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Re: Cache interna al processore e Linux [messaggio #35587 è una risposta a message #35584] |
gio, 03 febbraio 2011 19:37 |
crunch Messaggi: 48 Registrato: novembre 2010 |
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Il Thu, 03 Feb 2011 15:51:18 +0100, Mario l'amico del gatto ha scritto:
> un amico mi ha chiesto se linux gestisce meglio di windows la cache
> interna al processore, io non so cosa rispondere..
Il funzionamento di una cache cpu e' del tutto indipendente da os e
programmi, in pratica e' una sorta di 'ram velocissima' che fa da ponte
tra cpu e ram ed e' la cpu ad inserirvi ogni volta i dati di cui ha
bisogno, se non vi sono gia' contenuti, in modo da trovarli velocemente
la volta successiva risparmiando quindi cicli di clock e conseguente
surriscaldamento. I dati vengono sostituiti sempre con quelli di piu'
recente utilizzo passando i meno recenti dalla L1 alla L2 infine alla ram
e cosi via.
--
..,¸¸,ø¤º°°º¤ø,¸_¸cRuncH.,¸¸,ø¤º°°º¤ø, ¸_¸
and....yes, we crunch
Can't open /usr/share/games/fortunes/fortunes. Lid stuck on cookie jar.
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Re: Cache interna al processore e Linux [messaggio #35593 è una risposta a message #35591] |
gio, 03 febbraio 2011 23:17 |
THe_ZiPMaN Messaggi: 221 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 02/03/2011 09:36 PM, Dr. Watson wrote:
>> Una domanda IMHO priva di senso per vari motivi. Anyway:
>> - Non si sa esattamente come gestisca la cache dei processori Windows
>> dato che è closed source; partendo però dal presupposto della
>> possibilità di Windows di girare su processori P6 possiamo supporre che
>> le feature avanzate dei processori successivi non siano pienamente
>> sfruttate.
>
> Tutto ciò dal fatto che è closed source ?
Il fatto che sia closed source è la cosa che impedisce di fare
affermazioni certamente corrette.
> Mio caro Holmes (Sherlock Holmes) mi par n'a cazzata.. come dire "visto
> che non so com'è fatto.. di certo è fatto male!"
Fino a Windows 2000 quanto da me affermato è corretto al 100%. Dopo W2K
ho smesso di seguire i s.o. M$ con assiduità, quindi resto nel dubbio,
anche se dubito seriamente che sia cambiato di molto.
Va da sè che necessariamente un'insieme di eseguibili compilati per
funzionare su un determinato processore non possano essere pienamente
ottimizzati per altri processori, e questo è un dato di fatto sia per
Windows che per Linux. Potranno esserci delle funzioni specifiche
ottimizzate (p.es. le DirectX sono ottimizzate in ragione della CPU) ma
certamente non lo sono tutte, altrimenti alla fine si avrebbero versioni
differenti di sistema operativo (e così non è).
> Microsoft lavora a stretto contatto con Intel (e altri produttori)
E quindi? Se è per quello Linux è scritto in buona parte da Intel e
dagli altri produttori, ma non è che questo implichi necessariamente che
il codice sia migliore. Ti inviterei (se sei capace) a leggerti un po'
del codice di WNT che era approdato in Internet qualche anno fa, giusto
per renderti conto di quello di cui si sta parlando.
> e se
> vogliono vendere (processori e sistemi operativi) non possono di certo NON
> sfruttare le novità che ci propinano.
Queste le hai lette alla fiera del formaggio di Supino o le hai
inventate sul momento?
> E' come se provassi a venderti una ferrari ad idrogeno.. senza che ci
> siano distributori di idrogeno..
Se le vendite di Windows dipendessero dalla qualità del prodotto,
Microsoft sarebbe fallita da più di un decennio. Per nostra grande
sfortuna il consumatore medio è come l'elettore medio: tendenzialmente
stupido, pilotato dal marketing, vessato da politiche assurde ma
intimamente contento d'essersi fatto inculare. Quindi Windows è
preinstallato su quasi tutti i PC e abbiamo i politici che abbiamo.
Microsoft non ha alcunissimo interesse ad ottimizzare Windows oltre un
certo livello per moltissimi motivi, tra cui:
a) ottimizzare oltre un certo limite il software significa rischiare di
introdurre problemi, e per un'azienda che vende sistemi operativi i
problemi hanno un costo non indifferente per il supporto. Questo è lo
stesso motivo per cui i kernel precompilati delle distribuzioni Linux
tendenzialmente fanno cacare il cazzo rispetto a quelli customizzati.
b) Intel non ha alcunissimo interesse a far sì che Microsoft Windows
sprema ogni singolo ciclo di clock dalle sue CPU, perché l'esosità di
risorse dei sistemi operativi è un elemento fondamentale per indurre il
rinnovamento del parco hardware (e a Intel interessa innanzitutto
*vendere*). Si sfrutta quel che conviene, magari per questioni di marketing.
c) Microsoft adotta una politica di garanzia dell'interoperabilità ad
oltranza, e non può fare altrimenti dato che vende prodotti closed
source. L'introduzione di ottimizzazioni va nella direzione opposta
all'interoperabilità, ed il mantenimento di entrambi, specie nel codice
precompilato, ha un costo elevato sia in termini di sviluppo che di
test. Dato che M$ mira al profitto tutto quel che è costo e non è
strettamente necessario va eliminato.
Giusto per fare un esempio con roba recente, le istruzioni AES-NI di Intel
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Flavio Visentin
Scientists have finally discovered what's wrong with the female brain:
On the left side, there is nothing right, and on the right side, there
is nothing left.
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Re: Cache interna al processore e Linux [messaggio #35598 è una risposta a message #35594] |
ven, 04 febbraio 2011 11:38 |
Marco Messaggi: 226 Registrato: giugno 2007 |
Senior Member |
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Copyleft wrote:
> THe_ZiPMaN wrote:
>
>> On 02/03/2011 09:36 PM, Dr. Watson wrote:
> ZIP... questo e' l'ennesimo clone del coglione
E d'altronde, "se il coglione si rendesse conto di essere un coglione,
sarebbe un po' meno coglione" (cit).
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Cio' che si vede, e'.
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