Re: Ravel concerto in sol Bollani-Chailly [messaggio #183727] |
mer, 28 marzo 2012 16:23 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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On 28 Mar, 15:16, etwas langsamer <etwl...@gmail.com> wrote:
> La più semplice frase, sia Bach o Ravel, può essere eseguita
> in venti modi diversi (con buona pace appunto di chi alla classica
> rinfaccia l'assenza di "margini creativi" per chi la fa).
> Il punto è: qual è la scelta giusta? Quale più vicina allo spirito
> e del compositore e della composizione (non sempre coincidono le due
> cose)? Quale scelta posso mantenere in linea con la "tradizione"
> esecutiva di quel brano? Quali margini ho per allontarmene?
>
Io mi chiederei anche che bisogno può avere un Bollani di incidere il
concerto in Sol di Ravel; credere davvero di poter dire qualcosa su
quella partitura, nel 2012, dalla sua pozione di musicista jazz è un
tantino pretenzioso. Il pianista jazz che incide il repertorio di
primo novecento che talora presenta questi sottili legami con il jazz
delle origini sa tanto di operazione commerciale; e poi è
sbagliatissima l'idea di sottolineare in senso inverso questi legami,
e non tanto l'idea che un jazzista di professione possa farlo meglio.
C'è chi narra che ABM improvvisasse stile Bill Evans, ma il concerto
in Sol prende degli stilemi jazz/blues e li sublima in qualcosa
d'altro; il processo contrario è un aborto regressivo, è come
riportate la materia allo stato grezzo partendo da un risultato finale
compiuto che poi manteniamo per onorare la partitura. Questa forma di
regressione è un processo reazionario schizofrenico che va proprio a
confliggere con quanto un "abm" di oggi potrebbe fare su quella stessa
partitura, portare avanti il discorso di ABM (o di chi volete voi).
Perché imho questa è la direzione, ossia procedere in avanti, anche
con libertà interpretative sorprendenti, ma procedere nella stessa
direzione indicata da Ravel. Sottolineare che qui e là ci passò una
ventata di "jazz", come peraltro hanno già fatto in molti (pure con
Debussy), è anche piuttosto ridicolo; e credo possa avere solo una
funzione dimostrativa in ambito didattico.
lq
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