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[appena rientrato] "Tree of life" [messaggio #31221] |
ven, 20 maggio 2011 01:25 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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Premessa n. 1: è probabilmente il capolavoro di Malick, la summa della
sua poetica, il suo film più grosso e complesso.
Premessa n. 2: Emmanuel Lubezki è Dio. Non un dio. Dio.
Premessa n. 3: Il pubblico è ormai un pubblico di bestie, la visione è
stata un supplizio, e dire che ho evitato apposta di andarci il
mercoledì (ma non potevo aspettare oltre). Mentre la magnifica
parentesi “cosmica” di Malick volgeva al termine, una ragazza si è
addirittura alzata è ha chiesto alla platea “ma a qualcuno sta
piacendo?!”. Non ho mai visto una cosa del genere, e di film al cinema
ne ho visti tanti. Per la cronaca, un coro di “No!” e di “sembra
Superquark!” è stata l’avvilente risposta. Poi non vi dico le risate
sui dinosauri.
Tanto premesso, i problemi del film sono *quantitativ*i. Fino alla
nascita dei bambini e, direi, fino all’inizio della loro scoperta del
mondo, il film è perfetto, bellissimo, non solo il capolavoro di
Malick, ma un capolavoro tout court. Le immagini sono di una bellezza
abbacinante, i movimenti di macchina, la verità del racconto, delle
situazioni, dei gesti, della recitazione, sfiora il miracolo. Poi però
il conflitto con il padre, la ribellione e tutto il resto è tirata
troppo per le lunghe, e il finale nel “limbo” o qualsiasi cosa sia
quella (assai trita) distesa di sabbia bianca, con tutte le persone
che si ritrovano e vengono toccate dalla Grazia (ma sto cercando di
dare un senso al pippone), è una caduta troppo pacchiana, che stona
quanto visto prima. Tutta la seconda parte poteva occupare venti
minuti, eliminando il delirio metafisico sulla sabbia, e chiudendo,
come ha chiuso, con l’appendice astronomica che mostra la fine della
Terra inghiottita dal Sole ormai in fase di gigante rossa. Avrei anche
lasciato i girasoli, accidenti, a Malick non glieli si può negare.
Ma così com’è, pur con tutti i pregi che ha, anche agli spettatori più
seri e motivati viene da chiedersi quanta luce naturale, quanta
steadycam, quanto vento, quante frasi sussurrate ci vogliono perché
sia abbastanza. E il dubbio che ti assale è che sia già *troppo*...
eppure manca ancora un’ora alla fine.
Si dice che questo film sia destinato a dividere: le pernacchie da un
lato e gli osanna dall’altro. No, il film è molto bello e importante.
Ma è, appunto, troppo. Non in termini di ambizioni, quelle non sono
mai troppe, per come la vedo io. E' troppo nel senso della misura, del
tempo che ci vuole a dire le cose, del metraggio. E' un conflitto che
non trova soluzione fra il pensiero (e la memoria, e la coscienza..) e
il cinema, con il primo inizialmente rispettoso del secondo, ma che
prende progressivamente il sopravvento. E se non ci fosse il Sole ad
inghiottire tutto, Malick non la finirebbe più.
R.
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Re: [appena rientrato] "Tree of life" [messaggio #31234 è una risposta a message #31221] |
ven, 20 maggio 2011 11:01 |
martin Messaggi: 4 Registrato: maggio 2011 |
Junior Member |
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On 20/05/2011 01:25, Roberto wrote:
> Premessa n. 3: Il pubblico è ormai un pubblico di bestie, la visione è
> stata un supplizio, e dire che ho evitato apposta di andarci il
> mercoledì (ma non potevo aspettare oltre). Mentre la magnifica
> parentesi “cosmica” di Malick volgeva al termine, una ragazza si è
> addirittura alzata è ha chiesto alla platea “ma a qualcuno sta
> piacendo?!”. Non ho mai visto una cosa del genere, e di film al cinema
> ne ho visti tanti. Per la cronaca, un coro di “No!” e di “sembra
> Superquark!” è stata l’avvilente risposta. Poi non vi dico le risate
> sui dinosauri.
Mah. Qua a Milano e dintorni io vado praticamente sempre all'Arcadia,
Melzo o Bellinzago. Mi sembra, non so se sia solo un'impressione,
che il pubblico in generale sia piu' rispettoso del film e soprattutto
degli altri in sala rispetto alle catene piu' grosse.
Tree of life lo davano a Bellinzago, poche persone dentro e religioso
silenzio per tutte le due ore e 18, mercoledi'.
Certo che sui dinosauri stavo per crollare anch'io, sebbene poi il film
mi sia piaciuto molto.
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Re: [appena rientrato] "Tree of life" [messaggio #31238 è una risposta a message #31221] |
ven, 20 maggio 2011 13:04 |
Anubis Messaggi: 1 Registrato: maggio 2011 |
Junior Member |
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Roberto wrote:
> Premessa n. 1: è probabilmente il capolavoro di Malick, la summa della
> sua poetica, il suo film più grosso e complesso.
[bobbit]
Adoro la poetica di Malick, quel suo "immanentismo", quel suo modo di
esprimersi quasi "ungarettiano", quei suoi primissimi piani che
sottolineano la materialità delle cose (pori della pelle, rughe dei
piedi del neonato, stoffe, fili d'erba), superfici che emanano la stessa
sostanza di luce che si vede nelle riprese del cosmo. Mi piacciono
quelle prospettive atipiche, quelle inquadrature dal basso (molto basso)
verso il cielo.
Tuttavia non sono riuscito ad abbracciare il film come avrei voluto,
forse è troppa la distanza che l'autore chiede di coprire tra la
famiglia calvinista e il cosmo, non sono riuscito a coniugare la due
prospettive secondo un'unica comune visione.
Oltre ai problemi quantitativi che tu hai citato (e che condivido), sono
uscito dalla sala con una sgradevole sensazione: "Tree of life" sta a
Malick come "L'albero della vita" sta a Aronofsky (curiosa coincidenza
sui nomi?)
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Re: "Tree of life" [messaggio #31247 è una risposta a message #31238] |
ven, 20 maggio 2011 15:07 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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On 20 Mag, 13:04, Anubis <Anu...@c.com> wrote:
> Tuttavia non sono riuscito ad abbracciare il film come avrei voluto,
> forse è troppa la distanza che l'autore chiede di coprire tra la
> famiglia calvinista e il cosmo, non sono riuscito a coniugare la due
> prospettive secondo un'unica comune visione.
io, che sono un cretino qualsiasi, e non girerò mai un film, avrei
raccontato la storia del cosmo *parallelamente* alla vicenda umana,
invece di farne un capitoletto che sembra staccarsi da tutto il resto.
Oppure, se proprio devo concetrare la storia dell'universo in un unico
passaggio, allora la piazzo proprio *all'inizio* del film, come fa
magistramente Kubrick con la sua "alba dell'uomo" nel suo supremo
capolavoro. Invece Malick rinvia troppo, imho, questa parentesi
cosmica. Quindi, non dico che le giustifico, le bestie che in sala
quasi chiedevano la pelle del regista e del proiezionista (e la mia,
per induzione), ma tutto sommato li capisco, poco attrezzati come sono
a misurarsi con cose che esulano dai canoni abusati.
Insomma, l'assoluta libertà di Malick è il grande pregio di questo
film. Ma a questa libertà sono anche riconducibili i "difetti" del
film, se così vogliamo chiamarli. ù
Fermo restando che parliamo pur sempre del film da battere nel 2011.
R.
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Re: [appena rientrato] "Tree of life" [messaggio #31264 è una risposta a message #31221] |
ven, 20 maggio 2011 19:11 |
Joe Silver Messaggi: 117 Registrato: gennaio 2011 |
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Il 20/05/2011 01:25, Roberto ha scritto:
> Premessa n. 3: Il pubblico è ormai un pubblico di bestie, la visione è
> stata un supplizio, e dire che ho evitato apposta di andarci il
> mercoledì (ma non potevo aspettare oltre). Mentre la magnifica
> parentesi “cosmica” di Malick volgeva al termine, una ragazza si è
> addirittura alzata è ha chiesto alla platea “ma a qualcuno sta
> piacendo?!”. Non ho mai visto una cosa del genere, e di film al cinema
> ne ho visti tanti. Per la cronaca, un coro di “No!” e di “sembra
> Superquark!” è stata l’avvilente risposta. Poi non vi dico le risate
> sui dinosauri.
Ma questa cosa è bellissima! Mi ricordo quando andavo a vedere i film
all'Excelsior di Padova, nelle serate di pienone. Mi ricordo gli
applausi e le urla alla rassegna di Kusturica.
Cavoli, la tipa che si alza come Moretti e parla alla platea... avrei
voluto esserci.
Ho già capito che non mi piacerà, forse lo disprezzerò addirittura, ma
penso che andrò a vederlo lo stesso.
--
Vado a risolvere il teorema del grande Fermat. Mi ci vorranno dagli
8 ai 17 minuti
Joe
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Re: "Tree of life" [messaggio #31266 è una risposta a message #31264] |
ven, 20 maggio 2011 19:27 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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On 20 Mag, 19:11, Joe Silver <joe.sil...@gmail.com> wrote:
> Cavoli, la tipa che si alza come Moretti e parla alla platea... avrei
> voluto esserci.
il bello è che a quel punto il film era ancora quasi tutto di là da
venire, il grosso della "pesantezza" sarebbe arrivato dopo!
> Ho gi capito che non mi piacer , forse lo disprezzer addirittura, ma
> penso che andr a vederlo lo stesso.
bisogna cmq andarci, per farsene un'idea.
Btw, consiglio di non portarci moglie/fidanzata/parenti/amici se non
fortemente motivati.
Cmq c'è stata un'appendice pittoresca all'attacco dei titoli di coda,
quando tutti sospiravano per il sollievo esprimento a pieni polmoni il
proprio disgusto nei confronti del film. Un signore seduto 2-3 posti
alla mia destra, parecchio incazzato per l'atteggiamento del pubblico,
ha esclamato ad alta voce che "certa gente dovrebbe restare a casa a
guardarsi Milly Carlucci". Poi, rivolto ad una rumorosissima e
incazzatissima signora seduta appena dietro, le ha detto: "Signora, le
consiglio di provare "Ballando con le stelle", quello è più alla sua
portata e le piacerà senz'altro", e se n'è andato schifato.
Un mito.
R.
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Re: "Tree of life" [messaggio #31459 è una risposta a message #31442] |
gio, 26 maggio 2011 16:33 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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On 26 Mag, 08:11, AP <duc...@iaciners.org> wrote:
> Il 20/05/2011 15:07, Roberto ha scritto:
>
> > io, che sono un cretino qualsiasi, e non girerò mai un film, avrei
> > raccontato la storia del cosmo*parallelamente* alla vicenda umana,
> > invece di farne un capitoletto che sembra staccarsi da tutto il resto.
>
> leggo che potrebbe essere materiale di un altro progetto, che e' forse
> abortito ed e' stato riciclato qui.
poi mi chiedo: ma serviva davvero scomodare Douglas Trumbull? Ma sara
poi vero? (Che l'hanno scomodato, intendo).
Io mi aspettavo chissà che roba, a livello di effettistica, invece non
ho visto nulla di clamoroso. Considerata la portata del progetto e la
durata della post-produzione, direi che c'è di meglio su qualsiasi
rivista di astronomia ("Le stelle" di giugno pubblica alcune
incredibili immagini del Sole, per dire).
R
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