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Re: Il pi [messaggio #7359 è una risposta a message #7211] |
lun, 29 novembre 2010 10:23 |
Michelag Messaggi: 84 Registrato: novembre 2010 |
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On 27 Nov, 15:58, "Zaz!" <z...@zaz.com> wrote:
> "cap" <clamar...@gmail.com> ha scritto nel messaggionews:bf779bed-8aca-40e1-9de2-1ed6a0d38200@m35g2000vbn.googlegroups.com...
> On 26 Nov, 20:09, "Zaz!" <z...@zaz.com> wrote:
>
> >A proposito. All'inizio di dicembre mi sposterò a Magdeburgo, dove
> >resterò un paio di settimane.
> >Coglierò l'occasione per mettermi alla ricerca di autentici pianisti
> >sassoni :)
>
> che bello
> Tuttavia, scusa la pignoleria, stai parlando di Sassonia-Anhalt, mentre io
> parlavo di Sassonia-Sassonia.
> Sachsen, non Sachsen-Anhalt!
> Ci sono sassoni e sassoni
> SOLO QUELLI DELLA SASSONIA SONO VERI SASSONI!!!!!
> ABBASSO IL LAND SACHSEN-ANHALT!!!!
> Io sono di quihttp://it.wikipedia.org/wiki/Lipsia
> VERI SASSONI, KAZZEN!!!!
non me ne vanterei tanto !!!
ogni mese sti COMUNISTI mi tolgono un sacco di soldi di
solidaritätzuschlag !!!
COMUNISTI !!!!
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Re: Il pi [messaggio #7380 è una risposta a message #7367] |
lun, 29 novembre 2010 12:09 |
Josef K. Messaggi: 20 Registrato: novembre 2010 |
Junior Member |
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On 29 Nov, 11:32, cap <clamar...@gmail.com> wrote:
> On 29 Nov, 10:52, "Josef K." <StdWltB...@katamail.com> wrote:
>
> > Bello. Ci tornerei. E anche a Naumburg e più giù - ma si sconfina
> > in Turingia - a Weimar, Erfurt...
> > Chissà come sono cambiate!
>
> E' da molto tempo che non passi da quelle parti? Io ci sono stato due
> anni fa. Oltre a Lipsia ho visitato Gera:http://www.virtualalbum.eu/fu/337/-Sta8267101129111001. jpg
>
> Naumburg:http://www.virtualalbum.eu/fu/337/-Nau8518101129104 716.jpg
>
> Erfurt (piaciuta assai) :http://www.virtualalbum.eu/fu/337/rtpj174101129105501.jpght tp://www.virtualalbum.eu/fu/337/rt-25288101129105908.jpg
>
> e anche Buchenwald:http://www.virtualalbum.eu/fu/337/enwa12101129110 355.jpg
>
> In generale direi che la riunificazione è stata dura anche per gente
> dura come sono tradizionalmente considerati i tedeschi, comunque
> alcuni risultati positivi sono evidenti. Non si procede ovunque di
> pari passo, però: se Erfurt è molto vivace e Lipsia una pentola in
> ebollizione, a Gera ci sono luci e ombre. Ho visto palazzi restaurati
> con cura e riportati allo splendore originario accanto a edifici
> desolatamente in rovina, e il contrasto stringe il cuore.
Conosco bene tutta la Turingia e la parte inferiore dell'Harz. Feci un
soggiorno di studio due anni dopo l'unificazione e un viaggio per
vedere i luoghi in cui mio padre nei suoi vent'anni fu progioniero,
lavorando nelle miniere di Bleichedode, stando nel campo centrale del
Lager Dora a Nordhausen e poi, liberato dagli americani, tra le altre
tappe del lungo viaggio di ritorno verso l'Italia, proprio ad Erfurt.
Ho visto Heisenach, la Wartburg, sono stato sul Kickelhahn ( “Über
allen Gipfeln / ist Ruh’ / In allen Wipfeln / Spürest Du / Kaum einen
Hauch: / Die Vögelein schweigen im Walde / Warte nur, balde / Ruhest
du auch” ), ho visitato Buchenwald e nel paese vicino ho assistito -
c'era un festival di musica contemporanea in quel mese di agosto,
oltre a quello tradizionale organistico nella chiesa di Weimar in cui
aveva lavorato Bach - a un concerto di un compositore che ha piazzato
due o tre gong giganteschi in una vallata tutta prati mentre il
pubblico sedeva in alto, poco sotto il castelletto locale: è stato uno
dei concerti più suggestivi che ho ascoltato, con i suoni che
arrivavano dalla valle spandendosi ovunque. Il contrasto con la storia
dei luoghi a pochi chilometri, col dolore che di là era passato e
aveva colpito migliaia e migliaia di persone era per me a momenti
insopportabile e re; questo contrasto rende Weimar, così intimamente
intrisa di tanta parte della migliore cultura tedesca, un posto
straordinariamente problematico. Proprio il rapporto vecchio/nuovo, i
brutti palazzi anni '60 per esempio di Nordhausen dove stavano case
antiche andate in fiamme nei bombardamenti che nei primi mesi del '45
hanno distrutto metà città e probabilmente salvato mio padre, mi fa
ripensare alla mia ambivalenza verso quel paese, così amato e così
odiato.
Saluti
J. K
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