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stia avvertito il compositore [messaggio #121689] sab, 24 settembre 2011 22:26 Messaggio successivo
llogi  è attualmente disconnesso llogi
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"Stia avvertito il Compositore di non cominciare giammai senza aver
fatto un cenno universale. Se comincerà all'improvviso egli azzarderà di
cominciare da solo. La ragione è che l'usanza solida de' Sonatori delle
Opere è di tenere conferenza tra loro nel tempo de' Recitativi, o di
presentare il Tabacco a' loro vicini, o di smoccolare con un chiodo le
candele, o di accordare forte per far sentire la virtù loro, o di
cominciare a mettersi adagio sul naso gli Occhiali, e poi sonare a tutto
dell'agio dopo gli altri" (Francesco Maria Veracini 1760)

--
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: llogi@dada.it
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Re: stia avvertito il compositore [messaggio #121762 è una risposta a message #121689] dom, 25 settembre 2011 00:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
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Una raccomandazione, che mi ha dato uno dei miei insegnanti di
composizione, è quella di non lasciare in tacet troppo a lungo gli
strumenti. Il rischio è ben descritto nel gustoso frammento che hai
riportato.

L'altra raccomandazione di questo tenore è quella di non far suonare
insieme due soli violini, perché sarebbe sicuramente un disastro.
Aggiungendone un terzo, c'è la possibilità che due di loro siano
reciprocamente in tono e sovrastino l'altro.

E non abbiamo parlato delle viole...

Ciao,
Paolo
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122354 è una risposta a message #121689] lun, 26 settembre 2011 09:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Ah, il buon vecchio teatro di una volta... :-)

ciao

WK
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122499 è una risposta a message #121762] lun, 26 settembre 2011 19:38 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 25/09/2011 0.24, Paolo Tramannoni ha scritto:
> L'altra raccomandazione di questo tenore è quella di non far suonare
> insieme due soli violini, perché sarebbe sicuramente un disastro.

Qui però non sono d'accordo... è una specie di dogma che si tramanda di
generazione in generazione, per demolirlo basta vedere come sono seduti
gli archi in tutte le orchestre del mondo! :-)

ciao

WK
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122501 è una risposta a message #122499] lun, 26 settembre 2011 20:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Kowalski" <ko@walski.net> ha scritto nel messaggio
news:4e80b89f$0$6830$5fc30a8@news.tiscali.it...
> Il 25/09/2011 0.24, Paolo Tramannoni ha scritto:
>> L'altra raccomandazione di questo tenore è quella di non far suonare
>> insieme due soli violini, perché sarebbe sicuramente un disastro.
>
> Qui però non sono d'accordo... è una specie di dogma che si tramanda di
> generazione in generazione, per demolirlo basta vedere come sono seduti
> gli archi in tutte le orchestre del mondo! :-)

a dire la verità, in piccoli e piccolissimi organici si preferisce
sicuramente due violini (in altre parole un solo leggìo) a tre, questo è
certo. Molti meno problemi.
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122806 è una risposta a message #122501] mar, 27 settembre 2011 10:09 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 26/09/2011 20.43, Herr von Faninal ha scritto:
> a dire la verità, in piccoli e piccolissimi organici si preferisce
> sicuramente due violini (in altre parole un solo leggìo) a tre, questo è
> certo. Molti meno problemi.

Non lo sapevo... ricordo di avere ricevuto anch'io il dogma "mai 2 archi
in unisono", e hai voglia tu a portare esempi di fior di compositori che
assegnavano la tale parte espressamente a 2 violini in unisono... poi
vari amici che suonano archi mi hanno in sostanza detto che a livello
professionale il problema dell'unisono semplicemente non esiste,
portandomi appunto l'esempio dell'orchestra, in cui si lavora sempre a
coppie.

Ma se mi dici così, forse allora la questione è ancora dibattuta... chissà!

ciao

WK
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122807 è una risposta a message #122806] mar, 27 settembre 2011 10:15 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Kowalski" <ko@walski.net> ha scritto nel messaggio
news:4e8184ce$0$6834$5fc30a8@news.tiscali.it...
> Il 26/09/2011 20.43, Herr von Faninal ha scritto:
>> a dire la verità, in piccoli e piccolissimi organici si preferisce
>> sicuramente due violini (in altre parole un solo leggìo) a tre, questo è
>> certo. Molti meno problemi.
>
> Non lo sapevo... ricordo di avere ricevuto anch'io il dogma "mai 2 archi
> in unisono", e hai voglia tu a portare esempi di fior di compositori che
> assegnavano la tale parte espressamente a 2 violini in unisono... poi vari
> amici che suonano archi mi hanno in sostanza detto che a livello
> professionale il problema dell'unisono semplicemente non esiste,
> portandomi appunto l'esempio dell'orchestra, in cui si lavora sempre a
> coppie.
>
> Ma se mi dici così, forse allora la questione è ancora dibattuta...
> chissà!

Non saprei, per quanto ne so è solo una questione pratica. Quando hai tre
per parte è più difficile essere intonati che con due.
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122809 è una risposta a message #122807] mar, 27 settembre 2011 10:59 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:

> Non saprei, per quanto ne so è solo una questione pratica. Quando hai tre
> per parte è più difficile essere intonati che con due.

Conosco orchestre che hanno questo problema anche con un solo strumento
per parte.

Ciao,
Paolo
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122812 è una risposta a message #122809] mar, 27 settembre 2011 11:12 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k89232.1130h9g1efvrocN%ptram@despammed.com...
> Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:
>
>> Non saprei, per quanto ne so è solo una questione pratica. Quando hai tre
>> per parte è più difficile essere intonati che con due.
>
> Conosco orchestre che hanno questo problema anche con un solo strumento
> per parte.

:-)
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122856 è una risposta a message #122806] mar, 27 settembre 2011 14:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Kowalski <ko@walski.net> wrote:

> Non lo sapevo... ricordo di avere ricevuto anch'io il dogma "mai 2 archi
> in unisono", e hai voglia tu a portare esempi di fior di compositori che
> assegnavano la tale parte espressamente a 2 violini in unisono...

Di solito quando è scritto "2 violini soli" (per esempio nel Requiem di
Verdi) finisce quasi sempre che la parte la suona uno solo. E c'è anche
un precedente d'autore per la pratica contraria: nel frontespizio del
Rosenkavalier Strauss precisa che per il complesso viennese sul palco
vuole o cinque archi solisti (bravi e con strumenti di buona voce), o
tutte le parti sostanziosamente rinforzate, ma *non* due strumentisti
per parte.


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Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122894 è una risposta a message #122812] mar, 27 settembre 2011 15:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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In ogni caso, devo specificare che il consiglio dei tre violini mi è
stato dato da un bravo docente canadese, che è però allo stesso tempo un
compositore di non grandissima esperienza.

Il mio maestro principale, uno dei più importanti compositori
contemporanei, autore molto eseguito e di tecnica strepitosa, mi ha
invece consigliato il sistema del raddoppio. Tendo a preferire la
seconda ipotesi.

Mi chiedo quanto la differenza dei due consigli venga dalla diversa area
geografica (Nord America ed Europa), e quanto dalla diversa esperienza.

Ciao,
Paolo
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122895 è una risposta a message #122501] mar, 27 settembre 2011 15:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Herr von Faninal <big@bang.com> wrote:

> a dire la verità, in piccoli e piccolissimi organici si preferisce
> sicuramente due violini (in altre parole un solo leggìo) a tre, questo è
> certo. Molti meno problemi.

Naturalmente, tu parli per l'orchestra francese con cui credo continui a
suonare in questo periodo. Cioè un'orchestra di solisti, che potrebbero
suonare Strauss o Stravinskij senza direttore.

Ciao,
Paolo
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122897 è una risposta a message #122856] mar, 27 settembre 2011 15:29 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 27/09/2011 14.35, Luca Logi ha scritto:
> Di solito quando è scritto "2 violini soli" (per esempio nel Requiem di
> Verdi) finisce quasi sempre che la parte la suona uno solo.

Tu sei anche violinista se ben ricordo... sai per caso se c'è la prassi
del solista al posto dei 2 indicati anche nella Traviata (terzo atto,
"Teneste la promessa")? E in Wagner (N esempi... il primo che mi viene è
Tristan und Isolde, secondo atto, "Einsam wachend in der Nacht", 8
violini divisi a coppie)?

Quindi ricapitolando concordi con la tesi: "mai 2 archi in unisono"? Mi
si confondono ulteriormente le idee... non mi resta che farmi prestare
un violino e provarci di persona! :-)

ciao

WK
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122898 è una risposta a message #122807] mar, 27 settembre 2011 15:31 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 27/09/2011 10.15, Herr von Faninal ha scritto:
> Non saprei, per quanto ne so è solo una questione pratica. Quando hai tre
> per parte è più difficile essere intonati che con due.

Aspetta... allora non ho capito: stai dicendo che è più difficile tenere
l'intonazione con 3 che con 2?

grazie

WK
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122899 è una risposta a message #122809] mar, 27 settembre 2011 15:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 27/09/2011 10.59, Paolo Tramannoni ha scritto:
> Conosco orchestre che hanno questo problema anche con un solo strumento
> per parte.

Se è per questo ci sono pure orchestre con problemi di ordine pubblico! :-)
Parlavamo della media delle orchestre professionali... ammesso che una
media esista.

ciao

WK
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122945 è una risposta a message #122897] mar, 27 settembre 2011 19:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Kowalski <ko@walski.net> wrote:

> Il 27/09/2011 14.35, Luca Logi ha scritto:
> > Di solito quando è scritto "2 violini soli" (per esempio nel Requiem di
> > Verdi) finisce quasi sempre che la parte la suona uno solo.
>
> Tu sei anche violinista se ben ricordo... sai per caso se c'è la prassi
> del solista al posto dei 2 indicati anche nella Traviata (terzo atto,
> "Teneste la promessa")?

Mai sentito suonato da due violini, sempre uno solo.


> E in Wagner (N esempi... il primo che mi viene è
> Tristan und Isolde, secondo atto, "Einsam wachend in der Nacht", 8
> violini divisi a coppie)?

Questa è una cosa diversa. Molto più semplice. Il suono è comunque
quello di 8 violini.



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Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122946 è una risposta a message #122894] mar, 27 settembre 2011 19:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Paolo Tramannoni <ptram@despammed.com> wrote:

> In ogni caso, devo specificare che il consiglio dei tre violini mi è
> stato dato da un bravo docente canadese, che è però allo stesso tempo un
> compositore di non grandissima esperienza.
>
> Il mio maestro principale, uno dei più importanti compositori
> contemporanei, autore molto eseguito e di tecnica strepitosa, mi ha
> invece consigliato il sistema del raddoppio. Tendo a preferire la
> seconda ipotesi.

Di solito, due strumenti uguali all'unisono hanno un suono molto meno
brillante di uno solo. Sia perché suonando da soli si suona liberi
mentre suonare in coppia è un po' come camminare come i carcerati
incatenati due a due, sia perché non necessariamente i due strumenti
sono suonati esattamente in fase, se occasionalmente finiscono in
controfase le onde sonore tendono a cancellarsi piuttosto che a
sommarsi. Da tre strumenti in su il suono diventa progressivamente più
ricco. Naturalmente il risultato dipende anche da tante cose, come
l'intonazione, lo spettro armonico, il vibrato o la sua assenza, etc.

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Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122947 è una risposta a message #122946] mar, 27 settembre 2011 19:27 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Luca Logi ha pensato forte :
> se occasionalmente finiscono in
> controfase le onde sonore tendono a cancellarsi piuttosto che a
> sommarsi.

si direbbe meglio "in opposizione di fase".
E se sono in quadratura che succede?
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122955 è una risposta a message #122856] mar, 27 settembre 2011 20:51 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Luca Logi" <llogi@dada.it> ha scritto nel messaggio
news:1k89bek.l3cw6h2fuf13N%llogi@dada.it...
> Kowalski <ko@walski.net> wrote:
>
>> Non lo sapevo... ricordo di avere ricevuto anch'io il dogma "mai 2 archi
>> in unisono", e hai voglia tu a portare esempi di fior di compositori che
>> assegnavano la tale parte espressamente a 2 violini in unisono...
>
> Di solito quando è scritto "2 violini soli" (per esempio nel Requiem di
> Verdi) finisce quasi sempre che la parte la suona uno solo. E c'è anche
> un precedente d'autore per la pratica contraria: nel frontespizio del
> Rosenkavalier Strauss precisa che per il complesso viennese sul palco
> vuole o cinque archi solisti (bravi e con strumenti di buona voce), o
> tutte le parti sostanziosamente rinforzate, ma *non* due strumentisti
> per parte.

direi che infatti è giusto. Non ho idea del perché nei gruppi barocchi
piccoli (diciamo da camera) i violinisti preferiscano sempre essere in due
piuttosto che in tre e anche chi ha la responsabilità di concertare (fra
quelli espertissimi che conosco) preferisca sempre due. Anzi, potresti
spiegarmelo tu così finalmente lo capisco anch'io (che ho sempre pensato
fosse meglio tre, ma ogni volta che azzardo l'ipotesi vengo sbranata viva).
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #122956 è una risposta a message #122895] mar, 27 settembre 2011 20:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k89dtd.1960u531dv89tsN%ptram@despammed.com...
> Herr von Faninal <big@bang.com> wrote:
>
>> a dire la verità, in piccoli e piccolissimi organici si preferisce
>> sicuramente due violini (in altre parole un solo leggìo) a tre, questo è
>> certo. Molti meno problemi.
>
> Naturalmente, tu parli per l'orchestra francese con cui credo continui a
> suonare in questo periodo. Cioè un'orchestra di solisti, che potrebbero
> suonare Strauss o Stravinskij senza direttore.

beh....sì
e non parlerei di orchestra ma di gruppo, o di ensemble se vogliamo
fracesizzare. Per fare un'orchestra non basta un leggio per parte.
Comunque i violinisti insistono sul due non sul tre.
I violinisti sono una specie che non sono mai riuscita a capire :-))) (però
se lo dicono una ragione ci sarà)
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #123413 è una risposta a message #122946] mer, 28 settembre 2011 19:38 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 27/09/2011 19.22, Luca Logi ha scritto:
> Di solito, due strumenti uguali all'unisono hanno un suono molto meno
> brillante di uno solo. Sia perché suonando da soli si suona liberi
> mentre suonare in coppia è un po' come camminare come i carcerati
> incatenati due a due, sia perché non necessariamente i due strumenti
> sono suonati esattamente in fase, se occasionalmente finiscono in
> controfase le onde sonore tendono a cancellarsi piuttosto che a
> sommarsi. Da tre strumenti in su il suono diventa progressivamente più
> ricco. Naturalmente il risultato dipende anche da tante cose, come
> l'intonazione, lo spettro armonico, il vibrato o la sua assenza, etc.

E' un punto importante, ma molto dibattuto... per la mia esperienza
personale, i vecchi arrangiatori con 40 anni di esperienza consigliano
di fare come dici tu... e in effetti i fiati delle orchestre spesso
eseguono a solo i passi scritti "a 2" (esempio tipico: sinfonie
classiche, corni a 2 in unisono nel piano); però una volta un luminare
di musica elettronica / acustica / ecc. mi ha detto con la massima
certezza che due strumenti in unisono suoneranno necessariamente con un
suono più forte e ricco di uno solo, vuoi perchè un buon 30% o più di
ciò che si ascolta è composto da rumore (l'arco che striscia, il fiato
dell'esecutore, ecc.), e quello si somma perchè non può andare in
controfase, vuoi per altri vari motivi... insomma alla fine mi aveva
convinto.

Dovremmo fare degli esperimenti... troviamo qualche università svizzera
che ci finanzi! :-)

ciao

WK
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #123727 è una risposta a message #122955] gio, 29 settembre 2011 14:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:

> direi che infatti è giusto. Non ho idea del perché nei gruppi barocchi
> piccoli (diciamo da camera) i violinisti preferiscano sempre essere in due
> piuttosto che in tre e anche chi ha la responsabilità di concertare (fra
> quelli espertissimi che conosco) preferisca sempre due. Anzi, potresti
> spiegarmelo tu così finalmente lo capisco anch'io (che ho sempre pensato
> fosse meglio tre, ma ogni volta che azzardo l'ipotesi vengo sbranata viva).

Non lo so. Nella mia esperienza c'è una orchestra da camera dove, a
furia di provare, alla fine suonavamo in perfetto unisono con l'altro
primo violino. Probabilmente, aggiungendo il terzo, avremmo dovuto
ricominciare da capo.

C'è anche da dire che una cosa è suonare Vivaldi in due, una cosa è
suonare il valzer del Rosenkavalier.

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Re: stia avvertito il compositore [messaggio #123728 è una risposta a message #123413] gio, 29 settembre 2011 14:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Kowalski <ko@walski.net> wrote:

> E' un punto importante, ma molto dibattuto... per la mia esperienza
> personale, i vecchi arrangiatori con 40 anni di esperienza consigliano
> di fare come dici tu... e in effetti i fiati delle orchestre spesso
> eseguono a solo i passi scritti "a 2" (esempio tipico: sinfonie
> classiche, corni a 2 in unisono nel piano); però una volta un luminare
> di musica elettronica / acustica / ecc. mi ha detto con la massima
> certezza che due strumenti in unisono suoneranno necessariamente con un
> suono più forte e ricco di uno solo, vuoi perchè un buon 30% o più di
> ciò che si ascolta è composto da rumore (l'arco che striscia, il fiato
> dell'esecutore, ecc.), e quello si somma perchè non può andare in
> controfase, vuoi per altri vari motivi... insomma alla fine mi aveva
> convinto.

Mi permetto di dissentire; si tratta di una questione addirittura più
psicologica che fisica, perchè se devo suonare una parte da solo ci
metto un certa disposizione, ed esce fuori (se voglio) un suono più
ricco che non a dover suonare all'unisono con un altro, dove prima di
tutto devo fare attenzione a fondermi con un altro strumento. Immagina
un tappeto di archi. Su questo, se a suonare una melodia sono un violino
o un violoncello soli possono "uscire" agevolmente. Prova ad immaginare,
per dire, l'a solo di violino di "Morgen!" (Richard Strauss). Suonato da
un violino solo, esce fuori meravigliosamente, il suono del violino solo
è ricco di armonici, ed è possibile impartire una espressione
individuale *ad ogni singola nota*. Se fosse suonato da tutta la fila
avrebbe una espressione diversa, certamente più impersonale, suono meno
ricco di armonici, dinamica più piatta, ma comunque una sonorità
contenuta ma complessa, risultante dal prodotto di tanti vibrati a
frequenze diverse, microscopiche discordanze di intonazione, armonici in
quantità diversa secondo i singoli strumenti, cancellazioni e somme di
fase. Un risultato diverso ma comunque accettabile - diciamo la
differenza che passa fra una affermazione individuale ed una collettiva.
Suonato da due violini all'unisono, lo stesso pezzo avrebbe una sonorità
grigiastra, priva di espressione individuale ma anche della complessità
che viene dall'esecuzione in fila. Se invece immagini un violino ed un
violoncello all'ottava, di nuovo bisogna fare attenzione a quello che si
suona, ma ognuno dei due strumenti avrebbe lo spazio per esprimersi. Di
nuovo, un risultato diverso ma accettabile. Un flauto solo: una altra
espressione, diversa dal violino. Due flauti all'unisono: di nuovo un
timbro molto più grigio, non troppo diverso da quello di un organo,
privo di espressione.

Sul discorso dell'intensità pure avrei da dissentire. In primo luogo
dentro un gruppo non ci si fa sentire solo per la bruta intensità ma
anche con la ricchezza di armonici - ci sono dei violini, per dire, che
suonano indubbiamente forte ma tutto sommato privi di carattere; altri
violini magari hanno meno voce ma più ricca, e spesso escono più questi
degli altri. Anche a livello di bruta intensità, ricordiamoci che la
percezione non è lineare e a volte anche aggiungendo molti strumenti lo
scarto di intensità è meno di quello che ci si attenderebbe. Otto arpe,
per dire, sono un magnifico spettacolo visivo ma non è che facciano
molto più rumore di quattro.


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Re: stia avvertito il compositore [messaggio #123764 è una risposta a message #123727] gio, 29 settembre 2011 15:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Luca Logi" <llogi@dada.it> ha scritto nel messaggio
news:1k8d0lv.4ftafgdi6o31N%llogi@dada.it...

> Non lo so. Nella mia esperienza c'è una orchestra da camera dove, a
> furia di provare, alla fine suonavamo in perfetto unisono con l'altro
> primo violino. Probabilmente, aggiungendo il terzo, avremmo dovuto
> ricominciare da capo.

Ah beh, sì, quelli abituati a suonare come un sol uomo, difficilmente
accettano il terzo intruso. Niente coppie aperte, fra i violinisti :-)))

>
> C'è anche da dire che una cosa è suonare Vivaldi in due, una cosa è
> suonare il valzer del Rosenkavalier.

credo infatti che vada valutata la partitura innanzitutto.
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #123765 è una risposta a message #123727] gio, 29 settembre 2011 15:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Luca Logi ha scritto:
> Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:
>
>> direi che infatti è giusto. Non ho idea del perché nei gruppi barocchi
>> piccoli (diciamo da camera) i violinisti preferiscano sempre essere in due
>> piuttosto che in tre e anche chi ha la responsabilità di concertare (fra
>> quelli espertissimi che conosco) preferisca sempre due. Anzi, potresti
>> spiegarmelo tu così finalmente lo capisco anch'io (che ho sempre pensato
>> fosse meglio tre, ma ogni volta che azzardo l'ipotesi vengo sbranata viva).
>
> Non lo so. Nella mia esperienza c'è una orchestra da camera dove, a
> furia di provare, alla fine suonavamo in perfetto unisono con l'altro
> primo violino. Probabilmente, aggiungendo il terzo, avremmo dovuto
> ricominciare da capo.


Nella mia trascurabile esperienza, o suono con qualcuno con cui mi è
facile intonare già da subito, oppure è molto più facile "attaccarmi"
all'intonazione di una sola persona invece che considerare anche quella
di un terzo. Per me questo spiega buona parte della questione.
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #123768 è una risposta a message #123765] gio, 29 settembre 2011 16:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Herr von Faninal  è attualmente disconnesso Herr von Faninal
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"Der Bildungsphilister" <bass_desires2003@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:yH_gq.78679$GZ3.67317@tornado.fastwebnet.it...
> Luca Logi ha scritto:
>> Herr von Faninal <wargh@mail.nz> wrote:
>>
>>> direi che infatti è giusto. Non ho idea del perché nei gruppi barocchi
>>> piccoli (diciamo da camera) i violinisti preferiscano sempre essere in
>>> due
>>> piuttosto che in tre e anche chi ha la responsabilità di concertare (fra
>>> quelli espertissimi che conosco) preferisca sempre due. Anzi, potresti
>>> spiegarmelo tu così finalmente lo capisco anch'io (che ho sempre pensato
>>> fosse meglio tre, ma ogni volta che azzardo l'ipotesi vengo sbranata
>>> viva).
>>
>> Non lo so. Nella mia esperienza c'è una orchestra da camera dove, a
>> furia di provare, alla fine suonavamo in perfetto unisono con l'altro
>> primo violino. Probabilmente, aggiungendo il terzo, avremmo dovuto
>> ricominciare da capo.
>
>
> Nella mia trascurabile esperienza, o suono con qualcuno con cui mi è
> facile intonare già da subito, oppure è molto più facile "attaccarmi"
> all'intonazione di una sola persona invece che considerare anche quella di
> un terzo. Per me questo spiega buona parte della questione.


allora potremmo dire che si tratta della scelta fra impostazione oggettiva
("tre meglio di due") e impostazione soggettiva ("personalmente preferisco
intonarmi con uno solo").
Alla fine, giustamente imho, prevale spesso l'ipotesi soggettiva.
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #124085 è una risposta a message #123728] ven, 30 settembre 2011 11:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Kowalski  è attualmente disconnesso Kowalski
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Il 29/09/2011 14.40, Luca Logi ha scritto:
> Mi permetto di dissentire; si tratta di una questione addirittura più
> psicologica che fisica

Verissimo: lo strumento solo è sicuramente più brillante ed
espressivo... siccome parlavamo del solo della lettera della Traviata,
ieri per curiosità ho ascoltato con molta attenzione la celebre
incisione con la Callas del 1953, dove Santini rispettò la partitura (2
violini), e in effetti il suono è piuttosto grigio se comparato a quello
di altre incisioni con il solo. Forse è anche più appropriato dal punto
di vista drammaturgico... che te ne pare?

> Anche a livello di bruta intensità, ricordiamoci che la
> percezione non è lineare e a volte anche aggiungendo molti strumenti lo
> scarto di intensità è meno di quello che ci si attenderebbe.

Vero: 2 violini non suonano il doppio di 1... però nemmeno più piano.
Sono differenze più di colore (espressività, carattere) e prospettiva
(suono grande/piccolo) che di energia fisicamente misurabile.

Però, tornando al discorso iniziale, concordi con me che un passo a due
violini in unisono non preoccupa più di tanto un violinista di professione?

ciao

WK
Re: stia avvertito il compositore [messaggio #124403 è una risposta a message #124085] sab, 01 ottobre 2011 00:37 Messaggio precedente
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Kowalski <ko@walski.net> wrote:

> Però, tornando al discorso iniziale, concordi con me che un passo a due
> violini in unisono non preoccupa più di tanto un violinista di professione?

Premesso che studiando tutto è possibile, direi che una intera serata di
Vivaldi o Geminiani, che cade naturalmente sotto le dita, non preoccupa
più di tanto. Il piccolo passo segnato per due violini nel Requiem di
Verdi, in la bemolle maggiore, in posizione acuta con una diteggiatura
innaturale, è una ricetta per un disastrino...

--
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