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Re: La fine del mondo [messaggio #13309 è una risposta a message #13283] |
dom, 27 febbraio 2011 22:08 |
AngelDanger Messaggi: 2 Registrato: febbraio 2011 |
Junior Member |
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On 27 Feb, 17:04, Alessandro152 <alessandro1...@alice.it> wrote:
> On 26 Feb, 12:35, L'Esattore <vdeiul...@NOSPAMsupereva.it> wrote:
>
> > Zimerman, dopo due anni di tira e molla, ha finalmente autorizzato
> > l'uscita di un suo disco dedicato interamente a Grazyna Bacewicz:http://www.deutschegrammophon.com/html/special/zime rman-bacewicz/
>
> Ma la notizia che si sarebbe ritirato dalla scena per due anni è vera?
Sembra proprio di sì e, mi dice una persona che l'ha interpellato
direttamente dopo un concerto, ha confermato. Anni fa disse di voler
cessare la sua carriera a 50 anni: fortunatamente non ha mantenuto il
proposito.
Secondo me due anni "per ricaricare le batterie" (così sembra abbia
detto) possono essere davvero un giovamento, per il pianista e per noi
ascoltatori. Mi sembra che negli ultimi tempi si sia sempre più
avvitato su se stesso, come pianista e intellettuale: nessuna, o
quasi, aggiunta al repertorio nell'ultimo decennio, sempre più
circoscritto a pochi, pochissimi pezzi. Niente di male in questo,
sebbene le ennesime riletture di sonate di Beethoven e di Chopin, mi
sembrano un po' impoverite rispetto a quelle anni '80: sempre più
asciutte, levigate, attente ai valori formali, cristallizzate un
algido classicismo, senza il fascino della spontaneità, il narcisismo
sonoro, l'intuizione estemporanea che dà quel quid in più anche in un
pianista controllatissimo come Zimerman. E anche certe interviste, pur
lasciando ammirati per l'intelligenza, mi sono sembrate tortuose, con
ragionamenti sofisticati fino a diventare cervellotici, con uno
Zimerman ripiegato sul proprio personaggio, sulla propria immagine
mediatica.
Così, insomma, sono disposto a rinunciare a sentire l'ennesima op. 58
di Chopin, sempre più cold, e spero che KZ lavori sul repertorio,
magari rimettendo sul leggio quei pezzi che tante volte ha annunciato
nei programmi di sala e sostituito all'ultimo momento (Hammerklavier,
sonate di Skriabin...). Sono contento del numero monografico dedicato
a Bacewicz pianistico e cameristico. Me lo accatterò quanto prima. La
Sonata è davvero splendida, sentita sia live che nel disco di dine
anni '70.
Un saluto a tutti,
Angelo
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