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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173441] |
lun, 27 febbraio 2012 21:44 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"BArrYZ" <earlgrey@altern.org> ha scritto nel messaggio
news:jigfcq$68k$1@dont-email.me...
>Che poi, ex post, si possa decodificare qualcosa sul *come* Carpenter
>assembla tutto cio' (movimenti di macchina, costumi, e fotografia
>splendida - BTW uno dei pochi indy che si possono permettere il super35
>a 3 fori, questo film al cinema e' puro piacere per gli occhi, e ne
>sfrutta appieno le potenzialita' come media - suoni, etc etc), quello e'
>un altro paio di maniche, ed e' perfettamente lecito.
Di sicuro te ne sei accorto: qui (il thread compare simultaneamente su
it.arti.musica.classica) del linguaggio non importa nulla a nessuno, vige il
contenutismo più bieco, magari travestito da fuffa psicanalitica.
dR
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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173500 è una risposta a message #173441] |
mar, 28 febbraio 2012 00:07 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
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"Shapiro used clothes" ha scritto nel messaggio
:Di sicuro te ne sei accorto: qui (il thread compare simultaneamente su
:it.arti.musica.classica)
Vedo solo ora.
Allora domando: quale famoso brano classico si sente in codesto film (The
ward)?
:del linguaggio non importa nulla a nessuno, vige il
:contenutismo più bieco, magari travestito da fuffa psicanalitica.
BArrYZ piu' che altro cita questioni tecniche, sulle quali peraltro non mi
sento cosi' competente. Per quanto riguarda invece il linguaggio, The ward
e' veramente molto povero, anche rispetto ad altre opere di Carpenter. Il
flou e le dissolvenze sui flashback sono un classico, ad esempio. Lo shock
delle apparizioni del mostro sono perfino irritanti (prima l'ombra davanti,
e nell'inquadratura successiva l'aggressione da dietro). Le composizioni
sono abbastanza tipiche (le riprese nello stanzone, nello studio medico);
mentre rimane la mano di Carpenter sul pedinamento del personaggio
attraverso i corridoi e le stanze, pur ricordando molto quelli di piu' di
trent'anni fa in Halloween (cosi' come la precipitazione del mostro dalla
finestra). Insomma, se non leggevo il nome prima del film, avrei faticato a
riconoscerlo.
susanna
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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173502 è una risposta a message #173445] |
mar, 28 febbraio 2012 00:26 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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On 27 Feb, 22:24, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:
> "luziferszorn" <pan25...@gmail.com> ha scritto nel messaggionews:2e02eb3a-539f-4e59-99f4-50f9b77a66ed@z31g2000vbt.googlegroups.com...
>
> >Scusa, forse che in musica parliamo solo di "linguaggio"?
>
> Penso di sì. Penso proprio che quando si parla di musica, o si parla della
> musica in quanto linguaggio o si scade nell'impressionismo più vieto.
Questa me la segno. Come dire che se ascoltiamo Wagner, delle vicende
del Tristano e della povera Isotta frega una cippa a tutti quanti,
neh? Perché quel che conta è vedere come il Richard usa i materiali
musicali, come orchestra, come incastra un tema sull'altro; il tutto
ovviamente come puro esibizionismo tecnico. Poi, se un tema dipinge
una realtà che dialoga con il testo (libretto), o non lo fa perché il
compositore entra in paranoia, a noi che ci frega.
Fiato ai tromboni wagneriani.....
Guarda che se qui c'è qualcuno che non ha capito un papavero sei tu;
poi la spocchia di uno che se la tira e manco ha visto il film di cui
si parla e veramente da Oscar.........
Apropos, beccati le culone e fatti 'na sega - lol
http://www.corriere.it/gallery/spettacoli/02-2012/oscar/5/j- cameron-diaz-lato-b-oscar_629cb0fe-613f-11e1-8325-a685c67602 ce.shtml#4
con rispetto
lq
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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173505 è una risposta a message #173502] |
mar, 28 febbraio 2012 01:10 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:0cb9be4e-36aa-47b2-8621-35a98cfbb306@l7g2000vbw.googlegroups.com...
>Questa me la segno.
Ecco, bravo.
>Come dire che se ascoltiamo Wagner, delle vicende
>del Tristano e della povera Isotta frega una cippa a tutti quanti,
>neh?
A girar la frittata sei un campione; solo in quello, però. E ultimamente
manco ti riesce.
Ti dirò, la fabula del Tristano in sé non è neppure così originale, era già
vecchia di qualche secolo, si chiamano miti; non te l'han detto alle serali?
Musicata a numeri chiusi, per dire la cosa più banale, o come un grand opéra
sarebbe la stessa cosa? Dai, prova ad argomentare.
Ah, sì. Poi esiste la musica strumentale, ma guarda che sbadati. Che so,
Berio, Boulez, i Kontrapunkte, le Gruppen per restare alle tue pretese
preferenze...è evidente, c'è una suggestione letteraria, extramusicale, che
spiega tutto. E' musica a programma.
>musicali, come orchestra, come incastra un tema sull'altro;
Certo.
Per te, come per ogni povero sprovveduto smanioso, si tratta di tecnicismi
del tutto ininfluenti rispetto alle sceltissime, uniche emozioni che provi,
al volo sentimentale e immaginifico del tuo cuoricino tutto compiaciuto e
compreso. E' quello che conta, magari condito con quattro puttanate
pseudopsicanalitiche.
>si parla e veramente da Oscar.........
Il film di cui si parla, il film da Oscar; l'ennesima coglionata da radical
chic preoccupato di essere à la page (à prop; un vero radical chic avrebbe
citato Cannes, non l'Oscar; la tua vera dimensione sta nei racconti di
Arbasino). Carpenter come vacanzina dalla merda sotto vuoto di Trier
(l'avesse il finto fesso danese, il senso del cinema come forma e come
linguaggio che ha il Carpenter delle cose migliori). Torna alla tua rubrica
su TuDonna, zietta. Io me ne strasbatto, me ne catafotto dei film di cui si
parla nei vostri salottini per incontri particolari.
dR
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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173562 è una risposta a message #173508] |
mar, 28 febbraio 2012 10:17 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"susanna" <sus4@eliminami.libero.anchequesto.it> ha scritto nel messaggio
news:4f4c2130$0$1375$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
>Spiega.
Quel pezzo, il secondo movimento (andante) del Concerto per pianoforte
orchestra in do maggiore, n.21 K467:
http://www.youtube.com/watch?v=dUfIdOd7-IA
(qui hai tutto il concerto; per l'andante da solo:
http://www.youtube.com/watch?v=sHgFqHhE53g
entrambe le esecuzioni sono valide, Maurizio Pollini e Alicia de Larrocha)
Compariva (e ricompariva, e ricompariva, e ricompariva...) come colonna
sonora nel film "Elvira Madigan" di Bo Widerberg, del 1967.
Il film racconta la storia di un amore impossibile e tragico fra un giovane
della buona società e una ragazza acrobata di circo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Elvira_Madigan
Ci si può fare un'idea, credo completa, del film
http://www.youtube.com/watch?v=BReLfhRP1H0
Prendendo in esame il gusto figurativo (la storia non credo c'entri per
niente) che ispira il film mi ha colpito il fatto che Carpenter associasse
"quel Mozart" a una biondina, ovviamente un po' diversa dalla protagonista
del film. La ragazza compariva perfino sui dischi della DGG, l'associazione
fra Mozart e quelle immagini eteree ma a loro modo sensuali si impose per
una decina d'anni buona.
http://www.prestoclassical.co.uk/r/DG/4474362
Se guardi bene vedi che il titolo del film compare sulla copertina
originale, quella del disco in vinile, ricopiata su quella del cd.
Il film di Widerberg a mio avviso è un tantino lezioso, non privo di
soluzioni linguistiche "autoriali", per l'epoca, nel suo caso riprese
abbastanza esteriormente; in ogni caso, è abbastanza decoroso una volta
accettato l'uso ruffiano della musica (e non solo, ma lasciamo perdere).
Opinioni mie, ovviamente.
dR
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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173564 è una risposta a message #173500] |
mar, 28 febbraio 2012 11:03 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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On 28 Feb, 00:07, "susanna" <s...@eliminami.libero.anchequesto.it>
wrote:
> trent'anni fa in Halloween (cosi' come la precipitazione del mostro dalla
> finestra). Insomma, se non leggevo il nome prima del film, avrei faticato a
> riconoscerlo.
>
Infatti; si stenta a riconoscerlo ma la sua mano c'è.
ieri mi sono riguardato i due Masters of Horror; il parto fantahorror
col bimbo mostro che scappa sul pavimento come la metamorfosi de La
Cosa è già sulla linea di quello che un tempo si chiamava "impegno
politico": è chiaro a tutti, anche agli stronzi, che padre e fratelli
abbiano in scacco la figlia che, guarda caso, sta fuggendo come in The
Ward fugge Kristen. A quanto pare gli è venuta a cuore la condizione
femminile. La metafora del Male che esce dal sottosuolo e che diventa
Madre del bimbo ucciso da colei che l'ha partorito perché diverso...
Insomma una costruzione di senso labirintica riposizionabile ad ogni
lettura. E dove facilmente si potrebbe tacciare JC di nichilismo o
atteggiamenti reazionari; antifemministi. In realtà nulla di tutto
questo. E scusate s'è poco, ma in questi anni è un miracolo.
Il tizio che si avvolge gli intestini nel cine-proiettore è veramente
impressionante.
dR, perchè non ci provi - lol
lq
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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173588 è una risposta a message #173564] |
mar, 28 febbraio 2012 12:58 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:050c8c9a-969a-4cad-a01c-56633af3bb7d@w1g2000vbg.googlegroups.com...
>politico": è chiaro a tutti, anche agli stronzi,
Quello che si lamentava perché veniva "offeso": ma guarda. E' chiaro a tutti
gli stronzi, a lui per primo evidentemente.
Sai di non aver spiegato nulla, vero? E di aver rilevato un'analogia di
forma -perché di forma si tratta, non di contenuti, e neppure di profilmico-
che, ancora una volta, è propria del genere, e sussiste in decine di film?
Si potrebbe citare anche Baby Killer del '74, con il quale questo corto ha
più aspetti in comune, anche esibiti.
La novità dello stesso "La cosa" sta proprio nelle modalità di rapporto con
i precedenti, che instaurano una tipologia di rapporto nuova nel film di
genere. Dubito sia veramente comprensibile senza tenerne conto. Ancora più
chiaramente, il corto di JC non si capisce fino in fondo se non si ha
presente il film di Larry Cohen.
>Insomma una costruzione di senso labirintica
Nell'episodio che citi non c'è nulla, ma proprio nulla di labirintico.
Né la solidarietà -ambivalente- con un personaggio femminile di per sé
autorizza a pensare a quel che tu pomposamente chiami condizione femminile.
Anzi.
Non ricordo bene i dettagli, ma ricordo di aver pensato che probabilmente la
gravidanza fosse causata da un incesto che la ragazza si rifiuta di
ricordare, avendo introiettato almeno in parte l'ideologia della famiglia.
Il male è una forza della natura, quella sì matrigna; non è localizzabile
nella realtà, solo nella surrealtà, se mi segui.
Non ci vedo un grande ruolo per la "condizione femminile". La ragazza agisce
in modo puramente istintivo, come in fondo tutti; è solo apparentemente
portatrice di un'istanza differente. La ragione di per sé non serve a molto,
porterebbe più che altro a disperare. Di questo passo è un antesignano del
femminismo pure Freud.
E il bello è che ti sbrodoli per questo corto (giudico con sufficienza il
corto, non JC, del quale ho già detto) e poi tratti con disprezzo Polanski,
che in queste cose è dieci volte più articolato e complesso. Anzi, manco ti
viene in mente. Potenza della censura inconscia.
>dR, perchè non ci provi - lol
Perché la fase anale è tuo esclusivo appannaggio, tesoro. A te piacerebbe
giocare con la tua caccona, e probabilmente lo fai. Almeno in senso
figurato.
Con i tuoi metodi improntati all'assenza di metodo si potrebbe dire che è
una citazione di Apocalypse Now.
dR
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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173590 è una risposta a message #173562] |
mar, 28 febbraio 2012 14:00 |
susanna Messaggi: 309 Registrato: novembre 2010 |
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"Shapiro used clothes" ha scritto nel messaggio
:>Spiega.
:Compariva (e ricompariva, e ricompariva, e ricompariva...) come colonna
:sonora nel film "Elvira Madigan" di Bo Widerberg, del 1967.
<omissis>
:Se guardi bene vedi che il titolo del film compare sulla copertina
:originale, quella del disco in vinile, ricopiata su quella del cd.
Infatti la Degermark (Elvira nel film di Widerberg) e' praticamente identica
ad Amber Heard (la biondina nel film di Carpenter).
Degermark: <http://snipurl.com/22e7e4i>
Heard: <http://snipurl.com/22e7fmd>
Ora sappiamo perche' Carpenter ha associato quel Mozart alla sua biondina.
Rimane perche' non ci sia la citazione all'Andante di Mozart nei titoli di
coda e ci siano invece altre citazioni da Bach e Mozart a brani che nel film
NON ho sentito.
:Il film di Widerberg a mio avviso è un tantino lezioso, non privo di
:soluzioni linguistiche "autoriali", per l'epoca, nel suo caso riprese
:abbastanza esteriormente; in ogni caso, è abbastanza decoroso una volta
:accettato l'uso ruffiano della musica (e non solo, ma lasciamo perdere).
:Opinioni mie, ovviamente.
Io amavo Widerberg e ho amato quel film.
Ma sai quanti anni avevo, quando l'ho visto?
Come per quasi tutto che riguarda quei periodi, ho terrore a ritornarci su.
susanna
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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173885 è una risposta a message #173565] |
mer, 29 febbraio 2012 02:39 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:2b0eaf13-b461-45f2-8282-37df281de177@l7g2000vbw.googlegroups.com...
> Dire che quel minimo frammento sia associato a Kristen mi pare un poco
> eccessivo
Potrebbe essere infradiegetico. Precede la scena del ballo, in cui si vede
senza possibilità di equivoco un bel giradischi azionato da una delle
ragazze. Sta comunque di fatto che Kristen è a fuoco, anche se non si
tratta di un primo piano (ma non lo è neppure Elvira, nella maggior parte
dei casi), ed è inquadrata in posizione favorevole.
Se è voluto, è un fatto parodistico. Come immaginavo prima di vederlo.
C'è una cosa ricorrente fino alla noia, come la musica di Mozart in Elvira
Madigan. Ed è la convenzionalissima carrellata a seguire dal basso, proposta
con insistita didascalicità. Che tu devi aver associato a Shining (semmai la
dissociazione psicologica di Danny, ma non venirmi a dire che pensavi a
quello, perché NON pensavi a quello; infatti hai nominato l'Overlook Hotel),
mentre c'è una differenza capitale (e BarryZ, bontà sua, ti ha messo sulla
strada giusta per vederla) che ovviamente non hai minimamente colto*: quelle
di Shining sono assieme semisoggettive e soggettive stilistiche; queste sono
solo soggettive stilistiche, dove l'aggettivo significa *non grammaticali*;
le semisoggetive ci sono, sono importanti, ma qui non c'entrano. Forse ti ha
ricordato l'OH anche la scenografia della stanza di soggiorno, può essere,
l'insistere su righe orizzontali e disegni sul pavimento, ma è un aggancio
labile, quanto e più quello della musica. Non credo tu ti sia accorto che
gli ambienti sono fotografati con una focale corta.
A proposito, a metà film avevo già un'idea sostanzialmente corretta di come
sarebbe finito.
E' letteralmente disseminato di indizi, e in larga misura sono di carattere
formale; se c'è storia, è storia del cinema, del linguaggio dal suo interno;
e già questo ti fa capire che il mondo esterno, la sociologia del periodo
ecc.ecc. a Carpenter non potrebbero interessare di meno. Se si è visto un
po' di cinema sull'argomento (concentrazionario, più che psicologico,
thriller più che horror, per quanto l'horror abbia una sua parte,
convenzionalissima, un omaggio commosso e crepuscolare ai bei tempi) se lo
si è visto il dubbio che tutto quel bell'ambientino stia nella sua testa
viene giusto a metà film.
dR
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Re: The Ward - Carpenter [messaggio #173887 è una risposta a message #173595] |
mer, 29 febbraio 2012 02:49 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:8db0f9dd-7742-4af7-ad31-8a4ee82b6c71@w4g2000vbc.googlegroups.com...
> http://www.youtube.com/watch?v=6o8Vmz7odqQ&feature=youtu .be#t=0h22m46s
Visto.
Tanto rumore per nulla.
Come ho detto sopra, BarryZ vede giusto sotto molti aspetti, lo stesso
Susanna.
Luziferino, invece, lo spocchiosetto, continua a fare la pipì fuori del
vaso.
E di cinema sa assai poco, se si entusiasma tanto per questa cosuccia ben
confezionata ma assolutamente telefonata.
Anzi: volutamente telefonata, perché gli aspetti horror sono di tale
convezionalità da
-negare se stessi (uno spettatore con un minimo di esperienza sa già cosa
accadrà, e non trema neppure un po', anzi; a metà film ha afferrato
l'essenziale)
-costituire un nostalgico, crepuscolare omaggio; di quello che i benpensanti
snobbavano si è nutrito tanto, ma tanto cinema, ed è il momento di
riconoscerlo, ora che quel linguaggio è ormai fatto di fossili inerti, ha
raggiunto l'entropia.
Chi non l'avesse capito, non avesse voluto lasciarsi convincere con Marte, e
con i Vampiri, qui ha una nuova occasione. In realtà, non c'è nessuna
risemantizzazione dell'ovvio, nessuna figuralità.
A domani il resto.
dR
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