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Re: Britten [messaggio #13221 è una risposta a message #13210] |
sab, 26 febbraio 2011 17:08 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 26 Feb, 14:51, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> "luziferszorn" <pan25...
>
> > putacaso c'ho un filmato anche per questo
> >http://www.youtube.com/watch?v=A62raWhv_Eo
>
> A seguire i tuoi criteri, ci sarebbe da far notare che questa pubblicit
> veramente rispettosa nei confronti delle donne.
>
la pubblicità è simpatica, carina, demenziale quel tanto che basta per
scatenare le ire delle neo-femministe reazionarie: principianti
dell'analisi "testuale" e campionesse della decodifica aberrante.
C'era un precedente, al quale questo sicuramente si ispira, "rasa il
pratino", per certi versi eccessiva, infatti c'era una qualche deriva
razzista, ma poca cosa confronto a tanto altro marciume che invade la
tv e che siccome non fa leva direttamente sul gioco della metafora
sessuale, alle neofemreaz non interessa.
ora evita di dire che sei d'accordo con me. lo sappiamo.
lz
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Re: Britten [messaggio #13228 è una risposta a message #13194] |
sab, 26 febbraio 2011 21:32 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Zaz! ha scritto:
> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:ik8mbh$7i0$1@news.newsland.it...
> > So che questo post potrà essere giudicato stupido o supponente, ma non
> > importa.
> >
> > Vi chiedo se c'è qualcuno che come me non sopporta la musica di Britten.
> ehm.....ergh....hmmm...beh...io.
Oh meno male che non sono solo.
L'altra sera, ad ulteriore dimostrazione del mio autolesionismo, ho
riascoltato il
dies irae del war requiem,
http://www.youtube.com/watch?v=8p3jNMCbaK0
secondo me questa è roba per stomaci forti.
Una cosa oscena.
Poi, mi dite tutti che faccio di continuo inutili paragoni, ma come non
considerare che
proprio negli anni in cui Britten scriveva quell'oscenità , Ligeti scriveva
ben altro requiem.
Oppure, sempre a proposito di requiem intorno al 1960, che dire di
quest'altro, superlativo?
http://www.youtube.com/watch?v=6lgk8MdM_jw
Ah che classe, Takemitsu.
Alla luce di queste cose, come non si possono fare paragoni?
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
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Re: Britten [messaggio #13247 è una risposta a message #13245] |
dom, 27 febbraio 2011 00:47 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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On 26 Feb, 23:56, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> Una bella ragazza che con quel fare da angelo del focolare sesso compreso
> insiste su una frase equivoca, ti pare poco sessista? Poco consolatorio?
> Credibile?
>
E' semplicemente un "gioco", e tale sarebbe anche se fosse una
racchietta a farlo. Rimane una pubblicità che vuole essere un po'
scema per esorcizzare le paranoie sessuali sulla lunghezza del pene e,
al contempo, provocare (perché capita l'antifona, ora eccedono tutti
per far parlare di sé e del prodotto); quindi gioca, appunto,
sull'equivoco "mi piace piccolo" e la forma/nome della macchinetta per
caffe' (fallicamente pur sempre enorme): "lo prendo al mattino ed è
una bella giornata", si recita quialcosa del genere. Avrebbe approvato
anche Mozart :-)) Sessismo significa collocare qualcuno in un ruolo
subalterno sulla base di una discriminazione sessuale. Qua c'è solo
l'iperbole fumettistica della metafora sessuale. E solo la paranoia
puritana può immaginare che uno spot del genere sia lesivo della
dignità della donna o, addirittura, "danneggiare", per induzuoine di
stereotipi, le adolescenti (peraltro c'è proprio una derisione dello
sterotipo del pene grosso). la sessualità rimane un piacere e un
gioco; e questo lo spot trasmette. in questo paese c'è puzza di
inquisizione: facciamo sparire la sessualità così spariscono anche
ricci, le veline e berlusconi. Che massa di idioti per dio. Così
mentre la sinistra si preoccupa delle minigonne Ferrara e Sgarbi
arrivano su raiUno e B riaffonda le radici un altro po'.
Basta. Stanotte c'è Sokurov con Moloch: fate vedere questo alle
adolescenti che così capiscono l'Eco, l'antifona e anche la metafora.
lz
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Re: Britten [messaggio #13264 è una risposta a message #13247] |
dom, 27 febbraio 2011 12:51 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:71ac2d87-7798-4328-a57c-e4273eaf13d9@u14g2000vbg.googlegroups.com...
>scema per esorcizzare le paranoie sessuali sulla lunghezza del pene e,
Esorcizzare?
C'è un equivoco che cerca di piazzare una merce in base a una strategia
compensativa, consolatoria (il fantomatico protagonista ce l'avrà anche
piccolo, ma dura, è efficace ed è sempre pronto; analizza bene il testo).
Che poi sarebbe piaciuto a Mozart, può anche darsi. Non vedo cosa cambi, ma
può darsi.
>Sessismo significa collocare qualcuno in un ruolo
>subalterno sulla base di una discriminazione sessuale.
E' una possibile definizione.
Diciamo (concetto generalissimo) che lo spot attinge all'ideologia diffusa
per cui l'equivalente generale del maschio è il pene. Il pene è l'unità di
misura dell'individuo adulto di genere maschile. Sempre lì siamo. Ci gioca
sopra. Non mi pare che la irrida, perché la comunicazione verte appunto
sull'equivoco.
Se c'è di mezzo una definizione dell'essere umano monodimensionale, su base
esclusiva degli attributi sessuali (basta già questo per parlare di
sessismo), il fatto che la cosa sia servita in modo blandamente ironico non
cambia la strategia di base. L'ideologia c'è, scherzarci sopra può servire a
vendere. Certo non la cambia.
Non fa male, non fa neppure bene. Di certo non mi indigna (non me ne
potrebbe importare di meno; insisto perché litigare con te è divertente), ma
non capisco il tuo entusiasmo.
>Qua c'è solo
>l'iperbole fumettistica della metafora sessuale.
Gli ideologemi sono quasi sempre iperbolici, è una delle loro
caratteristiche retoriche. Sennò come fanno a semplificare?
>E solo la paranoia
>puritana può immaginare che uno spot del genere sia lesivo della
>dignità della donna o, addirittura, "danneggiare", per induzuoine di
>stereotipi, le adolescenti
E chi ha detto tutto ciò? Lo stai dicendo tu adesso.
Per pensarlo bisogna non aver mai sentito un discorso tra adolescenti o
donne giovanissime; e non che ci voglia tanto, soprattutto le ragazze sono
mediamente esibizioniste, pare non dispiaccia farsi sentire (per esempio in
ascensore o in altri luoghi pubblici in cui la prossimità è inevitabile) da
un adulto. Una forma di gallismo al contrario.
Va da sé che ci si può prestare (sorprendendosi) o deluderle facendo finta
di niente (ci sono pure quelle tonne che alzano sempre più la voce). Ma il
modo di pensare c'è, è chiaro e documentato, anche se esagerano di
proposito.
Sono mediamente assai più sessiste, proprio le ragazze, che a sentir
qualcuno (tipo Evira Banotti; "tutto è stupro, fino a prova contraria")
sarebbero sempre e solo povere vittime, di quello spot.
>(peraltro c'è proprio una derisione dello
>sterotipo del pene grosso).
Non credo. Lo sfrutta, lo stereotipo, che potrebbe persino essere confermato
(l'equivoco caffettiera-membro virile si diffonde su tutto il testo, dando
vita a un'analogia piuttosto articolata; c'è la "notte birichina" e c'è
molto altro, verso la fine; già sull'uso dell'aggettivo "birichino" ce ne
sarebbe da dire). Non si irride veramente all'ossessione performativa,
diciamo così. La quale non verte solo sulle dimensioni.
Oh, non sto facendo una crociata; quelli ossessionati dalla lunghezza del
pene e dal numero delle prestazioni, a meno che non si tratti di effettivi
problemi fisici, per me hanno quello che si meritano.
>la sessualità rimane un piacere e un
>gioco; e questo lo spot trasmette.
Ci mancherebbe che fosse altro.
Lo spot non lo trasmette per niente, imho. Non confondiamo il gioco della
sessualità , che è fatto anche di equivoci, con gli equivoci linguistici (e
non) di questo testo. Che più che mettere in gioco (effettivo, imprevedibile
negli esiti) uno spessore di senso, a parer mio lo veicola in una direzione
ben precisa: il mio benessere dipende in toto da un referente che si chiama
"piccolo". Su questa base subentra l'equivocità , e l'elemento comico
(secondario).
E ripeto: la cosa non mi scandalizza (da queste parti credo, forse
immodestamente, uno dei più convintamente liberisti; di sicuro non mi
piacciono le geremiadi generalizzanti sui consumi).
Ma da qui a farne una bandiera di liberazione...leggi bene; fin dall'inizio
ho scritto "a seguire i tuoi criteri, si potrebbe dire...". I tuoi. Non i
miei.
>in questo paese c'è puzza di
>inquisizione: facciamo sparire la sessualità così spariscono anche
>ricci, le veline e berlusconi.
Vero.
Ricci e le veline non mi danno alcun fastidio, ci tengo a precisare.
>Che massa di idioti per dio.
Vero anche questo.
dR
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Re: Britten [messaggio #13271 è una risposta a message #13264] |
dom, 27 febbraio 2011 13:32 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 27 Feb, 12:51, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> "luziferszorn" <pan25...@gma
> >scema per esorcizzare le paranoie sessuali sulla lunghezza del pene e,
>
> Esorcizzare?
> C' un equivoco che cerca di piazzare una merce in base a una strategia
> compensativa, consolatoria (il fantomatico protagonista ce l'avr anche
> piccolo, ma dura, efficace ed sempre pronto; analizza bene il testo).
Eh già . Mo' adesso vedi che dobbiamo dire che la condizione più
"nature" è quella in cui il coso (piccolo o grande che sia) non
funziona o funziona male, o comunque funziona secondo clerical-
normalità , ovvero secondo una condizione-prestazione che non comunichi
gioia e divertimento, ma solo dovere (Jesus Thinks You're a Jerk by
FZ).
Suvvia, evidentemente non sbaglio quando noto un certo legame tra la
tua analisi-approccio e quelle delle neo-fem reazionarie. Piccolo è il
nome dell'elettrodomestico, che è piccolo rispetto alla media delle
macchine per caffè, ma grande assai se metaforicamente associato al
piselluccio-caruccio della canzoncina; quindi se vogliamo il testo usa
una tecnica di conflitto funzionale ad una non definizione univoca; il
che significa che il pene sarà un po' come dio vorrà , anzi come venere
saprà farlo crescere..... Anche perché la lingua batte sempre dove
Linda vuole.......
lz
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Re: Britten [messaggio #13293 è una risposta a message #13130] |
dom, 27 febbraio 2011 12:33 |
Emma Messaggi: 16 Registrato: dicembre 2010 |
Junior Member |
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Io amo profondamente Britten e sarei veramente felice di sentirlo in Teatro,
cosa che avviene molto raramente, quindi non so di cosa ti lamenti.
"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
news:ik8mbh$7i0$1@news.newsland.it...
> So che questo post potrà essere giudicato stupido o supponente, ma non
> importa.
>
> Vi chiedo se c'è qualcuno che come me non sopporta la musica di Britten.
>
> Io magari posso essere antipatico, polemico, ma sono sempre stato, in
> larga misura, di "bocca buona" per i compositori.
> Davvero è arduo trovare compositori di fama che mi irritino.
> Benjamin Britten è uno di questi.
> Per me tutto quel cumulo di tardo '900 annacquato, di stupido eclettismo,
> di continue banalità ritmiche e melodiche, di volgare furbizia nel sapersi
> proporre al grande pubblico, è qualcosa di insopportabile.
>
> Non a caso, a parte l'Inghilterra, è il Jolly dei teatri italiani che
> devono in qualche modo, col naso tappato, barcamenarsi in qualche proposta
> di musica degli ultimi decenni.
> Gli enti lirici italiani con Britten si parano sempre ipocritamente il
> culo.
>
> E il pubblico crede di assistere a qualcosa al passo coi tempi.
>
> Vabeh, scusate lo sfogo.
>
> La mia domanda era solo per cercare conforto :-), non per imporre mie
> opinioni.
>
> E' che davvero non sopporto che questo proponga La Scala nell'attuale
> stagione, come evento culturale "contemporaneo". Accanto ovviamente ad un
> titolo del compositore di turno pescato dalla solita cerchia "milanese"
> degli ultimi anni.
>
> Non so, io sono anni che quando sento parlare de La Scala ho come il
> vomito.
> Specie sapendo che come cittadino contribuisco anche io allo sfacelo di
> questo teatro.
>
>
>
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> --
>
> questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
> http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
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