The Music of Ezra Pound [messaggio #150215] |
mar, 20 dicembre 2011 12:46 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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Ecco, ieri ho visto un poco di gaddinolerner e alla fine ero
abbastanza innervosito: mazza che crapa i leghisti; e i poundiani?
Pure Eco m'è parso appesantito, ma è pur vero che l'intervistina era
montata da cani; certo è che anche il padrone di casa allestisce dei
dibattiti che mi pare facciano sempre più il verso alla tv spazzatura;
ma forse ormai la tv questo è e questo rimarrà .
Venendo a noi, cioè a me, prima di andare a dormire mi sono preso il
libretto della Passigli su/di Pound, che custodivo tra un Schoenberg e
un Adorno, e mi sono riletto alcuni passi. Eccone uno:
"Liszt era stupido. Potete cavare dei suoni solenni al pianoforte
mentre suonate Liszt, ma non riuscirete a nascondere del tutto la sua
fondamentale, congenita e inestirpabile mancanza di intelligenza, la
sua mancanza di sensibilità ."
Glenn Gould a confronto era un dilettante :-)
Detto questo, a voi il link di cui al topic
http://www.ezrapoundmusic.com/index.html
lz
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Re: The Music of Ezra Pound [messaggio #150267 è una risposta a message #150215] |
mar, 20 dicembre 2011 16:40 |
ptram Messaggi: 458 Registrato: novembre 2010 |
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luziferszorn <pan25712@gmail.com> wrote:
> "Liszt era stupido. Potete cavare dei suoni solenni al pianoforte
> mentre suonate Liszt, ma non riuscirete a nascondere del tutto la sua
> fondamentale, congenita e inestirpabile mancanza di intelligenza, la
> sua mancanza di sensibilità ."
Va bene, le sparo grosse anch'io. Ecco la mia interpretazione del passo
poundiano.
Credo che "intelligence" non possa essere tradotto semplicemente con
"intelligenza": ho l'impressione che Pound pensasse più a quella che
oggi chiamiamo "intelligenza emotiva". Cioè sensibilità . Due sinonimi
che si rafforzano a vicenda.
Che a Liszt non mancasse intelligenza "architettonica", sapienza
artigianale, capacità di inventare, dev'essere stato chiaro anche ad uno
un po' svalvolato come Pound. Che a Liszt mancasse sensibilità lo penso
invece anch'io. A pelle, lo avverto come un autore incapace di scendere
sotto la pelle. Pelle lucida e levigata, un gran bel lavoro in cuoio, ma
sempre senz'anima.
Ciao,
Paolo
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Re: The Music of Ezra Pound [messaggio #150378 è una risposta a message #150267] |
mar, 20 dicembre 2011 23:14 |
etwas langsamer Messaggi: 113 Registrato: novembre 2011 |
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Il 20/12/2011 16:40, Paolo Tramannoni ha scritto:
> luziferszorn<pan25712@gmail.com> wrote:
>
>> "Liszt era stupido. Potete cavare dei suoni solenni al pianoforte
>> mentre suonate Liszt, ma non riuscirete a nascondere del tutto la sua
>> fondamentale, congenita e inestirpabile mancanza di intelligenza, la
>> sua mancanza di sensibilità ."
>
> Va bene, le sparo grosse anch'io. Ecco la mia interpretazione del passo
> poundiano.
>
> Credo che "intelligence" non possa essere tradotto semplicemente con
> "intelligenza": ho l'impressione che Pound pensasse più a quella che
> oggi chiamiamo "intelligenza emotiva". Cioè sensibilità . Due sinonimi
> che si rafforzano a vicenda.
>
> Che a Liszt non mancasse intelligenza "architettonica", sapienza
> artigianale, capacità di inventare, dev'essere stato chiaro anche ad uno
> un po' svalvolato come Pound. Che a Liszt mancasse sensibilità lo penso
> invece anch'io. A pelle, lo avverto come un autore incapace di scendere
> sotto la pelle. Pelle lucida e levigata, un gran bel lavoro in cuoio, ma
> sempre senz'anima.
>
> Ciao,
> Paolo
Che Liszt abbia scritto tantissime, troppe di quelle robe lì
è indubbio. Ma è anche l'unico che viene giudicato soltanto
per queste e non per le cose veramente buone.
Per me gli Années de pélerinage, le Harmonies, Lugubre gondola ecc.
valgono il prezzo del biglietto.
Oltre naturalmente alla Sonata (questa a pensarci però hai ragione, è
proprio senz'anima dedicata com'è a Mefistofele...)
ciao
E
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Re: The Music of Ezra Pound [messaggio #152542 è una risposta a message #152135] |
mar, 27 dicembre 2011 18:52 |
ptram Messaggi: 458 Registrato: novembre 2010 |
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etwas langsamer <etwlang@gmail.com> wrote:
> hai già abbandonato l'Ipad?? :-)
Scherzi? Uso la carta solo se ho già la partitura.
> (uso e consiglio la app Forscore che è magnifica), anche se lo collego
> sempre al mio fido lcd per ingrandire un po' la pagina.
Purtroppo non ho mai trovato la disposizione giusta delle attrezzature
in studio. Ora sono messo così:
Monitor
Mixer Pianoforte A Piccola scrivania/schedario
Tastiera computer
Me
Pianoforte B
Il Pianoforte A, dovendo far spazio alla tastiera del computer, è troppo
in alto per permettermi di suonare comodamente & piacevolmente. Quindi
ho dovuto dotarmi di un secondo pianoforte, da usare per puro svago. È
lì che uso iPad o spartiti, perché il pur spazioso monitor non sarebbe
troppo pratico per la lettura delle partiture.
Anche se potrei provare ad ingegnarmi con un controllo a pedale...
Ciao,
Paolo
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