Titanic di James Cameron [messaggio #30716] |
mer, 11 maggio 2011 21:46 |
Giggi Messaggi: 22 Registrato: dicembre 2010 |
Junior Member |
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Dite quello che volete ma questo film e' un fottuto capolavoro.
(in onda adesso su Canale 5)
Gg
ps. James Cameron sei un dio.
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Re: Titanic di James Cameron [messaggio #30769 è una risposta a message #30768] |
gio, 12 maggio 2011 21:28 |
Roberto Bernasconi Messaggi: 55 Registrato: novembre 2010 |
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"MiT" <mitfiles-news@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:iqhb7k$jsr$1@nnrp-beta.newsland.it...
>
> "Alien" <geoloris@gmail.com> ha scritto nel messaggio
> news:0f1b9358-ca21-47e6-92e3-159e4c7088ab@17g2000prr.googlegroups.com...
>> All`epoca, quando usci`, tanti sedicenti critici lo bollarono come
>> "film per donnette", "buoni effetti speciali ma storia banale", ecc.
>> ecc. oggi molti si sono ricreduti ed e` diventato un capolavoro....Penso
>> che succedera` la stessa cosa per Avatar.....
>
> Per gli effetti 3D sicuramente, ma per nient'altro di piu'...
bei film (perlomeno Titanic, Avatar non l'ho visto, per ora) ma, come si
dice, tanto fumo e poco arrosto. Non lo dico per snobismo, non e' nel mio
stile, ma a mio avviso e' cosi': prodotti molto ben confezionati ma con poca
sostanza.
Robynet
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Re: Titanic di James Cameron [messaggio #30778 è una risposta a message #30725] |
ven, 13 maggio 2011 09:32 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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On 12 Mag, 06:21, Alien <geolo...@gmail.com> wrote:
> oggi molti si sono ricreduti ed e` diventato un capolavoro....
io lo dissi subito che era il capolavoro di fine millennio.
> Penso
> che succedera` la stessa cosa per Avatar.....
ah, no, questo no. Ma dipenderà dai sequel, che potrebbero portarci a
rivalutare retrospettivamente anche il primo episodio.
Tuttavia non nutro grande fiducia in tal senso. La differenza è ovvia,
anche se in tanti si ostinano a ignorarla: in "Titanic" Cameron girava
con l'acqua alla gola (in ogni senso), da "Avatar" in poi l'acqua è
digitale come tutto il resto. E' stato difficile girare "Avatar", ma
non è stato *impossibile*. E se Cameron non realizza cose impossibili,
con modalità e tempi e sacrifici impossibili, allora non è Cameron.
La rilassatezza da cinqauntenne ricchissimo che ormai può fare tutto
con i giusti colpi di click è l'ovvio e prevedibile sbocco di un
percorso professionale più unico che raro, ma, allo stesso tempo, è la
rinuncia alla lotta con gli elementi tipica dei suoi film migliori, il
Cameron che non tornerà più.
R.
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