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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38548 è una risposta a message #38546] |
mar, 10 maggio 2011 20:11 |
Lutrin Messaggi: 108 Registrato: dicembre 2010 |
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On Tue, 10 May 2011 18:59:08 +0200, Mario l'amico del gatto ci disse:
[...]
è principalmente la frammentazione che fa decadere la velocità, ma i
filesystem ext non si frammentano come fat32 in windows, le altre
variabili sono l'utente e la distribuzione: se si tratta di Ubuntu, la
frammentazione è l'ultimo dei problemi, il sistema non arriverà al punto
di notarla, perché o l'utente avrà combinato dei windowseschi casini o il
sistema stesso si sarà impallato; che è poi l'obiettivo di canonical, a
cui interessa l'utente come cavia per le nuove release, non sul lungo
periodo
linux invece è assai stabile e affidabile (linux, non ubuntu)
--
Puppy Linux wiki: http://dokupuppylinux.tk
Puppy Linux Forum: http://www.italianpuppy.org/
Windows me genuit, Ubuntu rapuere / tenet nunc Puppy Linux...
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38551 è una risposta a message #38546] |
mar, 10 maggio 2011 20:18 |
Rama Messaggi: 226 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 05/10/2011 06:59 PM, Mario l'amico del gatto wrote:
> vorrei sapere se, come succede in windows, il sistema si appesantisce con
> l'utilizzo ?(inteso come installazione-disinstallazione applicativi,
> diminuzione dello spazio libero su disco)
be', se aggiungi applicazioni è normale che lo spazio diminuisca;
quanto al rallentamento direi di no, però dato che reinstallo da zero
ogni sei mesi e passa non sono una fonte molto attendibile, però in
questo ng c'è chi da anni non reinstalla ma aggiorna e non credo lo
farebbe se ci fossero rallentamenti;
in ogni caso ho notato in tutte le distro un miglioramento di
prestazioni nel corso degli anni -testato con un'interfaccia come
Fluxbox, con KDE o Xfce4 non si potrebbe fare dato che aggiungono roba
su roba;
quanto alla frammentazione dicono che sia ininfluente;
nat. un aggiornamento, specie di cose delicate come kernel o X, potrebbe
incasinare il sistema, rallentando le prestazioni, ma non credo che il
caso rientri nelal casistica che ti interessa;
r
--
il debito pubblico va in prescrizione
come il finanziamento illecito e la corruzione?
tutto sui Pentangle: http://umpf.net/
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38553 è una risposta a message #38546] |
mar, 10 maggio 2011 20:23 |
crunch Messaggi: 48 Registrato: novembre 2010 |
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Il Tue, 10 May 2011 18:59:08 +0200, Mario l'amico del gatto ha scritto:
> vorrei sapere se, come succede in windows, il sistema si appesantisce
> con l'utilizzo ?(inteso come installazione-disinstallazione applicativi,
> diminuzione dello spazio libero su disco)
Mi pare che bazzichi gia' abbastanza sul gruppo da sapere che su linux
non esiste un 'registro di sistema', ma una home directory con relativi
files di configurazione pronti per essere tenuti opportunamente sotto
controllo e che gli installer delle applicazioni *non* installano
librerie a casaccio ma al massimo chiedono il permesso di scaricare
quelle che gli servono, che cmq numericamente sono sempre molto meno.....
Quindi la risposta e' no anche perche' linux per sua natura obbliga ad
avere maggior controllo sul sistema ;-)
--
..,¸¸,ø¤º°°º¤ø,¸_¸cRuncH.,¸¸,ø¤º°°º¤ø, ¸_¸
and....yes, we crunch
Mr. Rockford? You don't know me, but I'd like to hire you. Could
you call me at... My name is... uh... Never mind, forget it!
-- "The Rockford Files"
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38557 è una risposta a message #38550] |
mar, 10 maggio 2011 21:49 |
Francesco Messaggi: 186 Registrato: luglio 2007 |
Senior Member |
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Premesso che i problemi (intesi come bug, fallimenti di sistema e
spippolamenti umani) possono capitare con ogni distro mi trovi d'accordo su
alcuni punti e un po' meno su altri
Lutrin ha sentenziato:
> sono realista, Ubuntu in mano ad uno che sa usare Linux può anche durare
> un po' di più, ma purtroppo lo usa gente appena uscita da windows che
> ragiona ancora in quella maniera e ubuntu non fa nulla per inculcargli una
> idea diversa.
Problemi analoghi li riscontrai con una "mandriva", ma li era proprio
l'utente a metterci di suo e non applicarsi (in quel caso la distro poteva
esser qualunque e il risultato non sarebbe cambiato; anzi l'avere certi task
disponibili in modalità semplificata ha ridotto l'uso del cervello utente)
> la causa più frequente di problemi al sistema sono gli
> *aggiornamenti*,
Io correggerei la frase dicendo che sono i bug: un bel bug ti tira giù
alcune funzionalità del sistema (o configurazioni che avevi impostato) e
posson esser dolori. Mi viene in mente il problema che ci fu con kde su
debian testing, risolto *con un aggiornamento* il giorno dopo; nel frattempo
kde non va, installi fluxbox e vivi felice :)
> e si può capirlo: prendi un neo-ex-windowsista: non sa
> nulla di informatica, l'unica cosa che lo fa sentire un *hackerz* è
> *aggiornare* e che succede? che uno
Mi capitò con la mandriva un firmware buggato di una scheda wifi: messo il
firmware il sistema non partiva. Avviato in single user, andato sotto
/lib/firmware/quelcheè, gzip dei file creati 10 minuti prima, risolto. Il
problema di certe distro è il porsi in modalità "non ti serve un cervello,
pensiamo a tutt'e cose"
> - senza un backup
Pure io in ambito domestico aggiorno senza effettuare backup, ma leggo
quanto meno cosa vuole aggiornare e decido volta per volta.
> - senza prima informarsi
Stando su una distribuzione rolling (testing, e su una macchina sid) non
mi va di leggermi *tutti* i changelog ad ogni aggiornamento; male che vada
poi si googla.
> va e *aggiorna* e poi viene sui gruppi e sui forum a piagnere: vedi se uno
> che usa Debian o Fedora fa mai di queste sciocchezze
Presente :)
Ho incasinato il supporto per v4l tentando di ricompilare a mano i moduli
per una penna dvb. Inutile dire che la penna non ha funzionato e poi non mi
funzionava più neanche la scheda di acquisizione/radio. Risolto tirando giù
un po' di madonne. Le cazzate le facciamo tutti, in fondo siamo umani.
--
Non pretendo che comprendiate il significato di quello che ho scritto senza
averlo riletto un certo numero di volte. Personalmente, vi riterrei degli
stupidi se lo faceste. Io l'ho letto sei volte ed ancora non l'ho capito.
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38558 è una risposta a message #38550] |
mar, 10 maggio 2011 23:24 |
Motosauro Messaggi: 127 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Il 10/05/2011 20:18, Lutrin ha scritto:
> On Tue, 10 May 2011 20:12:47 +0200, El Che ci disse:
>
>> Non sei un attimino integralista?
> [...]
> sono realista, Ubuntu in mano ad uno che sa usare Linux può anche durare
> un po' di più, ma purtroppo lo usa gente appena uscita da windows che
> ragiona ancora in quella maniera e ubuntu non fa nulla per inculcargli una
> idea diversa. la causa più frequente di problemi al sistema sono gli
> *aggiornamenti*, e si può capirlo: prendi un neo-ex-windowsista: non sa
> nulla di informatica, l'unica cosa che lo fa sentire un *hackerz* è
> *aggiornare* e che succede? che uno
>
> - senza un backup
> - senza prima informarsi
> - senza attendere eventuali problemi
>
> va e *aggiorna* e poi viene sui gruppi e sui forum a piagnere: vedi se uno
> che usa Debian o Fedora fa mai di queste sciocchezze
Comandi
Gentooista e sì, vado a testa bassa, a volte sbattendola forte forte forte
Come con boost e encfs: un aggiornamento e per magia la ~ non si
decifrava più
Adesso sono su ecryptfs ;)
Ovviamente ho tutto stable, tranne un paio di pacchetti
--
I fatti mi cosano
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38559 è una risposta a message #38558] |
mar, 10 maggio 2011 23:28 |
Motosauro Messaggi: 127 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Il 10/05/2011 23:24, Marco Albarelli (fu Motosauro) @fisso ha scritto:
> Il 10/05/2011 20:18, Lutrin ha scritto:
>> On Tue, 10 May 2011 20:12:47 +0200, El Che ci disse:
>>
>>> Non sei un attimino integralista?
>> [...]
>> sono realista, Ubuntu in mano ad uno che sa usare Linux può anche durare
>> un po' di più, ma purtroppo lo usa gente appena uscita da windows che
>> ragiona ancora in quella maniera e ubuntu non fa nulla per inculcargli
>> una
>> idea diversa. la causa più frequente di problemi al sistema sono gli
>> *aggiornamenti*, e si può capirlo: prendi un neo-ex-windowsista: non sa
>> nulla di informatica, l'unica cosa che lo fa sentire un *hackerz* è
>> *aggiornare* e che succede? che uno
>>
>> - senza un backup
>> - senza prima informarsi
>> - senza attendere eventuali problemi
>>
>> va e *aggiorna* e poi viene sui gruppi e sui forum a piagnere: vedi se
>> uno
>> che usa Debian o Fedora fa mai di queste sciocchezze
> Comandi
> Gentooista e sì, vado a testa bassa, a volte sbattendola forte forte forte
> Come con boost e encfs: un aggiornamento e per magia la ~ non si
> decifrava più
> Adesso sono su ecryptfs ;)
>
> Ovviamente ho tutto stable, tranne un paio di pacchetti
P.S.
@OP No, di fatto non col tempo, magari il sistema a finestre rallenta ad
ogni applicazione che installi (e lanci), ma torna uguale quando la
rimuovi se non hai introiato la configurazione nel frattempo
M
--
I fatti mi cosano
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38562 è una risposta a message #38546] |
mer, 11 maggio 2011 00:54 |
Enrico 'Henryx' Bianc Messaggi: 212 Registrato: febbraio 2011 |
Senior Member |
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Mario l'amico del gatto wrote:
> vorrei sapere se, come succede in windows, il sistema si appesantisce con
> l'utilizzo ?(inteso come installazione-disinstallazione applicativi,
> diminuzione dello spazio libero su disco)
Posto che l'occupazione di spazio e` direttamente proporzionale alla roba
che si installa, la risposta alla tua domanda e` in teoria no, ma in pratica
dipende. Ad esempio GNOME, che utilizza un sistema di configurazione simile
al registro di Windows, dopo parecchio smanettametno come quello da te
rilevato tende ad essere piu` pesante. Quello che pero` cambia e` che il
problema e` relativo solo a GNOME e solo a livello utente, ovvero se uso un
applicativo non GNOME (e.g. Chromium) questo non risentira` del fatto che
l'ambiente grafico sia appesantito, cosi` come non ne risentira` un altro
utente configurato sulla macchina
Enrico
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38576 è una risposta a message #38552] |
mer, 11 maggio 2011 12:08 |
Crononauta Messaggi: 145 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 10/05/2011 20.22, El Che wrote:
> Lutrin wrote:
>
>> vedi se uno
>> che usa Debian o Fedora fa mai di queste sciocchezze
>
> Presente! A volte mi chiedo come la mia amata Debian stia ancora in piedi,
> visto come la tratto. Solo che quando faccio casini (ultimamente mi capita
> meno di qualche anno fa ;-)) googlo direttamente, che è il metodo più veloce
> di risolvere.
C'è anche da dire che la filosofia Debian degli aggiornamenti è ben
diversa da quella Ubuntu.
Debian nasce per essere una costante "rolling edition", in particolare
la testing. Sono stato in testing per 8 anni, passando da Sarge a Etch a
Lenny e infine a Squeeze (ora mi sono fermato per un po'!), e ho sempre
seguito tutti gli aggiornamenti, non senza qualche problema:
risolvibilissimo ma solo se uno sa dove mettere le mani (quando p.e. mi
hanno cambiato la logica di riconoscimento delle unità disco, mi sono
trovato /etc/fstab inutilizzabile per l'avvio del kernel nuovo perché
/dev/hda ovviamente non esisteva più).
Ubuntu invece, per quel che ho visto, sopporta gli aggiornamenti molto
peggio. Va bene finché aggiorni la *stessa* distribuzione, ma l'upgrade
di versione talvolta è critica e scombina talmente le cose da rendere
preferibili metodi "windowsiani": formattone e reinstallazione.
La "colpa", per quel che ho visto, è la logica di gestione del sistema,
che in Ubuntu si basa principalmente sulle GUI che usano configurazioni
proprie, al di là dei tradizionali file di configurazione in /etc (basta
pensare al network manager, per dire il primo che mi viene in mente).
Debian da questo punto di vista permette concettualmente di restare più
aderenti a una filosofia Linux "tradizionale", configurare tutto via
console, e usare l'interfaccia grafica come una vera interfaccia grafica
che sia un vero e proprio *utente* delle configurazioni di sistema.
In Debian è ben chiara la differenza tra user e root. In Ubuntu è tutto
confuso e pasticciato con l'uso massiccio di sudo, che alla fine porta
l'utente a pensare che non esista il concetto di "superuser", ma che
alcune funzioni vadano semplicemente "abilitate" invocando prima "sudo"...
Scelte filosofiche, non necessariamente criticabili (i target sono in
fin dei conti diversi) ma che portano poi a esiti diversi negli
aggiornamenti.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38591 è una risposta a message #38581] |
mer, 11 maggio 2011 20:28 |
Dalet Messaggi: 210 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Il 11-05-2011, Crononauta dice:
>Ero in testing a dire il vero, dove qualche imprecisione nella gestione
>delle dipendenze va messa in conto; a maggior ragione se uno - come il
>sottoscritto - smanaccia spesso e volentieri a mano libera nel sistema ;-)
Scusa, che un po' m'interessa direttamente, ma me lo dici
cosa vuoi dire o cosa puo' voler dire upgradare la testing?
voglio dire: l'unica sarebbe testing -> unstable, dicevi
questo?
Insomma: io a febbraio scorso son passato senza soluzione
di continuita' dalla testing=squeeze alla testing=wheezy,
senza dare nessun dist-upgrade.
>Immagino che in stable, in ogni caso, situazioni come questa *non* si
>verifichino.
Boh a me la testing (c'ho solo pc fisso) va d'incanto, un
solo bug sicuro* di iceweasel e' durato solo 2 o 3 giorni,
la stable l'avevo sempre avuta fino alla lenny, ma quando
ho cambiato pistra madre la lenny neppure s'installava e
son passato alla testing.
Soprattutto penso che la stable sia pesantemente
condizionata dal kernel, con la testing invece e' una
pacchia: non fanno che aggiornarlo.
Ps. Ma per le dipendenze hai mai provato dselect? da me
non sbaglia un colpo! IMHO e' la superstalla ideale
della supermucca-apt.
-----------
* "sicuro" perche' io non ho toccato nulla e si e'
sistemato da solo dopo un po' di pacchetti upgradati,
librerie penso.
Oggi hanno invece aggiornato proprio iceweasel.
--
Saluti, Dalet
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38606 è una risposta a message #38591] |
gio, 12 maggio 2011 02:01 |
Crononauta Messaggi: 145 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On Wed, 11 May 2011 18:28:23 +0000 (UTC)
Dalet <dalet@address.invalid> wrote:
> Il 11-05-2011, Crononauta dice:
>
> >Ero in testing a dire il vero, dove qualche imprecisione nella gestione
> >delle dipendenze va messa in conto; a maggior ragione se uno - come il
> >sottoscritto - smanaccia spesso e volentieri a mano libera nel
> >sistema ;-)
>
> Scusa, che un po' m'interessa direttamente, ma me lo dici
> cosa vuoi dire o cosa puo' voler dire upgradare la testing?
> voglio dire: l'unica sarebbe testing -> unstable, dicevi
> questo?
No, dicevo fare upgrade della testing restando in testing.
Quando una distribuzione viene "rilasciata", cioè passa in stable scalzando
la vecchia, a scalare tutta la SID viene riversata in testing (te la faccio
semplice, non è rigorosamente così ma più o meno).
Se tu resti in "testing" in pratica vai incontro di fatto a un upgrade di
versione totale del tuo sistema.
> Insomma: io a febbraio scorso son passato senza soluzione
> di continuita' dalla testing=squeeze alla testing=wheezy,
> senza dare nessun dist-upgrade.
Il dist-upgrade è bene farlo *sempre* dopo un upgrade, anche restando nella
stessa distribuzione. Altrimenti rischi che dei pacchetti ti restino in
"freezed" e non vengano installati, in pratica nei fatti non aggiorni il
sistema. E se questi pacchetti implicano dipendenze, ti succede che non
riesci ad andare più avanti con gli aggiornamenti.
> >Immagino che in stable, in ogni caso, situazioni come questa *non* si
> >verifichino.
>
> Boh a me la testing (c'ho solo pc fisso) va d'incanto, un
> solo bug sicuro* di iceweasel e' durato solo 2 o 3 giorni,
> la stable l'avevo sempre avuta fino alla lenny, ma quando
> ho cambiato pistra madre la lenny neppure s'installava e
> son passato alla testing.
Io invece in Squeeze ho penato la malora con mono, il DRI, le OpenGL, e
il KMS del kernel che hanno spostato un po' alla volta e con la mia
scheda grafica (ATI Sapphire HD4650 AGP) ha fatto il disastro.
Non è stato così indolore ;-)
> Soprattutto penso che la stable sia pesantemente
> condizionata dal kernel, con la testing invece e' una
> pacchia: non fanno che aggiornarlo.
>
> Ps. Ma per le dipendenze hai mai provato dselect? da me
> non sbaglia un colpo! IMHO e' la superstalla ideale
> della supermucca-apt.
ZEUS, dselect è *il male*. Un keybiding *demenziale*, al cui confronto
quello di VI è intuitivo. Dopo che per tre volte tentando di annullare la
selezione di un pacchetto mi sono trovato disinstallato tutto X, ho
draconianamente risolto:
# apt-get remove dselect --purge
e da allora sono vissuto felice :-D
(oddio ti parlo oramai di 8 anni fa: magari nel frattempo hanno un po'
migliorato dselect, diciamo che sono rimasto traumatizzato!)
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <massimo.bacilieri@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38653 è una risposta a message #38565] |
sab, 14 maggio 2011 16:56 |
Giuseppe Della Bianca Messaggi: 1545 Registrato: dicembre 2010 |
Senior Member |
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Enrico 'Henryx' Bianchi wrote:
> Dalet wrote:
>
>> Scusa allora due domande: e allora con KDE e Iceweasel
>> (Firefox) invece?
>
> KDE usa dei normali file di configurazione[1], di conseguenza non ha
> problemi di performance da questo punto di vista. Il discorso Firefox e`
> uun po' piu` complicato, in quanto usa in parte file di configurazione ed
> in parte dei database SQLite
>
> Enrico
> [1] non e` del tutto esatto, in quanto KDE utilizza anche dei database
> (MySQL per Akonadi, Virtuoso per NEPOMUK)
E sarà sempre peggio, visto che l'idea è di rendere akonadi pervasivo,
praticamente tutti i dati finiranno dentro akonadi.
L'unica cosa bella è che sarà lento punto/pesante da subito, non nel tempo (
:P ), specialmente se non considerano che le query sui dati bisogna farle in
base agli indici, al peso di elaborazione, ecc., e non in base all'effetto
speciale che si vuole implementare.
P.S. sigh.
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Re: Linux tende ad appesantirsi con l'utilizzo? [messaggio #38664 è una risposta a message #38653] |
sab, 14 maggio 2011 18:55 |
Enrico 'Henryx' Bianc Messaggi: 212 Registrato: febbraio 2011 |
Senior Member |
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Giuseppe Della Bianca wrote:
> L'unica cosa bella è che sarà lento punto/pesante da subito, non nel tempo
> ( :P )
Oddio, non e` detto che l'uso di akonadi debba rivelarsi per forza lento o
pesante, tutto dipende dal backend che si intende adoperare (personalmente
strutturerei il tutto per usare virtuoso anche in questo ambito)
Enrico
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