(OT) E queste cose deve dirle solo l'ambasciatore americano ? [messaggio #26914] |
mar, 14 dicembre 2010 10:46 |
Nio Messaggi: 60 Registrato: dicembre 2010 |
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LE RIVELAZIONI
"Berlusconi, censura a Internet
per favorire le sue televisioni"
Caso WikiLeaks, un cablo dell'ambasciatore Usa Thorne: uso privato del
potere. "Il decreto Romani offrirebbe le basi per azioni legali contro
chi dovesse entrare in competizione contro membri del governo". "Così si
azzittisce la concorrenza politica"
di VINCENZO NIGRO
ROMA - "Così Berlusconi vuole censurare Internet" per "favorire le
proprie imprese" commerciali e azzittire "la concorrenza politica". Gli
ultimi due cablogrammi dell'ambasciatore Usa a Roma David Thorne diffusi
da WikiLeaks, riferiscono le critiche, le perplessità e i sospetti
dell'amministrazione Usa sulla "legge Romani". È il decreto
anti-Internet che il governo italiano voleva far passare tra fine 2009 e
inizio 2010. In un cablogramma del 3 febbraio 2010, Thorne sintetizza:
"la legge darà possibilità di bloccare o censurare qualsiasi contenuto",
e "favorirà le imprese di Silvio Berlusconi di fronte ai suoi
competitor". La conferma, secondo l'ambasciatore, di un "modello di
business familiare in cui Berlusconi e Mediaset hanno usato il potere
del governo in questo modo sin dai tempi del primo ministro Bettino Craxi".
Thorne spiega al Dipartimento di Stato che "la legge sembra scritta per
dare la governo il potere di censurare o bloccare qualsiasi contenuto di
Internet se il governo lo ritiene diffamatorio o che alimenti attività
criminali". Il decreto "offrirebbe le basi per intraprendere azioni
legali contro le organizzazioni di mezzi di comunicazione che dovessero
entrare in competizione politica o commerciale contro membri del
governo". Nel telegramma Thorne ricorda che da anni gli Stati Uniti
hanno fatto pressioni sul governo italiano perché approvi leggi che
evitino conseguenze legali per chi opera
su Internet: "Finora l'Italia ha fatto molto poco", e adesso "con questa
legge salta ogni collaborazione e anzi propone una regolamentazione
molto dura".
Thorne, che era stato al fianco di John Kerry e dello staff di Obama
nell'uso di Internet nella campagna elettorale americana del 2008, dice
che la legge italiana potrebbe "essere un precedente per Paesi come la
Cina, che potrebbero copiarla o portarla a giustificazione dei propri
attacchi contro la libertà di espressione". Per Antonello Busetto, una
fonte confindustriale ascoltata dall'ambasciata Usa, questa legge
"potrebbe significare la morte di Internet in Italia".
Inoltre dirigenti di Sky-tv in Italia confermano all'ambasciata Usa che
la legge Romani avrebbe "offerto molti vantaggi commerciali a Mediaset,
la televisione del primo ministro, rispetto a Sky, uno dei suoi
principali competitori". Questi dirigenti "confermano il ruolo di Romani
come leader all'interno del governo per aiutare Mediaset a mettere Sky
in una situazione di svantaggio".
L'ambasciata Usa spiega a Washington che tra l'altro il governo vorrebbe
obbligare gli Internet provider come YouTube o Blogspot "a diventare
responsabili del contenuto che pubblicano così come lo sono le
televisioni", cosa "impossibile sia dal punto di vista economico che da
quello pratico". E "dato che la legge prevede di rendere passibili di
diffamazione sia i siti d'opinione che gli Internet provider, alcuni la
vedono come un modo per controllare il dibattito politico su Internet".
Inoltre, aggiunge Thorne, "vista da una prospettiva commerciale, la
norma diretta a limitare i video e le televisioni disponibili su
Internet aiuta Mediaset mentre la società del premier esplora il mercato
della televisione via Internet".
L'ambasciatore scrive ancora che l'authority italiana per le
comunicazioni, l'Agcom, avrebbe il potere di bloccare i siti non
italiani e di "imporre multe fino a 150 mila euro alle compagnie
straniere: l'Autorità in teoria è indipendente, ma molti temono che non
sia sufficientemente forte per resistere alle pressioni politiche".
Thorne conclude, ricordando che il governo ha già preso diverse
iniziative per controllare le reti sociali di Internet, "inclusa
l'infame intenzione di esigere che i blogger debbano avere la licenza di
giornalisti, che viene concessa dal governo".
(14 dicembre 2010)
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Re: (OT) E queste cose deve dirle solo l'ambasciatore americano ? [messaggio #26950 è una risposta a message #26930] |
mer, 15 dicembre 2010 01:05 |
daniele.g Messaggi: 7 Registrato: dicembre 2010 |
Junior Member |
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Il 14/12/2010 15:00, xkp ha scritto:
> On 14 Dic, 12:15, [ b a z ]<bazzyMUTA...@email.it> wrote:
>> Nio ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>
>>> LE RIVELAZIONI
>>> "Berlusconi, censura a Internet
>>> per favorire le sue televisioni"
>>
>> "A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca."
>> Giulio Andreotti
>>
>> --
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> dove e' il pensare male?
> basta pensare per vedere chiaramente che il nano si fa solo i cazzi
> suoi.
Tu piuttosto, tu hai mai fatto qualcosa per Berlusconi?
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