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Re: Chailly Beethoven [messaggio #152699 è una risposta a message #152604] |
mer, 28 dicembre 2011 04:38 |
L'Esattore Messaggi: 608 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Il 27/12/2011, jan pieterszoon ha detto :
> Argomentare, please.
è un'integrale che ho trovato noiosa. Già il fatto che gran parte
dell'attenzione sia stata posta sul far passare questa come
"l'integrale dei metronomi originali" è illuminante: quella dei tempi
originali (o molto vicini) è ormai una consuetudine, che i fari siano
puntati su questo aspetto fa quasi pensare che non ce ne siano altri,
più significativi, da sottolineare.
Le sinfonie sono suonate benissimo, ma a parte la bellezza del suono ci
ho trovato davvero poco di interessante, tant'è che mi sono annoiato a
morte. Musicalità , elementi di interesse nella lettura, sostanzialmente
zero.
E allora hanno ragione loro: metronomo. Tic-tac-tic-tac. Stop.
> Da ciò che si legge in rete (ma anche nella lunga
> recensione dell'ultimo numero di Musica) sembrerebbe invece una specie
> di evento epocale.
di quello che si legge in rete, pazienza.
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Re: Chailly Beethoven [messaggio #152738 è una risposta a message #152699] |
mer, 28 dicembre 2011 13:19 |
jan pieterszoon Messaggi: 69 Registrato: novembre 2010 |
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L'Esattore wrote:
> di quello che si legge in rete, pazienza.
In modo sarcastico ti si potrebbe rispondere che un siffatto invito al
distacco e al relativismo dovrebbe essere inteso a 360° e dunque anche
con riferimento ai tuoi interventi, qui e altrove... Ma, fuor di
polemica, ho difficoltà a prendere le distanze da tutto ciò che si
legge in rete (e anche non in rete: mi riferivo anche a recensioni su
riviste a stampa) perché sarebbe come ammettere che tutto è una grande
presa in giro, un grande e futile gioco a sputare sentenze (cui anche
tu partecipi!) per la sola vanagloria narcisistica di vedere i propri
testi, nomi, nickname circolare qua e là . Certo, in materia musicale,
in fin dei conti ciò che conta è la percezione soggettiva
dell'ascoltatore, ma non credo di essere l'unico a continuare a dare
un certo senso (magari non assoluto, ma non disprezzabile) agli
interventi critici, specie se provenienti da autori o contesti di
sperimentata autorevolezza. Per cui, non avendo ancora sentito una
sola nota del Beethoven-Chailly, sono tendenzialmente più portato a
seguire valutazioni dettagliate e impegnate a illustrare le
caratteristiche peculiari di quell'edizione, al di là della scelta di
marketing di privilegiare l'aspetto della fedeltà metronomica,
piuttosto che un non-giudizio che si basa soltanto sulla
manifestazione di una percezione soggettiva di noia. E non trovo privo
di importanza il fatto che sulla bontà di quest'incisione si sia
creato un certo consenso diffuso: tutti prezzolati dalla Universal?
jps
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Re: Chailly Beethoven [messaggio #152797 è una risposta a message #152738] |
mer, 28 dicembre 2011 15:19 |
L'Esattore Messaggi: 608 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Il 28/12/2011, jan pieterszoon ha detto :
> In modo sarcastico ti si potrebbe rispondere che un siffatto invito al
> distacco e al relativismo dovrebbe essere inteso a 360° e dunque anche
> con riferimento ai tuoi interventi, qui e altrove...
su questo hai ragione.
> Ma, fuor di
> polemica, ho difficoltà a prendere le distanze da tutto ciò che si
> legge in rete (e anche non in rete: mi riferivo anche a recensioni su
> riviste a stampa) perché sarebbe come ammettere che tutto è una grande
> presa in giro, un grande e futile gioco a sputare sentenze (cui anche
> tu partecipi!) per la sola vanagloria narcisistica di vedere i propri
> testi, nomi, nickname circolare qua e là .
no, certo. Io direi che in generale della critica musicale, che venga
fatta da un coglione come me o da un critico più o meno illuminato, è
bene fidarsi solo parzialmente. Meglio meno che più. E di perché ce ne
sono tanti. Poi è ovvio che anche io leggo/scrivo di musica, ma è un
passatempo, se vogliamo, un modo per dire la propria opinione e per
esprimere il PROPRIO gusto, ovviamente, piuttosto che dire che gli
altri sbagliano (cosa ridicola, converrai). Certo, il "due palle"
scritto lì sopra era un po' presuntuoso, ma dopotutto sto scrivendo su
un newsgroup :)
> manifestazione di una percezione soggettiva di noia. E non trovo privo
> di importanza il fatto che sulla bontà di quest'incisione si sia
> creato un certo consenso diffuso: tutti prezzolati dalla Universal?
no, davvero. Anzi dici bene quando dici che il mio "du palle" andrebbe
chiaramente evitato e invece andrebbero letti con attenzione commenti
più articolati, può essere benissimo che la mia opinione sia frutto di
miei personali preconcetti (ripeto, mi sono annoiato, per quanto le
sinfonie siano ben suonate). A me continua a piacere molto l'integrale
di Abbado che su quel newsgroup credo piaccia quasi a nessuno, per
capirci.
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Re: Chailly Beethoven [messaggio #152978 è una risposta a message #152905] |
mer, 28 dicembre 2011 22:27 |
def Messaggi: 774 Registrato: novembre 2011 |
Senior Member |
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"Herr von Faninal" <wargh@mail.nz> ha scritto nel messaggio
news:jdfrjg$ieg$1@nnrp-beta.newsland.it...
>
> sì, infatti, altre fonti indicano appunto che il suo metronomo funzionava.
> Tuttavia imho è palese che alcuni metronomi delle sinfonie sono
> incomprensibili, francamente....
A me non pare però che la novità dell'incisione di Chailly sia solo nei
metronomi, quello l'aveva già fatto sir Roger Norrington nella sua
incisione, velocissima come tempi quanto fiacchissima come ispirazione:
Chailly invece partendo come base dai metronomi originali ha dedotto un
sacco di soluzioni interpretative timbriche e di articolazione del discorso
musicale veramente originali e significative, basta ascoltare la Pastorale
che mi pare il paradigma di questa nuova integrale. Non che voglia difendere
Chailly a tutti i costi, ma mi pare che come operazione vada ben oltre
quella da contabili del metronomo che hanno fatto fin qui barocchisti
(Norrington appunto, o altri come Hogwood e Gardiner) e non (Zinman),
considerato anche che l'orchestra che Chailly impiega permette ben altro
smalto rispetto ai suoni striminziti degli strumenti d'epoca o alla pur
buona Tonhalle...
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Re: Chailly Beethoven [messaggio #152986 è una risposta a message #152978] |
mer, 28 dicembre 2011 23:49 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
Senior Member |
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"def" <def@def.it> ha scritto nel messaggio
news:4efb89e0$0$1388$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> "Herr von Faninal" <wargh@mail.nz> ha scritto nel messaggio
> news:jdfrjg$ieg$1@nnrp-beta.newsland.it...
>>
>> sì, infatti, altre fonti indicano appunto che il suo metronomo
>> funzionava.
>> Tuttavia imho è palese che alcuni metronomi delle sinfonie sono
>> incomprensibili, francamente....
>
> A me non pare però che la novità dell'incisione di Chailly sia solo nei
> metronomi, quello l'aveva già fatto sir Roger Norrington nella sua
> incisione, velocissima come tempi quanto fiacchissima come ispirazione:
> Chailly invece partendo come base dai metronomi originali ha dedotto un
> sacco di soluzioni interpretative timbriche e di articolazione del
> discorso musicale veramente originali e significative, basta ascoltare la
> Pastorale che mi pare il paradigma di questa nuova integrale. Non che
> voglia difendere Chailly a tutti i costi, ma mi pare che come operazione
> vada ben oltre quella da contabili del metronomo che hanno fatto fin qui
> barocchisti (Norrington appunto, o altri come Hogwood e Gardiner) e non
> (Zinman), considerato anche che l'orchestra che Chailly impiega permette
> ben altro smalto rispetto ai suoni striminziti degli strumenti d'epoca o
> alla pur buona Tonhalle...
Non ho sentito Chailly dunque mi taccio. Per quanto riguarda gli altri direi
che quello che ha sortito migliori risultati fra quelli con strumenti
d'epoca, è forse Hogwood. Tuttavia devo dissentire da "suono striminzito".
Spesso è tale soprattutto in orchestre inglesi. Dipende dalla tecnica, non
dallo strumento. SI può ottenere un ottimo suono anche col budello
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Re: Chailly Beethoven [messaggio #153275 è una risposta a message #153222] |
gio, 29 dicembre 2011 16:50 |
Garson Poole Messaggi: 49 Registrato: settembre 2011 |
Member |
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Il 29/12/2011 13:27, dimitri ha scritto:
> è basata sulle indicazione di metronomo di Beethoven, a volte piuttosto
> lontane dalle nostre consuetudini
> D.
Qualche esempio?
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