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Re: E' strano [messaggio #7507 è una risposta a message #7486] |
lun, 29 novembre 2010 18:52 |
cap Messaggi: 659 Registrato: novembre 2010 |
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On 29 Nov, 17:21, Karl Rossmann <mcl4591...@libero.it> wrote:
> E lalmeno l'argomento non è così, come dire, di principio, da
> difendere a tutti i costi (il mio editore a volte mi invita a non
> voler ad ogni costo raddrizzare le gambe ecc.).
Il tuo editore ha perfettamente ragione.
In effetti, anche in questo caso la mia intenzione era semplicemente
quella di sorridere un po', possibilmente in compagnia.
Problema.
Per quale motivo un tale inizia un thread affermando una cosa
sacrosanta, indiscutibile ("la Callas è stata la più grande cantante
del Novecento") e poi vi aggiunge qualche considerazione che
certamente - ne sarà consapevole, no? - susciterà come minimo un po'
di sconcerto ("ascoltando gli altri non riesco mai ad essere
soddisfatto")?
Qual è il suo intento? Cerca un facile consenso? Vuole forse vedere se
qualcuno oserà contestare l'affermazione indiscutibile? O pensa di
suscitare un vespaio a partire dall'opinione che sconcerta?
Il dubbio c'è.
Perché se cercasse semplicemente il consenso, sperando eventualmente
di stimolare nei lettori il desiderio di condividere esperienze
altrettanto positive, non si vede la ragione per cui dovrebbe
rischiare di irritarli scrivendo cose che sa difficilmente
accettabili.
Quindi viene da pensare che qusto tipo cerchi piuttosto lo scontro.
A meno che, ovviamente, non sia uno stordito che non si rende
perfettamente conto di quello che fa.
Altre ipotesi?
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Re: E' strano [messaggio #7526 è una risposta a message #7501] |
lun, 29 novembre 2010 19:59 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Karl Rossmann ha scritto:
> On 29 Nov, 18:05, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> > Karl Rossmann ha scritto:
> >
> > > On 29 Nov, 17:13, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> > > > "egmont" <egmont...@email.it> ha scritto nel
> >
> > messaggionews:id0il4$frr$1@news.newsland.it...
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > > > > No perch uno che fatica a capire (o almeno documentarsi [su]) quale
sia
> > > > > il significato pi strettamente etimologico della parola "Retorica"
> >
> > > > Dai, toglici dall'imbarazzo. Qual ?
> > > > Facciamo partire una bella fiammata anche sull'etimologia, questa
> > disciplina
> > > > negletta.
> >
> > > > > Ma prima va' a lavare le mutande nell'Arno.
> >
> > > > Uhuu.....
> >
> > > > dR
> > > Vedi, ieri sera dopo un po' di messaggi sulla circoncisione, non
> > > avendo ancora sonno, sono andato a rivedere per l'ennesima volta un
> > > po' del "Grande silenzio". Le scene del frate che prende le misure del
> > > novizio per tagliargli la tonaca nuova, quelle dell'altro che affetta
> > > i sedani per la zuppa di verdure, poi va a spalare la neve nell'orto
> > > da preparare... e le nuvole che corrono nel cielo sopra la Grande
> > > Chartreuse, tutto nel pi completo silenzio (soltanto qualche
> > > gocciol o, il miagolare di un gatto o il vento tra gli alberi del
> > > bosco). Beh, a me ritempra e riconcilia col mondo, anche se sono
> > > lontanissimo da una visione religiosa come quella dei certosini, o dei
> > > monaci zen e simili.
> > > E poi riguardo una frase di Kafka che tengo come monito proprio
> > > davanti alla scrivania a cui (a volte malamente) lavoro e che quando
> > > capiter a proposito citer .
> > > Allora relativizzo e sorrido anch'io, come sa fare molto meglio di me
> > > cap.
> > > J. K.
> >
> > tutto molto suggestivo ma mi sa che ti sei capito solo tu
> >
> > --
> >
> > questo articolo e` stato inviato via web dal servizio
gratuitohttp://www.newsland.it/newssegnala gli abusi ad ab...@newsland.it-
Nascondi testo
citato
> >
> > - Mostra testo citato -
> Grazie del giudizio.
se ringrazi per un giudizio sei proprio una rarità .
Gli altri ringraziano caso mai per un complimento ;-)
--
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Re: E' strano [messaggio #7533 è una risposta a message #7525] |
lun, 29 novembre 2010 20:23 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Shapiro used clothes ha scritto:
> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:id0l82$ld9$1@news.newsland.it...
> > Va bene, non hai capito nulla e va bene.
> Spiegami.
> Sentiamo cosa c'era da capire nel tuo discorso.
hai difeso l'indifendibile (indovina la figura retorica). L'unica ragione
per cui credo tu l'abbia
fatto, eccettuata l'ottusa reverenza di cui ti tacciavo, è che non hai
letto i messaggi
precedenti.
> > Naturalmente, era da evitare in questo (e altri) thread in cui è per me
> > auspicabile che si affrontino meglio i concetti che le parole.
> Hanno un'esistenza separata?
> > a proposito di cosa?
> "Se inizi a non cogliere le ovvietà dubito che tu possa gustare le
> sfumature".
temo che tu non abbia colto il senso di quell'osservazione.
Ribadisco: quando si scrive in certi contesti, siano essi una testata
giornalistica o un
messaggio su un forum, è opportuno legare le frasi il più possibile al
senso esplicito delle
parole. Non a quello implicito. Quell' "A proposito", lì, andrebbe meglio
sostituito con un "en
passant", un "ah: ", un "p.s" o che so io.
Capisci che non è elegante?
--
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Re: E' strano [messaggio #7541 è una risposta a message #7534] |
lun, 29 novembre 2010 21:02 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
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egmont ha scritto:
> Der Bildungsphilister ha scritto:
>
>> egmont ha scritto:
>
>>> Secondo te capiscono qualcosa di quello che suonano? Pura utopia.
>>> Secondo te la Argerich "entra" nelle note di Chopin? Ma fammi il piacere.
>
>
>> Eddà i, essù...va bene che ti piace fare il fenomeno,
>
> Caso mai mi piacerebbe fare il noùmeno.
> Comunque non c'è nulla di più ridicolo del rubato con cui la Argerich
> violenta Chopin.
> Uno stravolgimento del ritmo che manco dallamericaruso.
> Quando si improvvisa sul rubato di Chopin escon fuori (mi perdoni dR il
> pleonasmo, questa
> volta davvero forte figura retorica: quello passato, tenue e
> inconsapevole, è invece solo un
> errore) cose turche. Un allargare e stringere, misura per misura, quasi
> poppettaro.
Dove tu senta un continuo allargare e stringere nel pop lo sai solo tu,
io nel 99% dei casi sento una batteria tenere lo stesso tempo
dall'inizio alla fine. Quanto alla Argerich, potrà prendersi qualche
libertà con il tempo in Chopin ma personalmente non la sento mai (o
quasi) una cosa "contro" la musica, anzi spesso questo aiuta ad
articolare meglio il discorso musicale.
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Re: E' strano [messaggio #7546 è una risposta a message #7541] |
lun, 29 novembre 2010 21:43 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
> > Der Bildungsphilister ha scritto:
> >
> >> egmont ha scritto:
> >
> >>> Secondo te capiscono qualcosa di quello che suonano? Pura utopia.
> >>> Secondo te la Argerich "entra" nelle note di Chopin? Ma fammi il piacere.
> >
> >
> >> Eddà i, essù...va bene che ti piace fare il fenomeno,
> >
> > Caso mai mi piacerebbe fare il noùmeno.
> > Comunque non c'è nulla di più ridicolo del rubato con cui la Argerich
> > violenta Chopin.
> > Uno stravolgimento del ritmo che manco dallamericaruso.
> > Quando si improvvisa sul rubato di Chopin escon fuori (mi perdoni dR il
> > pleonasmo, questa
> > volta davvero forte figura retorica: quello passato, tenue e
> > inconsapevole, è invece solo un
> > errore) cose turche. Un allargare e stringere, misura per misura, quasi
> > poppettaro.e
> Dove tu senta un continuo allargare e stringere nel pop lo sai solo tu,
> io nel 99% dei casi sento una batteria tenere lo stesso tempo
> dall'inizio alla fine.
E' vero. L'espressione che ho usato ha poco senso. E' che avevo in mente
quell'oscenità di
Lucio Dalla e c'era poi la fretta di cucinare qualcosa...
Quanto alla Argerich, potrà prendersi qualche
> libertà con il tempo in Chopin ma personalmente non la sento mai (o
> quasi) una cosa "contro" la musica, anzi spesso questo aiuta ad
> articolare meglio il discorso musicale.
Qui, amico mio, credo che tu non abbia neanche idea di cosa parli.
Il "rubato" arbitrario (impossibile negare che tale non sia quello della
Argherich), in Chopin
poi!, non articola nulla. Quando si parla, le parole le si articolano bene
solo attraverso il
controllo e il metodo. E così nella musica. Il rubato insistito è solo un
maldestro, grottesco,
plebeo e artificioso atteggiamento per rendere più espressiva (qualcuno
direbbe più
"chopiniana") la frase.
Ma poi, mi chiedo, dopo che l'uomo è approdato sulla luna, ancora qualcuno
può pensare
che sia bello eseguire Chopin con questi stereotipi?
Siamo seri, su.
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Re: E' strano [messaggio #7548 è una risposta a message #7546] |
lun, 29 novembre 2010 21:46 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
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egmont ha scritto:
> Der Bildungsphilister ha scritto:
>
>> egmont ha scritto:
>>> Der Bildungsphilister ha scritto:
>>>
>>>> egmont ha scritto:
>>>>> Secondo te capiscono qualcosa di quello che suonano? Pura utopia.
>>>>> Secondo te la Argerich "entra" nelle note di Chopin? Ma fammi il piacere.
>>>
>>>> Eddà i, essù...va bene che ti piace fare il fenomeno,
>>> Caso mai mi piacerebbe fare il noùmeno.
>>> Comunque non c'è nulla di più ridicolo del rubato con cui la Argerich
>>> violenta Chopin.
>>> Uno stravolgimento del ritmo che manco dallamericaruso.
>>> Quando si improvvisa sul rubato di Chopin escon fuori (mi perdoni dR il
>>> pleonasmo, questa
>>> volta davvero forte figura retorica: quello passato, tenue e
>>> inconsapevole, è invece solo un
>>> errore) cose turche. Un allargare e stringere, misura per misura, quasi
>>> poppettaro.e
>
>
>> Dove tu senta un continuo allargare e stringere nel pop lo sai solo tu,
>> io nel 99% dei casi sento una batteria tenere lo stesso tempo
>> dall'inizio alla fine.
>
> E' vero. L'espressione che ho usato ha poco senso. E' che avevo in mente
> quell'oscenità di
> Lucio Dalla e c'era poi la fretta di cucinare qualcosa...
>
>
> Quanto alla Argerich, potrà prendersi qualche
>> libertà con il tempo in Chopin ma personalmente non la sento mai (o
>> quasi) una cosa "contro" la musica, anzi spesso questo aiuta ad
>> articolare meglio il discorso musicale.
>
> Qui, amico mio, credo che tu non abbia neanche idea di cosa parli.
E' legittimo che tu lo creda.
> Il "rubato" arbitrario (impossibile negare che tale non sia quello della
> Argherich), in Chopin
> poi!, non articola nulla. Quando si parla, le parole le si articolano bene
> solo attraverso il
> controllo e il metodo. E così nella musica.
E come nella musica, quando si parla non si va mai perfettamente a
tempo, proprio per dare espressività e articolazione al discorso. Non
potevi trovare paragone migliore.
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Re: E' strano [messaggio #7561 è una risposta a message #7533] |
lun, 29 novembre 2010 22:23 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
news:id0tut$5uv$1@news.newsland.it...
> hai difeso l'indifendibile (indovina la figura retorica).
Non la devo indovinare. La so.
Per quanto ti possa sembrare strano, non ti vedo come un insegnante, che
possa anche interrogarmi.
Veniamo al discorso di Cap.
Tu hai scritto qualcosa come "Non c'è nulla di peggio della retorica, sia
intesa nell'accezione strettamente etimologica che nel significato comune".
Cap ha risposto con un'esemplificazione delle figure retoriche che usi tu.
Non c'è nulla di indifendibile, a parte il fatto che si è preso del
pagliaccio.
Non si capisce perché.
L'accezione "strettamente etimologica" è quella di arte del discorso; l'uso
delle figure non è che una sua partizione.
Cap ti ha fatto notare che è quasi impossibile evitarla, e non è affatto un
male. Anzi.
Più chiaro di così.
Sembra poi emergere da tuo discorso l'idea che questo genere di apparato
tecnico sia qualcosa di aggiunto, una superfetazione rispetto ad un livello
"zero" del discorso, quello in cui tutto ha un significato meramente
letterale e diretto.
Non è proprio così, come sicuramente saprai.
La significazione puramente letterale e diretta non è praticabile, se non
per testi assai brevi e pratici. E assai poco elaborati "concettualmente".
Anche in questi casi, la presenza di inferenze e presupposizioni contestuali
ci allontana drasticamente dall'ipotizzato livello zero della comunicazione;
assenza di figuralità e semantica esclusivamente letterale e diretta, minimo
indispensabile di apporto interpretativo da parte del
destinatario\ricevente.
Sarebbe interessante anche discutere un po' di quell'altra bella pensata di
distinguere fra parole e concetti, ma non mi va di insistere.
> temo che tu non abbia colto il senso di quell'osservazione.
Temo che tu non abbia colto il senso della mia citazione, di quella
osservazione.
> Ribadisco: quando si scrive in certi contesti, siano essi una testata
> giornalistica o un
> messaggio su un forum, è opportuno legare le frasi il più possibile al
> senso esplicito delle
> parole. Non a quello implicito.
Il mio "a proposito" era assolutamente "esplicito".
Davvero non si coglie?
Il mio "a proposito" si riferiva al fatto, scontato, che andare a
sottilizzare è un'attività pericolosa; ci si può sempre rivolgere contro.
>Quell' "A proposito", lì, andrebbe meglio
> sostituito con un "en
> passant", un "ah: ", un "p.s" o che so io.
> Capisci che non è elegante?
Capisco che ti brucia. Questa e altre cose.
Non so che farci, però.
Senza offesa, non è neppure che mi freghi tanto.
"Oggi il mio stile è non avere stile" (cit).
dR
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Re: E' strano [messaggio #7573 è una risposta a message #7561] |
mar, 30 novembre 2010 08:57 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Shapiro used clothes ha scritto:
> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:id0tut$5uv$1@news.newsland.it...
> > hai difeso l'indifendibile (indovina la figura retorica).
> Non la devo indovinare. La so.
> Per quanto ti possa sembrare strano, non ti vedo come un insegnante, che
> possa anche interrogarmi.
> Veniamo al discorso di Cap.
> Tu hai scritto qualcosa come "Non c'è nulla di peggio della retorica, sia
> intesa nell'accezione strettamente etimologica che nel significato comune".
> Cap ha risposto con un'esemplificazione delle figure retoriche che usi tu.
> Non c'è nulla di indifendibile, a parte il fatto che si è preso del
> pagliaccio.
> Non si capisce perché.
Capisci che la presenza di qualche figura retorica - ove non involontaria
o immaginaria, come il presunto asindeto, lo pseudo-ossimoro e
l'inesistente ipotiposi citati: conosce bene le figure, il signor cap! -
non può certo fare di per sè retorica?
E' una bestialità pensare questo, è come ritenere che una successione di
accordi (le figure retoriche) faccia una composizione (la retorica).
Il mio discorso può esser stato stupido, ma è tutto fuorchè retorico, anzi
_retorica_.
Ci sono persone che riescono a fare dell'ottima retorica (nel senso
appunto di persuasione) senza utilizzare alcuna figura e basando invece il
discorso sulla chiarezza, semplicità , fluidità , proprietà di linguaggio o
quant'altro. O, per dire, sulla commozione o sullo sdegno.
Retorica è un termine molto generico e, inteso nel suo etimo, significa
semplicemente saper usare la parola con arte.
Nell'altro significato indica invece un discorso ampolloso e superficiale.
Questo dice il dizionario della lingua itaGliana.
Punto.
Detto questo, è penoso assistere per l'ennesima volta all'ennesima,
stupida diatriba fuori tema. Io volevo parlare della Callas e degli
interpreti in generale. Sarebbe stato ben più interessante sviluppare
questo argomento che, invece e come al solito, è stato forzatamente
annichilito. Io non faccio queste pagliacciate nei confronti di chi prova
a sollevare questioni _musicali_ . Cerco di rispettarle, se non altro per
educazione. Al limite sto zitto, non intervengo per mettere i puntini
sulle "o" in questioni fuori tema.
--
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Re: E' strano [messaggio #7575 è una risposta a message #7473] |
mar, 30 novembre 2010 09:15 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Shapiro used clothes ha scritto:
> "Zaz!" <zaz@zaz.com> ha scritto nel messaggio
> news:id0b7f$n4i$1@nnrp-beta.newsland.it...
> > Se leggesse, imho capirebbe il senso nemmeno troppo recondito della frase
> > (che comprende anche la riga che hai tagliato), e dunque anzi sarebbe
> > contentissima.
> > Tu invece non hai capito una cippa, purtroppo.
> Ricordo di averle sentito dire qualcosa come "Suono questo pezzo da decenni
> e non sono sicura di averlo capito. Non so neppure di preciso se mi piace o
> meno, se è bello o no". Poi si è rivolta al pubblico per chiedere se a loro
> piaceva, cosa ne pensavano.
> Non c'è male.
> Una sprovveduta, se la si prende alla lettera.
> Ho il sospetto che ci sia sotto qualcosa di più.
> Di persona è sempre stata deliziosa (le poche volte che ho avuto il piacere
> di vederla e ascoltarla, non solo suonare), una donna fantastica.
Premettendo che non reputo affatto la Argerich antipatica, nè tantomeno
sprovveduta, un artista non è umanamente fantastico, almeno secondo i miei
principi, se è affabile con il pubblico.
Per me è fantastico se, potendo, ha qualche progetto, sentito nel suo
cuore, da proporre, anche a sue spese, nell'interesse della cultura.
Poi mi auguro che sia affabile nella vita privata, questo è un altro
discorso.
Aggiungo che un artista non dovrebbe mai rivolgersi al pubblico durante un
concerto, nè descrivere il programma, nè tantomeno commentare un brano.
Dovrebbe inoltre avere cura almeno della sua pettinatura, cosa che alla
Argerich sfugge del tutto, e che è improponibile ad un concerto.
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Re: E' strano [messaggio #7576 è una risposta a message #7573] |
mar, 30 novembre 2010 09:42 |
cap Messaggi: 659 Registrato: novembre 2010 |
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On 30 Nov, 08:57, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> Capisci che la presenza di qualche figura retorica
[...]
> non può certo fare di per sé retorica?
Capisci che questa è una contraddizione in termini?
> ove non involontaria
Ma fammi il piacere (cit.).
L'antica e nobile arte della retorica è tuttora ben viva, anche nel
parlare moderno. Ne succhiamo i princìpi insieme con il latte materno,
a scuola ne impariamo le regole insieme con la grammatica e la
sintassi, e poi le mettiamo in pratica - ci piaccia o no, consapevoli
o no - ogni volta che esprimiamo il nostro pensiero. Questo intendevo
quando ho messo in rilevo le figure retoriche presenti nel tuo
messaggio.
Disprezzare la retorica, "intesa nell'accezione strettamente
etimologica", è disprezzare noi stessi e il nostro modo di rapportarci
con il prossimo.
Poi, la parola retorica è entrata nell'uso anche con una valenza
negativa, è vero. Ma tu avevi scritto che "non c'è nulla di peggio
della retorica, sia intesa nell'accezione strettamente etimologica che
nel significato comune", e questo è profondamente sbagliato.
> il presunto  asindeto, lo pseudo-ossimoro e l'inesistente ipotiposi
> citati: conosce bene le figure, il signor cap!
Invece tu le conosci a menadito, vero?
> Il mio discorso può esser stato stupido
Puoi dirlo forte :)
> ma tutto fuorché retorico, anzi
Anzi.
> Ci sono persone che riescono a fare dell'ottima retorica
> (nel senso appunto di persuasione) senza utilizzare
> alcuna figura
Fammi qualche esempio.
> basando invece il discorso sulla chiarezza, semplicità ,
> fluidità , proprietà di linguaggio o quant'altro.
Dunque, per te la retorica è l'arte di non parlar chiaro, con fluiditÃ
e proprietà di linguaggio?
> O, per dire, sulla commozione o sullo sdegno.
Invece con la retorica non è possibile suscitare né commozione né
sdegno?
> Retorica è un termine molto generico e, inteso nel suo etimo,
> significa semplicemente saper usare la parola con arte.
Ma guarda!, chi l'avrebbe mai detto?
Essere semplici, fluidi e appropriati nel parlare, dunque, non è
un'arte. Interessante.
> Nell'altro significato indica invece un discorso ampolloso e superficiale..
Grazie, questa mi mancava :)
> Detto questo, è penoso assistere per l'ennesima volta
> all'ennesima, stupida diatriba fuori tema.
Sai com'è, qualcuno il fuoritema - consapevolmente o no - l'ha
iniziato.
> Io volevo parlare della Callas e degli
> interpreti in generale.
Incensando la prima e tirando una montagna di sterco sugli altri.
Davvero splendido, complimenti.
> Cerco di rispettarle, se non altro per educazione
La tua educazione ti induce a dare del pagliaccio ai tuoi
interlocutori?
Anche questo è molto interessante. Metodo Montessori, suppongo.
> Al limite sto zitto, non intervengo per mettere i puntini
> sulle "o" in questioni fuori tema.
Devo ammettere che ti preferisco quando stai zitto.
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Re: E' strano [messaggio #7577 è una risposta a message #7575] |
mar, 30 novembre 2010 09:48 |
cap Messaggi: 659 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 30 Nov, 09:15, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> Aggiungo che un artista non dovrebbe mai rivolgersi al pubblico
> durante un concerto, n descrivere il programma, né tantomeno
> commentare un brano.
Se ne evince che Antonio Ballista non è un artista. E pensare,
poverino, che credeva di aver trovato il modo di invogliare la gente a
seguire i concerti. Ha triplicato il numero degli spettatori,
raccontando cose interessanti su quello che sta per suonare. Ma non è
un artista.
Peggio per lui.
> Dovrebbe inoltre avere cura almeno della sua pettinatura, cosa
> che alla Argerich sfugge del tutto, e che è improponibile ad un
> concerto.
Stupefacente come qualcuno riesca a pensare certe cose senza poi
vergognarsi.
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Re: E' strano [messaggio #7578 è una risposta a message #7574] |
mar, 30 novembre 2010 09:48 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
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egmont ha scritto:
> Der Bildungsphilister ha scritto:
>
>>> Il "rubato" arbitrario (impossibile negare che tale non sia quello della
>>> Argherich), in Chopin
>>> poi!, non articola nulla. Quando si parla, le parole le si articolano bene
>>> solo attraverso il
>>> controllo e il metodo. E così nella musica.
>
>
>> E come nella musica, quando si parla non si va mai perfettamente a
>> tempo, proprio per dare espressività e articolazione al discorso.
>
>
> E questo non c'entra nulla col "rubato", mi piacerebbe che fosse un
> concetto ovvio anche per te, ma la vedo ahimè dura.
Con il "rubato" c'entra eccome, evidentemente est modus in rebus e
bisogna vedere il quanto e il come, e fino a che non inizieremo a
parlare di una precisa esecuzione con la musica sotto il naso temo che
continueremo a spandere della gran aria fritta.
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Re: E' strano [messaggio #7580 è una risposta a message #7556] |
mar, 30 novembre 2010 09:58 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
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Zaz! ha scritto:
> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:id0c6q$18k$1@news.newsland.it...
>> Molti fanno fatica a comprendere che la mente dello strumentista
>> interprete autentico è completamente diversa da quella del compositore,
>> del direttore d'orchestra o quant'altro entri nei meandri, come detto
>> prima, strutturali della composizione.
>> Sono attitudini diverse, meccanismi diversi del cervello.
>
> dipende da chi.
> Non è detto.
>
>> Un bravo direttore d'orchestra non sarà MAI strumentista eccezionale, così
>> come uno strumentista eccezionale non sarà MAI un bravo direttore
>> d'orchestra.
>
> mah
> semplicemente perché il livello richiesto oggi è tale che il tempo manca per
> approfondire tutto, ma non si tratta affatto di una questione di cervello.
Infatti. E', del tutto ovviamente, una questione di specializzazione e
quindi di tempo, come ben sappiamo tutti noi che abbiamo avuto a che
fare con direttori che sono nati come strumentisti anche di altissimo
livello e con strumentisti di altissimo livello che hanno provato a
dirigere con esiti più che dignitosi. Non ci si inventa nè direttori nè
strumentisti di altisimo livello, e curare allo stesso livello tutte e
due le cose è quasi impossibile.
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Re: E' strano [messaggio #7581 è una risposta a message #7578] |
mar, 30 novembre 2010 10:37 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
> > Der Bildungsphilister ha scritto:
> >
> >>> Il "rubato" arbitrario (impossibile negare che tale non sia quello della
> >>> Argherich), in Chopin
> >>> poi!, non articola nulla. Quando si parla, le parole le si articolano
bene
> >>> solo attraverso il
> >>> controllo e il metodo. E così nella musica.
> >
> >
> >> E come nella musica, quando si parla non si va mai perfettamente a
> >> tempo, proprio per dare espressività e articolazione al discorso.
> >
> >
> > E questo non c'entra nulla col "rubato", mi piacerebbe che fosse un
> > concetto ovvio anche per te, ma la vedo ahimè dura.
> Con il "rubato" c'entra eccome, evidentemente est modus in rebus e
> bisogna vedere il quanto e il come, e fino a che non inizieremo a
> parlare di una precisa esecuzione con la musica sotto il naso temo che
> continueremo a spandere della gran aria fritta.
Stiamo parlando di articolazione del discorso, sveglia!
Cosa c'entra il *rubato*, cioè un ritenere misto accelerare a piacere su
una data frase, con l'articolazione di un periodo?
C'è bisogno di musica sotto il naso per capire?
Davvero il rubato ti è di ausilio all'articolazione di un periodo?
Io per articolare faccio leva caso mai sulla scomposizione, sulla
divisione, sulla distinzione, sull'ordine. Non certo sul rubato.
Il rubato nella musica non articola nulla, fattene una ragione.
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Re: E' strano [messaggio #7583 è una risposta a message #7576] |
mar, 30 novembre 2010 11:03 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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cap ha scritto:
> On 30 Nov, 08:57, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> > Capisci che la presenza di qualche figura retorica
> [...]
> > non può certo fare di per sé retorica?
> Capisci che questa è una contraddizione in termini?
> > ove non involontaria
> Ma fammi il piacere (cit.).
> L'antica e nobile arte della retorica è tuttora ben viva, anche nel
> parlare moderno. Ne succhiamo i princìpi insieme con il latte materno,
> a scuola ne impariamo le regole insieme con la grammatica e la
> sintassi, e poi le mettiamo in pratica - ci piaccia o no, consapevoli
> o no - ogni volta che esprimiamo il nostro pensiero. Questo intendevo
> quando ho messo in rilevo le figure retoriche presenti nel tuo
> messaggio.
Ah beh, se la poniamo in questi termini si può dire di tutto senza aver
torto nè ragione. Più modestamente, si aggiungono concetti di nessuna
pertinenza ed utilità alla questione.
Cosa mi importa di quello che intendi tu con "retorica"?
E perchè mai dovrebbe interessarmi?
Sei tu ad esserti inserito affermando inizialmente "Mi chiedo (e non è la
prima volta) se sai di che cosa parli."
Io a questa affermazione rispondevo.
Quando uso il termine "retorica" so di cosa parlo: mi riferisco banalmente
al significato quale si trova nei comuni dizionari: (1) (etimologico) arte
del sapere parlare o (2) discorso ampolloso e superficiale.
Poi, sinceramente, dei tuoi inutili approfondimenti sul concetto in esame,
francamente non mi frega nulla.
P.S) è inutile che tu scada nel battibecco, come hai fatto nel resto del
tuo messaggio che ho prontamente falciato. Il battibecco a colpi di
"quoting" non mi interessa, lo trovo insostenibile, infantile e noioso.
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Re: E' strano [messaggio #7584 è una risposta a message #7576] |
mar, 30 novembre 2010 11:06 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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cap ha scritto:
> On 30 Nov, 08:57, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> > Capisci che la presenza di qualche figura retorica
> [...]
> > non può certo fare di per sé retorica?
> Capisci che questa è una contraddizione in termini?
> > ove non involontaria
> Ma fammi il piacere (cit.).
> L'antica e nobile arte della retorica è tuttora ben viva, anche nel
> parlare moderno. Ne succhiamo i princìpi insieme con il latte materno,
> a scuola ne impariamo le regole insieme con la grammatica e la
> sintassi, e poi le mettiamo in pratica - ci piaccia o no, consapevoli
> o no - ogni volta che esprimiamo il nostro pensiero. Questo intendevo
> quando ho messo in rilevo le figure retoriche presenti nel tuo
> messaggio.
Ah beh, se la poniamo in questi termini si può dire di tutto senza aver
torto nè ragione. Più modestamente, si aggiungono concetti di nessuna
pertinenza ed utilità alla questione.
Cosa mi importa di quello che intendi tu con "retorica"?
E perchè mai dovrebbe interessarmi?
Sei tu ad esserti inserito affermando inizialmente "Mi chiedo (e non è la
prima volta) se sai di che cosa parli."
Io a questa affermazione rispondevo.
Quando uso il termine "retorica" so di cosa parlo: mi riferisco banalmente
al significato quale si trova nei comuni dizionari: (1) (etimologico) arte
del sapere parlare o (2) discorso ampolloso e superficiale.
Poi, sinceramente, dei tuoi inutili approfondimenti sul concetto in esame,
francamente non mi frega nulla.
P.S) è inutile che tu scada nel battibecco, come hai fatto nel resto del
tuo messaggio che ho prontamente falciato. Il battibecco a colpi di
"quoting" non mi interessa, lo trovo insostenibile, infantile e noioso.
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Re: E' strano [messaggio #7587 è una risposta a message #7580] |
mar, 30 novembre 2010 11:14 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> Zaz! ha scritto:
> > "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> > news:id0c6q$18k$1@news.newsland.it...
> >> Molti fanno fatica a comprendere che la mente dello strumentista
> >> interprete autentico è completamente diversa da quella del compositore,
> >> del direttore d'orchestra o quant'altro entri nei meandri, come detto
> >> prima, strutturali della composizione.
> >> Sono attitudini diverse, meccanismi diversi del cervello.
> >
> > dipende da chi.
> > Non è detto.
> >
> >> Un bravo direttore d'orchestra non sarà MAI strumentista eccezionale, così
> >> come uno strumentista eccezionale non sarà MAI un bravo direttore
> >> d'orchestra.
> >
> > mah
> > semplicemente perché il livello richiesto oggi è tale che il tempo manca
per
> > approfondire tutto, ma non si tratta affatto di una questione di cervello.
> Infatti. E', del tutto ovviamente, una questione di specializzazione e
> quindi di tempo, come ben sappiamo tutti noi che abbiamo avuto a che
> fare con direttori che sono nati come strumentisti anche di altissimo
> livello e con strumentisti di altissimo livello che hanno provato a
> dirigere con esiti più che dignitosi.
Ma fammi il piacere... strumentisti di altissimo livello che poi sono
stati anche eccellenti direttori? E chi sarebbero? Se mi fai qualche nome
te ne sarei grato.
Dirigere/comporre e _suonare uno strumento in concerto_ rappresentano due
tendenze diverse.
Chi nasce chirurgo non potrà _mai_ essere un eccellente diagnosta, anche
se entrambi si occupano di medicina.
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Re: E' strano [messaggio #7592 è una risposta a message #7583] |
mar, 30 novembre 2010 11:08 |
cap Messaggi: 659 Registrato: novembre 2010 |
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On 30 Nov, 11:03, egmont...@email.it (egmont) wrote:
> Ah beh, se la poniamo in questi termini si pu dire di tutto
Ma io non ho "detto di tutto", ho semplicemente cercato di mettere in
rilievo quanto l'affermazione "non c'è niente di peggio" eccetera
fosse - diciamo così - ingiusta, fondata com'è sulla tua erronea
convinzione di non ricorrere mai alla retorica.
> Cosa mi importa di quello che intendi tu con "retorica"?
Niente, l'ho capito. Invece a me importa(va) quello che intendi tu. Ho
sbagliato: mi sono illuso di aver a che fare con una persona dalla
mente aperta - almeno un pochino. Non è così, pazienza!
> E perch mai dovrebbe interessarmi?
Perché il confronto con il prossimo è utile soltanto quando conduce a
un arricchimento reciproco. Invece tu intervieni in questo ng sempre e
solo per dire cose come "ma sentite questo, non ho ragione a pensare
che sia il meglio del meglio?" e "non è un peccato mortale che
quest'altro sia stato dimenticato? ma per vostra fortuna ci sono io" e
ancora "c'è qualcuno che come me ritiene, giustamente, che questi
altri facciano schifo?". E se qualcuno osa contraddirti allora è un
pagliaccio.
Insomma, nei tuoi messaggi c'è solo "io, io, io", e basta. Mi
arricchiscono? Mi servono a qualcosa? No. E allora che cosa me ne
importa? Nulla. Infatti di solito non ti rispondo. Ma, come dicono i
miei amici romani, quanno ce vvo' ce vvo' :)
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