Re: Pollini. Dove, a dispetto del titolo, non si parla dell'arte pianistica ma si assiste ad una ris [messaggio #8450] |
mar, 07 dicembre 2010 21:24 |
Karl Rossmann Messaggi: 229 Registrato: novembre 2010 |
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On 7 Dic, 19:03, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> "Karl Rossmann" <mcl4591...@libero.it> ha scritto nel messaggionews:f69eb199-1462-4e94-a1fa-3723cd2d206f@h17g2000pre.googlegroups.com...
>
> > va bene "ventare" ma "rabido"?
>
> Rabbioso, furioso. Violento.
> Proprio da rabies latino, senza troppe sofisticazioni. Il Cortellazzo Zolli
> non lo riporta, in effetti dev'essere assai poco usato. Ventare invece un
> dantismo.
>
> L'espressione proviene dal poemetto (o trittico) L'agave sullo scoglio,
> dagli Ossi di seppia.
> E' nel primissimo verso della prima parte, che suona:
>
> O rabido ventare di scirocco
> che l'arsiccio terreno gialloverde
> bruci;
> (...)
>
> Se non hai una copia della raccolta a portata di mano, te la copio
> volentieri.
> A me sinceramente non viene in mente Stockhausen, ma se lo dice
> Bortolotto...:-))
>
> dR
Grazie, a casa ce l'ho. In ufficio il Cortelazzo-Zoli non lo trovo: e'
in cd, ma non sono un modello di ordine perfetto (avevo per un po'
messo sulla parete accanto alla scrivania un foglio su cui era
stampato un bel proverbio tedesco che suona "dove si pialla ci stanno
i trucioli"). Montale e Gadda per poesia e prosa sono due miniere di
lessico, sempre.
K. R.
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