[UFV - 3 righe] Il tempo dei lupi (Haneke, 2003) [messaggio #181116] |
sab, 24 marzo 2012 09:47 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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una catastrofe di cui non sappiamo nulla ha colpito un Paese europeo
non identificato (probabilmente la Francia). Un manipolo di uomini,
donne e bambini vagano tra miseria e povertà cercando di sopravvivere,
incontrando persone malvagie, persone generose, persone indifferenti.
Ennesimo esempio di cinema ultrarigoroso da parte di Haneke, fatto di
silenzi infiniti, tempi dilatatissimi, dialoghi ridotti all'osso e
rimozione di quasi tutto (musica, luce, movimenti di macchina...).
L'operazione guarda evidentemente a Tarkovskij, e infatti ce la mette
tutta per risultare altrettanto noioso, ma ovviamente senza nemmeno
sfiorare la potenza evocativa e la bellezza figurativa del russo.
Si arriva alla fine(?) del film e un irrefrenabile "sì, vabbe', e
quindi?!" sgorgherà anche dalle gole dei più irriducibili masochisti
del cinema (come me).
R.
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