"Il borghese gentiluomo" di Moli [messaggio #12224] |
dom, 13 febbraio 2011 10:36 |
sunbather Messaggi: 332 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
|
|
Commedia-balletto di Molière del 1670, destinata alla corte del Re Sole,
interpretata da Molière stesso (nei panni del Borghese) e con una comparsata
nientemeno che di Jean-Baptiste Lully, autore delle musiche. Esprimendosi
per mezzo di una forma artistica ibrida come quella del comedie-ballét,
Molière ha il buon senso di alleggerire trama e dialoghi, invitando lo
spettatore ad un percorso mentale poco impegnativo - e a tratti persino
grossolano -, ma adatto a non creare uno scarto qualitativo, di
concentrazione, troppo elevato rispetto agli intermezzi coreutici e
musicali. A questo punto, la storia è talmente stilizzata da ricordare la
commedia dell'arte italiana, e le sue maschere, citata del resto tramite il
personaggio dell'inserviente Coviello. Nella sostanza, la commedia
rappresenta una impietosa presa per i fondelli dell'ascendente classe
borghese, ansiosa di acquistare credito presso la nobiltà scimmiottandone
gli usi e costumi, ma destinata a coprirsi di ridicolo. Poco piú di un
secolo dopo, la nobiltà francese pagherà care le grasse risate suscitate da
questa pièce. Tutto sommato di valore totale piuttosto scarso, la commedia è
fondamentale - oltre che per le splendide musiche di Lully - perché
restituisce lo spirito di un determinato momento storico-geografico, e si
può vedere anche come un divertissement meta-teatrale, visto che gli stessi
autori si auto-rappresentano come personaggi della chapelle royal di Luigi
XIV.
p.s.: visto in una messa in scena del 1959 con Vittorio Caprioli, Lilla
Brignone, Achille Millo e una giovanissima Monica Vitti.
http://qohelet.blog.tiscali.it/2011/02/13/le-bourgeois-genti lhomme/
|
|
|
|
Re: "Il borghese gentiluomo" di Moli [messaggio #12230 è una risposta a message #12225] |
dom, 13 febbraio 2011 11:51 |
sunbather Messaggi: 332 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
|
|
"Giuseppe Sottotetti" ha scritto
> Che è stata pubblicata un paio di anni fa da Fabbri nella collezione
> Classici del teatro. Del tutto imperdibile
Che classe, la Brignone. Ascoltare come venivano sentite le musiche di Lully
negli anni Cinquanta mi ha fatto una tenerezza..., del tutto diverse dalle
pirotecniche esecuzioni di Savall & Company, e con una interpretazione più
vicina al rinascimentale che al barocco.
|
|
|