Burton vs. Nolan: si parla di Bat-Man... [messaggio #28400] |
gio, 03 febbraio 2011 13:16 |
Andreas \"Bugatt Messaggi: 27 Registrato: novembre 2010 |
Junior Member |
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Nessuno sabato pomeriggio s'è sparato il ritorno di Bat-Man, prima di uscire per commissioni?
Cappero, io non ho resistito..
Ora capisco quando mi affibbiano di girare qualche corto coi ragazzi piuttosto che, e il prodotto
finale viene bene, sì, ma mi fan notare che parla sempre di me, delle mie traveggole esistenziali...
Ultimamente Burton ai miei occhi è come i Cure: va preso poco per volta. Il film è bello, si lascia
guardare, affronta temi non scontati e cinematograficamente promettenti, e lo fa con uno stile
individuale e individuabile, con una scrittura molto molto personale.
Ma mentre sei lì en passant ti vengono in mente giusto quelle quattro o cinque cose - a cui
aggiungeresti facilmente uno zero: ma è Bat-Man? No, perché tipo al quarantesimo minuto del film
ecco che compare Bat-Man e ti sembra un parvenu a cena, la mera ottemperanza di un contratto;
l'ingombrante star che va a fare un cameo nel film di qualcun altro che ci prende gusto e salta
fuori anche nella scena successiva, e in quella dopo ancora, e in quella dopo e in quella dopo. De
Vito nei panni del pinguino è bravissimo, una di quelle performance che ti fanno ricordare ai
posteri: ma a me è il personaggio a sembrare non del tutto credibile. Parla un linguaggio
forbitissimo, ha perversioni sessuali e l'unica traccia del suo aver vissuto sommerso è che non
resiste se gli sventoli di fronte un bel pescione crudo, è circondato da "famigli" che se ne
rimangono sullo sfondo a far da fondali disanimati, come alla corte del re Sole, peccato che non
abbiano senso, che così rappresentati siano forzatissimi sebbene l'intuizione poetica (dar
voce/volto/luce a coloro che blah blah blah?) sia un po' il centro del film... mi sembra un
personaggio molto fumettistico, come del resto quello di alcuni Bat-Man del decennio scorso. Niente
a che vedere con il realismo cercato e voluto dal Nolan di turno.
Pure nella cifra fantastica, fumettistica, che rifiuta il realismo, anche personaggi come Cat-Woman
e Max Shreck non convincono. Anzitutto non è ben chiaro perché proprio una gatta; in secondo luogo
il personaggio è troppo sexy, e troppo poco problematizzato per essere azzeccato. Eppoi che brutti
gli effetti e le scenografie anni 90! Dal costume di Cat-Woman ai fondali, dai combattimenti agli
interni, tutto sembra finto anche là dove si dà pena di ricercare il realismo. Per non parlare poi
della scena in cui il Pinguino telecomanda a distanza la Bat-Mobile... come se la tecnologia di
Bat-Man fosse così a portata di sabotaggio manipolabile da un pinguino dello zoo... a quel punto
inoltre perché non mettergli una bomba? E quando Bat-Man lascia un biglietto di rivendicazione che
sembra graficato con Word?
Ciò detto i punti di forza sono tantissimi. Si va da tematiche atipiche, come la ricerca della
propria identità, delle proprie origini, la scoperta del proprio lato oscuro e la sua
accettazione/rifiuto, le atmosfere poi sono veramente inquietanti, ed è difficile oggigiorno vedere
alla tv qualcosa in grando di farti veramente impressione. A tratti mi ha fatto venire in mente Twin
Peaks, non so perché: forse sono alcuni primi piani insistiti e una claustrofobia imperante. Però,
al di là di tutto, io preferisco di gran lunga l'era Nolan. Voi?
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Re: Burton vs. Nolan: si parla di Bat-Man... [messaggio #28443 è una risposta a message #28430] |
ven, 04 febbraio 2011 17:04 |
Andreas \"Bugatt Messaggi: 27 Registrato: novembre 2010 |
Junior Member |
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"daniele.g" <daniele@mother.nostromo.wy> ha scritto nel messaggio
news:8739o4ywoi.fsf@mother.nostromo.wy...
> la domanda è inutile perché sono due approcci talmente diversi al
> personaggio che fare un paragone è privo di senso.
Non sono d'accordo. Un paragone che ha poco senso è tra Via col vento e Matrix. Ma qui hai
fondamentalmente lo stesso personaggio, in un caso persino lo stesso antagonista (Joker), la stessa
storia... il paragone è naturale. Poi ci può benissimo stare preferire di non scegliere, o dare
risposte differenti, ad esempio una sul piano cinematografico, una sul piano filologico (in
Schumacher e in Burton il personaggio di Bat-Man rischia di essere qualcosa d'altro rispetto al
fumetto... ma anche in Nolan per certi versi il rifiuto del "super-eroismo" lancia una prospettiva
affascinante rispetto al fumetto...): ad ogni modo è proprio la diversità di trattamento e
approccio, il loro essere nette, che può farti tranquillamente preferire l'una o l'altro.
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