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le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91836] sab, 23 luglio 2011 15:32 Messaggio successivo
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15:32

due giorni fa:

il treno non apre le porte, e io ed altre persone che devono
scendere corriamo alle porte successive, chiuse anch'esse. Alla
terza io mi fermo e decido di avvisare il personale del treno
nell'unico modo che ho a disposizione, ovvero tirando la manopola
dell'apertura d'emergenza e quindi rompendo il filo piombato.
Si attiva il segnale sonoro dell'allarme d'emergenza,
un tono continuo udibile ma non forte come una sirena.
Da un gruppetto di ragazzi alti, uno di loro esterrefatto:
"ma cosa sta facendo!... Ma è mattoooooohhh!?..."

con la parlata un po' gaia dell'ovest Lombardia.

E, con aria da tutore, mi richiude la manopola.

Io la riapro e gli rispondo. L'allarme comunque continua.

Lui dice che finché le porte non si aprono
il treno non parte. Il treno NON - PAR - TE !.

E col senno di poi aveva pure ragione, dato che il personale
del treno e di stazione se ne sarebbe accorto. Ma io, memore
delle troppe fregature prese confidando in ipotesi di buonsenso,
non potevo permettermi di ritrovarmi all'altra stazione venti
chilometri dopo, e non ho voluto correre rischi. Anche pensando
a quelle altre persone. Che nel frattempo stavano continuando
a correre alle altre porte, tanto perché il matto ero io.

Comunque una cosa giusta il ragazzo me la fece notare, ed era
che quella porta sarebbe rimasta chiusa comunque, poiché era
guasta. Quindi a quel punto io corsi all'altra dopo : e lui si
girò scuotendo la testa come per dire "cose da pazzi". Come dire
che quindi, sarei dovuto restare lì in attesa alla porta guasta.

Tanto perché il pazzo ero io.

Comunque, finalmente si aprirono le porte e potei scendere.

Ero quasi alla testa del treno, quindi mi diressi come al solito
- correndo un po' - verso il centro, che si trova in corrispondenza
della stazione. Ma non stavolta. C'era tanta gente sulla banchina e
non vedevo bene, ma a un certo punto mi resi conto che la stazione
non c'era : trovavo soltanto detriti di cantiere e la banchina terminava.
Mi voltai indietro e vidi che la stazione era là in fondo vicina alla
testa del treno, da dove io venivo. Il treno s'era fermato prima, e
forse questo fatto era collegato alla mancata apertura delle porte.
E quindi, come un deficiente ritornai sui miei passi e finalmente
potei entrare nel sottopasso ed uscire dalla stazione.

Ora, io sono matto a prescindere : non è questo, ad essere in
discussione. Anche se, a differenza di altri (inclusa una mia
certa parente stretta - mai diagnosticata e rimasta per decenni
un segreto in famiglia - che legge giornalmente quello che scrivo
per sapere come sto e cosa sto facendo), ne sono consapevole.

Dicevo, io sono matto a prescindere : ma quella stracazzo
di manopola, si trova lì solo per bellezza e mai nessuno
la deve usare quando serve? Devono esserci per forza
soltanto eventi drammatici con morti e feriti?

---


-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com


--
If his chest had been a cannon, he would have shot his heart upon it.
Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
il suo cuore. (Herman Melville, Moby Dick; Patrick Stewart,
Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91853 è una risposta a message #91836] sab, 23 luglio 2011 16:51 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Max max  è attualmente disconnesso Max max
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"uniposta" <uniposta@nelmessaggio.it> ha scritto nel messaggio
news:j0eii3$pa0$1@dont-email.me...

> e mai nessuno
> la deve usare quando serve ?

Appunto, quando serve e non era il tuo caso.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91855 è una risposta a message #91836] sab, 23 luglio 2011 16:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Improvvisamente i 2 neuroni di uniposta si incontrarono
e si sviluppò un nuovo idioma:
> 15:32
>
> due giorni fa:
>
> il treno non apre le porte, e io ed altre persone che devono
> scendere corriamo alle porte successive, chiuse anch'esse. Alla
> terza io mi fermo e decido di avvisare il personale del treno
> nell'unico modo che ho a disposizione, ovvero tirando la manopola
> dell'apertura d'emergenza e quindi rompendo il filo piombato.
> Si attiva il segnale sonoro dell'allarme d'emergenza,
> un tono continuo udibile ma non forte come una sirena.
> Da un gruppetto di ragazzi alti, uno di loro esterrefatto:
> "ma cosa sta facendo!... Ma è mattoooooohhh!?..."
>
> con la parlata un po' gaia dell'ovest Lombardia.
>
> E, con aria da tutore, mi richiude la manopola.
>
> Io la riapro e gli rispondo. L'allarme comunque continua.
>
> Lui dice che finché le porte non si aprono
> il treno non parte. Il treno NON - PAR - TE !.
>
> E col senno di poi aveva pure ragione, dato che il personale
> del treno e di stazione se ne sarebbe accorto. Ma io, memore
> delle troppe fregature prese confidando in ipotesi di buonsenso,
> non potevo permettermi di ritrovarmi all'altra stazione venti
> chilometri dopo, e non ho voluto correre rischi. Anche pensando
> a quelle altre persone. Che nel frattempo stavano continuando
> a correre alle altre porte, tanto perché il matto ero io.
>
> Comunque una cosa giusta il ragazzo me la fece notare, ed era
> che quella porta sarebbe rimasta chiusa comunque, poiché era
> guasta. Quindi a quel punto io corsi all'altra dopo : e lui si
> girò scuotendo la testa come per dire "cose da pazzi". Come dire
> che quindi, sarei dovuto restare lì in attesa alla porta guasta.
>
> Tanto perché il pazzo ero io.
>
> Comunque, finalmente si aprirono le porte e potei scendere.
>
> Ero quasi alla testa del treno, quindi mi diressi come al solito
> - correndo un po' - verso il centro, che si trova in corrispondenza
> della stazione. Ma non stavolta. C'era tanta gente sulla banchina e
> non vedevo bene, ma a un certo punto mi resi conto che la stazione
> non c'era : trovavo soltanto detriti di cantiere e la banchina terminava.
> Mi voltai indietro e vidi che la stazione era là in fondo vicina alla
> testa del treno, da dove io venivo. Il treno s'era fermato prima, e
> forse questo fatto era collegato alla mancata apertura delle porte.
> E quindi, come un deficiente ritornai sui miei passi e finalmente
> potei entrare nel sottopasso ed uscire dalla stazione.
>
> Ora, io sono matto a prescindere : non è questo, ad essere in
> discussione. Anche se, a differenza di altri (inclusa una mia
> certa parente stretta - mai diagnosticata e rimasta per decenni
> un segreto in famiglia - che legge giornalmente quello che scrivo
> per sapere come sto e cosa sto facendo), ne sono consapevole.
>
> Dicevo, io sono matto a prescindere : ma quella stracazzo
> di manopola, si trova lì solo per bellezza e mai nessuno
> la deve usare quando serve? Devono esserci per forza
> soltanto eventi drammatici con morti e feriti?
>
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>
> -*_ uniposta(at)yahoo.it
> -*_ uniposta(at)gmail.com

riassunto: il treno si è fermato un pò prima della banchina, tutti si
sono accorti e sono corsi alle porte in testa tranne un rimbambito che
ha tirato la manopola d'emergenza.
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_-=SiMcarD=-_ ®
"Volere è postare"
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91857 è una risposta a message #91855] sab, 23 luglio 2011 16:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Macchia  è attualmente disconnesso Macchia
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*SiMcarD*, in data 23/07/2011 16:54, ha scritto:

> Improvvisamente i 2 neuroni di uniposta si incontrarono
> e si sviluppò un nuovo idioma:
>> 15:32
>>
>> due giorni fa:
>>
>> il treno non apre le porte, e io ed altre persone che devono
>> scendere corriamo alle porte successive, chiuse anch'esse. Alla
>> terza io mi fermo e decido di avvisare il personale del treno
>> nell'unico modo che ho a disposizione, ovvero tirando la manopola
>> dell'apertura d'emergenza e quindi rompendo il filo piombato.
>> Si attiva il segnale sonoro dell'allarme d'emergenza,
>> un tono continuo udibile ma non forte come una sirena.
>> Da un gruppetto di ragazzi alti, uno di loro esterrefatto:
>> "ma cosa sta facendo!... Ma è mattoooooohhh!?..."
>>
>> con la parlata un po' gaia dell'ovest Lombardia.
>>
>> E, con aria da tutore, mi richiude la manopola.
>>
>> Io la riapro e gli rispondo. L'allarme comunque continua.
>>
>> Lui dice che finché le porte non si aprono
>> il treno non parte. Il treno NON - PAR - TE !.
>>
>> E col senno di poi aveva pure ragione, dato che il personale
>> del treno e di stazione se ne sarebbe accorto. Ma io, memore
>> delle troppe fregature prese confidando in ipotesi di buonsenso,
>> non potevo permettermi di ritrovarmi all'altra stazione venti
>> chilometri dopo, e non ho voluto correre rischi. Anche pensando
>> a quelle altre persone. Che nel frattempo stavano continuando
>> a correre alle altre porte, tanto perché il matto ero io.
>>
>> Comunque una cosa giusta il ragazzo me la fece notare, ed era
>> che quella porta sarebbe rimasta chiusa comunque, poiché era
>> guasta. Quindi a quel punto io corsi all'altra dopo : e lui si
>> girò scuotendo la testa come per dire "cose da pazzi". Come dire
>> che quindi, sarei dovuto restare lì in attesa alla porta guasta.
>>
>> Tanto perché il pazzo ero io.
>>
>> Comunque, finalmente si aprirono le porte e potei scendere.
>>
>> Ero quasi alla testa del treno, quindi mi diressi come al solito
>> - correndo un po' - verso il centro, che si trova in corrispondenza
>> della stazione. Ma non stavolta. C'era tanta gente sulla banchina e
>> non vedevo bene, ma a un certo punto mi resi conto che la stazione
>> non c'era : trovavo soltanto detriti di cantiere e la banchina terminava.
>> Mi voltai indietro e vidi che la stazione era là in fondo vicina alla
>> testa del treno, da dove io venivo. Il treno s'era fermato prima, e
>> forse questo fatto era collegato alla mancata apertura delle porte.
>> E quindi, come un deficiente ritornai sui miei passi e finalmente
>> potei entrare nel sottopasso ed uscire dalla stazione.
>>
>> Ora, io sono matto a prescindere : non è questo, ad essere in
>> discussione. Anche se, a differenza di altri (inclusa una mia
>> certa parente stretta - mai diagnosticata e rimasta per decenni
>> un segreto in famiglia - che legge giornalmente quello che scrivo
>> per sapere come sto e cosa sto facendo), ne sono consapevole.
>>
>> Dicevo, io sono matto a prescindere : ma quella stracazzo
>> di manopola, si trova lì solo per bellezza e mai nessuno
>> la deve usare quando serve? Devono esserci per forza
>> soltanto eventi drammatici con morti e feriti?
>>
>> ---
>>
>>
>> -*_ uniposta(at)yahoo.it
>> -*_ uniposta(at)gmail.com
>
> riassunto: il treno si è fermato un pò prima della banchina, tutti si
> sono accorti e sono corsi alle porte in testa tranne un rimbambito che
> ha tirato la manopola d'emergenza.

Noto alle forze dell'ordine come: lo smanopolatore folle.

--
= http://macchia.altervista.org/ =
________Arrivossi colà e sguainolli la mia spada________
L'ozio è il p'adre dei c'ugini.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91859 è una risposta a message #91836] sab, 23 luglio 2011 17:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Gino  è attualmente disconnesso Gino
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"uniposta" <uniposta@nelmessaggio.it> ha scritto nel messaggio
news:j0eii3$pa0$1@dont-email.me...
> 15:32
>
> due giorni fa:
>
> il treno non apre le porte, e io ed altre persone che devono
> scendere corriamo alle porte successive, chiuse anch'esse. Alla
> terza io mi fermo e decido di avvisare il personale del treno
> nell'unico modo che ho a disposizione, ovvero tirando la manopola
> dell'apertura d'emergenza e quindi rompendo il filo piombato.

C'è pure scritto che "ogni abuso verrà punito".
Ti è andata pure bene.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91861 è una risposta a message #91857] sab, 23 luglio 2011 17:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Alex M.  è attualmente disconnesso Alex M.
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Il 23/07/2011 16.56, Macchia ha scritto:
> *SiMcarD*, in data 23/07/2011 16:54, ha scritto:
>
>> Improvvisamente i 2 neuroni di uniposta si incontrarono
>> e si sviluppò un nuovo idioma:
>>> 15:32
>>>
>>> due giorni fa:
>>>
>>> il treno non apre le porte, e io ed altre persone che devono
>>> scendere corriamo alle porte successive, chiuse anch'esse. Alla
>>> terza io mi fermo e decido di avvisare il personale del treno
>>> nell'unico modo che ho a disposizione, ovvero tirando la manopola
>>> dell'apertura d'emergenza e quindi rompendo il filo piombato.
>>> Si attiva il segnale sonoro dell'allarme d'emergenza,
>>> un tono continuo udibile ma non forte come una sirena.
>>> Da un gruppetto di ragazzi alti, uno di loro esterrefatto:
>>> "ma cosa sta facendo!... Ma è mattoooooohhh!?..."
>>>
>>> con la parlata un po' gaia dell'ovest Lombardia.
>>>
>>> E, con aria da tutore, mi richiude la manopola.
>>>
>>> Io la riapro e gli rispondo. L'allarme comunque continua.
>>>
>>> Lui dice che finché le porte non si aprono
>>> il treno non parte. Il treno NON - PAR - TE !.
>>>
>>> E col senno di poi aveva pure ragione, dato che il personale
>>> del treno e di stazione se ne sarebbe accorto. Ma io, memore
>>> delle troppe fregature prese confidando in ipotesi di buonsenso,
>>> non potevo permettermi di ritrovarmi all'altra stazione venti
>>> chilometri dopo, e non ho voluto correre rischi. Anche pensando
>>> a quelle altre persone. Che nel frattempo stavano continuando
>>> a correre alle altre porte, tanto perché il matto ero io.
>>>
>>> Comunque una cosa giusta il ragazzo me la fece notare, ed era
>>> che quella porta sarebbe rimasta chiusa comunque, poiché era
>>> guasta. Quindi a quel punto io corsi all'altra dopo : e lui si
>>> girò scuotendo la testa come per dire "cose da pazzi". Come dire
>>> che quindi, sarei dovuto restare lì in attesa alla porta guasta.
>>>
>>> Tanto perché il pazzo ero io.
>>>
>>> Comunque, finalmente si aprirono le porte e potei scendere.
>>>
>>> Ero quasi alla testa del treno, quindi mi diressi come al solito
>>> - correndo un po' - verso il centro, che si trova in corrispondenza
>>> della stazione. Ma non stavolta. C'era tanta gente sulla banchina e
>>> non vedevo bene, ma a un certo punto mi resi conto che la stazione
>>> non c'era : trovavo soltanto detriti di cantiere e la banchina
>>> terminava.
>>> Mi voltai indietro e vidi che la stazione era là in fondo vicina alla
>>> testa del treno, da dove io venivo. Il treno s'era fermato prima, e
>>> forse questo fatto era collegato alla mancata apertura delle porte.
>>> E quindi, come un deficiente ritornai sui miei passi e finalmente
>>> potei entrare nel sottopasso ed uscire dalla stazione.
>>>
>>> Ora, io sono matto a prescindere : non è questo, ad essere in
>>> discussione. Anche se, a differenza di altri (inclusa una mia
>>> certa parente stretta - mai diagnosticata e rimasta per decenni
>>> un segreto in famiglia - che legge giornalmente quello che scrivo
>>> per sapere come sto e cosa sto facendo), ne sono consapevole.
>>>
>>> Dicevo, io sono matto a prescindere : ma quella stracazzo
>>> di manopola, si trova lì solo per bellezza e mai nessuno
>>> la deve usare quando serve? Devono esserci per forza
>>> soltanto eventi drammatici con morti e feriti?
>>>
>>> ---
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>>> -*_ uniposta(at)yahoo.it
>>> -*_ uniposta(at)gmail.com
>>
>> riassunto: il treno si è fermato un pò prima della banchina, tutti si
>> sono accorti e sono corsi alle porte in testa tranne un rimbambito che
>> ha tirato la manopola d'emergenza.
>
> Noto alle forze dell'ordine come: lo smanettatore folle.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91862 è una risposta a message #91853] sab, 23 luglio 2011 17:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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- Sab 23 Lug 2011, 16:51,
Max max <maxmax*nomail.it.invalid> ha scritto:

> Appunto, quando serve e non era il tuo caso.

- Oh guarda, la giornata delle opinioni. C'è anche
la bicilettata benefica per raccogliere fondi?

---


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Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
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Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91863 è una risposta a message #91855] sab, 23 luglio 2011 17:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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- Sab 23 Lug 2011, 16:54, SiMcarD <simcard*despammed.com> ha scritto:

> riassunto: il treno si è fermato un pò prima della banchina,
> tutti si sono accorti e sono corsi alle porte in testa
> tranne un rimbambito che ha tirato la manopola d'emergenza.

- No, rileggi. (E mettiti gli occhiali. O, in alternativa,
mettiti in lista per un trapianto di cervello)

-p.s.- complimenti per il quoting

---


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Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91864 è una risposta a message #91863] sab, 23 luglio 2011 17:28 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> 17:26
>
> - Sab 23 Lug 2011, 16:54, SiMcarD <simcard*despammed.com> ha scritto:
>
> > riassunto: il treno si è fermato un pò prima della banchina,
> > tutti si sono accorti e sono corsi alle porte in testa
> > tranne un rimbambito che ha tirato la manopola d'emergenza.
>
> - No, rileggi. (E mettiti gli occhiali. O, in alternativa,
> mettiti in lista per un trapianto di cervello)
>
> -p.s.- complimenti per il quoting
>
> ---
>
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> -*_ uniposta(at)yahoo.it
> -*_ uniposta(at)gmail.com

parla quello con la firma che fa cagare.
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Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91865 è una risposta a message #91862] sab, 23 luglio 2011 17:28 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> 17:26
>
> - Sab 23 Lug 2011, 16:51,
> Max max <maxmax*nomail.it.invalid> ha scritto:
>
> > Appunto, quando serve e non era il tuo caso.
>
> - Oh guarda, la giornata delle opinioni. C'è anche
> la bicilettata benefica per raccogliere fondi?

Sì, si parte dalla stazione. Non sbagliare porta però.


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"La massima ironia della vita è che nessuno ne esce mai vivo."
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91867 è una risposta a message #91836] sab, 23 luglio 2011 17:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 23 Lug, 15:32, uniposta <unipo...@nelmessaggio.it> wrote:
>   Dicevo, io sono matto a prescindere : ma quella stracazzo
>   di manopola, si trova lì solo per bellezza e mai nessuno
>   la deve usare quando serve? Devono esserci per forza
>   soltanto eventi drammatici con morti e feriti?
>
>   ---

Se la porta su cui hai provato a girare la manopola non fosse stata
guasta, e quindi presumibilmente bloccata con la chiave o con
l'apposito lucchetto, si sarebbe aperta, non è solo un avviso per il
macchinista.
A meno che tu non abbia tirato la manopola del freno.

Successo qualche anno fa, in un giorno di sciopero un treno di quelli
garantiti si ferma fa salire la gente, che si pressa in modo
inverosimile visto che era l'unico treno disponibile, e poi chiude le
porte a soffietto.
Dopo 20 minuti il treno non era ancora ripartito e tra la calca, i
finestrini sigillati e l'aria forzata spenta comincia a mancare
l'aria.
Fortunatamente qualcuno vicino alla porta girò la maiglia per aprirla,
visto che si scoprì che c'erano dei problemi alla motrice e il treno
rimase fermo per più di un'ora.

Qualche volta la maniglia può capitare di usarla ed è bene che ci sia
qualcuno che prende l'iniziativa.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91868 è una risposta a message #91836] sab, 23 luglio 2011 17:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 23/07/2011 15:32, uniposta ha scritto:
> 15:32
>
> due giorni fa:
>
> il treno non apre le porte, e io ed altre persone che devono
> scendere corriamo alle porte successive, chiuse anch'esse. Alla
> terza io mi fermo e decido di avvisare il personale del treno
> nell'unico modo che ho a disposizione, ovvero tirando la manopola
> dell'apertura d'emergenza e quindi rompendo il filo piombato.
> Si attiva il segnale sonoro dell'allarme d'emergenza,
> un tono continuo udibile ma non forte come una sirena.
> Da un gruppetto di ragazzi alti, uno di loro esterrefatto:
> "ma cosa sta facendo!... Ma è mattoooooohhh!?..."
>
> con la parlata un po' gaia dell'ovest Lombardia.
>
> E, con aria da tutore, mi richiude la manopola.
>
> Io la riapro e gli rispondo. L'allarme comunque continua.
>
> Lui dice che finché le porte non si aprono
> il treno non parte. Il treno NON - PAR - TE !.
>
> E col senno di poi aveva pure ragione, dato che il personale
> del treno e di stazione se ne sarebbe accorto. Ma io, memore
> delle troppe fregature prese confidando in ipotesi di buonsenso,
> non potevo permettermi di ritrovarmi all'altra stazione venti
> chilometri dopo, e non ho voluto correre rischi. Anche pensando
> a quelle altre persone. Che nel frattempo stavano continuando
> a correre alle altre porte, tanto perché il matto ero io.
>
> Comunque una cosa giusta il ragazzo me la fece notare, ed era
> che quella porta sarebbe rimasta chiusa comunque, poiché era
> guasta. Quindi a quel punto io corsi all'altra dopo : e lui si
> girò scuotendo la testa come per dire "cose da pazzi". Come dire
> che quindi, sarei dovuto restare lì in attesa alla porta guasta.
>
> Tanto perché il pazzo ero io.
>

c'ha ragione..quando una porta non funziona la bloccano con vari sistemi
in attesa di eventuali riparazioni chissà quando

le fs trenitalia o come cavolo si chiama è una azienda al
macero..buttano via in cosa inutile e non spendono i soldi per quello
che serve ossia far viaggiare itreni

temo ci sia una mangiatoia infinita
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91869 è una risposta a message #91868] sab, 23 luglio 2011 17:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 23 Lug, 17:44, carolco <nom...@italia.it> wrote:
> c'ha ragione..quando una porta non funziona la bloccano con vari sistemi
> in attesa di eventuali riparazioni chissà quando
>
> le fs trenitalia o come cavolo si chiama è una azienda al
> macero..buttano via in cosa inutile e non spendono i soldi per quello
> che serve ossia far viaggiare itreni
>
> temo ci sia una mangiatoia infinita

Addirittura negli ultimi anni hanno provveduto a cambiare tutte le
maniglie delle porte esterne scorrevoli a scomparsa con delle versioni
allucchettabili.
Probabilmente qualche decennio fa l'opzione di avere una porta guasta
era abbastanza remota da bastare il blocco pneumatico o con la chiave
quadrata in caso di necessità. Adesso non è raro trovare un vagone
con due porte su quattro guaste. Anzi è rarissimo trovare un regionale
con tutte le porte funzionanti.
Certo la modifica ha aumentato la sicurezza ma è il classico cerotto
che non cura la ferita in quanto ci vorrebbe solamente più
manutenzione. Ma si sa che quella costa e non da dividendi.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91870 è una risposta a message #91867] sab, 23 luglio 2011 17:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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- Sab 23 Lug 2011, 17:35, FS42 <mille1000*email.it> ha scritto:

> Se la porta su cui hai provato a girare la manopola
> non fosse stata guasta, e quindi presumibilmente bloccata
> con la chiave o con l'apposito lucchetto, si sarebbe aperta,
> non è solo un avviso per il macchinista.
> A meno che tu non abbia tirato la manopola del freno.

- No, era quella dell'apertura d'emergenza


> Successo qualche anno fa, in un giorno di sciopero un treno
> di quelli garantiti si ferma fa salire la gente, che si
> pressa in modo inverosimile visto che era l'unico treno
> disponibile, e poi chiude le porte a soffietto. Dopo 20 minuti
> il treno non era ancora ripartito e tra la calca, i finestrini
> sigillati e l'aria forzata spenta comincia a mancare l'aria.
> Fortunatamente qualcuno vicino alla porta girò la maniglia

- che poi maniglia sarebbe più indicato di manopola, anche se
quest'ultima può avere varie forme. Comunque una leva che si ruota,
come quella delle saracinesche in ingresso agli impianti idraulici


> per aprirla, visto che si scoprì che c'erano dei problemi
> alla motrice e il treno rimase fermo per più di un'ora.
>
> Qualche volta la maniglia può capitare di usarla ed
> è bene che ci sia qualcuno che prende l'iniziativa.

- Adesso non ricordo se il treno fosse ripartito o fosse ancora
lì, io ero uscito dalla stazione due minuti dopo nonostante la
confusione sulla banchina col treno fermo ottanta metri prima.

Ma la procedura prevede il fermo per molto tempo, o se si
vede che va tutto bene il treno riparte e non succede niente?

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If his chest had been a cannon, he would have shot his heart upon it.
Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
il suo cuore. (Herman Melville, Moby Dick; Patrick Stewart,
Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91871 è una risposta a message #91864] sab, 23 luglio 2011 17:58 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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*SiMcarD*, in data 23/07/2011 17:28, ha scritto:

> Improvvisamente i 2 neuroni di uniposta si incontrarono
> e si sviluppò un nuovo idioma:
>> 17:26
>>
>> - Sab 23 Lug 2011, 16:54, SiMcarD<simcard*despammed.com> ha scritto:
>>
>> > riassunto: il treno si è fermato un pò prima della banchina,
>> > tutti si sono accorti e sono corsi alle porte in testa
>> > tranne un rimbambito che ha tirato la manopola d'emergenza.
>>
>> - No, rileggi. (E mettiti gli occhiali. O, in alternativa,
>> mettiti in lista per un trapianto di cervello)
>>
>> -p.s.- complimenti per il quoting
>>
>> ---
>>
>>
>> -*_ uniposta(at)yahoo.it
>> -*_ uniposta(at)gmail.com
>
> parla quello con la firma che fa cagare.

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Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91872 è una risposta a message #91870] sab, 23 luglio 2011 18:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 23 Lug, 17:54, uniposta <unipo...@nelmessaggio.it> wrote:

>   Ma la procedura prevede il fermo per molto tempo, o se si
>   vede che va tutto bene il treno riparte e non succede niente?

Credo (e ripeto credo) che l'azionamento dell'apertura porta scrichi
solo il circuito pneumatico locale (non so nemmeno se dia un allarme
aggiuntivo in cabina di guida oltre al normale "porte aperte"), una
volta rimessa la maniglia in posizione e chiusa la porta con il
pulsante che c'è a fianco dovrebbe essere tutto a posto.
Più complesso penso sia lo sgancio del freno di emergenza che scarica
l'impianto di tutto il treno e quindi anche solo per rimetterlo in
pressione un pochino ci vuole (oltre ad eventuali altre procedure che
non conosco).
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91913 è una risposta a message #91869] sab, 23 luglio 2011 21:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 23/07/11 17.53, FS42 wrote:

> Certo la modifica ha aumentato la sicurezza ma è il classico cerotto
> che non cura la ferita in quanto ci vorrebbe solamente più
> manutenzione. Ma si sa che quella costa e non da dividendi.

Quindi i problemi delle ferrovie sono l'avidità degli amministratori? Rotfl!
Le ferrovie sono l'emblema del fancazzismo italico, dei "lavoratori"
statali, dei raccomandati, della peggiore Italia.
Non dà dividendi... Non so se ridere o piangere...


Ciao.
Luca.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #91969 è una risposta a message #91913] dom, 24 luglio 2011 11:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 23 Lug, 21:44, il Luca <illuc...@SPAMilluca.com> wrote:
>
> Quindi i problemi delle ferrovie sono l'avidit degli amministratori? Rotfl!
> Le ferrovie sono l'emblema del fancazzismo italico, dei "lavoratori"
> statali, dei raccomandati, della peggiore Italia.
> Non d dividendi... Non so se ridere o piangere...
>
> Ciao.
> Luca.

Certo che ci sono i fancazzisti, ma se le FS erano chiamate "la mucca"
un motivo c'è.
I contratti di fornitura in cui un lavandino di ricambio per un bagno
costava milioni non li facevano certo i macchinisti.

Quando era completamente statale tutti ci stramangiavano ma almeno le
cose venivano fatte, certo non poteva continuare in quel modo. Ma con
la "privatizzazione" (??) i tagli e le esternalizzazioni sono stati
fatti tutti sulla parte di servizi che funzionava non certo sulla
parte sprechi. Tanto poi per far circolare i treni i soldi ce li mette
ugualmente lo stato.

Ciao

PS non credere che c'entri qualcosa con le ferrovie, L'FS del mio nick
sono solo le iniziali del mio nome e cognome.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #92244 è una risposta a message #91969] lun, 25 luglio 2011 16:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 24/07/11 11.03, FS42 wrote:

> i tagli e le esternalizzazioni sono stati
> fatti tutti sulla parte di servizi che funzionava non certo sulla
> parte sprechi.

Ma infatti il problema non sono i tagli.


Ciao.
Luca.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #92250 è una risposta a message #91836] lun, 25 luglio 2011 17:15 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 23/07/11 15.32, uniposta wrote:

> "ma cosa sta facendo!... Ma è mattoooooohhh!?..."
>
> con la parlata un po' gaia dell'ovest Lombardia.

Cosa ti appare gaio della parlata dell'ovest Lombardia?
Pensa che se dovessi definire con un aggettivo la parlata dell'est
Lombardia, avrei usato proprio questo :-)


Ciao.
Luca.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #92371 è una risposta a message #92250] lun, 25 luglio 2011 23:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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- Lun 25 Lug 2011, 17:15,
il Luca <illucaNO*SPAMilluca.com> ha scritto:

> On 23/07/11 15.32, uniposta wrote:
>
>> "ma cosa sta facendo!... Ma è mattoooooohhh!?..."
>>
>> con la parlata un po' gaia dell'ovest Lombardia.
>
> Cosa ti appare gaio della parlata dell'ovest Lombardia?
> Pensa che se dovessi definire con un aggettivo la parlata
> dell'est Lombardia, avrei usato proprio questo :-)
>
>
> Ciao.
> Luca.

- Avevo conosciuto degli omosessuali della zona. Ebbene,
in effetti non è che la parlata degli etero cambi molto

---


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Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #92374 è una risposta a message #92371] lun, 25 luglio 2011 23:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 25/07/11 23.06, uniposta wrote:

> - Avevo conosciuto degli omosessuali della zona. Ebbene,
> in effetti non è che la parlata degli etero cambi molto

Ah intendevi in quel senso? Io avevo creduto nel senso letterale:

gaio
[gà-io] agg. (pl.m. gai)

1 Lieto, allegro, sereno

2 Di cosa, che infonde serenità, allegria
• avv. gaiamente, in modo g.


Vabeh, sei imbecille.


Ciao.
Luca.
Re: le manopole per l'apertura d'emergenza delle porte del treno (sab23lug2011) [messaggio #92377 è una risposta a message #92374] lun, 25 luglio 2011 23:32 Messaggio precedente
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- Lun 25 Lug 2011, 23:19,
il Luca <illucaNO*SPAMilluca.com> ha scritto:

> On 25/07/11 23.06, uniposta wrote:
>
>> - Avevo conosciuto degli omosessuali della zona. Ebbene,
>> in effetti non è che la parlata degli etero cambi molto
>
> Ah intendevi in quel senso? Io avevo creduto nel senso letterale:
>
> gaio
> [gà-io] agg. (pl.m. gai)[...]

- in quella parlata c'è una forzatura continua, un
tono incalzante, che mi ricorda quell'altra parlata


> Vabeh, sei imbecille.

- io non uso il killfile.


> Ciao.
> Luca.

---


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Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
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Argomento precedente:auguri a...
Argomento successivo:tanto rumore per nulla
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