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Didone interpretata dai ragazzini [messaggio #11658] dom, 06 febbraio 2011 01:00 Messaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
Messaggi: 458
Registrato: novembre 2010
Senior Member
Ciao a tutti,

Ieri sera, qui ad Halifax, ho deciso di uscire ed andare a vedermi il
saggio finale del corso di canto dell'università. Una cosina tranquilla,
ma l'offerta culturale di questa piccola città non è ricchissima e
quindi poteva non essere il peggior modo di passare un venerdì sera.

Il teatro - la seconda sala dell'università, tra i quattrocento e i
cinquecento posti - era strapieno. Immagino che ci fossero anche molti
genitori, ma non credo solo loro. Il resto della città dev'essersi
riversato nell'auditorium principale, dove la Symphony Nova Scotia si
esibiva in un programma misto di canzoni canadesi e una non pericolosa
Quinta di Beethoven. Un classico programma di provincia, a cui sono
abituato grazie alle proposte della mia orchestra regionale.

I ragazzi (ma soprattutto le ragazze) si esibivano all'inizio in una
deliziosa "A comedy on the bridge" di Boslav Martinu. Una commedia degli
equivoci tutt'altro che classica: su un ponte che congiunge due paesi in
guerra si incontrano le stesse coppie di amanti di un Così fan tutte. Ma
intorno c'è la guerra. La cui fine porterà di nuovo anche serenità in
famiglia. Ragazzi bravi, decisamente promettenti sia come cantanti che
come attori.

Il pezzo forte della serata era però la Dido and Aeneas di Purcell. Che
qui si ostinano a chiamare 'Pùrcell', come il nome del promontorio
davanti alla penisola di Halifax, e che secondo gli inglesi sembra debba
essere 'Purcèll'. Come dicono? Due paesi separati dalla stessa lingua.

L'allestimento mi ha sorpreso: da pièce contemporanea, di una modernità
scintillante, non pretestuosa. Un interno di residenza universitaria.
Dominante verde, come nei film per ragazzini che vanno di moda adesso.
Lumini che scendono a rafforzare quest'idea di mondo immaginario, di
microcosmo tipico delle residenze universitarie americane.

I marinai di Enea sono studenti un po' brilli in libera uscita, le
ragazze studentesse in tiro. Enea ha la prestanza di un giocatore di
hockey, Belinda è una bella ragazza energica e un po' impicciona. Sua
cugina Didone, enorme, è la bruttina del college, e probabilmente Enea
ci sta perché lo diverte il suo faccione paffuto. La residenza, con lo
spostamento dei letti e l'uso non scontato di coperte e cuscini, assume
di volta in volta forme diverse, assecondando la storia.

Non avevo mai visto questo lavoro dal vivo, e credo che non sia molto
comune la sua rappresentazione in Italia. Solo dal vivo mi sono potuto
rendere conto di come Belinda sia il personaggio centrale della storia:
colei che cerca di creare un ordine terreno, civile, contro la volontà
del fato. Sua cugina Didone è il simbolo (forse una posizione di
reginetta ottenuta come premio di consolazione), ma è lei l'agente
ordinatore. Guardate: è un concetto tacito in questo paese, che ha come
capo di stato una regina che vive oltreoceano, ma affida i poteri
effettivi al primo ministro locale.

Il cast è sorprendentemente adeguato. Didone ha una voce enorme, bella,
intonata, che si spezza solo sugli acuti dell'aria finale - il lamento
di Didone. Le altre voci sono meno imponenti, ma belle, intonate, molto
fini.

Ho apprezzato molto la regia, in quel suo gioco di alleggerimento e di
tragedia solo sfiorata. Un bello spettacolo, decisamente al di sopra del
saggio scolastico medio a cui posso essere abituato.

Ciao,
Paolo
Re: Didone interpretata dai ragazzini [messaggio #11694 è una risposta a message #11658] dom, 06 febbraio 2011 18:18 Messaggio precedente
frigeni_ovvio  è attualmente disconnesso frigeni_ovvio
Messaggi: 13
Registrato: dicembre 2010
Junior Member
Paolo Tramannoni <ptram@despammed.com> wrote:

> Il pezzo forte della serata era però la Dido and Aeneas di Purcell. Che
> qui si ostinano a chiamare 'Pùrcell', come il nome del promontorio
> davanti alla penisola di Halifax, e che secondo gli inglesi sembra debba
> essere 'Purcèll'. Come dicono? Due paesi separati dalla stessa lingua.

E' vero che alcuni Inglesi oggi pronunciano 'Purcèll' ma solo perché
sono male informati: quando Purcell era vivo sicuramente il suo nome
veniva pronunciato 'Pùrcell'.

Maurizio

--
Per rispondermi via e-mail togli l'ovvio.
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