Domanda (semi)tecnica ai pianisti del NG [messaggio #103229] |
dom, 28 agosto 2011 12:36  |
MM Messaggi: 155 Registrato: novembre 2010 |
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Salve agli amici del NG,
una domandina da "niubbo": in una partitura per piano che non sia
evidentemente didattica la diteggiatura non c'e'.
Uno come si regola allora?
1) certe figure possono essere fatte solo con un preciso schema di
diteggiatura
2) si prova e si adotta la sequenza che piu' ci viene comoda
3) esiste sempre uno schema per le partiture, anche se non viene stampato
4) ....oppure?
Thanx.
MM
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Re: Domanda (semi)tecnica ai pianisti del NG [messaggio #103361 è una risposta a message #103231] |
dom, 28 agosto 2011 17:32   |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"sunbather" <sunbather@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:4e5a3547$0$44207$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
> La seconda che hai detto.
>
> p.s.: niubbio da pianoforte, ma da dilettante violinista trovo molto
> scomode alcune diteggiature proposte dai alcuni revisori, perciò ognuno
> trova la sua "digitalità" ideale.
Molto contestabile.
Che io sappia, al pianoforte la diteggiatura va formulata a partire dalla
comprensione del pezzo e dal fraseggio che si intende realizzare (in primo
luogo, da quanto scritto). Non è semplicemente questione di comodità.
Non stiamo parlando ovviamente di letteratura didattica, né di principianti
(in genere la letteratura didattica è diteggiata; se pare diteggiata in modo
scomodo, è importante fermarsi a riflettere prima di cambiare; forse si
vuole esercitare il discente su un movimento ben preciso, e le idiosincrasie
personali non c'entrano nulla).
Quando cambiavo la diteggiatura già formulata a lezione (non si parla
ovviamente della totalità della composizione, ma dei passi importanti o
ostici) poteva accadere che mi venisse chiesto perché, ad esempio. E' anche
per queste cose che serve un insegnante.
dR
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Re: Domanda (semi)tecnica ai pianisti del NG [messaggio #103818 è una risposta a message #103361] |
lun, 29 agosto 2011 18:49   |
daniel pennac \(porta Messaggi: 569 Registrato: novembre 2010 |
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Shapiro used clothes ha scritto:
>
> Molto contestabile.
> Che io sappia, al pianoforte la diteggiatura va formulata a partire
> dalla comprensione del pezzo e dal fraseggio che si intende realizzare
> (in primo luogo, da quanto scritto). Non è semplicemente questione di
> comodità.
Concordo!
> Non stiamo parlando ovviamente di letteratura didattica, né di
> principianti (in genere la letteratura didattica è diteggiata; se pare
> diteggiata in modo scomodo, è importante fermarsi a riflettere prima di
> cambiare; forse si vuole esercitare il discente su un movimento ben
> preciso, e le idiosincrasie personali non c'entrano nulla).
Verissimo!
> Quando cambiavo la diteggiatura già formulata a lezione (non si parla
> ovviamente della totalità della composizione, ma dei passi importanti o
> ostici) poteva accadere che mi venisse chiesto perché, ad esempio. E'
> anche per queste cose che serve un insegnante.
>
> dR
Credo che ti accadesse anche che ti venisse spiegato il motivo per cui
la diteggiatura, apperentemente ostica, fosse in realtà la migliore. A
volte basta un accorgimento banallissimo, che l'inegnante suggerisce,
come mettere la mano più all'interno della tastiera e le complicazioni
svaniscono magicamente.
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Re: Domanda (semi)tecnica ai pianisti del NG [messaggio #103825 è una risposta a message #103822] |
lun, 29 agosto 2011 20:52   |
daniel pennac \(porta Messaggi: 569 Registrato: novembre 2010 |
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luziferszorn ha scritto:
> Il buon Maestro dovrebbe insegnarti a trovare la tua diteggiatura.
> Tutto il resto è noia.
No, il maestro ha la funzione di guida, non di belinone che deve
assecondare i capricetti dell'allievo, che,in quanto tale, non è che
abbia la scienza infusa. Ovviamente, il maestro tiene anche conto delle
caratteristiche dell'allievo.
>
> lz aka biscromasuperdilettante
>
Da ciò che abitualmente scrivi si evince che tu di maestri non ne vuoi
vedere neanche l'ombra, perché non ritieni di averne bisogno, quindi
qualsiasi tuo commento risulta, questo sì, noiosamente prevedibile.
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Re: Domanda (semi)tecnica ai pianisti del NG [messaggio #103877 è una risposta a message #103825] |
lun, 29 agosto 2011 21:13   |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"daniel pennac (tosh)" <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> ha scritto nel messaggio
news:j3gn3i$2mm$1@speranza.aioe.org...
> luziferszorn ha scritto:
>
>> Il buon Maestro dovrebbe insegnarti a trovare la tua diteggiatura.
>> Tutto il resto noia.
>
> No, il maestro ha la funzione di guida, non di belinone che deve
> assecondare i capricetti dell'allievo, che,in quanto tale, non che abbia
> la scienza infusa. Ovviamente, il maestro tiene anche conto delle
> caratteristiche dell'allievo.
>
>>
>> lz aka biscromasuperdilettante
>>
>
> Da ci che abitualmente scrivi si evince che tu di maestri non ne vuoi
> vedere neanche l'ombra, perch non ritieni di averne bisogno, quindi
> qualsiasi tuo commento risulta, questo s, noiosamente prevedibile.
eppure uno che gli insegnasse la differenza fra terzine e duine sarebbe
utile, a volte...:-)
>
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Re: Domanda (semi)tecnica ai pianisti del NG [messaggio #103969 è una risposta a message #103886] |
mar, 30 agosto 2011 07:19   |
daniel pennac \(porta Messaggi: 569 Registrato: novembre 2010 |
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luziferszorn ha scritto:
> On 29 Ago, 20:52, "daniel pennac (tosh)"<mariorenda2NOS...@NOtin.it>
> wrote:
>>
>> Da ciò che abitualmente scrivi si evince che tu di maestri non ne vuoi
>> vedere neanche l'ombra, perché non ritieni di averne bisogno, quindi
>> qualsiasi tuo commento risulta, questo sì, noiosamente prevedibile.
>
>
> Tu sei un'idiota*.
>
> lz
*Stando all'etimologia di tale termine, direi proprio di no. Nel caso in
cui tu ti riferisca alla lettura che ne dà Dostoevskij, sarei onorata di
essere apostrofata come tale!
Poi, se vuoi, con calma e pazienza certosina di vado a ripescare tutti i
post in cui sancisci che la figura del maestro è inutile e che basta
guardare i filmati dei grandi pianisti su youtube. Stando così le cose,
non ha realmente senso un tuo intervento su come debba comportarsi un
maestro con l'allievo, visto che ne hai già decretato la messa al bando.
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Re: Domanda (semi)tecnica ai pianisti del NG [messaggio #104055 è una risposta a message #103997] |
mar, 30 agosto 2011 12:38   |
daniel pennac \(porta Messaggi: 569 Registrato: novembre 2010 |
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luziferszorn ha scritto:
> Sei un'idiota. Confermo.
Ancora non hai specificato in quale accezione del termine, pazienza.
> E cerca pure i post; dai miei interventi si
> evincerà che l'importanza data al filmato storico è la stessa che
> qualunque grande Maestro darebbe a questo supporto tecnologico.
Uhm, interessante, i grandi Maestri personalizzano la tecnica in base
alle proprie caratteristiche. Sfido chiunque non sia Gould ad assumere
la sua postura al piano, vediamo che cosa ne trarrebbe tale epigono, a
parte un gran mal di schiena. Sarebbe stato interessante anche vedere
come si sarebbe evoluto il pianismo dello stesso Gould, in tarda età, se
sarebbe stato ancora in grado di suonare sfruttando tale tecnica.
E' altresì interessante il tuo paragonarti ad un grande Maestro, questo
lo è davvero.
> Inutile che estrmizzi per alzare un polverone demagogico.
Demagogico? Continui a scrivere termini facendone un uso inappropriato,
ciò non è di certo sintomo di grande intelligenza, intesa nel senso
etimologico del termine.
>Quanto
> all'inutilità del Maestro questa sopravviene ad un certo punto del
> processo di apprendimento.
Se il processo di apprendimento è ancora in corso del maestro si ha
ancora bisogno. Quando si hanno problemi perfino di solfeggio direi che
da tale figura si potrebbe trarre grande beneficio.
> E anche questa è una regola aurea che
> qualunque grande Maestro confermerebbe.
Per questo esistono i Master Class, vero? Perchè non si ha bisogno del
confronto con un esperto che sia presente, che osservi il partecipante,
che gli dia suggerimenti e che ne corregga gli errori, vero?
>Perché, come già detto, il
> buon Maestro ti insegna a studiare e non a suonare il pezzo X.
>
> lz
ed è anche in grado di sviscerare i motivi per cui si trovano difficoltà
in quel dato pezzo.
Nel caso ti fosse sfuggito, la discussione non è stata aperta da un
pianista esperto, che ha terminato il corso decennale di studi, che
partecipa a concorsi intenazionali, ma da qulcuno che è alle prime armi.
Il tuo è il tipico atteggiamento di supponenza che sfoggi in queste
lande, assolutamente immotivato, presuntuoso e sterile, ma c'è chi
fischia di più e chi fischia di meno, anche questo è umano.
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Re: Domanda (semi)tecnica ai pianisti del NG [messaggio #104088 è una risposta a message #104055] |
mar, 30 agosto 2011 17:14   |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"daniel pennac (tosh)" <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> ha scritto nel messaggio
news:j3ieh8$3v8$1@speranza.aioe.org...
> come si sarebbe evoluto il pianismo dello stesso Gould, in tarda età, se
> sarebbe stato ancora in grado di suonare sfruttando tale tecnica.
Era pieno di acciacchi e dolori di vario tipo, a tratti smise anche di
esercitarsi per mesi interi. E' logico immaginare che avrebbe dovuto almeno
sedere un po' più in alto.
D'altra parte ci sono svariate dichiarazioni in cui sostiene di voler
smettere (presto; entro i sessanta, presumibilmente, e morì a poco più di
cinquant'anni) anche con i dischi. Voleva continuare come direttore
d'orchestra, ma anche questo restò, come altri, un progetto molto nebuloso e
sinceramente a fare il direttore non lo avrei visto. L'unica testimonianza
rimasta, l'Idillio di Sigfrido, non è che faccia urlare al miracolo, imho.
Di questi aspetti si occupa partitamente Rattalino nel libro su Gould
pubblicato da Zecchini (ora introvabile, temo). Ricordo di aver letto che
già l'insegnante di Gould, Guerrero (scoperta: Gould ebbe un insegnante, e
continuò a studiare con lui dopo il diploma) aveva formulato delle teorie a
dir poco bizzarre sul training fisiologico per i pianisti. Gould in parte
ereditò l'impostazione empirica, scientificamente infondata, del maestro,
finendo per cacciarsi in un vicolo cieco e pagando di persona. D'altra parte
non credo che il suo timbro peculiare sarebbe cambiato poi molto suonando un
po' più in alto, in una posizione più umana. Non è l'unico pianista ad aver
ottenuto un suono asciutto e trasparente, dai contorni netti; era una
caratteristica, per esempio, di alcuni pianisti di tradizione francese, come
Casadesus, che semplicemente basavano la tecnica sul lavoro del dito
altamente perfezionato; all'origine c'è la didattica di Kalkbrenner (ho di
sicuro sbagliato a scriverlo). Non dico suonassero esattamente come lui, eh.
Lui è unico. Ma certo non solo perché sedeva basso o faceva esercizi
assurdi.
dR
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