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Re: Composizione algoritmica [messaggio #16103 è una risposta a message #16102] sab, 23 aprile 2011 00:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
egmontXYZ  è attualmente disconnesso egmontXYZ
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Leonardo Polato ha scritto:

> Il 22/04/11 22.44, egmont ha scritto:

> >
> > La mia logica era un'altra e francamente non capisco la tua.
> > In passato (immagino tu ti riferisca alla musica diciamo dagli anni '70 in
> > poi) venivano
> > eseguiti tanti compositori, ritenuti importanti, che pubblicavano
> > partiture manoscritte.
> > Le stesse partiture, oggettivamente, scritte al computer magari su formati
> > di carta sensati,
> > oggi, risultano notevolmente più leggibili e facilmente eseguibili.
> > Dunque, continuo a chiederti: dov'è il problema?

> Allora, nel '70, non c'erano i programmi per scrivere musica col
> computer,ma nemmeno ai tempi di Beethoven.. Però di Beethoven non si
> pubblicavano i manoscritti,ma le partiture con caratteri di stampa; e
> Beethoven non ha dovuto imparare a fare il tipografo o l'editor: ci
> pensava la casa editrice.
> Donatoni non aveva il computer, esattamente come Beethoven: però, la
> casa editrice non si preoccupava di trascrivere la sua musica a
> caratteri di stampa, pubblicava il manoscritto.
> Ora se ne preoccupa ancora meno: chiede il pdf. Ecco dov'è il problema:
> il compositore deve fare un lavoro che, storicamente, non sarebbe di sua
> competenza...Per carità, si fa: ma trovo conveniente dirlo, anche agli
> esecutori.

Trovo assai fuorviante questo ragionamento.
Ai tempi di Beethoven, la notazione musicale non poneva alcuno dei
problemi che
tipicamente si trovano nelle partiture contemporanee. Il lavoro di
trascrizione era dunque
quanto di più standard si potesse pensare. Oggi il compositore è chiamato
a comunicare
con estrema chiarezza ciò che intende all'esecutore, senza dunque il
tramite di un
trascrittore che per forza di cose moltiplicherebbe i problemi. A meno
che, caso raro,
questo trascrittore non sia direttore di orchestra o di ensemble che debba
sobbarcarsi il per
lui maleducato ed ingrato compito di riaggiustare le cose. Ho visto casi
del genere e
secondo me sono poco rispettosi per il direttore. Certo sono casi poco
professionalli.


> Dopo che c'hai messo tre mesi per imparare ad usare bene Word, ne
> ueseresti altri sei per imparare ad usare un altro word processor, se il
h> tuo mestiere è quello di scrittore e non di segretario o editore o
> tipografo?
> Io no.E comunque anche scrivere bene a mano lo si impara una volta e per
> sempre.

non so che dirti. Continui ad oppormi ragionamenti estranei al mio
discorso.
Se non ti piace Lilypond, non usarlo. Se ti piace scrivere a mano, scrivi
a mano.
Evidentemente hai vagliato la convenienza delle tue scelte.
Che non sono naturalmente le mie.
Io, al più, posso limitarmi a spiegare quali caratteristiche di un
software sono _per me_ di
convenienza pratica e perchè.
Di qui a farne questioni di principio, ce ne corre.
Del resto, non c'è nulla di più inutile e stupido del cercare di
convincere la gente ad usare
Linux anzichè Windows.
Quello che si può fare è mostrare alcune caratteristiche del primo e del
secondo sistema
operativo. Poi la gente, com'è giusto che sia, decide di testa propria.




> >
> >
> >> Certo: però non capisco perchè, in nome del risparmio di tempo, si
> >> faccia il nome di Lilypond, com'è stato fatto.
> >
> > Più che non capirlo, diciamo che dai per scontato che con Lilypond si
> > impieghi più tempo
> > che con Finale. Dunque ti regoli di conseguenza.

> Diciamo che parlo in base alla mia esperienza: ho provato Lilypond, ecco
> tutto.
> Di certo avrò sbagliato delle cose, non avrò avuto pazienza, tutto
> quello che vuoi.
> Non ne valeva la pena, secondo me: come ti ho già detto, se il problema
> è legato alla comprensione delle parti per gli esecutori, con Finale e
> Sibelius non ho mai ricevuto lamentele da nessuno.

No, il problema non è legato a questo.
Leggi una frase si e una no di quello che scrivo.
Naturalmente con Finale puoi ottenere le stesse, identiche cose che
ottieni con Lilypond.
In teoria, gli stessi risultatii potresti ottenerli addirittura con Gimp.
Io ho spiegato altre ragioni.


> >
> > Come una persona molto saggia di mia conoscenza dice, scrivere pezzi per i
> > concorsi di
> > composizione anzichè per le esecuzioni è una totale perdita di tempo.


> Non condivido,

non avevo dubbi :)


--

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Re: Composizione algoritmica [messaggio #16104 è una risposta a message #16103] sab, 23 aprile 2011 01:28 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Leonardo Polato  è attualmente disconnesso Leonardo Polato
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Registrato: febbraio 2011
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Il 23/04/11 00.44, egmont ha scritto:


Oggi il compositore è chiamato
> a comunicare
> con estrema chiarezza ciò che intende all'esecutore, senza dunque il
> tramite di un
> trascrittore che per forza di cose moltiplicherebbe i problemi.

Premesso che, ormai, le scritture sono decisamente più tradizionali che
negli anni '70, in realtà, mi risulta che il mestiere di copista lo
facciano i compositori (Donatoni stesso lo faceva) o studenti di
composizione, quindi non vedo dove sia il problema del trascrittore (il
quale, inoltre, non vive in un'isola deserta ma può contattare il
compositore...)

A meno
> che, caso raro,
> questo trascrittore non sia direttore di orchestra o di ensemble che debba
> sobbarcarsi il per
> lui maleducato ed ingrato compito di riaggiustare le cose. Ho visto casi
> del genere e
> secondo me sono poco rispettosi per il direttore. Certo sono casi poco
> professionalli.

Certo. La scarsa professionalità, del resto, c'è ovunque, mica solo tra
i copmsitori (chilometri fatti per assistere a prove finali in cui
erano presenti la metà degli esecutori...)

>
> non so che dirti. Continui ad oppormi ragionamenti estranei al mio
> discorso.
> Se non ti piace Lilypond, non usarlo. Se ti piace scrivere a mano, scrivi
> a mano.
> Evidentemente hai vagliato la convenienza delle tue scelte.
> Che non sono naturalmente le mie.
> Io, al più, posso limitarmi a spiegare quali caratteristiche di un
> software sono _per me_ di
> convenienza pratica e perchè.
> Di qui a farne questioni di principio, ce ne corre.
> Del resto, non c'è nulla di più inutile e stupido del cercare di
> convincere la gente ad usare
> Linux anzichè Windows.
> Quello che si può fare è mostrare alcune caratteristiche del primo e del
> secondo sistema
> operativo. Poi la gente, com'è giusto che sia, decide di testa propria.

d'accordo
>
>
>

>
> No, il problema non è legato a questo.
> Leggi una frase si e una no di quello che scrivo.
> Naturalmente con Finale puoi ottenere le stesse, identiche cose che
> ottieni con Lilypond.
> In teoria, gli stessi risultatii potresti ottenerli addirittura con Gimp.
> Io ho spiegato altre ragioni.

Va bene, d'accordo: diciamo che mi chiedo perchè, tra vari compositori e
studenti di composizione che conosco, non ne ho trovato uno che
l'adoperi (e sì che gli studenti dovrebbero essere sensibili al fatto
che è gratuito...); nemmeno dei copisti professionisti come questi
http://www.k361.com/ l'adoperano. E' come quando ti dicono che una certa
auto è migliore delle altre, te la regalano pure, poi in giro ne vedi
due di numero: permetterai che ti viene qualche dubbio...
E poi, vorrei che qualcuno mi facesse il confronto tra Lily e Sibelius
(che, secondo me, è più veloce di Finale)

L.
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16109 è una risposta a message #16099] sab, 23 aprile 2011 10:18 Messaggio precedenteMessaggio successivo
daniel pennac \(porta  è attualmente disconnesso daniel pennac \(porta
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
news:iosp77$j5r$1@news.newsland.it...
> Perdonami ma parli di cose di cui non hai la più pallida idea.
>

Perdona la franchezza, a quanto pare in ciò ti sono compagna, accade spesso
per la maggior parte delle cose che scrivi, che tu non abbia la più pallida
idea di ciò di cui vai parlando.
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16110 è una risposta a message #16097] sab, 23 aprile 2011 10:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Kowalski  è attualmente disconnesso Kowalski
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Il 22/04/2011 22.21, daniel pennac (portatile) ha scritto:

> Perchè, evidentemente, il manoscritto soddisfa i criteri di leggibilità
> imposti dalla casa editrice...

eh eh, a dirla tutta è che nessuno ha soldi/tempo/voglia per trascrivere
tutto al computer, specie musica contemporanea piena di ghirigori e roba
strana! :-)

E poi sono d'accordo con te, niente è meglio del manoscritto per
chiarire le intenzioni dell'autore!


ciao

WK
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16111 è una risposta a message #16093] sab, 23 aprile 2011 10:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Kowalski  è attualmente disconnesso Kowalski
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Il 22/04/2011 20.59, egmont ha scritto:

> Perdonami, ma per quanti sforzi si possano fare, la scrittura manuale non
> potrà mai
> assicurare una leggibilità paragonabile a quella dei programmi di
> notazione.
> Naturalmente si possono migliorare notevolmente le cose con un lavoro di
> minuzia da
> monaco certosino, lavoro almeno per me tremendamente snervante e
> totalmente inutile per
> chi sappia usare il computer.

Per dirti com'è vario il mondo, tutti i compositori che conosco la
pensano esattamente all'opposto: la cosa più snervante e frustrante di
solito è dover perdere tempo a imparare un software, e a usarlo per
copiare musica già scritta (spesso anche bene) a mano, specialmente nel
caso di musica contemporanea piena di segni particolari e strutture
aleatorie... il tutto nella piena coscienza che l'anno prossimo uscirà
la nuova versione dello stesso programma, che bisognerà comprare e di
nuovo imparare a usare, e che genererà files incompatibili con quella
precedente! :-(

> Ognuno faccia come meglio crede, in vista del risparmio dei tempi e della
> leggibilità.

D'accordo, ma nella disputa Finale/altri software, secondo me state
trascurando l'aspetto più ovvio di tutti: se scrivo un pezzo per
orchestra e voglio farlo usando il computer, devo necessariamente usare
Finale o Sibelius, perchè i copisti che dopo faranno le parti quelli
usano (ci sarà poi un motivo? :-)), e se gli mando la partitura in un
formato diverso quelli mi chiederanno la versione cartacea, e per
copiare tutto nota per nota si prenderanno il triplo.


ciao

WK
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16112 è una risposta a message #16104] sab, 23 aprile 2011 11:10 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Leonardo Polato ha scritto:

> Il 23/04/11 00.44, egmont ha scritto:


> Oggi il compositore è chiamato
> > a comunicare
> > con estrema chiarezza ciò che intende all'esecutore, senza dunque il
> > tramite di un
> > trascrittore che per forza di cose moltiplicherebbe i problemi.

> Premesso che, ormai, le scritture sono decisamente più tradizionali che
> negli anni '70, in realtà, mi risulta che il mestiere di copista lo
> facciano i compositori (Donatoni stesso lo faceva) o studenti di
> composizione, quindi non vedo dove sia il problema del trascrittore (il
> quale, inoltre, non vive in un'isola deserta ma può contattare il
> compositore...)

Sto semplicemente dicendo che oggi, per una serie di importanti ed
evidenti fattori, è più
che mai opportuno che il compositore sia anche il creatore della partitura
a stampa. E che
dunque il paragone con le composizioni fino diciamo alla prima metà del
'900 non ha alcun
senso.



> >
> > No, il problema non è legato a questo.
> > Leggi una frase si e una no di quello che scrivo.
> > Naturalmente con Finale puoi ottenere le stesse, identiche cose che
> > ottieni con Lilypond.
> > In teoria, gli stessi risultatii potresti ottenerli addirittura con Gimp.
> > Io ho spiegato altre ragioni.

> Va bene, d'accordo: diciamo che mi chiedo perchè, tra vari compositori e
> studenti di composizione che conosco, non ne ho trovato uno che
> l'adoperi (e sì che gli studenti dovrebbero essere sensibili al fatto
> che è gratuito...); nemmeno dei copisti professionisti come questi
> http://www.k361.com/ l'adoperano.

Purtroppo, un utilizzo davvero serio di Lilypond presuppone la
dimestichezza con un
ambiente di sviluppo (vale a dire Linux, dimestichezza massima con gli
editor testuali e con
lo scripting) padroneggiato più da informatici che da studenti di
composizione.
Dunque occorrerebbe sentire i primi, sempre che uno abbia interesse ad
approfondire, e, a
seconda delle esigenze della singola persona, modellare l'ambiente per
velocizzare
qualsiasi operazione.
Per quanto riguarda i copisti, molti fuori dall'Italia usano Lilypond, non
fosse altro che per il
risparmio dovuto alle licenze.


E' come quando ti dicono che una certa
> auto è migliore delle altre, te la regalano pure, poi in giro ne vedi
> due di numero: permetterai che ti viene qualche dubbio...
> E poi, vorrei che qualcuno mi facesse il confronto tra Lily e Sibelius
> (che, secondo me, è più veloce di Finale)

Confronti approfonditi tra i vari editor si trovano a Josa in rete.
Io non sono partito da nessuno di essi, ma semplicemente da alcune
esigenze specifiche
che ho potuto realizzare con estrema facilità con Lilypond, risparmiando
notevolmente i
tempi che mi venivano imposti da Finale.


--

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Re: Composizione algoritmica [messaggio #16120 è una risposta a message #16111] sab, 23 aprile 2011 12:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
turdusmerula  è attualmente disconnesso turdusmerula
Messaggi: 491
Registrato: novembre 2010
Senior Member
"Kowalski" <ko@walski.net> ha scritto nel messaggio
news:4db28ead$0$6823$5fc30a8@news.tiscali.it...

Mi inserisco in questa interessante discussione, che vedo molto coinvolgente
per chi ci capisce nei meccanismi algoritmici, per fare una osservazione
molto marginale seguendo quanto dice Kowalski

> l'anno prossimo uscirà la nuova versione dello stesso programma, che
> bisognerà comprare e di nuovo imparare a usare, e che genererà files
> incompatibili con quella precedente! :-(
>
> devo necessariamente usare Finale o Sibelius, perchè i copisti che dopo
> faranno le parti quelli usano

Io non faccio uso professionale, solo mi trascrivo, per uso assolutamente
dilettantistico mio o degli amici, delle partiture per poi trasporle o
facilitarle.

Noto che gli aggiornamenti di Finale, dopo il 2005, nulla di importante
modificano nella scrittura, che è ciò di cui si parla. Invece i comandi
vengono suddivisi diversamente senza un perchè se non per mostrare una
interfaccia diversa. Le vere modifiche sono semmai su funzioni accessorie
per altri usi, che starebbero benissimo in sw appositi. Lo vedo scaricando
le demo valide 15gg, da ultimo sulla 2010 e già c'è la 2011 (Nulla so di
Sibelius)
Tra l'altro potrebbe anche essere che l'impedire l'utilizzo su diverse
versioni del tutto simili in funzionalità possa raffigurare ipotesi di
estorsione. Ve lo immaginate esteso a tante altre produzioni?

Ergo, non potreste voi professionisti e copisti decidere di non aggiornare a
pagamento? Decidere che la tal versione va bene a tutti per la scrittura e
copia editoriale?
Forse allora farebbero nuove funzioni su nuovi sw che uno si compra se
serve.

Ingenuo, lo so.

--
--------------------
turdusmerula
--------------------
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16137 è una risposta a message #16102] dom, 24 aprile 2011 01:24 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ArtBurt  è attualmente disconnesso ArtBurt
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Leonardo Polato ha detto questo venerdì :
> Il 22/04/11 22.44, egmont ha scritto:
>

> Se, invece, il problema è quello di far pubblicare una mia partitura da
> Breitkopf o alla Universal, allora sì, potrei capire. Solo che loro non
> adoperano Lilypond, ma Score (che non nomina nessuno...)

Sei sicuro che usino Score? Io Score l'ho usato e conosco abbastanza
bene l'aspetto delle partiture che produce.
Sinceramente nelle edizioni che hai citato, non ci riconosco Score,
anche se talvolta, specialmente della Carish, ho visto musiche scritte
con questo programma.

Art
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16141 è una risposta a message #16137] dom, 24 aprile 2011 12:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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ArtBurt ha scritto:
> Leonardo Polato ha detto questo venerdì :
>> Il 22/04/11 22.44, egmont ha scritto:
>>
>
>> Se, invece, il problema è quello di far pubblicare una mia partitura
>> da Breitkopf o alla Universal, allora sì, potrei capire. Solo che loro
>> non adoperano Lilypond, ma Score (che non nomina nessuno...)
>
> Sei sicuro che usino Score? Io Score l'ho usato e conosco abbastanza
> bene l'aspetto delle partiture che produce.
> Sinceramente nelle edizioni che hai citato, non ci riconosco Score,
> anche se talvolta, specialmente della Carish, ho visto musiche scritte
> con questo programma.
>
> Art
>
>
Ho sbagliato sulla Breitkopf, non sull'Universal:


http://www.winscore.info/

Sostituire Breitkopf con, a scelta:
Peters, Schott, Ricordi, Barenreiter

L.

P.S. : visto che hai usato Score mi piacerebbe saperne di più, mi blocca
solo il fatto che funziona solo su Win...
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16144 è una risposta a message #16057] dom, 24 aprile 2011 18:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
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Leonardo Polato <l_polato@virgilio.it> wrote:

> Non direi proprio che è d'obbligo...Perfino ai concorsi di composizione
> cominciano a guardare con maggior favore le partiture scritte
> (bene) a mano, perchè si è visto che molti, con i software, abusavano di
> copia e incolla

Aggiungerei che una partitura è spesso, necessariamente, anche un lavoro
grafico. Non è quindi questione di possibilità grafiche del programma,
ma di personalità del tratto. L'immediatezza del contatto con la carta
pentagrammata dona qualcosa di fisico alla musica.

Di recente mi ritrovo a scrivere molto comodamente e rapidamente con
Sibelius, ma di non essere soddisfatto della qualità "standard" del suo
prodotto. Mi piacerebbe poter lavorare di più con la mia bella Pilot
V-Ball. (Magari, la bella comincerò a farla a mano...)

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16145 è una risposta a message #16097] dom, 24 aprile 2011 18:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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daniel pennac (portatile) <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> wrote:

> Perchè, evidentemente, il manoscritto soddisfa i criteri di leggibilità
> imposti dalla casa editrice

Infatti: la grafia di Donatoni era "brutta", ma chiarissima. Lo stesso
dicasi per Berio, di cui sono stati pubblicati molti manoscritti dalla
grafia commovente per la sua semplicità quasi infantile. Maderna era un
pasticcione, ma la sua grafia aveva una forte componente fisica: si
imponeva. Nono era pulitissimo, quasi elementare.

La grafia di Boulez e Stockhausen è bellissima. Quella del primo è
sottilissima, invita all'analisi. Quella del secondo è grossa, dal
tratto variabile, di una chiarezza impressionante. Quella di De Pablo
ricorda gli esercizi scolastici. Reich e Francesconi devono aver
imparato da Berio.

Quelli di Sciarrino sono lavori grafici fatti con la limetta e il
compasso. Non meno curati erano quelli di Pennisi. Quelli di Bussotti
sono dei ricami Liberty da appendere in soggiorno. Petrassi aveva una
trasparente leggerezza che denuncia la frequentazione con Melotti.

Forse perché spesso maturati all'interno di una casa editrice, ma la
maggior parte degli allievi di Donatoni ha una grafia straordinaria.
Poco fa Leonardo citava Solbiati, che evidentemente riversa il
considerevole talento grafico nella grafia della sua musica.

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16146 è una risposta a message #16093] dom, 24 aprile 2011 18:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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egmont <egmontXYZ@email.it> wrote:

> Perdonami, ma per quanti sforzi si possano fare, la scrittura manuale non
> potrà mai
> assicurare una leggibilità paragonabile a quella dei programmi di
> notazione.

Io direi che a volte è il contrario... Mi vengono in mente certi salti
mortali necessari per ottenere in un programma una larghezza di battuta
che abbia un senso musicale, e non sia solo una media calcolata delle
durate. O la difficoltà di tracciare legature a più archi che diano un
senso di direzione del gesto musicale. O le mille acrobazie richieste da
un ribattuto o da un tremolo tra due corde.

Ma, insomma, mi sembra che chiunque abbia a che fare con la scrittura
musicale possa portare una serie di racconti d'orrore relativi ai limiti
dei programmi di notazione.

> bah. Il preoccuparsi del metodo di notazione in vista di concorsi di
> composizione, anzichè
> in vista di quello che si sottopone all' __esecutore__ è tutto dire.

Visto che in giuria di solito ci sono anche direttori d'orchestra o
affermati interpreti, sarei curioso di capire quale sia la differenza
tra le due premure...

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16147 è una risposta a message #16098] dom, 24 aprile 2011 18:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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egmont <egmontXYZ@email.it> wrote:

> Il mezzo informatico si impara ad utilizzarlo una volta e per sempre.

Ma anche no. Io ho iniziato con Overture, ho usato Finale, ora uso
Sibelius, e ad ogni versione devo ricominciare a capire come funziona il
mezzo. La penna, invece, rimane sempre la stessa (anche se può comunque,
e con maggiore facilità, cambiare lo stile di scrittura).

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16148 è una risposta a message #16141] dom, 24 aprile 2011 18:47 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Leonardo Polato <l_polato@virgilio.it> wrote:

> Sostituire Breitkopf con, a scelta:
> Peters, Schott, Ricordi, Barenreiter

Non so Breitkopf e Barenreiter, ma Peters, Schott e Ricordi usano anche
Finale e Sibelius (come pure Faber e Boosey & Hawkes). Non so con che
criterio si scelta un programma o l'altro.

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16149 è una risposta a message #16120] dom, 24 aprile 2011 18:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:

> Noto che gli aggiornamenti di Finale, dopo il 2005, nulla di importante
> modificano nella scrittura

Non so cosa intendi per "scrittura", ma a me sembra che per un
compositore le versioni di Finale dopo il 2005 abbiano reso più comodo
il lavoro.

Sibelius è stato reso via via più comodo, più veloce, meglio integrato
con le "orchestre virtuali" (che fanno comodo per un rapido riscontro).
Senza mezzi termini: ho trovato gli aggiornamenti, spesso, la
realizzazione di alcuni sogni.

> Ergo, non potreste voi professionisti e copisti decidere di non aggiornare a
> pagamento? Decidere che la tal versione va bene a tutti per la scrittura e
> copia editoriale?

Non posso rispondere per gli altri, ma nel mio caso sono stato molto
contento di passare alle nuove versioni. Per le prossime, vedremo cosa
ci sarà

Non ho aggiornato Logic alla versione 9, perché le novità che c'erano
non mi servivano. Aggiornare non è necessario, ma nel caso dei programmi
di notazione gli ultimi anni sono stati anni di sviluppo mirato, guidato
apparentemente dai clienti più che dal marketing.

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16150 è una risposta a message #16048] dom, 24 aprile 2011 18:59 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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John The Petru <davi2500@tiscali.it> wrote:

> P.S. Sibelius costa 600 e passa dollari, Finale sarà sulle stesse
> cifre

Di solito li si acquista da studenti o insegnanti, e i prezzi sono molto
più bassi (di solito la metà). Poi si tratta di pagare gli
aggiornamenti.

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16151 è una risposta a message #16051] dom, 24 aprile 2011 18:59 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Leonardo Polato <l_polato@virgilio.it> wrote:

> mi piacerebbe provare con Score (che non costa poco..),
> elogiato da Boulez

Fetente: lui scrive a mano e fa trascrivere agli altri! :-)

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16152 è una risposta a message #16145] dom, 24 aprile 2011 19:05 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 24/04/11 18.39, Paolo Tramannoni ha scritto:

>
> Forse perché spesso maturati all'interno di una casa editrice, ma la
> maggior parte degli allievi di Donatoni ha una grafia straordinaria.
> Poco fa Leonardo citava Solbiati, che evidentemente riversa il
> considerevole talento grafico nella grafia della sua musica.

Non so se abbia senso fare una graduatoria, ma la più bella grafia che
io abbia mai visto di un allievo di Donatoni è quella di Sandro Gorli.


L.
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16153 è una risposta a message #16144] dom, 24 aprile 2011 19:09 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 24/04/11 18.39, Paolo Tramannoni ha scritto:
>
> Di recente mi ritrovo a scrivere molto comodamente e rapidamente con
> Sibelius, ma di non essere soddisfatto della qualità "standard" del suo
> prodotto. Mi piacerebbe poter lavorare di più con la mia bella Pilot
> V-Ball. (Magari, la bella comincerò a farla a mano...)
>
> Ciao,
> Paolo

Mi fai venire in mente che, una volta, mi è stato citato il caso
estremo di una compositrice che prima scrive al computer e poi ricopia
a mano...


L.
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16154 è una risposta a message #16152] dom, 24 aprile 2011 19:13 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ptram  è attualmente disconnesso ptram
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Leonardo Polato <l_polato@virgilio.it> wrote:

> Non so se abbia senso fare una graduatoria, ma la più bella grafia che
> io abbia mai visto di un allievo di Donatoni è quella di Sandro Gorli.

Ci stavo pensando. Le sue sembrano davvero partiture a stampa. Del
resto, molti degli allievi di Donatoni sono stati anche allievi suoi.

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16155 è una risposta a message #16145] dom, 24 aprile 2011 19:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Darmstadt anno zero  è attualmente disconnesso Darmstadt anno zero
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On Sun, 24 Apr 2011 18:39:52 +0200, Paolo Tramannoni wrote:


> La grafia di Boulez [...] è bellissima.

si, se hai a disposizione un microscopio..
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16157 è una risposta a message #16141] dom, 24 aprile 2011 19:52 Messaggio precedenteMessaggio successivo
ArtBurt  è attualmente disconnesso ArtBurt
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Leonardo Polato ha usato la sua tastiera per scrivere :


> P.S. : visto che hai usato Score mi piacerebbe saperne di più, mi blocca solo
> il fatto che funziona solo su Win...

Posso dirti poco anche perché con Score mi sono fermato a quando
funzionava solo in DOS.

Art
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16160 è una risposta a message #16147] dom, 24 aprile 2011 20:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Paolo Tramannoni ha scritto:

> egmont <egmontXYZ@email.it> wrote:

> > Il mezzo informatico si impara ad utilizzarlo una volta e per sempre.

> Ma anche no. Io ho iniziato con Overture, ho usato Finale, ora uso
> Sibelius, e ad ogni versione devo ricominciare a capire come funziona il
> mezzo.

male facesti, in tutta onestà.
E naturalmente, IMHO.
Tendenzialmente, il software proprietario può essere una vera e propria
trappola.
Saltare di software in software, di versione in versione, se non ci sono
ragioni talmente forti
da giustificare una tale scelta, è solo controproducente.
Diciamo che il passare da un software all'altro è tranquillamente
evitabile se si fa una scelta
oculata sin dall'inizio.
Il passare da una versione all'altra dello stesso software, se non si
tiene presente che,
accanto a miglioramenti sostanziali, capita che questi aggiornamenti siano
molto di facciata
e poco di concretezza, può causare grandi perdite di tempo; si tratta
spesso di un artificio
che hanno le aziende per legare il cliente al prodotto e per mostrarsi
aggiornate coi tempi.
In generale, occorre secondo me sempre dare un'occhiata rapida alla
descrizione degli
aggiornamenti.





--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Re: Composizione algoritmica [messaggio #16161 è una risposta a message #16145] lun, 25 aprile 2011 00:51 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Paolo Tramannoni ha scritto:
>
>
> Infatti: la grafia di Donatoni era "brutta", ma chiarissima. Lo stesso
> dicasi per Berio, di cui sono stati pubblicati molti manoscritti dalla
> grafia commovente per la sua semplicità quasi infantile.

Mi metti curiosità: esistono pubblicazioni con i manoscritti di Berio?
io conosco solo qualche esempio che ho trovato in testi generici, se c'è
qualcosa di più specifico ti chiederei qualche indicazione bibliografica.

Ciao,

Leonardo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16162 è una risposta a message #16161] lun, 25 aprile 2011 02:48 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Leonardo Polato <l_polato@virgilio.it> wrote:

> Mi metti curiosità: esistono pubblicazioni con i manoscritti di Berio?
> io conosco solo qualche esempio che ho trovato in testi generici, se c'è
> qualcosa di più specifico ti chiederei qualche indicazione bibliografica.

Niente da fare: sono solo estratti di partiture che ho visto, e di cui
non saprei indicare l'origine. C'era sicuramente Formazioni (poi "messa
in bella"), ma altro non ricordo.

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16165 è una risposta a message #16149] lun, 25 aprile 2011 10:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
turdusmerula  è attualmente disconnesso turdusmerula
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k08s9m.gc5qs9cs7i3oN%ptram@despammed.com...
>
> Non so cosa intendi per "scrittura", ma a me sembra che per un
> compositore le versioni di Finale dopo il 2005 abbiano reso più comodo
> il lavoro.
>
> Sibelius è stato reso via via più comodo, più veloce, meglio integrato
> con le "orchestre virtuali" (che fanno comodo per un rapido riscontro).
> Senza mezzi termini: ho trovato gli aggiornamenti, spesso, la
> realizzazione di alcuni sogni.
>

Meglio così.
Come riferivo, io "scrivo" nel senso che copio per visualizzare meglio o al
più cambio tonalità. Ho reperito il 2005 a scuola di musica , quasi gratis,
e per il mio uso l'unico inconveniente è la mancata lettura con chi ha
versioni più nuove. Ma non voglio interferire oltre con una discussione che
trovo istruttiva tra chi fa uso professionale. Chissà mai che decida di
regalarmi una Ferrari da competizione al posto della scassata utilitaria che
ancora mi basta per andare a spasso (:-))

--
--------------------
turdusmerula
--------------------
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16174 è una risposta a message #16165] lun, 25 aprile 2011 16:53 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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turdusmerula <merfraturdus@fastwebnet.it> wrote:

> e per il mio uso l'unico inconveniente è la mancata lettura con chi ha
> versioni più nuove [di Finale].

Verifica la fattibilità dello scambio attraverso il formato file
MusicXML. Non so da che versione sia stato introdotto, ma potrebbe
funzionare. Finale aveva anche un altro formato di interscambio più
vecchio, di cui al momento non ricordo il nome.

Ciao,
Paolo
Re: Composizione algoritmica [messaggio #16177 è una risposta a message #16174] mar, 26 aprile 2011 00:22 Messaggio precedente
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Il 25/04/2011 16.53, Paolo Tramannoni ha scritto:

> Verifica la fattibilità dello scambio attraverso il formato file
> MusicXML. Non so da che versione sia stato introdotto, ma potrebbe
> funzionare. Finale aveva anche un altro formato di interscambio più
> vecchio, di cui al momento non ricordo il nome.

XML NON FUNZIONA

Lo scrivo qui a chiare lettere in seguito ad un'esperienza personale
particolarmente tragica.


ciao

WK
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