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Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152344] |
mar, 27 dicembre 2011 13:28 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Rivisti recentissimamente.
Tesi:
Per me Scott fa cappotto e se magna Cameron a colazione (rimanendo
ovviamente allo scontro singolo sui due film).
Svolgimento:
Scott ha il merito irripetibile di essere il creatore di una mitologia
fondante e originale (cinematograficamente parlando).
Un mito potente e generatore capace di ispirare e replicare se stesso.
E non sto parlando soltanto dell'alieno, con tutto quel che ne consegue
come per es. la sua natura, dalla fase riproduttiva (uovo, larva, stadio
adulto), l'istinto di conservazione, le caratteristiche fisiche (es:
l'acido) eccetera, ma anche tutta una messa in scena che è aliena fin
dalla descrizione della nave: un cargo di materie prime, sporco,
gocciolante, con cunicoli essi stessi tentacolari.
C'e' la stessa forza iconografica e potenza visiva della nave di
Kubrickiana memoria, ma tanto era asettica e pulita quella di 2001,
tanto è sporca e malata questa.
Una forza capace di germinare in decine e decine di altri film va detto.
Il racconto di Scott è realistico e metafisico al tempo stesso, la
decimazione dell'equipaggio viene raccontata quasi per sottrazione,
l'alieno non ci viene particamente mai mostrato nella sua interezza.
Vengono gettate le basi per il ruolo della "compagnia" (che Cameron
approfondisce ulteriormente).
Cameron ha il merito di proseguire e approfondire questa mitologia
(aggiunge alla fase riproduttiva la "regina"), ma non essendo nella fase
fondativa, non supera il risultato iniziale, anzi si potrebbe dire che
lo indebolisce "spiegandolo" ulteriormente anche se grazie al cielo non
abbondano le spiegazioni.
Cameron spinge tutto verso il suo caratteristico ipertrofismo e gioca la
carta dell'azione moltiplicando i nemici a dismisura laddove Scott aveva
a disposizione un unico alieno.
Cameron militarizza il set mettendo in scena una guerra vera e propria
con armi di ogni tipo e strategie difensive (il classico fortino
assediato) + fuga e duello finali.
Sulle armi in particolar modo Cameron non ci lesina spiegazioni (armi a
impulsi, RPG, granate, sentinelle che si autoattivano, contatori di
cartucce, munizioni eccetera).
Ma è nel duello finale che Cameron da il meglio di se mettendo in scena
il confronto tra due istinti materni (uno di vendetta l'altro di
conservazione) con tanto di unione uomo-macchina realizzata nella sua
androgina eroina a bordo dell'elevatore antopomorfo che rimanda molto ai
robottoni giapponesi (a distanza di anni ci vedo ancora i gundam mobile
suit).
Ho anche notato come il film di Cameron sia invecchiato peggio con
alcune scene di raccordo (tipo modulo navetta che atterra) che sanno di
plastica e cromakey di altri tempi, mentre Scott lavorando sul
"vedo/non-vedo" ha proiettato il suo film in un limbo senza tempo che lo
preserva meglio dal precoce invecchiamento.
In realtà alcune scene come l'alien che sfonda il petto del povero John
Hurt sarebbero in effetti poco convincenti viste oggi, ma mantengono
ancora la loro possente novità "fondativa" e quindi si perdonano più
volentieri rispetto per esempio agli incubi di ripley (una ripetizione
di quella scena) o ai modellini dei veicoli del film di Cameron.
Colpisce negativamente (IMHO) nel film di Cameron sopratutto la
banalizzazione della forza dell'alien: qui cadono a frotte, decine se
non centinaia, sotto i colpi di mitra di Ripley e della sua squadra,
laddove nel film di Scott ci si trovava di fronte a una creatura
potentissima e assolutamente letale con una forza senza pari, tanto che
neppure il motore della navicella di Ripley riesce ad averne ragione se
non messo al massimo della potenza.
Così come è veramente improbabile che Ripley riesca a recuperare la
bambina direttamente nel nido...
Non parliamo poi di palesi incongruenze come uomini che si beccano
l'acido degli alieni e ne ricevono semplici bruciature, mentre sappiamo
da entrambi i film come sia capace di dissolvere istantaneamente
lamiere/acciaio ecc.
Anche ammettendo una concessione narrativa necessaria (quando si mette
in scena una guerra dobbiamo avere feriti e caduti da antrambe le parti)
sarebbe comunque lecito aspettarsi di piu' da uno attento ai dettagli
come Cameron.
Persino a livello di colonna sonora non c'e' proprio paragone: Jerry
Goldsmith Vs. James Horner.
Quella di Goldsmith è un vero capolavoro: moderna e contemporanea ma al
tempo stesso classica e veramente orchestrale, metafisica, evocativa,
dissonante. Un tema che emerge da un caos primigenio che si scolpisce
nota per nota nella mente dell'ascoltatore
Horner tenta la stessa operazione IMHO non riuscendovi, sia nel tema
(che non è pari), sia negli elementi descrittivi.
Insomma il film di Cameron rimarrà nella memoria collettiva per il
robottone di Ripley, la regina aliena e la battuta: "escono dalle
fottute pareti".
Un po poco rispetto al film di Scott.
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152545 è una risposta a message #152544] |
mar, 27 dicembre 2011 19:37 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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Scriveva Sandor Krasna martedì, 27/12/2011:
> Anni fa la susanna (approposito: ma che fine ha fatto? Migrata su faccialibro
> pure lei?) si era presa la briga di passare al setaccio la filmografia di
> Cameron, e aveva ben chiarito tutte le balordaggini di Aliens rispetto al
> prototipo, dal cliché della ragazzina in giù.
ma non diciamo eresie, Aliens è un filmone proprio per le
"balordaggini", come le chiami tu, dalla bambina in giù (e la
maternità , e la regina, e i marines, e l'androide buono...). Tutti
uguali, questi anti-Cameroniani, gli dai un dito (Alien è preferibile
ad Aliens per questo e per quello...) e loro si prendono tutto il
braccio.
R.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152614 è una risposta a message #152545] |
mar, 27 dicembre 2011 21:28 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
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Roberto <returning@alice.it> wrote:
> ma non diciamo eresie, Aliens è un filmone proprio per le
> "balordaggini", come le chiami tu, dalla bambina in giù (e la
> maternità , e la regina, e i marines, e l'androide buono...). Tutti
> uguali, questi anti-Cameroniani, gli dai un dito (Alien è preferibile
> ad Aliens per questo e per quello...) e loro si prendono tutto il
> braccio.
Riconosco la bravura di Cameron ma rimane un mestierante come lo è
sostanzialmente Spielberg.
Certo, personalità carismatiche in grado di affrontare grossi progetti,
ma secondo me non tali da rimanere indelebilmente nella storia del
cinema, IMHO.
Aliens ne è la dimostrazione, soffre di moltissimi problemi, ad esempio
Cameron ci mette quasi mezzora buona per convincere Ripley a partire.
Mezzora nella quale non succede praticamente nulla.
Finalmente arriviamo al primo vero incontro con gli alieni (l'assalto
fallito per ritrovare i coloni) e siamo praticamente a un'ora e passa di
film.
Non sarebbe un vero problema se fossimo davanti ad un altro regista, ma
con Cameron lo è perchè non riesce a maneggiare con decisione il
racconto e a guardarlo bene è un lungo prologo fatto di singoli episodi:
risvelgio di Ripley, incubi, il gatto, la compagnia, il contagio sulla
colonia, la partenza, l'equipaggio, l'equipaggiamento, le armi, il
sergente col sigaro, il marine femmina "supermacho" e via cosi' fino al
raggiungimento della colonia che non riesce ad essere cosi' inquietante
quanto lo era il Nostromo o il pianeta prima di esere colonizzato: non
si percepisce la stessa tensione, non c'e' lo stesso carico
drammaturgico.
Cameron è ancora probabilmente troppo immaturo per gestire un racconto
inserendovi all'interno, innervandovi quella inquietudine che invece nel
primo episodio si percepiva fin dalla prina scena.
Forse è anche colpa della sceneggiatura che rinuncia programmaticamente
a farci vedere come viene distrutta la colonia a partire dal primo
contagio. Una sottrazione di materiale narrativo potenzialmente ad alto
tasso drammatico che viene eliminata senza una spiegazione a favore del
punto di vista di Ripley e dell'equipaggio.
Il film riprende vigore a partire dal primo attacco fallito e prende
decisa la strada dell'action: primo scontro (le fottute pareti),
ritirata, fuga fallita (la navetta lascia lo sportello aperto!!! e
ovviamente si schianta), difesa del fortino, posizionamento, attacchi
alieni (sentinelle meccaniche), minaccia interna (il solito stronzo che
gioca per la compagnia), fuga, fuga, corri, corri, gente che muore,
bambini che si perdono, recupero dei bambini, fuoco e fiamme sulle uova,
fuga sulla nave con trasporto della regina a seguito (ancora? ci aveva
gia pensato Scott!!!) e duello all'ok corral finale.
E' qui, in questa corsa continua e in questo accumulo che Cameron si
gioca le carte migliori e se le gioca bene ma ormai siamo oltre la metÃ
del metraggio quando parte deciso col piede sull'acceleratore e questo
sbilanciamento si sente e parecchio.
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152720 è una risposta a message #152682] |
mer, 28 dicembre 2011 11:27 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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SAP ha spiegato il 28/12/2011 :
>> Riconosco la bravura di Cameron ma rimane un mestierante come lo è
>> sostanzialmente Spielberg.
>
> Beh via, dai un po provocatorio,
un po'? Spielberg è l'autore "most influential" della sua generazione,
un pezzo di storia del cinema, piaccia o meno. Spielberg, oltre ad
avere capacità tecniche superiori, che pochissimi sulla Terra possono
vantare, ha i suoi temi, ha un suo stile, una sua poetica. Film come
"E.T.", "Lo squalo", "Incontri" e i "Predatori", tanto per citare
qualche classico, non sono solo bellissimi film, pieni di cose,
stratificati, spesso geniali. Sono schegge di immaginario. Certo,
essendo un regista alquanto prolifico ci sono stati anche dei bassi
nella sua carriera. Ma questo nulla toglie all'importanza del
personaggio. Vabbe', è ricco oltre ogni immaginazione, e piace sia agli
intellettuali sia alla gente comune. Immagino che queste siano due
tegole difficili da digerire, ma tant'è, Spielberg gronda Cinema, anche
quando delude.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152747 è una risposta a message #152720] |
mer, 28 dicembre 2011 12:02 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
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Roberto <returning@alice.it> wrote:
> un po'? Spielberg è l'autore "most influential" della sua generazione,
> un pezzo di storia del cinema, piaccia o meno.
E pensare che ero convinto di avergli fatto un complimento...
> Spielberg, oltre ad avere capacità tecniche superiori, che pochissimi
> sulla Terra possono vantare
Beh, francamente non mi sembra cosi' superiore tecnicamente a molti
altri.
> ha i suoi temi, ha un suo stile, una sua poetica.
Non mi pare di aver detot il contrario.
Poi possiamo discutere su quanto questa poetica sia piu o meno banale,
intrisa di retorica eccetera.
> Film come "E.T.", "Lo squalo", "Incontri" e i "Predatori", tanto per
> citare qualche classico, non sono solo bellissimi film, pieni di cose,
> stratificati, spesso geniali. Sono schegge di immaginario.
Entrare nell'immaginario collettivo non sempre è sinonimo di qualità .
Anche Lucas ci è entrato a forza per esempio e a Spielberg non gli lega
neanche le scarpe.
Comunque ribadisco che mi sembrava di avergli fatto un complimento O.o
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152750 è una risposta a message #152747] |
mer, 28 dicembre 2011 12:28 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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SAP ha usato la sua tastiera per scrivere :
>> un po'? Spielberg è l'autore "most influential" della sua generazione,
>> un pezzo di storia del cinema, piaccia o meno.
>
> E pensare che ero convinto di avergli fatto un complimento...
"mestierante" detto così, in genere, non suona come un complimento. Uno
"splendido mestierante" va già meglio. "Animale da cinema" è ancora
meglio. Poi, è vero, per me la differenza non è così importante. E' un
(meraviglioso) mestierante oppure un autore, De Palma? Per me ad un
certo punto è la stesa cosa, la differenza non rileva più. Sono registi
così bravi, così continui e coerenti a livello di stile e di poetica
che per me realizzano la sintesi perfetta fra mero mestiere e cifra
autoriale.
> Beh, francamente non mi sembra cosi' superiore tecnicamente a molti
> altri.
Spielberg ammalia con la sua cinepresa da tanto tempo, dall'epoca
pre-digitale. Oggi con i grandi budget e le nuove tecnologie sembrano
tutti dei mostri. Ma Spielberg sa *raccontare* per immagini come pochi,
i movimenti di macchina, il montaggio, la costruzione delle scene,
l'uso dei silenzi e del sonoro... Spielberg è Spielberg, anche nei film
meno riusciti. Tecnicamente parlando, ci sono cose eccezionali persino
ne la "Guerra dei mondi" e in altri film "minori".
> Non mi pare di aver detot il contrario.
> Poi possiamo discutere su quanto questa poetica sia piu o meno banale,
> intrisa di retorica eccetera.
Certo, questo è un punto di vista che già rispetto di più, anche se lo
condivido solo in parte. Purché non si dica che Spielberg non è un
autore, mi sta bene tutto. Persino Michael Bay è un autore, salvo poi
puntualizzare quanto sia becera la sua autorialità /poetica/ideologia.
^_-
> Entrare nell'immaginario collettivo non sempre è sinonimo di qualità .
> Anche Lucas ci è entrato a forza per esempio e a Spielberg non gli lega
> neanche le scarpe.
Lucas ci è entrato, è vero, ma esclusivamente con i primi tre Star
Wars. Quasi nessuno apprezza i nuovi tre, a parte qualche irriducibile.
L'immaginario collettivo non è così volgare e prevedibile come si tende
a credere, imho.
Ciao,
R.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152752 è una risposta a message #152344] |
mer, 28 dicembre 2011 13:58 |
Once Upon a Time in I Messaggi: 292 Registrato: novembre 2010 |
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On 27 Dic, 13:28, sap...@gmail.com (SAP) wrote:
> Rivisti recentissimamente.
>
> Tesi:
>
> Per me Scott fa cappotto e se magna Cameron a colazione (rimanendo
> ovviamente allo scontro singolo sui due film).
Avrei potuto anche saltare di leggere lo svolgimento, da tanto sono
d'accordo con questa tua tesi, invece l'ho letto e sottolineo in
particolare:
>
> Colpisce negativamente (IMHO) nel film di Cameron sopratutto la
> banalizzazione della forza dell'alien: qui cadono a frotte, decine se
> non centinaia, sotto i colpi di mitra di Ripley e della sua squadra,
> laddove nel film di Scott ci si trovava di fronte a una creatura
> potentissima e assolutamente letale con una forza senza pari, tanto che
> neppure il motore della navicella di Ripley riesce ad averne ragione se
> non messo al massimo della potenza.
e
> Non parliamo poi di palesi incongruenze come uomini che si beccano
> l'acido degli alieni e ne ricevono semplici bruciature, mentre sappiamo
> da entrambi i film come sia capace di dissolvere istantaneamente
> lamiere/acciaio ecc.
> Anche ammettendo una concessione narrativa necessaria (quando si mette
> in scena una guerra dobbiamo avere feriti e caduti da antrambe le parti)
> sarebbe comunque lecito aspettarsi di piu' da uno attento ai dettagli
> come Cameron.
Al di là di tutte le altre considerazioni che fai e su cui concordo in
toto, questa delle centinaia di alien che muoiono come mosche, mentre
nel film di Scott ce n'era uno solo indistruttibile, e dell'acido che,
da potentissimo agente corrosivo, diventa alla stregua della cera di
candela, sono cose che non sono mai riuscito a digerire in nessuna
maniera, tanto che per me il film di Cameron resta una mezza ciofeca.
Accettare un assunto simile equivale a dare direttamente del cretino
allo spettatore (o almeno io mi sono sentito trattato così) e non
riesco assolutamente a capire come non possa aver infastidito i tanti
estimatori di questo film (tra cui putroppo anche parecchie persone
che capiscono di cinema).
Complimenti per l'analisi comparata
Michele
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152753 è una risposta a message #152752] |
mer, 28 dicembre 2011 14:42 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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Nel suo scritto precedente, Once Upon a Time in IACine ha sostenuto :
> Avrei potuto anche saltare di leggere lo svolgimento, da tanto sono
> d'accordo con questa tua tesi, invece l'ho letto e sottolineo in
> particolare:
>
>>
>> Colpisce negativamente (IMHO) nel film di Cameron sopratutto la
>> banalizzazione della forza dell'alien: qui cadono a frotte, decine se
>> non centinaia, sotto i colpi di mitra di Ripley e della sua squadra,
>> laddove nel film di Scott ci si trovava di fronte a una creatura
>> potentissima e assolutamente letale con una forza senza pari
va bene, ma l'intenzione di Cameron (e il pregio di questo "sequel") è
sempre stata quella di fare qualcosa di diverso, di fornire la sua
versione della storia, di variare sul tema. Puoi dire che non ti piace,
che prefeisci l'approccio scottiano (anch'io lo preferisco), ma è per
la sua varietà di approcci che quella di Alien è, nel complesso, forse
la più bella serie di sempre. Non si possono pretendere da Cameron le
stesse cose che offre Scott (e viceversa). Alla faccia dei
"mestieranti", questa è gente che sa quello che vuole, e ha uno sguardo
personale.
R.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152805 è una risposta a message #152752] |
mer, 28 dicembre 2011 16:06 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
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Once Upon a Time in IACine <michele_libero@libero.it> wrote:
> Al di là di tutte le altre considerazioni che fai e su cui concordo in
> toto, questa delle centinaia di alien che muoiono come mosche, mentre
> nel film di Scott ce n'era uno solo indistruttibile, e dell'acido che,
> da potentissimo agente corrosivo, diventa alla stregua della cera di
> candela, sono cose che non sono mai riuscito a digerire in nessuna
> maniera, tanto che per me il film di Cameron resta una mezza ciofeca.
Oltretutto incrongruenza massima all'interno dello stesso film: il
Sergente Hicks si prende l'acido sul braccio e glielo fasciano, poi
indovina come si annuncia alla fine la regina sull'astronave madre?
Con l'acido che scioglie il pavimento di metallo.
Per non parlare del fatto che la stessa Ripley parla alle reclute nel
viaggio di andata descrivendo la potenza di questo acido.
Ma anche tralasciando questo singolo aspetto o volendolo minimizzare (ma
perchè farlo se si parla sempre di Cameron come un perfezionista?) il
film è squilibrato nelle sue parti e non convince.
Insomma, si, diciamolo, un mezzo disastro, e proprio nella scrittura che
leggo essere dello stesso Cameron e di Hill.
Ci vuole proprio una grande benevolenza per parlarne come di un grande
film.
Ci metto anche un IMVHO per non apparire troppo iconoclasta.
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Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152806 è una risposta a message #152753] |
mer, 28 dicembre 2011 16:06 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
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Roberto <returning@alice.it> wrote:
> va bene, ma l'intenzione di Cameron (e il pregio di questo "sequel") è
> sempre stata quella di fare qualcosa di diverso, di fornire la sua
> versione della storia, di variare sul tema.
E questo è apprezzabile per carità , ma anche a prenderlo avulso dalla
serie e senza compararlo all'originale, rivisto oggi mi pare un film
piuttosto deboluccio per tutti i motivi esposti.
Poi oh, non sto dicendo che sia la merda, ma ci sono dentro diversi
problemi e non funziona tutto come dovrebbe.
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #152807 è una risposta a message #152750] |
mer, 28 dicembre 2011 16:08 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
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Roberto <returning@alice.it> wrote:
> > E pensare che ero convinto di avergli fatto un complimento...
> "mestierante" detto così, in genere, non suona come un complimento.
Mestierante nel senso di uno che ha appreso il "mestiere" e le sue
peculiarità .
Da Spielberg a Cameron il passo è deciso verso una maggiore
industrializzazione del prodotto (anche se Spielberg è un capostipite
anche in questo).
> Uno "splendido mestierante" va già meglio. "Animale da cinema" è ancora
> meglio.
Si va bene, posso concordare comunque parliamo di etichette.
> Poi, è vero, per me la differenza non è così importante. E' un
> (meraviglioso) mestierante oppure un autore, De Palma? Per me ad un
> certo punto è la stesa cosa, la differenza non rileva più. Sono registi
> così bravi, così continui e coerenti a livello di stile e di poetica
> che per me realizzano la sintesi perfetta fra mero mestiere e cifra
> autoriale.
Ecco, qui si potrebbe approfondire.
Io penso che "autore" sia qualcosa di piu', anzi no: di diverso, una
qualificazione diversa.
Il che non significa qualcosa di "meglio", anzi: un film di autore può
per tante ragioni essere peggiore e fallire nel suo scopo e nella
rappresentazione come e piu' di un film di cassetta.
Ecco, Cameron e Spielberg sono i maestri del film di cassetta (se ti fa
piacere nella sua nobile accezione, non parlo dei Vanzina) non li vedo
come autori. Quello che hanno realizzato filmicamente è li a
dimostrarlo: sono i campioni di tutti i tempi delle vendite.
Non vorrei sembrare snob o cinefilino, ho sempre sostenuto come il mezzo
cinematografico sia un mezzo popolare per eccellenza, con un linguaggio
(quello per immagini) realmente universale, evitiamo questo trappolone:
sono convinto che anche il cinema di autore possa essere popolare e non
è detto che un autore debba essere "incomprensibile" per esser definito
tale.
Potrei fare l'esempio di Kubrick per dirne uno.
E non è un caso che l'unico film di "autore" in questo senso di
Spielberg per me sia I.A.
> Spielberg ammalia con la sua cinepresa da tanto tempo, dall'epoca
> pre-digitale. Oggi con i grandi budget e le nuove tecnologie sembrano
> tutti dei mostri. Ma Spielberg sa *raccontare* per immagini come pochi,
> i movimenti di macchina, il montaggio, la costruzione delle scene,
> l'uso dei silenzi e del sonoro... Spielberg è Spielberg, anche nei film
> meno riusciti. Tecnicamente parlando, ci sono cose eccezionali persino
> ne la "Guerra dei mondi" e in altri film "minori".
Questo è verissimo ed infatti è uno che il cinema lo sa fare e ce l'ha
nel sangue, non ci piove.
> Certo, questo è un punto di vista che già rispetto di più, anche se lo
> condivido solo in parte. Purché non si dica che Spielberg non è un
> autore, mi sta bene tutto.
Ho paura di averlo appena detto :-)
> Persino Michael Bay è un autore, salvo poi
> puntualizzare quanto sia becera la sua autorialità /poetica/ideologia.
> ^_-
Eh, si vabbe', dai, vabbene le etichette, ma non sprechiamole cosi'.
> Lucas ci è entrato, è vero, ma esclusivamente con i primi tre Star
> Wars.
Che -diciamocelo- erano filmetti per bambini con un'epica letteraria
risibile e contrapposizioni un po da operetta (estremizzo per capirsi,
nessuno si senta offeso).
Poi siccome sono entrati nell'immaginario collettivo pop allora li
abbiamo anche un po mitizzati.
> Quasi nessuno apprezza i nuovi tre, a parte qualche irriducibile.
Ci vuole del fegato, si.
> L'immaginario collettivo non è così volgare e prevedibile come si tende
> a credere, imho.
Beh no, c'e' immaginario e immaginario.
C'e' l'immaginario collettivo di pancia e quello di testa per esempio.
Una volta nell'immaginario collettivo c'erano Dickens e Hugo per dire.
Non sempre deve essere una discesa verso le parti basse e le emozioni
forti...
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Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #153175 è una risposta a message #153171] |
gio, 29 dicembre 2011 10:17 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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Geos ci ha detto :
>> Ecco, Cameron e Spielberg sono i maestri del film di cassetta (se ti fa
>> piacere nella sua nobile accezione, non parlo dei Vanzina)
>
> Solo per curiosità : Il colore viola e L'impero del sole sono, secondo te,
> film di cassetta? Se sì, cosa intendi per?
mi permetto di interpretare. Sì, per SAP sono film di cassetta, non nel
senso di film capaci di distruggere i botteghini e incassare miliardi
di miliardi (sebbene spesso li incassino), ma nel senso di film
"facili", confezionati per un pubblico potenzialmente assai vasto,
belli a prescindere. Io direi che è sempre meglio distinguere. "Il
colore viola" è effettivamente "polpettoso", ma "L'impero del sole" è
uno dei vertici di Spielberg, imho, e *non è* un film di cassetta. E
"Salvate il soldato Ryan"? E' un film dai grandi incassi e dai tanti
premi, però mette in scena una guerra brutale, come mai si era visto
prima, diventando un modello di riferimento per TUTTI i film di guerra
venuti dopo. C'è sangue, tanto sangue, violenza, brutalità . Lo
definiremmo "di cassetta"? E "Schindler's list"? Solo perché un film lo
vedono tante persone diventa di cassetta? E' un film rigoroso, duro,
personale, che fa scelte stilistiche non popolari (il bianco e nero).
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #153176 è una risposta a message #152753] |
gio, 29 dicembre 2011 10:44 |
Once Upon a Time in I Messaggi: 292 Registrato: novembre 2010 |
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On 28 Dic, 14:42, Roberto <return...@alice.it> wrote:
> Nel suo scritto precedente, Once Upon a Time in IACine ha sostenuto :
>
>
> >> Colpisce negativamente (IMHO) nel film di Cameron sopratutto la
> >> banalizzazione della forza dell'alien: qui cadono a frotte, decine se
> >> non centinaia, sotto i colpi di mitra di Ripley e della sua squadra,
> >> laddove nel film di Scott ci si trovava di fronte a una creatura
> >> potentissima e assolutamente letale con una forza senza pari
>
> va bene, ma l'intenzione di Cameron (e il pregio di questo "sequel") è
> sempre stata quella di fare qualcosa di diverso, di fornire la sua
> versione della storia, di variare sul tema. Puoi dire che non ti piace,
No. Non è questione di piacere, allora non prenderei neanche parte
alla discussione. Io contesto fatti oggettivi. L'alien del primo film
ha caratteristiche diverse rispetto al secondo. E non sono particolari
irrilevanti, ma basilari per dar corso alla narr(azione).
Per mantenere lo stesso livello di pericolosità del primo alien,
Cameron avrebbe dovuto inventarsi una storia molto più complessa e
difficile da gestire, probabilmente con molta meno azione e più
suspance. Solo che forse non è nelle sue corde, oppure non è capace e
allora si è accontentato del solito compitino facile (il classico
cowboy contro indiani, neanche dopo cento anni il cinema americano
riesce a spostarsi di un centimetro più in là di John Ford,
eccheccazzo!).
Eppure delle buone premesse c'erano, solo che sono state tradite
malamente. Il disequilibrio tra prima e seconda parte di cui parla SAP
è altamente indicativo. A me tra l'altro è l'unica parte che è
piaciuta, perchè, seppur forse troppo lunga, al contrario del primo
film, creava un'attesa quasi hichtcockiana: solo uno dei protagonisti
e il pubblico in sala conosce l'alien, gli altri personaggi non lo
conoscono oppure non ci credono, ma in ogni caso non hanno coscienza
dell'enorme pericolo a cui vanno incontro...
....e allora cosa succede?
Saltano fuori dei mostriciattoli gelatinosi, neanche lontani parenti
della prima misteriosa creatura, che basta una rivoltellata per
spiaccicarli sul muro. Sembrano miseri tentativi di imitazione mal
riuscita, robaccia giapponese da quattro soldi, come direbbe il buon
Woody d'annata.
A me son cadute le palle!
E il problema principale del film sta proprio nel fatto che si tratta
di un sequel (alla faccia degli idioti decerebrati che, non solo non
si accontentano di occupare inutilmente dello spazio su questo pianeta
con la loro immonda corporatura e sprecarne altrettanto
irrimediabilmente le poche risorse ancora disponibili, respirando quel
poco che rimane di aria pulita e nutrendosi molto probabilmente con
orripilanti schifezze prodotte da catene di negozi che servono cibo
precotto geneticamente modificato e confezionato in sgradevoli
contenitori plastificati, ma sostengono che trattasi dell'unico caso
nella storia del cinema (di cui conoscono a malapena cinepanettoni e
blockbuster americani) in cui il sequel sia migliore del primo film),
perchè forse (e sottolineo forse) da solo, senza il primo, il film
potrebbe anche reggere o, per dirla in termini tecnici, farebbe meno
cagare.
Michele
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #153178 è una risposta a message #153175] |
gio, 29 dicembre 2011 11:06 |
Geos Messaggi: 37 Registrato: dicembre 2011 |
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"Roberto" <returning@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:jdhb6p$g93$1@weretis.net...
> Geos ci ha detto :
>
> mi permetto di interpretare. Sì, per SAP sono film di cassetta, non nel
> senso di film capaci di distruggere i botteghini e incassare miliardi di
> miliardi (sebbene spesso li incassino), ma nel senso di film "facili",
> confezionati per un pubblico potenzialmente assai vasto, belli a
> prescindere. Io direi che è sempre meglio distinguere. "Il colore viola" è
> effettivamente "polpettoso",
E' vero che alcuni registri sono, ne Il colore viola, piuttosto accentuati
ma non mi sembra un facile nel senso di pensato per essere in qualche modo
accattivante.
>ma "L'impero del sole" è uno dei vertici di Spielberg, imho, e *non è* un
>film di cassetta.
Quoto, E' certamente tra i miei preferiti.
>E "Salvate il soldato Ryan"? E' un film dai grandi incassi e dai tanti
>premi, però mette in scena una guerra brutale, come mai si era visto prima,
>diventando un modello di riferimento per TUTTI i film di guerra venuti
>dopo. C'è sangue, tanto sangue, violenza, brutalità. Lo definiremmo "di
>cassetta"?
Grandioso nella fattura ed innovativo nel modo di rappresentare la guerra
moderna. Trovo però la storia e, soprattutto il finale, un po' troppo
"americano".
E "Schindler's list"? Solo perché un film lo
> vedono tante persone diventa di cassetta? E' un film rigoroso, duro,
> personale, che fa scelte stilistiche non popolari (il bianco e nero).
Se le avesse fatte un regista italiano qualcuno lo avrebbe accusato di fare
cinema "autoriale". Scherzi a parte, la cosa che ho sempre apprezzato di
Spielberg è la sua capacità di mantenere una qualità elevatissima sia quando
fa dei film non facili come Schindler, appunto, o L'impero del sole sia
quando fa le favolette come E.T;
Detto questo il paragone con Cameron mi sembra ingeneroso. Cameron è,
tecnicamente, un ottimo regista e, per certi tipi di film, un maestro ma mi
sembra più portato per produrre pellicole di grande impatto al botteghino
diversamente da Spielberg che è capace di realizzare anche prodotti di
genere opposto.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #153367 è una risposta a message #153178] |
gio, 29 dicembre 2011 18:38 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Geos <giu_pnospam@yahoo.it> wrote:
> Detto questo il paragone con Cameron mi sembra ingeneroso. Cameron è,
> tecnicamente, un ottimo regista e, per certi tipi di film, un maestro ma mi
> sembra più portato per produrre pellicole di grande impatto al botteghino
> diversamente da Spielberg che è capace di realizzare anche prodotti di
> genere opposto.
Su questo diciamo che concordo, il paragone con Cameron è un po
stiracchiato, Spielberg è in grado di toccare in modo convicente anche
altri temi e registri.
Rimane comunque che le sue pellicole piu famose, quelle che gli hanno
valso e continueranno a farlo, imperitura memoria, sono dei
(generalmente molto belli) film di "cassetta" nel senso che spiegava
anche Roberto.
E ci faccio anche rientrare Shindler's List che non mi pare contenga
veramente nulla di "autoriale" a parte la scelta formale del B/N...
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: Alien (Scott) Vs. Aliens (Cameron) [messaggio #153368 è una risposta a message #153366] |
gio, 29 dicembre 2011 18:40 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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endrix ha usato la sua tastiera per scrivere :
> che poi cameron è specialista nel toppare i sequel persino quando sequelizza
> se stesso: il secondo terminator rispetto al primo pecca degli stessi limiti
> emersi in questo thread a proposito di aliens, tanto il primo T. è sobrio,
> asciutto, spietato e incompromissorio, tanto il secondo (che pure contiene
> qualche bella intuizione) è ridondante, enfatico e sovraccarico di tutti quei
> barocchismi che da un ventennio sono la vera peste degli action movie...
questo thread è diventato ben strano, sembra una gara a demolire i
migliori sequel della storia del cinema, che improvvisamente sembrano
colpevoli di quello che dovrebbe essere il loro pregio migliore, cioè
essere uguali ma al tempo stesso *diversi* dal prototipo. Lo abbiamo
sempre inteso come una valore, adesso è diventata una colpa
inemendabile. Boh?
T2 è una delle cose più spettacolari mai realizzate. Se poi lo vogliamo
mettere sulo stesso piano di altre cose roboanti, da "Independence day"
a "Con air", da "Bad boys" a decine d'altri, se vogliamo attribuire a
Cameron la colpa di tutto il cinemaccio blockbuster venuto dopo, allora
vabbe', ma non ha molto senso.
Avanti il prossimo. Cosa demoliamo, adesso? Ritorno al futuro 2?
L'impero colpisce ancora? Indiana Jones e il tempio maledetto? Le due
torri?
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