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drive [messaggio #119522] |
mar, 20 settembre 2011 01:45 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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delusione.
un film che pareva avesse tutti gli ingredienti per riuscire
bene, salvo il fatto che in realtà gliene mancava
uno fondamentale, una sceneggiatura decente.
avessi saputo che l'adattamento era stato fatto dallo
stesso tizio che era riuscito a rovinare un racconto
di elmore leonard (libri che sono davvero a prova di idiota
tanto semplice è la loro trasposizione su schermo)
probabilmente lo avrei saltato, ops, filtrato in partenza.
non che il racconto originale sia sta gran cosa, anzi,
non sapendo di quand'era pensavo fosse degli anni '60
o '50. invece è del 2005. per dire che i luoghi comuni
del genere ci sono tutti, ma proprio tutti.
ma questo non è un problema in sè, anzi, un soggetto semplice
può essere un ottimo pretesto per liberare la potenza
espressiva propria del mezzo cinematografico.
non è questo il caso, primo perchè la sceneggiatura
è davvero troppo mediocre e distrae dalla pura fruizione visiva.
secondo perchè Refn (qualcuno gli compri una vocale),
che indubbiamente sa girare, rinuncia a quella che era
la sua caratteristica principale ai tempi di Pusher,
ovvero la vitalità delle riprese in stile Dogma,
barattandola con un'insensata indulgenza verso il tempo
rallentato.
qualcuno gli avrà detto che i tempi dilatati sono prova
certa di autorevolezza autoriale, concetto da lui preso alla lettera
e infatti si è beccato il premio a Cannes.
il problema è che la scelta non è portata fino in fondo.
il film non è sufficientemente
astratto per essere considerata un'opera puramente
espressiva (come la dedica a Jodorowsky lascerebbe intendere)
e allo stesso tempo tradisce i tempi e i ritmi inderogabili
del genere, codificati nei film che vengono dichiaratamente
indicati come fonti d'ispirazione (bullit, driver etc...)
per capirci, Gosling che estirpa un pezzo di ferramenta dal bagno
e lo conficca nel petto ad un tizio, dopodichè prende
dalle mani del defunto un fucile a pompa e fa secco il complice,
il tutto in una stanza di motel in pieno giorno, male si abbina
col Gosling stesso che, tutto ricoperto di sangue, rimane per un
minuto abbondante (for no reason) a rimirare il casino che ha appena
combinato.
ritornando all'insensatezza della sceneggiatura, nella scena
iniziale vediamo un tizio prendere accordi per un colpo,
è in una anonima stanza d'hotel, finita la telefonata getta
il telefono sul letto e se ne va (e tu pensi, poteva tirar fuori
la scheda e tenersi il telefono, ma vabbè, avrà un colpo grosso
in ballo, che gli frega, meglio essere sicuri).
poi va a ritirare la macchina per il colpo, su cui è stato
montato un motore da 300 cavalli(!). chiunque abbia mai fatto
il tagliando alla macchina, sa che il tutto non può essere
costato poco.
la macchina, apprendiamo in seguito, verrà abbandonata
dopo il colpo.
insomma tutto cazzutissimo, la macchina, il telefono, la regola
dei 5 minuti, il cronometro, gli inseguimenti con l'elicottero,
e cosa andavano a rapinare? una gioielleria? una banca? una bisca
clandestina della mafia?
no, un mediaworld.
ok, gli iphone4 costano un botto e sono difficili da trovare
ma il tutto mi sembra un tantino esagerato.
cose da salvare.
i primi 10 minuti, a parte l'incredibile cosa di cui sopra,
fanno ben sperare.
a posteriori capisci perchè nelle promozioni del film
fanno vedere proprio questa parte (bastardi).
la colonna sonora, dello stesso tizio che aveva lavorato bene
anche in contagion (Cliff Martinez) con nota di merito
per il pezzo della già citata scena iniziale (Nightcall – Kavinsky)
e Tick of the Clock dei Chromatics.
per Sydney, la Arri Alexa supera l'esame e si aggiudica
il titolo di miglior telecamera digitale vista all'opera finora.
momento ROTFL
una macchina centra in pieno come un ariete
un'altra macchina facendole
fare un volo in aria di 50 metri (violando svariate leggi
della fisica, ma passi).
nella scena seguente la stessa macchina viene ripresa frontalmente
senza neanche un graffio nella parte anteriore, non solo,
CON I FARI ACCESI PERFETTAMENTE FUNZIONANTI, COMPRESE
LE LUCI DI POSIZIONE!
certe cose non si possono vedere, davvero.
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Re: drive [messaggio #125373 è una risposta a message #125136] |
mar, 04 ottobre 2011 17:52 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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Sembra che baz abbia detto :
> karamazov <kary@virgilio.it> wrote:
>
>> delusione.
>
> a chi lo dici...
>
> dopo la famosa prima scena una caduta verticale verso compiacimenti
> splatter a interpunzione delle "sospensioni di tempo", "sospensioni del
> dialogo", "sospensioni della storia". Con tutte ste sospensioni mi sosno
> sentito sospeso tra il vaffanculo in sala e lo sfascio tutto. Inoltre
> mezzo schermo (la parte inferiore) fuori fuoco costante, in un cinema
> dessè.
> Alla faccia del trionfo di stelle della critica.
mi sa che era tutta gente che aveva visto i soliti 10 min.
iniziali.
infatti dopo i buoni incassi dell'apertura, dovuti all'hype
che si era creata, il botteghino è crollato mestamente.
> Un film inutilmente violento,
sì, la scena dell'ascensore non c'entra niente col carattere
del personaggio.
anche in pusher c'è un momento simile con una mazza
da baseball.
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