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mar, 28 febbraio 2012 19:45

tintal
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Junior Member

Quando al TFF vidi Hunger rimasi con la mascella spalancata per un pò, e
pensai che il McQueen non solo fosse grande regista ma solidissimo autore,
infatti Hunger è un quasi capolavoro. Ora con Shame lo Steve bazzica un
tema ancora più spinoso, una realtà che esiste da sempre, molti lo sanno
altri fingono di non saperlo, ma il vicino di scrivania che bazzica i
posti degli scambisti o l'amico delle medie che vive delle chat dove il
fine è scopare e il mezzo è far mostra degli attrezzi è arcinoto e il
numero delle scopate sale vertigginosamente così come quello delle mogli e
marito che si guardano mentre si scambiano con altri mariti e mogli in
questi locali bui e rossi.
Il decidere di affrontare quest'argomento si avvicina in un certo modo
alla scelta di fare un Cruising di cui Susanna accennava qualche tempo fa.
Se li Friedkin concretizava un malessere di cui iniziava ad essere pregna
l'aria qui McQueen si prende la briga di aprire un tombino per far vedere
i ratti ma solo un grande può affrontare certi temi senza fallire e lui
trai grandi rientra di diritto.
In pratica è uno dei più importanti autori viventi.

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