 perché c'è la Stewart.
ma, ci sono figliole piu degne di merito, e per di piu, piu espressive.

>
> - Robin Hood (Ridley Scott, 6)
> A Scott interessa solo la sequenza dello sbarco, tutto il resto è
> stanca routine. Non si sentiva proprio il bisogno di questa rilettura/
> prequel. Spero solo che il nuovo Alien di Scott sia solo brutto, e
> catastroficamente brutto.
intendi che potrebbe anche essere peggio di brutto????
>
>
> - Dies irae (Theodor Dreier, 9)
> Non solo un film ma una visione del mondo e della storia. Difficile
> dire qualcosa di originale su questo film. Ogni movimento di macchina
> significa qualcosa, ogni modalità di fotografia ha un significato
> preciso (si confrontino gli interni con gli esterni), dialoghi,
> interpretazioni, costruzione delle scene, colonna sonora eccetera sono
> materia di lezioni di cinema. Fondamentale.
dies irae, 18 bobine! (cit.)
>
> - Inception (Christopher Nolan, 6)
> Campione di incassi e di sopravvalutazione.
non concordo, ma inutile aggiungere altro alle discussioni fiume gia
avvenute.
>
> - Harry Potter e i doni della morte I (David Yates, 6,5)
> Ampiamente il migliore della serie. Meno cazzatelle, meno trucchetti,
> meno ammiccamenti. Più attenzione per i rapporti tra i personaggi, più
> cose serie, attenzione quasi eclusivamente dedicata ai tre amici
> protagonisti, un paio di cose che non speravo (la scena di sesso,
> anche se "simulata"), l'insistenza sul corpo adulto (e brutto) di
> Radcliff e la bellissima sequenza animata che racconta dei doni della
> morte. La seconda parte promette una buona dose di drammaticità è
> finalmente lo scontro finale lungamente atteso.
quoto. con il sesto film (visti tutti e letti tutti i libri) hanno
toccato il punto piu basso, con il settimo il punto piu alto della
serie.
Re: [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26898 è una risposta a message #26896] lun, 13 dicembre 2010 15:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 13 Dic, 13:08, iceman <xxxiceman.1...@tiscali.it> wrote:

> > - Avatar (James Cameron, 7)
> > Il top della tecnologia (ma migliorabile) per il peggio (o quasi)
> > della drammaturgia. Cameron perde di colpo tutta la tensione narrativa
> > di cui era capace, e ci regala un compitino ecologista in cui, con mia
> > grande sorpresa, la componente fantasy prevale su tutto. Il troppo
> > stroppia e di digitale si pu morire (e ne moriremo).  Gli do cmq 7
> > per i colori, perch pur sempre cinema visionario, perch ci sono
> > molte cose squisitamente cameroniane, e perch l'abbraccio finale fra
> > l'Alieno e l'Umano pur sempre tra i momenti pi belli della
> > stagione.
>
> quoto...ma anche se banale dirlo, 8 solo perch ha fatto uno "step
> beyond" nella tecnica cinematografica

L'ho rivisto qualche giorno fa, in blu-ray, e devo parzialmente
rivedere il mio giudizio. "Avatar" non è poi così male. Anche i
dialoghi, che mi erano parsi pieni di spiegoni non richiesti, non li
trovo più così fastidiosi. Inoltre devo dire che vederlo a casa, in
alta definizione, senza l'orrendo calo di luminosità dovuto al 3d
cinematografico, rende giustizia al versante visivo del film. Restano
alcuni momenti goffi e smaccatamente digitali (la danza degli
indigeni, alcuni movimenti migliorabili), però mi pare innegabile la
forza visionaria del film, la ricorrenza ossessiva di tante fisse
cameroniane (il quale dice "Avatar è il mio compendio"), la mostruosa
complessità tecnica dell'operazione, la bellezza di tanti momenti, la
prodigiosa orgia di colori. Le scene aggiunte, nessuna delle quali di
per sé indispensabile, rendono tuttavia il film più fluido, e l'inizio
terrestre (con il documentario naturalistico alla tv e la violenza
sulla donna) a me piace molto. Ho apprezzato meglio la costruzione di
alcune scene, e, in effetti, la sceneggiatura regge, senza particolari
lacune logiche. Certo i personaggi coincidono ciascuno con la sua
funzione, però alla seconda visione il "difetto" non sembra così
grave. Anche alcuni aspetti che inizialmente non mi entusiasmarono,
tipo la colonna sonora di James Horner, adesso mi accorgo che
funzionano egregiamente, contribuendo a ricreare la peculiare
atmosfera del film. Insomma, "Avatar" è pur sempre qualcosa di grosso
e di nuovo. Se non altro, "nuovo" è il modo in cui Cameron e i suoi
collaboratori hanno rielaborato i materiali esistenti, e già visti. Le
premesse per un nuovo classico ci sono tutte, vedremo i sequel quale
strada prenderanno.

> > - Robin Hood (Ridley Scott, 6)
> Spero solo che il nuovo Alien di Scott sia solo brutto, e
> > catastroficamente brutto.
>
> intendi che potrebbe anche essere peggio di brutto????

Volevo dire: speriamo sia solo brutto e non catastroficamente brutto.
Ho pregiudizio incrollabile verso certe operazioni, corroborate
dall'esperienza.
Spielberg che distrugge Indiana Jones, George Lucas che distrugge
Guerre stellari, e adesso Scott che distrugge Alien. Non ci voleva
proprio. E' lo stesso autore del capostipite che deve demolire il
proprio film più famoso, è la tendenza attuale.

> > - Harry Potter e i doni della morte I (David Yates, 6,5)

> quoto. con il sesto film (visti tutti e letti tutti i libri) hanno
> toccato il punto piu basso, con il settimo il punto piu alto della
> serie.

li ho recuperati tutti prima di vedere l'ultimo... tranne il sesto che
ancora mi manca. Ma se mi dici che fa così pena me lo risparmio
ampiamente.
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26899 è una risposta a message #26889] lun, 13 dicembre 2010 15:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Roberto <robfurio@libero.it> wrote:

> - Ponyo (Hayao Miyazaki, 9)

Bello, ma non gli do piu' di 8 che comunque e' un voto alto.

> - Watchmen (Zack Snyder, 7)

Lessi il fumetto a suo tempo, ho il film fresco negli occhi da una
settimana, eppure l'ho gia archiviato e dimenticato.
Un sei risicato.

> - Martyrs (Pascal Laugier, 8.5)

Dissi gia a suo tempo: 5.

> - Un maledetto imbroglio (Pietro Germi, 7)

Concordo.

> - Il mondo dei replicanti (Jonathan Mostow, 4)

Tutto sommato pensavo peggio.
Non arriva alla sufficienza, ma non sprofonda neanche nel baratro.

> - Sherlock Holmes (Guy Ritchie, 6.75)
> Se proprio re-boot dev'essere, questa è la via giusta, imho. Molto
> gradevole.

Quoto.
Postabilissimo e divertente.

> - Amabili resti (Peter Jackson, 6)

Pessimo, brutto.
Un 5 pieno pieno.

> - An education (Lone Scherfig, 6)
> Anche questo sbiadisce nel ricordo. Parecchio retorico ma sufficiente,
> grazie alla splendida protagonista.

La tranvata finale sulla protagonista rende giustizia di un film che
fino a li' era un po troppo scioccarello, 7.

> - Tra le nuvole (Jason Reitman, 7,5)

Bello, non primvo di difetti. 7-

> - La prima cosa bella (Paolo Virzì, 4.5)
> Tanto mi era piaciuto "Tutta la vita davanti" quanto mi ha infastidito
> quest'ultimo. Goffo tentativo di fare cinema "generazionale"
> nostalgico, omaggiando un preciso momento storico, con tanto di
> canzoncina-simbolo. Da confrontare con "La famiglia" di Scola per
> comprendere da che parte sta il cinema.

Eppure non mi dispiacque.
Anzi, tra questo e "tutta la vita davanti", preferisco questo.
Si, ok, troppo piacione e compiaciuto, troppo retorico e tronfio alle
volte, ma tratteggia un protagonista maschile taciturno, introverso,
rompicoglioni e sempre di traverso reso perfettamente da Mastrandea.

> - Shutter island (Martin Scorsese, 7,5)
> Il miglior Scorsese da un po' di tempo a questa parte. Di Caprio ormai
> irrinunciabile, belle atmosfere, bel finale. Un po' prolisso in alcuni
> punti, ma la classe non manca.

Buono, ma 7,5 e' sinceramente troppo.
Trattasi di Scorsese molto minore, anche se pur sempre Scorsese. 6,5.

> - Thirst (Park Chan-wook, 7.5)
> fra horror, commedia e dramma, altro grosso film del regista di "Old
> boy" e della trilogia della Vendetta, ma molto poco appetibile per i
> palati da MacDonald's delle platee occidentali (e infatti nessuno lo
> distribuirà mai). Da recuperare.

Molto buono, concordo col tuo giudizio.

> - Wanted (Timur Bekmambetov, 4.5)
> Lammerda ideologica per eccellenza!

Quoto.
E infatti ne sono stato alla larga, ahahahaha :)

> - Agora (Alejandro Amenabàr, 9)

Bello bello, per me un 8 abbondante.

> - La terra dell'abbondanza (Wim Wenders, 6)
> Sì, vabbe', e quindi?

ROTFL.

> - Twilight saga - Eclipse (David Slade, 2)
> AH! AH! AH! AH! Non gli do 1 perché c'è la Stewart.

ROTFL 2.

> - Le cronache di Narnia (6.5)

Sufficiente, yess.

> - Una pallottola per Roy (rivisto, 9)

Grande cinema.

> - Toy Story (John Lasseter, 7)

Ma dici dell'ultimo?

> - Planet 51 ( Javier Abad e Jorge Blanco, 5,5)
> I primi passi dell'Europa verso l'animazone digitale di qualità. Ma
> tonnellate di pane duro bisogna ancora mangiare.

Storia sciocchissima e fiacca.
Animazione ok.

> - Pleasantville (Gary Ross, rivisto, 7,5)
> Potrei arrivare anche a 8. Originalissimo, adorabile, colto.

Visto a suo tempo, dimenticato in fretta, non mi piacque granche'.

> - Saint Ange (Pascal Laugier, 6)

Dimenticabile anche questo.

> - Star Trek (J. J. Abrams, rivisto, 6.75)

Quoto.

> - World Trade Center (Oliver Stone, 5)
> Nicholas Cage ha i capelli corti.

ROTFL!

> - Ortone e il mondo dei Chi (Jimmy Hayward e Steve Martino, 8)

Bello e piacevole.
Un po' troppo "pensato" per i miei figli che l'hanno visto con interesse
ma erano meno entusiasti del solito.

> - Creature del cielo (Peter Jackson, 8,5)
> Il miglior film di Peter Jackson, da sempre e per sempre.

Massimo 7,5

> - Prince of Persia (Mike Newell, 5.5)

[snip]

> La grandezza è nello sguardo e gli occhi che stanno dietro queste
> cineprese sono minuscoli.

Questa me la segno...

--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
Re: [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26900 è una risposta a message #26898] lun, 13 dicembre 2010 16:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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>
>>> - Robin Hood (Ridley Scott, 6) Spero solo che il nuovo Alien di Scott sia
>>> solo brutto, e catastroficamente brutto.
>>
>> intendi che potrebbe anche essere peggio di brutto????
>
> Volevo dire: speriamo sia solo brutto e non catastroficamente brutto.
ok cosi ha + senso :)

> Ho pregiudizio incrollabile verso certe operazioni, corroborate
> dall'esperienza.
> Spielberg che distrugge Indiana Jones, George Lucas che distrugge
> Guerre stellari,
in merito consiglio sempre la visione delle N puntate si south park che
perculano la premiata ditta spielberg e lucas.
nella prima, + vecchia, lucas è preso da una foga incontrollabile che
gli fa rimasterizzare (e perchè no già che ci siamo??? ritoccare!) i
primi guerre stellari e indiana jones, per passare successivamente a
"filmino del primo giorno di scuola: digitally enhanced!".
la seconda e + recente, parla specificamente dello scempio del quarto
indiana jones, dove S&L violentano (proprio fisicamente) + volte il
povero indy.

> e adesso Scott che distrugge Alien. Non ci voleva
> proprio. E' lo stesso autore del capostipite che deve demolire il
> proprio film più famoso, è la tendenza attuale.
io nutro ancora una flebile speranza, che ridley voglia dirci qualcosa
sullo space jockey, ma apra contemporaneamente qualche altro mistero.
ma è una pia illusione, sopratttutto vedendo il recente robin hood che
anche tu hai recensito.

>
>>> - Harry Potter e i doni della morte I (David Yates, 6,5)
>
>> quoto. con il sesto film (visti tutti e letti tutti i libri) hanno
>> toccato il punto piu basso, con il settimo il punto piu alto della
>> serie.
>
> li ho recuperati tutti prima di vedere l'ultimo... tranne il sesto che
> ancora mi manca. Ma se mi dici che fa così pena me lo risparmio
> ampiamente.
il sesto libro è il + bello dal mio punto di vista. la spiegazione
psicologica sul voldemort bambino con le sue turbe e i suoi problemi è
eccezionale, la rowling sarà anche ultra commerciale ma sa come
scrivere. il sesto film invece è una sorta di tempo delle mele - the
hogwarts' way. sconsigliato.
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26907 è una risposta a message #26889] lun, 13 dicembre 2010 19:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Hello, Roberto!
You wrote on Sun, 12 Dec 2010 09:11:54 -0800 (PST):

>Un anno di film visti, anche se certamente ne salto qualcuno. Ho
>dedicato due righe riepilogative quasi a tutti, di molti ho già
>scritto in maniera più articolata. Sono in ordine sparso, in parte in
>ordine di visione.

un quasi-inutile-thread!
per le cose non viste tengo come riferimento da passare al cuGGino..



A.
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26918 è una risposta a message #26907] mar, 14 dicembre 2010 11:38 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 12/13/2010 07:56 PM, noquarter wrote:
> Hello, Roberto!
> You wrote on Sun, 12 Dec 2010 09:11:54 -0800 (PST):
>
>> Un anno di film visti, anche se certamente ne salto qualcuno. Ho
>> dedicato due righe riepilogative quasi a tutti, di molti ho già
>> scritto in maniera più articolata. Sono in ordine sparso, in parte in
>> ordine di visione.
>
> un quasi-inutile-thread!
> per le cose non viste tengo come riferimento da passare al cuGGino..
>
>
>
> A.
>
>

quoto. rispetto assai l'opinione di roberto (e *quasi* sempre la
condivido ma de gustibus...) e soprattutto il suo coraggio di farsi
strada in questo ng che è diventato una terra di nessuno preda di troll
dalla dieta che ha ovviamente la quantità sbagliata di fibre
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26920 è una risposta a message #26889] mar, 14 dicembre 2010 12:46 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Roberto" <robfurio@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:d4f609c0-d1e0-4e3d-b530-6b2041419cb8@29g2000prb.googlegroups.com...

> - Martyrs (Pascal Laugier, 8.5)
3

> - Un maledetto imbroglio (Pietro Germi, 7)
7

> - Codice: genesi (Alber e Allen Hughes, 7.50)
4

> - Sherlock Holmes (Guy Ritchie, 6.75)
6-

> - Tra le nuvole (Jason Reitman, 7,5)
6+

> - Avatar (James Cameron, 7)
6

> - Shutter island (Martin Scorsese, 7,5)
7

> - Il profeta (Jaques Audriard, 6,5)
7.5

> - Orphan (Jaume Collet-Serra, 7)
6.5

> - L'uomo nell'ombra (Roman Polanski, 6)
6.5

> - Borat (6)
> - Bruno (6)
6
5

> - Prima della pioggia (Milcho Manchevski, 7)
7

> - Splice (Vincenzo Natali, 2009,6,75)
5

> - Inception (Christopher Nolan, 6)
6.5

> - Departures (Jojiro Takita, 8.5)
5.5

> - The road (John Hillcoat, 6)
6+
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26921 è una risposta a message #26918] mar, 14 dicembre 2010 13:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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dross ha scritto:

> quoto. rispetto assai l'opinione di roberto (e *quasi* sempre la
> condivido ma de gustibus...)

si lo leggo sempre volentieri anche io.

> e soprattutto il suo coraggio di farsi
> strada in questo ng che è diventato una terra di nessuno preda di troll
> dalla dieta che ha ovviamente la quantità sbagliata di fibre

purtroppo le assenze hanno fatto emergere quello che prima era un rumore
di fondo (a volte pure un buffo intermezzo eh!) un po' come nei vicoli
poco frequentati che diventano ritrovo di spacciatori, vicoli poii evitati
in quanto ritrovo di spacciatori :|

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Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26922 è una risposta a message #26889] mar, 14 dicembre 2010 13:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Roberto ha scritto:
> - Watchmen (Zack Snyder, 7)
> Il mio film-fumetto preferito. Non conosco il fumetto di partenza, e
> difficilmente lo recupererò, ma il film è complesso e adulto, oltre
> che realizzato con una cura maniacale. Scarso successo di pubblico, ma
> questo è ovvio.

8 quoto tutto

> - Martyrs (Pascal Laugier, 8.5)

eh mi tocchera' vederlo..

> - Nemico pubblico (Michael Mann, 6,75)

ma anche 7

> - Sherlock Holmes (Guy Ritchie, 6.75)

yes


> - White sun of the desert (Vladimir Motyl, 6)
> Avete presente il western? Panorami desolati, personaggi solitari,
> uomini, cavalli e grandi spazi? Questo è uguale, ma è ambientato in
> Russia. Non ci ho capito molto. Da riguardare.

ah eri tu che lo proponesti?
6.5, divertente forse perche' cosi' diverso

> - Avatar (James Cameron, 7)

yes


> - Invictus (Clint Eastwood, 7)

6.75

> - Shutter island (Martin Scorsese, 7,5)

yes


> - L'uomo nell'ombra (Roman Polanski, 6)

no dai, un settemeno, le fotografia e' spettacolare..

> - Agora (Alejandro Amenabàr, 9)

ok su tutto ma nove e' altino :)


> - Pandorum (Christian Alvart, 6)

almeno 6.75, lo sci-fi dell'anno

> - Borat (6)
> - Bruno (6)

diciamo 6 + LOL

> - Crank 2 (Mark Neveldine e Brian Taylor, 2)
> Incredibilmente stupido.

ahhaah si si si!!! 7

> - Alien autopsy (Johnny Campbell, 6,75)

ma ok

> - Quo vadis, baby? (Gabriele, Salvatores, 6)

mi era piaciuto, almeno 6.5

> - Star Trek (J. J. Abrams, rivisto, 6.75)
ok +-


> - The flags of our fathers (Clint Eastwood, 8)

yes

> - Inception (Christopher Nolan, 6)

almeno un 6.75!

> - L'acchiappasogni (Lawrence Kasdan, 4)

un boh, belle idee ma qualcosa non andava in effetti 6




eh si ne ho visti pochini a confronto... :)
vedo che i miei giudizi tendono ad essere piu' livellati in alto e
basso... :)


A.-


--

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Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26926 è una risposta a message #26918] mar, 14 dicembre 2010 14:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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dross <dross83@TOGLIMIgmail.com> wrote:

> e soprattutto il suo coraggio di farsi
> strada in questo ng che è diventato una terra di nessuno preda di troll

Perche' non bisognerebbe abdicare e andarsene, ma rimanere e usare il
killfile...

--
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Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26927 è una risposta a message #26920] mar, 14 dicembre 2010 14:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Px <chiedimelo@etelodo.it> wrote:

> > - Martyrs (Pascal Laugier, 8.5)
> 3

Mi pareva di non essere il solo...
--
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Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26951 è una risposta a message #26889] mer, 15 dicembre 2010 03:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Roberto" <robfurio@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:d4f609c0-d1e0-4e3d-b530-6b2041419cb8@29g2000prb.googlegroups.com...
> - Vendicami (Johnny To, 8)
> un interessante discorso legato ai bambini,
> al loro punto di vista, al loro ruolo.

il punto di vista dei bambini? puoi spiegarcela?
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26952 è una risposta a message #26926] mer, 15 dicembre 2010 07:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 14/12/2010 14:49, SAP ha scritto:
> dross<dross83@TOGLIMIgmail.com> wrote:
>
>> e soprattutto il suo coraggio di farsi
>> strada in questo ng che è diventato una terra di nessuno preda di troll
>
> Perche' non bisognerebbe abdicare e andarsene, ma rimanere e usare il
> killfile...
>

hai ragione, ma a stargli dietro si fa fatica
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26953 è una risposta a message #26952] mer, 15 dicembre 2010 07:52 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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dross <dross83@TOGLIMIgmail.com> wrote:

> hai ragione, ma a stargli dietro si fa fatica

E' vero.
Pero' e' come abbandonare un campo alla gramigna, il contadino con
pazienza toglie tutte le erbacce.

Ci sarebbe in effetti da capire perche' tra tutti i gruppi della
gerarchia .it non moderati questo sia il piu bersagliato.

--
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Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26988 è una risposta a message #26953] mer, 15 dicembre 2010 13:01 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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In data Wed, 15 Dec 2010 07:52:50 +0100, SAP ha scritto:

> dross <dross83@TOGLIMIgmail.com> wrote:
>
>> hai ragione, ma a stargli dietro si fa fatica
>
> E' vero.
> Pero' e' come abbandonare un campo alla gramigna, il contadino con
> pazienza toglie tutte le erbacce.
>
> Ci sarebbe in effetti da capire perche' tra tutti i gruppi della
> gerarchia .it non moderati questo sia il piu bersagliato.

Dipende cosa intendi per bersagliato, su it.media.tv il 99% sono
polemiche politiche. Ok, sempre meglio che parlare della cacca, però...

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
http://gwilbor.wordpress.com/
"Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare" - Wargames (John
Badham)
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #26991 è una risposta a message #26988] mer, 15 dicembre 2010 13:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
sapo68  è attualmente disconnesso sapo68
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Giacomo "Gwilbor" Boschi <gwilbor@email.it> wrote:

> Dipende cosa intendi per bersagliato, su it.media.tv il 99% sono
> polemiche politiche. Ok, sempre meglio che parlare della cacca, però...

Infatti, ad avercene polemiche politiche, sopratutto se di un certo
livello, qui invece c'e' l'invasione degli ultracorpi bimbiminkia...

--
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Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #27037 è una risposta a message #26889] mer, 15 dicembre 2010 22:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
klein  è attualmente disconnesso klein
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Roberto wrote:

> - Martyrs (Pascal Laugier, 8.5)
> Film limite del genere horror, c'è davvero da domandarsi cosa possa
> esserci dopo.

http://www.imdb.com/title/tt0856288/
Re: [lungo] [resoconto] il mio 2010 di cinema! [messaggio #27042 è una risposta a message #27037] gio, 16 dicembre 2010 00:08 Messaggio precedente
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On Wed, 15 Dec 2010 22:24:00 +0100, "klein" <daveklein@operamail.com>
wrote:

>c'è davvero da domandarsi cosa possa
>> esserci dopo.
>
>http://www.imdb.com/title/tt0856288/

esatto, l'unico che risulta anche peggiore di Martyrs


--
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"mi ricordo di questa pubblicità! mi fece scoprire la canzone PER ELISA"
"Per Elisa una 'canzone'? Va che è Mozart, mica Nek :P"
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