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Re: Melancholia - Tristan und Isolde [messaggio #179153 è una risposta a message #179112] |
ven, 16 marzo 2012 22:25 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Herr von Faninal" <wargh@mail.nz> ha scritto nel messaggio
news:jk01m0$g56$1@nnrp-beta.newsland.it...
> sì, è vero. Però io pensavo all'abbinamento musica/immagine.
> E, sì, il video di Viola dura tutto il Tristano.
Non arrivo capire perché si continui a parlare di video (non mi riferisco a
te), termine che mi ricorda le televisioni per finti giovani. E' un film
vero e proprio; non sarà narrativo in senso stretto, ma è comunque cinema.
Bellissime immagini. Doveva essere notevole anche la parte musicale.
Anche Trier (che invece fa cinema narrativo) si avvantaggia di una
fotografia assai curata e significativa di per sé, quasi iperrealista. Non
che ci sia molto altro, per la verità ; notevole l'immagine a 3:20, che
semmai è guastata proprio dall'eccesso di carattere pittorico e compiaciuto
(la simmetria delle tre figure umane).
Singolare, ma anche comprensibile in fondo, che a Luzy vengano in mente
Kubrick e 2001.
Che è un film tutto diverso (assolutamente alieno dai patetismi facili), ma
pazienza (all'emozione non si comanda).
dR
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Re: Melancholia - Tristan und Isolde [messaggio #179187 è una risposta a message #179155] |
sab, 17 marzo 2012 01:50 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:076155f1-b3c6-4972-a192-f77f99f6ab8c@q11g2000vbu.googlegroups.com...
>Diverso nei codici ma non nella sostanza.
LOL, sostanza de che? Due storie completamente diverse, due linguaggi
completamente diversi.
Già che vanti talenti (mai riscontrati) di grande analista, rivediti la
scena su Giove che segna il culmine di 2001, quella della camera da letto e
prova ad analizzarla. Poi dimmi se Trier è in grado di fare, di dire
qualcosa di anche lontanamente simile.
So già che ti soffermerai su quel che vedi nelle immagini, sul profilmico.
Non è questo a importare, non è cosa si vede. E' come si vede, è la visione
a fare l'immagine. E su questo punto la differenza non potrebbe essere più
radicale. Kubrick realizza l'aspirazione a pensare per immagini attraverso
la sintassi cinematografica. Trier accumula immagini speciose, suggestive,
didascaliche*. Senza minimamente problematizzare la soggettività della
visione (non per caso ti ho suggerito la scena su Giove). Anzi.
>Patetismo ZERO.
Patetismo a fiotti nel pastrocchio (l'ennesimo) autoindulgente di Trier. GiÃ
il prologo wagneriano che ci hai riproposto lo denuncia fino in fondo, ed è
un vero manifesto (l'ennesimo) di "poetica". Un'immagine tutta epidermica,
in continua ammiccante interpellazione, dei bei quadretti suggestivi e
leccati, appunto. Da pubblicità della depressione, del cupio dissolvi, delle
tentazioni apocalittiche o, per meglio dire, dell'ombelico di un regista
sempre impegnato a prendersi terribilmente sul serio. Un bel prodottino per
semicolti che infatti non hanno esitato a paragonarlo, i blasfemi,
addirittura a Bergman o Tarkovskij.
La cosa più fastidiosa, anche peggiore del riferimento ai succitati grandi
maestri, già che crossposti su un ng di musica, è l'uso postribolare e
distorto di una musica fra le più belle che siano state pensate.
>Basta il
>titolo MELANCHOLIA
"Basta la parola", lol.
Già ; che significa quella parola, melancolia ? Gioca un po' a carte
scoperte, vengo a vedere.
>per capire che o sei disposto a "morire" oppure col
>piffero che entri in empatia con ziettaspezzacciaio e il nipotino.
Mi pareva strano che in fondo non ci fosse la solita sciacquatura
pseudo-psicoanalitica, altroché; l'alibi del contenutismo più bieco e
superficiale.
Non disposti, condannati, siamo tutti; anzi, ciascuno. Il difficile,
l'essenziale, dal punto di vista della dignità , è non affrontare la cosa
come una messa cantata in cui si celebra la propria unicità & universalità ,
come fa il pestifero danese; uno di quegli individui che quando scopano
pensano (e soprattutto, fanno sapere agli altri) che probabilmente sono i
primi e gli ultimi a scopare, nessuno godrà più come loro, e quando crepano
che sono i primi e gli unici a crepare. Con queste premesse, via alla
depressione. Dopo di me, il Diluvio. Ma vaffanculo.
dR
*Probabilmente l'idea soggiacente alla, chiamiamola così, elaborazione
stilistica - aggiungo queste due righe se qualcuno avesse voglia di uscire
dalle trite banalità del mio interlocutore diretto- è proprio quella di
arrestare, o quasi, il tempo dilatando ogni attimo (ogni piano, ogni
inquadratura) sulla soglia dell'abisso finché l'abisso stesso non si insinui
(il pianeta sempre più *visibile*), non coincida con l'attimo e
l'inquadratura. Ma, se l'ipotesi è corretta, proprio in questo atteggiamento
cogliamo l'insostenibilità dell'intento che si risolve in una sintesi
puramente estetizzante mentre vorrebbe incarnare l'antitesi per eccellenza,
nientemento che quella fra morte e vita. C'è la fine, c'è l'abisso ma non
c'è neppure l'ipotesi di un superamento o di un ridimensionamento della
soggettività (che si vuole) trascendente. Anzi, c'è la presunzione di vedere
e dire *la* fine, ben ancorati alla centralità e alla pretesa universalitÃ
della propria visione. Se siamo ancora a questo punto, se per esaltare
questa fuffa si scomoda addirittura Tarkovskij, quante cose sono passate
invano.
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Re: Melancholia - Tristan und Isolde [messaggio #179279 è una risposta a message #179278] |
sab, 17 marzo 2012 12:19 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:3ca93ba3-48ba-4f05-80e8-7c270a4a9d4b@eb6g2000vbb.googlegroups.com...
>ribadisci all'infinito l'inconsistenza del pensiero di chi ti scrive
Chi? Non è un soggetto indeterminato.
Sei tu, con la pretesa di accostare Trier a Kubrick.
E farli stare nella stessa frase già disturba. Mi disturba.
>incapacità di leggere per metafore e allegorie
Spiegami.
Magari spiegami anche che differenza c'è fra metafora e allegoria, se per te
sono due cose diverse (direi che lo sono, ma aspetto di sentire). Il cinema
di Kubrick è sicuramente (anche) allegorico. Sono curioso di capire come la
vedi tu, questa caratteristica.
Così usciamo dalla fuffa e parliamo di qualcosa di interessante.
>stato d'animo
Odd-o, Stato d'animo.
Qui (nel filmazzo di Trier) lo "stato d'animo" non c'entra un tubo.
Qui c'è, se per caso ti è sfuggita, la pretesa di intervenire sui massimi
sistemi.
Non a caso si parla di pianeti, se hai presente, e penso di sì, la storia
che c'è dietro alla nozione di melaina kole, cioè di melanconia.
>quest'ultimo che tu sembri aver cancellato dal pianeta
E come fai a dirlo? Oggi mi incuriosisci più di quanto mi irriti di solito.
>(ecco forse perché non sopporti un film che te lo riporta).
Non sopporto un regista che, come del resto fa di solito, ci specula sopra
furbescamente.
Oltre a campare sulla ripresa esteriormente variata del lavoro altrui.
>Eppure si
>sta così bene in quella condizione di pre-creazione.
Non mi pare che il danese "ci stia bene".
dR
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Re: Melancholia - Tristan und Isolde [messaggio #179281 è una risposta a message #179153] |
sab, 17 marzo 2012 12:53 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:jk0b45$ot4$1@speranza.aioe.org...
>
> "Herr von Faninal" <wargh@mail.nz> ha scritto nel messaggio
> news:jk01m0$g56$1@nnrp-beta.newsland.it...
>
>
>> sì, è vero. Però io pensavo all'abbinamento musica/immagine.
>> E, sì, il video di Viola dura tutto il Tristano.
>
> Non arrivo capire perché si continui a parlare di video (non mi riferisco
> a te), termine che mi ricorda le televisioni per finti giovani. E' un film
> vero e proprio; non sarà narrativo in senso stretto, ma è comunque cinema.
sì, però diciamo che non c'è una sceneggiatura strictu sensu, ma ci si
affida soprattutto al valore sia simbolico che estetico che evocativo ecc.
delle immagini.
Per questo a me viene da usare il termine video, piuttosto che film.
> Bellissime immagini. Doveva essere notevole anche la parte musicale.
Sì, infatti.
> Anche Trier (che invece fa cinema narrativo) si avvantaggia di una
> fotografia assai curata e significativa di per sé, quasi iperrealista. Non
> che ci sia molto altro, per la verità; notevole l'immagine a 3:20, che
> semmai è guastata proprio dall'eccesso di carattere pittorico e
> compiaciuto (la simmetria delle tre figure umane).
poi si spostano, ma c'è sempre un'idea di sdoppiamento che è significativa.
Compiono le stesse azioni ma in momenti diversi. Tutto è comunque
strettamente correlato al "racconto" musicale.
Diciamo che a me è piciuto molto di più che la migliore delle regie in
teatro. Anzi, mi chiedo come farò a eventualmente rivedermi o riascoltarmi
Tristan in teatro.
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Re: Melancholia - Tristan und Isolde [messaggio #179287 è una risposta a message #179286] |
sab, 17 marzo 2012 13:46 |
The Squash Delivery B Messaggi: 101 Registrato: maggio 2011 |
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Una domanda a voi che di Von Trier (vedo che Shapiro Used Clothes omette
puntutamente il "Von", sono certo che l'omissione sia significativa ma
non colgo).
Che cos'è la storia della buca 19? L'unica cosa che io so del gioco del
golf è che un campo ha 18 buche al massimo, e questo ci viene ripetuto
almeno tre volte nel corso del film; eppure, nel preludio e verso la
fine, due inquadrature ci mostrano la protagonista accanto alla
bandierina della buca 19. Ora, c'è sì un modo di dire inglese, 'I'll be
at the nineteenth hole', vado alla buca 19, per dire che chi ha finito
le buche del percorso aspetta gli altri al bar, ma qui…? Forse che il
tutto è un delirio alcolico, magari di (Von) Trier, famoso ubriacone? :-)
C'è una cosa senz'altro buona in questo film, nella prima parte che per
il resto è un po' troppo esemplato sul vecchio "festen": il modo in cui
tutti trattano con 'la persona depressa', di essere felice, per piacere,
e perché non sia felice, e che cosa debbano fare per renderla felice,
riuscendo solo a farla sentire più in colpa e più infelice. È un piccolo
dettaglio sottotono che colpisce al cuore chi sia mai stato depresso.
Per finire, non prendetevela troppo.
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Re: Melancholia - Tristan und Isolde [messaggio #179291 è una risposta a message #179284] |
sab, 17 marzo 2012 14:31 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
Senior Member |
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1kh3rkv.1pc7my61aidruiN%ptram@despammed.com...
> Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:
>
>> mah, mi sembra francamente un po' miserello
>> La cosa più spettacolare su Tristan che abbia visto è il video di Bill
>> Viola
>
> È curioso, ma quando ho visto l'apertura del film di Trier mi sono detto
> che il danese stesse cercando di mettersi le scarpe di Bill Viola.
comunque...ho guardato qualche trailer ma è imparagonabile. In questo film
la musica fa da colonna sonora (esprime un certo stato d'animo) mentre in
Viola è l'immagine a far da "colonna visiva" alla musica. Mi spiace di aver
tirato fuori io il paragone, ma non avevo capito bene di cosa si trattasse
(parlo del film di Trier). In realtà è solo perché c'è Wagner di mezzo, ma
mi sembra imparagonabile.
Peraltro mi è venuta in mente un altra cosa.
QUando ci fu la prima guerra dell'Irak e, vi ricorderete, fu appiccato fuoco
a svariati pozzi petroliferi della regione, si sviluppò una sorta di
scenario apocalittico di questi pozzi in fumo e di questo petrolio che
cospargeva la terra. Ovviamente non fu fatto molto vedere alla tv. Un
regista tedesco ne fece un documentario (con molte riprese aeree, immagini
tanto belle quanto inquietanti). Non c'era alcun commento, tutt il
documentario aveva musica di Wagner. Se ben ricordo, soprattutto Parsifal,
ma anche Tristano. Inquietantissimo.
Decisamente Wagner furoreggia per le "fini del mondo"....
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Re: Melancholia - Tristan und Isolde [messaggio #179295 è una risposta a message #179291] |
sab, 17 marzo 2012 14:42 |
etwas langsamer Messaggi: 113 Registrato: novembre 2011 |
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Il 17/03/2012 14:31, Herr von Faninal ha scritto:
> "Paolo Tramannoni"<ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
> news:1kh3rkv.1pc7my61aidruiN%ptram@despammed.com...
>> Herr von Faninal<wargh@mail.nz> wrote:
>>
>>> mah, mi sembra francamente un po' miserello
>>> La cosa più spettacolare su Tristan che abbia visto è il video di Bill
>>> Viola
>>
>> È curioso, ma quando ho visto l'apertura del film di Trier mi sono detto
>> che il danese stesse cercando di mettersi le scarpe di Bill Viola.
>
> comunque...ho guardato qualche trailer ma è imparagonabile. In questo film
> la musica fa da colonna sonora (esprime un certo stato d'animo) mentre in
> Viola è l'immagine a far da "colonna visiva" alla musica. Mi spiace di aver
> tirato fuori io il paragone, ma non avevo capito bene di cosa si trattasse
> (parlo del film di Trier). In realtà è solo perché c'è Wagner di mezzo, ma
> mi sembra imparagonabile.
> Peraltro mi è venuta in mente un altra cosa.
> QUando ci fu la prima guerra dell'Irak e, vi ricorderete, fu appiccato fuoco
> a svariati pozzi petroliferi della regione, si sviluppò una sorta di
> scenario apocalittico di questi pozzi in fumo e di questo petrolio che
> cospargeva la terra. Ovviamente non fu fatto molto vedere alla tv. Un
> regista tedesco ne fece un documentario (con molte riprese aeree, immagini
> tanto belle quanto inquietanti). Non c'era alcun commento, tutt il
> documentario aveva musica di Wagner. Se ben ricordo, soprattutto Parsifal,
> ma anche Tristano. Inquietantissimo.
> Decisamente Wagner furoreggia per le "fini del mondo"....
>
>
non sempre, a me questa non era poi dispiaciuta:
http://www.youtube.com/watch?v=r4LPEjz7GB0
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Re: Melancholia - Tristan und Isolde [messaggio #179324 è una risposta a message #179317] |
sab, 17 marzo 2012 17:19 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1kh3zas.kvb87oswzg9nN%ptram@despammed.com...
> Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:
>
>> comunque...ho guardato qualche trailer ma è imparagonabile. In questo
>> film
>> la musica fa da colonna sonora (esprime un certo stato d'animo) mentre in
>> Viola è l'immagine a far da "colonna visiva" alla musica.
>
> In realtà, Viola ha lavorato molto anche senza il suono (vedi, come
> esempio paradigmatico, il quasi-istantaneo Silent Mountain). I suoi non
> sono video (lo ricordava Shapiro?), ma opere visive estese alla
> dimensione temporale. Accetto il parallelo con von Trier perché il
> danese usa, in questa apertura di film, la stessa tecnica del tempo
> dilatato che è la cifra stilistica del newyorkese (e che era propria di
> Bob Wilson).
vero. Ma appunto in Viola è la musica la protagonista. Fra l'altro ho
sentito che il video stesso necessitava di un tecnico e sofisticate
attrezzatura perché veniva mandato in sincrono col direttore (come non ho
capito, non capisco come ci si può adeguare a un tempo lievemente diverso
ogni volta, perché questa era l'idea. Anche se Salonen è ben capace di
riprendere i tempi metronomici già usati, ma l'idea era di seguirlo passo a
passo)
>
>> Decisamente Wagner furoreggia per le "fini del mondo"....
>
> Interessante il documentario che citi (e che ora non posso non cercare).
accidenti a me non ricordo il nome del tipo.
Ho visto questo doc alla tv francese. Impressionantissimo. Ben fatto e ben
montato.
> Che Wagner sia un musicista "fine-di-monto" non è strano, visto che i
> suoi libretti sono tra i più mortiferi...
non credo che sia un quaestione di libretti :-)
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