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Re: Emigrazione e musica [messaggio #19567 è una risposta a message #19537] lun, 18 luglio 2011 18:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Federico Gnech  è attualmente disconnesso Federico Gnech
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Il 18/07/2011 17:04, The Squash Delivery Boy ha scritto:
> Il 7/18/11 5:02 PM, Box ha scritto:
>
>> Non sono mai stato fascista e tanto meno comunista. Mi piace la Francia.
>> Marsiglia è una città stupenda. Sono stato un paio di anni fa
>> nel miglior albergo a quattro stelle della città. Tutto qui.
>
> Tutti quegli extracomunitari che ci hai visto che fastidi ti hanno
> procurato, esattamente?

E visto che nessuno l'ha fatto notare: magari - magari eh - si tratta di
cittadini francesi d'origine maghrebina. No, perché il frasario da
euroquesturini oggi permette che si usi il termine "extracomunitario"
quando uno vorrebbe dire "marocchino" o "negro".
Se mi sbaglio e Box ha chiesto il passaporto a tutti i passanti, chiedo
scusa.

F.

--
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Re: Emigrazione e musica [messaggio #19568 è una risposta a message #19566] lun, 18 luglio 2011 18:40 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"luziferszorn" ha scritto nel messaggio
news:b6d75aa1-3296-4bec-a896-5e9003a0e6d2@p31g2000vbs.googlegroups.com...

On 18 Lug, 18:10, "Box" <b...@iasdl.com> wrote:

> E le francesi sono delle gran gnocche :-)


ma non si fanno il bidet...

---

Forse quelle che conosci tu :-)
Re: [OT] Emigrazione e musica [messaggio #19569 è una risposta a message #19563] lun, 18 luglio 2011 18:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Federico Gnech" ha scritto nel messaggio
news:j01n2b$oat$1@dont-email.me...

Il 18/07/2011 17:11, Box ha scritto:

> A parte alcune località della Costa Azzurra, i milionari stranieri vanno
> a vivere in Provenza
> nel Luberon. Luoghi stupendi ricchi di vigneti dove il regista Ridley
> Scott oltre averci girato un film (ma non è l'unico) ci è andato a vivere.

Quale, quello dove lo yuppie va per vendere una tenuta ma alla fine
rimane affascinato dai segreti del vitigno, rischia di trombare una sua
sorellastra ma poi si mette con la bellona che serviva le birre al bar?
Verrebbe da spianare col napalm il sud della Francia in spregio a certi
stereotipi angloammarigani (ma non è colpa dei francesi, poveri)
Così come veniva da nuclearizzare la Valdichiana dopo aver visto "Io
ballo da sola" (ma non è colpa dei toscani, poveri).

---

Non so, non ho visto il film. Ma mi fido della tua grande recensione.
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19571 è una risposta a message #19567] lun, 18 luglio 2011 18:46 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Federico Gnech" ha scritto nel messaggio
news:j01njj$sgm$1@dont-email.me...

Il 18/07/2011 17:04, The Squash Delivery Boy ha scritto:
> Il 7/18/11 5:02 PM, Box ha scritto:
>
>> Non sono mai stato fascista e tanto meno comunista. Mi piace la Francia.
>> Marsiglia è una città stupenda. Sono stato un paio di anni fa
>> nel miglior albergo a quattro stelle della città. Tutto qui.
>
> Tutti quegli extracomunitari che ci hai visto che fastidi ti hanno
> procurato, esattamente?

E visto che nessuno l'ha fatto notare: magari - magari eh - si tratta di
cittadini francesi d'origine maghrebina. No, perché il frasario da
euroquesturini oggi permette che si usi il termine "extracomunitario"
quando uno vorrebbe dire "marocchino" o "negro".
Se mi sbaglio e Box ha chiesto il passaporto a tutti i passanti, chiedo
scusa.

---

Non chiedo il passaporto a nessuno. Semmai sono gli albergatori a
chiedertelo in Italia.

Per legge.
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19572 è una risposta a message #19565] lun, 18 luglio 2011 18:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"luziferszorn" ha scritto nel messaggio
news:6feef14f-7b34-45ff-9e68-e7d119183605@z14g2000yqh.googlegroups.com...

On 18 Lug, 17:52, "Herr von Faninal" <b...@bang.com> wrote:

> Marsiglia è una città allucinante.


Ok. La metto sulla lista nera.

---

Marsiglia se ne farà una ragione.
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19573 è una risposta a message #19566] lun, 18 luglio 2011 18:49 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:b6d75aa1-3296-4bec-a896-5e9003a0e6d2@p31g2000vbs.googlegroups.com...
> On 18 Lug, 18:10, "Box" <b...@iasdl.com> wrote:
>
>> E le francesi sono delle gran gnocche :-)
>
>
> ma non si fanno il bidet...
>
> lz

Nel sud della Francia lo usano!
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19574 è una risposta a message #19571] lun, 18 luglio 2011 18:55 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Federico Gnech  è attualmente disconnesso Federico Gnech
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Il 18/07/2011 18:46, Box ha scritto:

> E visto che nessuno l'ha fatto notare: magari - magari eh - si tratta di
> cittadini francesi d'origine maghrebina. No, perché il frasario da
> euroquesturini oggi permette che si usi il termine "extracomunitario"
> quando uno vorrebbe dire "marocchino" o "negro".
> Se mi sbaglio e Box ha chiesto il passaporto a tutti i passanti, chiedo
> scusa.
>
> ---
>
> Non chiedo il passaporto a nessuno. Semmai sono gli albergatori a
> chiedertelo in Italia.
>
> Per legge.

Oh sì, ho fatto il portiere in albergo per un po'. In Italia siamo gente
precisa, pure chi affitta in nero spesso dichiara gli inquilini come
"ospiti" alla questura, lol.
Tornando a Marsiglia, diciamo pure che potevano essere cittadini
francesi dall'aspetto poco raccomandabile. No, lo dico perché magari
pure la banlieu parigina uno la potrebbe trovare "piena di
extracomunitari" (btw: non ce l'ho con te, sia chiaro)

F.

--
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Re: Emigrazione e musica [messaggio #19575 è una risposta a message #19574] lun, 18 luglio 2011 18:57 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Federico Gnech" ha scritto nel messaggio
news:j01ohc$3pp$1@dont-email.me...

Il 18/07/2011 18:46, Box ha scritto:

> E visto che nessuno l'ha fatto notare: magari - magari eh - si tratta di
> cittadini francesi d'origine maghrebina. No, perché il frasario da
> euroquesturini oggi permette che si usi il termine "extracomunitario"
> quando uno vorrebbe dire "marocchino" o "negro".
> Se mi sbaglio e Box ha chiesto il passaporto a tutti i passanti, chiedo
> scusa.
>
> ---
>
> Non chiedo il passaporto a nessuno. Semmai sono gli albergatori a
> chiedertelo in Italia.
>
> Per legge.

Oh sì, ho fatto il portiere in albergo per un po'. In Italia siamo gente
precisa, pure chi affitta in nero spesso dichiara gli inquilini come
----

Se vuoi faccio il tuo nome al Sofitel di Marsiglia. Credo cerchino un
garzone :-)
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19576 è una risposta a message #19562] lun, 18 luglio 2011 19:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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daniel pennac (portatile) <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> wrote:

> Io abitavo alle Grazie

Io no, ma posso considerare il cinema Dorico come una vecchia succursale
della mia tana? Una volta alla settimana, tutte le settimane, per anni,
vivevo lì. Ero quello che al bar lì sotto si prendeva sempre un mistrà
e/o un turchetto, e fissava le belle ragazze con malcelato appetito.

> in effetti la zona del Piano, dove c'erano -e spero
> ci siano ancora. delle pizzerie che fanno della pizza al taglio
> meravigliosa

Quella all'angolo tra piazza Ugo Bassi e corso Carlo Alberto c'era
ancora, due anni fa, e continuava a fare la sua pizza favolosa - gonfia,
carica, intrisa di sugo. Una pizza d'altri tempi, che per fortuna vedo
uscire dalle mani di giovani artigiani. Vicino al cinema Italia c'era
ancora il forno che faceva, oltre a pizza e biscotti, una delle migliori
pizze al formaggio della regione.

Uhm, magari domani devo andare per uffici nel capoluogo? :-)

> si è modificata in maniera incredibile, di anno in anno,
> capito ad Ancona molto raramente, l'ho vista trasformarsi a livello di
> abitanti in maniera profondissima.

È una città che non ha saputo, come avveniva invece in passato,
accettare l'idea di essere multietnica. Non ha educato i suoi giovani,
ha parlato di immigrazione solo ai vecchi residenti e non ai nuovi. La
buona volontà del consigliere comunale per gli stranieri non può bastare
a formare una nuova cittadinanza. Speriamo nel sindaco-preside, ammesso
che riesca a fare il sindaco.

Ciao,
Paolo
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19577 è una risposta a message #19575] lun, 18 luglio 2011 19:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 18/07/2011 18:57, Box ha scritto:

> Se vuoi faccio il tuo nome al Sofitel di Marsiglia. Credo cerchino un
> garzone :-)

Attualmente non sarei adatto, il mio francese è pessimo...se dovesse
fermarsi DSK chiedendo un extracomunitaria da trombare potrei combinare
qualche guaio.

F.

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Re: Emigrazione e musica [messaggio #19578 è una risposta a message #19577] lun, 18 luglio 2011 19:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 18/07/2011 19:11, Federico Gnech ha scritto:

> un extracomunitaria

Ah, anche il mio italiano è così così

F.

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Re: Emigrazione e musica [messaggio #19580 è una risposta a message #19573] lun, 18 luglio 2011 19:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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daniel pennac (portatile) <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> wrote:

> >> E le francesi sono delle gran gnocche :-)
> > ma non si fanno il bidet...
> Nel sud della Francia lo usano!

Ecco, qualcuno parlava di perfezione?

Ciao,
Paolo
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19581 è una risposta a message #19574] lun, 18 luglio 2011 19:19 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Federico Gnech <federicognech@gmail.com> wrote:

> Tornando a Marsiglia, diciamo pure che potevano essere cittadini
> francesi dall'aspetto poco raccomandabile. No, lo dico perché magari
> pure la banlieu parigina uno la potrebbe trovare "piena di
> extracomunitari" (btw: non ce l'ho con te, sia chiaro)

Nella parte in cui sono stato lo scorso anno (Nord-Ovest, direttrice La
Défense - St.Germain-en-Laye) la percentuale di popolazione di origine
africana e maghrebina era altissima. Sarebbe sciocco ignorare che si
tratta(va) anche della parte più pericolosa della conurbazione, con tre
o quattro omicidi al mese, e aggressioni quasi quotidiane ai conducenti
della RER.

Mi è capitato di assistere ad un'operazione di polizia, con un treno
fermato per bloccare un gruppo di ragazzi africani che avevano
vandalizzato i vagoni. E le scene di rabbia furibonda di ragazzini in
tenuta da slum newyorkese, che sfogavano la loro frustrazione contro i
distributori automatici di bibite, erano all'ordine del giorno. C'è
anche qualche rischio di tubercolosi, vista la cattiva abitudine di
molti arabi di sputare per terra ogni dieci secondi.

Come mi ha spiegato in treno un anziano signore di campagna che tornava
ad Yvelin, i figli degli immigrati si trovano ad essere francesi di
seconda serie, e sono sempre più arrabbiati. La Francia ha un sistema
educativo molto democratico, ma anche una certa pratica allo sbarramento
tra classi. All'università che ho frequentato (una delle migliori di
Francia) gli immigrati prendevano i voti più bassi, e alla specialistica
erano una manciata di quell'esercito che frequentava la triennale.

Continuo a vedere l'immigrazione come un'opportunità, ma anche a credere
in valori di base, conquistati con secoli di lotte e sacrifici.
L'applicazione dei principi di eguaglianza dovrebbe divenire realtà -
non solo per un senso di giustizia, ma anche per evitare una futura,
prossima, guerra civile su base etnica. (In Europa non è possibile, dirà
qualcuno che volge le spalle ai Balcani...)

Ciao,
Paolo
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19582 è una risposta a message #19581] lun, 18 luglio 2011 19:31 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 18/07/2011 19:19, Paolo Tramannoni ha scritto:

> Continuo a vedere l'immigrazione come un'opportunità, ma anche a credere
> in valori di base, conquistati con secoli di lotte e sacrifici.

Quoto.

> L'applicazione dei principi di eguaglianza dovrebbe divenire realtà -
> non solo per un senso di giustizia, ma anche per evitare una futura,
> prossima, guerra civile su base etnica. (In Europa non è possibile, dirà
> qualcuno che volge le spalle ai Balcani...)

Non tirerei in ballo l'ex-Jugoslavia, che non c'entra. Quello di cui si
parlava è il groviglio complicatissimo di classismo, lasciti coloniali,
razzismo, come pure di arretratezza culturale e di violenza urbana senza
colore né fine.

F.

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Re: Emigrazione e musica [messaggio #19583 è una risposta a message #19562] lun, 18 luglio 2011 19:36 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"daniel pennac (portatile)" ha scritto nel messaggio
news:4e245d4d$0$15658$4fafbaef@reader2.news.tin.it...


"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k4m46n.xrbhu717hkbsbN%ptram@despammed.com...

> In ogni caso, nella piccolissima Ancona non è più possibile girare di
> notte per il quartiere del Piano, dove sono praticamente cresciuto (zona
> di cinema e ristorantini a prezzi popolari). Pochi mesi fa c'è stato un
> omicidio, e sono comparsi gli scippi. Penso che Roma sia solo un esempio
> in grande di quel che succede in tutta Italia.
>
> Ciao,
> Paolo

Io abitavo alle Grazie, in effetti la zona del Piano, dove c'erano -e spero
ci siano ancora. delle pizzerie che fanno della pizza al taglio
meravigliosa, si è modificata in maniera incredibile, di anno in anno,
capito ad Ancona molto raramente, l'ho vista trasformarsi a livello di
abitanti in maniera profondissima.

---

Che bei ricordi. Mi piaceva un mondo quando da Sirolo si prendeva l'auto e
si andava a fare schopping ad Ancona.

Oppure quando davanti alla baia di Portonovo si ruppero l'albero della
piccola barca che possiedo tutt'ora.
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19584 è una risposta a message #19583] lun, 18 luglio 2011 19:37 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Box" ha scritto nel messaggio news:j01qv0$qpd$1@speranza.aioe.org...

"daniel pennac (portatile)" ha scritto nel messaggio
news:4e245d4d$0$15658$4fafbaef@reader2.news.tin.it...


"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k4m46n.xrbhu717hkbsbN%ptram@despammed.com...

> In ogni caso, nella piccolissima Ancona non è più possibile girare di
> notte per il quartiere del Piano, dove sono praticamente cresciuto (zona
> di cinema e ristorantini a prezzi popolari). Pochi mesi fa c'è stato un
> omicidio, e sono comparsi gli scippi. Penso che Roma sia solo un esempio
> in grande di quel che succede in tutta Italia.
>
> Ciao,
> Paolo

Io abitavo alle Grazie, in effetti la zona del Piano, dove c'erano -e spero
ci siano ancora. delle pizzerie che fanno della pizza al taglio
meravigliosa, si è modificata in maniera incredibile, di anno in anno,
capito ad Ancona molto raramente, l'ho vista trasformarsi a livello di
abitanti in maniera profondissima.

---

Che bei ricordi. Mi piaceva un mondo quando da Sirolo si prendeva l'auto e
si andava a fare schopping ad Ancona.

---

shopping ovviamente.
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19585 è una risposta a message #19573] lun, 18 luglio 2011 19:51 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 18 Lug, 18:49, "daniel pennac \(portatile\)"
<mariorenda2NOS...@NOtin.it> wrote:
> "luziferszorn" <pan25...@gmail.com> ha scritto nel messaggionews:b6d75aa1-3296-4bec-a896-5e9003a0e6d2@p31g2000vbs.googlegroups.com...
>
> > On 18 Lug, 18:10, "Box" <b...@iasdl.com> wrote:
>
> >> E le francesi sono delle gran gnocche :-)
>
> > ma non si fanno il bidet...
>
> > lz
>
> Nel sud della Francia lo usano!


Tolgo Marsiglia dalla lista nera.
(cmq conobbi una parigina che faceva acrobazie sul lavabo)

lz
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19588 è una risposta a message #19576] lun, 18 luglio 2011 20:12 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k4m6th.1dptj9bpq1s8dN%ptram@despammed.com...
> daniel pennac (portatile) <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> wrote:
>
>> Io abitavo alle Grazie
>
> Io no, ma posso considerare il cinema Dorico come una vecchia succursale
> della mia tana? Una volta alla settimana, tutte le settimane, per anni,
> vivevo lì. Ero quello che al bar lì sotto si prendeva sempre un mistrà
> e/o un turchetto, e fissava le belle ragazze con malcelato appetito.

Paolo, tu sei una madelaine di formato gigante!
La prima volta che andaui al cinema fu al Dorico... avevo cinque anni...

>Una pizza d'altri tempi, che per fortuna vedo
> uscire dalle mani di giovani artigiani. Vicino al cinema Italia c'era
> ancora il forno che faceva, oltre a pizza e biscotti, una delle migliori
> pizze al formaggio della regione.

Fortuna che fra un mese torno per le vacanze!
>
> Uhm, magari domani devo andare per uffici nel capoluogo? :-)

Per la pizza al formaggio ne vale la pena! ^___^

> È una città che non ha saputo, come avveniva invece in passato,
> accettare l'idea di essere multietnica. Non ha educato i suoi giovani,
> ha parlato di immigrazione solo ai vecchi residenti e non ai nuovi.

Indubbiamente, non resta che aspettare...

> Ciao,
> Paolo
>

Ciao,
Chiara
Re: [OT] Emigrazione e musica [messaggio #19593 è una risposta a message #19563] lun, 18 luglio 2011 20:58 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Federico Gnech" <federicognech@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:j01n2b$oat$1@dont-email.me...
> Il 18/07/2011 17:11, Box ha scritto:
>
>> A parte alcune località della Costa Azzurra, i milionari stranieri vanno
>> a vivere in Provenza
>> nel Luberon. Luoghi stupendi ricchi di vigneti dove il regista Ridley
>> Scott oltre averci girato un film (ma non è l'unico) ci è andato a
>> vivere.
>
> Quale, quello dove lo yuppie va per vendere una tenuta ma alla fine rimane
> affascinato dai segreti del vitigno, rischia di trombare una sua
> sorellastra ma poi si mette con la bellona che serviva le birre al bar?

LOL!!!
Re: [OT] Emigrazione e musica [messaggio #19594 è una risposta a message #19560] lun, 18 luglio 2011 21:00 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"L'Esattore" <vdeiuliis@NOSPAMsupereva.it> ha scritto nel messaggio
news:4e245b65$0$44204$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
> Herr von Faninal ha detto questo lunedì :
>
>> non saprei se il nove sia errato. MA certo, se Roma è nove....Madrid
>> SETTE?
>> Nossignori, se Roma è nove, Madrid è quattro a esser generosi (e per via
>> del Prado e dell'Escorial, punto)
>
> non l'ho mai visitata, non posso esprimermi,

nulla di che
Prado e Escorial.
E' più bella San Pietroburgo mille volte, tanto per citare una (ex) capitale
di quelle che si citano di rado
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19595 è una risposta a message #19577] lun, 18 luglio 2011 21:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Federico Gnech" <federicognech@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:j01pge$apq$1@dont-email.me...
> Il 18/07/2011 18:57, Box ha scritto:
>
>> Se vuoi faccio il tuo nome al Sofitel di Marsiglia. Credo cerchino un
>> garzone :-)
>
> Attualmente non sarei adatto, il mio francese è pessimo...se dovesse
> fermarsi DSK chiedendo un extracomunitaria da trombare potrei combinare
> qualche guaio.

LOL
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19596 è una risposta a message #19565] lun, 18 luglio 2011 21:10 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:6feef14f-7b34-45ff-9e68-e7d119183605@z14g2000yqh.googlegroups.com...
On 18 Lug, 17:52, "Herr von Faninal" <b...@bang.com> wrote:



>Ok. La metto sulla lista nera.

non c'è bisogno. Basta che tu ti faccia qualche giretto in certi quartieri
di notte
Prima avvertici, che ti dedichiamo un requiem
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19597 è una risposta a message #19581] lun, 18 luglio 2011 21:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
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>La Francia ha un sistema
> educativo molto democratico, ma anche una certa pratica allo sbarramento
> tra classi.


Non è vero. La FRancia ha (aveva, almeno fino a qualche anno fa) un sistema
scolastico
molto severo e meritocratico. Fin dalle medie. E a gradini. Esci male dalle
medie, fai un pessimo liceo. Esci dal pessimo liceo, l'Università di qualità
ti è preclusa.
Per cui chi parte in condizioni di svantaggio (e francamente un figlio di
immigrato maghrebino è svantaggiato) non ha in famiglia il sostegno che ha
il figlio del medico che ha deciso di andare nelle Grandes Ecoles.
Non c'è alcuno sbarramento fra classi, molto meno che in Italia.
Lo sbarramento è solo a livello di risultati.
Ma un figlio di avvocato può permettersi di pensare solo a studiare e di
prendere ripetizioni private per passare gli esami di ammisione ai licei
supersonici (cosa che fanno quasi tutti quelli che se lo possono
permettere), il figlio di maghrebino no. E poi la selezione avviene troppo
presto. La prima grossa selezione a 14 anni, è troppo presto, imho.


>All'università che ho frequentato (una delle migliori di
> Francia) gli immigrati prendevano i voti più bassi, e alla specialistica
> erano una manciata di quell'esercito che frequentava la triennale.

Io ho fatto anche tutte le scuole prima dell'Università, dalla terza
elementare in poi.
E all'esame di ammisione alla Normale già ci arrivavano in pochi,
figuriamoci i figli di maghrebini.
Viste le loro condizioni di vita e di ambiente, devono fare il triplo della
fatica che fa uno privilegiato.
Ma per via, appunto, della severità del sistema, non di un presunto
sbarramento di classe.
Lo sbarramento è solo e unicamente meritocratico, e purtroppo non tiene
conto del fatto che non tutti partono dallo stesso livello di possibilità.
Però almeno un lato positivo c'è.
Il figlio scemo del ricco a Normale Sup o a all'ENA o a HEC non ci entra.
Re: [OT] Emigrazione e musica [messaggio #19599 è una risposta a message #19594] lun, 18 luglio 2011 21:30 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Herr von Faninal ha pensato forte :

> nulla di che
> Prado e Escorial.
> E' più bella San Pietroburgo mille volte, tanto per citare una (ex) capitale
> di quelle che si citano di rado

San Pietroburgo per dire che è bellissima mi basterebbero anche solo un
paio di pagine di Dostoevskij :)
Re: [OT] Emigrazione e musica [messaggio #19603 è una risposta a message #19599] lun, 18 luglio 2011 21:57 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"L'Esattore" <vdeiuliis@NOSPAMsupereva.it> ha scritto nel messaggio
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> San Pietroburgo per dire che è bellissima mi basterebbero anche solo un
> paio di pagine di Dostoevskij :)

Certo che è bellissima. Santa Madre!!

dR
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19633 è una risposta a message #19549] mar, 19 luglio 2011 09:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 18/07/2011 17.52, Herr von Faninal ha scritto:
> Marsiglia è una città allucinante.

Hai avuto brutte esperienze?
Io ci passai una giornata qualche anno fa, mi sembrò tranquillissima...
c'è da dire che girai in pratica solo per il centro e per il porto,
forse nell'interno ci sono quartieri più problematici.

ciao

WK
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19634 è una risposta a message #19633] mar, 19 luglio 2011 10:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Kowalski" ha scritto nel messaggio
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Il 18/07/2011 17.52, Herr von Faninal ha scritto:
> Marsiglia è una città allucinante.

Hai avuto brutte esperienze?
Io ci passai una giornata qualche anno fa, mi sembrò tranquillissima...
c'è da dire che girai in pratica solo per il centro e per il porto,
forse nell'interno ci sono quartieri più problematici.

----

Guarda, sei il primo che entra nel merito dell'argomento. Finora ho avuto
solo commenti di cialtroni.

No. E' stata un'esperienza bellissima. Marsiglia è una città stupenda, ma
come ho già detto con molti extracomunitari che spesso occupano le vie del
centro, specie quelle limitrofe al corso principale che si chiama La
Canabiere (il nome deriva da "canapa"). Tra l'altro ho scelto appositamente
uno dei migliori alberghi a 4 stelle. Costruito sul mare (a 10 minuti dal
centro) con
vista mozzafiato sulla baia di Prado, elegante, con interni di design e
bellissima piscina esterna. Da lì mi recavo in centro città percorrendo un
bellisismo lungomare.
Da Marsiglia ho spaziato in Camargue e ho visitato la bella Aix in Provence
(città natale di Cezanne)
per poi trasferirmi alcuni giorni in Linguadoca.
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19636 è una risposta a message #19633] mar, 19 luglio 2011 10:54 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Kowalski" <ko@walski.net> ha scritto nel messaggio
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> Il 18/07/2011 17.52, Herr von Faninal ha scritto:
>> Marsiglia è una città allucinante.
>
> Hai avuto brutte esperienze?
> Io ci passai una giornata qualche anno fa, mi sembrò tranquillissima...
> c'è da dire che girai in pratica solo per il centro e per il porto, forse
> nell'interno ci sono quartieri più problematici.

non che abbia personalmente avuto esperienze terrificanti, anzi, c'è il
ristorante più stellato di tutta la Francia, a Marsiglia.
Ma Marsiglia non è proprio una città che fa parte del "sistema Francia". E'
un porto di mare che funge da collegamento col Medioriente. DA Marsiglia
passa di tutto. Ed è una città particolare. Ha dei problemi gravi da sempre,
è abbastanza incontrollabile, insomma è una specie di stato nello stato. A
Marsiglia di solito uno ci va a lavorare se ha interessi precisi in quella
città. Che perlatro è la piattaforma di tutta la delinquenza che gira per la
Francia. Oltre ad essere una specie di enclave musulmana in terra francese.
Le cose andrebbero ogni tanto dette come stanno...
E' bellissima per farci una visita turistica. Abitarci senza essere del
luogo o senza avere interessi particolari lì è abbastanza dura eh.
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19637 è una risposta a message #19583] mar, 19 luglio 2011 10:56 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Box <box@iasdl.com> wrote:

> Che bei ricordi. Mi piaceva un mondo quando da Sirolo si prendeva l'auto e
> si andava a fare schopping ad Ancona.

Beh, se la strada era quella di Portonovo-Pietralacroce, magari nel
periodo di fioritura della lavanda, i ricordi sono quantomeno *molto
colorati*. Credo ci siano alcuni degli scorci più belli del mondo (per
esempio, quando appaiono l'azzurro della baia e il celeste del cielo
dopo il verde della collina del Poggio e il violetto dei fiori).

> Oppure quando davanti alla baia di Portonovo si ruppero l'albero della
> piccola barca che possiedo tutt'ora.

Andavate a vela? I miei avevano una barchetta, ma sostituirono presto la
vela con un fuoribordo. E, stupidamente, non mi sono mai imbarcato con
gli amici che hanno una *vera* barca. Non saper andare a vela mi marchia
come figlio bastardo (e forse un po' degenere) dell'Adriatico.

Ciao,
Paolo
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19638 è una risposta a message #19597] mar, 19 luglio 2011 11:15 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Herr von Faninal <big@bang.com> wrote:

> >La Francia ha un sistema
> > educativo molto democratico, ma anche una certa pratica allo sbarramento
> > tra classi.
>
> Non è vero. La FRancia ha (aveva, almeno fino a qualche anno fa) un sistema
> scolastico molto severo e meritocratico

Specifico che non considero in antitesi i termini "democratico" e
"meritocratico". Come dici più avanti, il sistema meritocratico francese
preclude la carriera scolastica di alta qualità anche al ricco cretino,
e questo è molto democratico.

Parlando di propensione al classismo pensavo proprio al fatto che la
selezione non tiene conto di una condizione di partenza svantaggiata
nelle classi più povere. In altre parole, il sistema è uguale per tutti,
ma non fornisce le stesse condizioni di partenza, non fornendo sostegno
a chi non ha la mamma laureata che possa aiutare a fare i compiti a
casa.

Incidentalmente: il sistema universitario francese mi piace, perché
seleziona attraverso un mix di test oggettivi (la "contrôle continu", i
devoir e il dossier finale) e impressioni dei docenti (valutazione
soggettiva). Quello nordamericano mi è sembrato, semplicemente, molto
superficiale (quiz, test, una tesina da poco - ma ho frequentato
un'università di periferia, e non so se ad Harvard le cose siano
diverse).

Non so giudicare il sistema italiano, ma per i miei modi di
apprendimento non posso dire di amare molto l'esame orale. Si legge
qualche libro, si mandano a memoria i passi salienti, si imbastisce un
discorsetto per far colpo sull'esaminatore, e l'esame è passato. Manca
totalmente la fase di ricerca, che mi sembra fondamentale per la
preparazione alla fase successiva alla laurea.

Ciao,
Paolo
(che sta preparando un uggioso esame di latino)
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19639 è una risposta a message #19636] mar, 19 luglio 2011 11:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Il 19/07/2011 10.54, Herr von Faninal ha scritto:
>Che perlatro è la piattaforma di tutta la delinquenza che gira per la
> Francia.

In effetti dimenticavo un certo film con Belmondo... :-)
Capito allora, non sono stato toccato in quanto turista, come succede
nei luoghi più mafiosi del nostro paese. Però il porto ha un suo fascino
quasi esotico... tutte quelle navi in fila con su scritte le
destinazioni più pazzesche, avevo quasi voglia di imbarcarmi anch'io per
qualche paese lontano...

torno al lavoro che è meglio, sigh! :-(

ciao

WK
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19640 è una risposta a message #19638] mar, 19 luglio 2011 11:45 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k4ng08.1oi0sya1vcluk7N%ptram@despammed.com...
> Herr von Faninal <big@bang.com> wrote:
>
>> >La Francia ha un sistema
>> > educativo molto democratico, ma anche una certa pratica allo
>> > sbarramento
>> > tra classi.
>>
>> Non è vero. La FRancia ha (aveva, almeno fino a qualche anno fa) un
>> sistema
>> scolastico molto severo e meritocratico
>
> Specifico che non considero in antitesi i termini "democratico" e
> "meritocratico".

ah meno male. In Italia di solito "meritocratico" viene assimilato a
"fascista"

>Come dici più avanti, il sistema meritocratico francese
> preclude la carriera scolastica di alta qualità anche al ricco cretino,
> e questo è molto democratico.
>
> Parlando di propensione al classismo pensavo proprio al fatto che la
> selezione non tiene conto di una condizione di partenza svantaggiata
> nelle classi più povere. In altre parole, il sistema è uguale per tutti,
> ma non fornisce le stesse condizioni di partenza, non fornendo sostegno
> a chi non ha la mamma laureata che possa aiutare a fare i compiti a
> casa.

è vero.
Ma questo è perché l'eguaglianza in quanto concetto assoluto non esiste.
Può essere egualitario un sistema (tipo quello scolastico) tuttavia può non
essere egualitario un altro sistema che comunque influisce su quello
scolastico.

>
> Incidentalmente: il sistema universitario francese mi piace, perché
> seleziona attraverso un mix di test oggettivi (la "contrôle continu", i
> devoir e il dossier finale) e impressioni dei docenti (valutazione
> soggettiva). Quello nordamericano mi è sembrato, semplicemente, molto
> superficiale (quiz, test, una tesina da poco - ma ho frequentato
> un'università di periferia, e non so se ad Harvard le cose siano
> diverse).

Il sistema americano prevede l'eccellenza solo ad altissimi livelli, non
sotto.
Dubito che un cretino riesca a fare la Harvard Law School.
Ma attraverso quali percorsi ci arrivi, non saprei, rimane per me un
mistero, visata la bassa qualità generale del sistema scolastico americano.

>
> Non so giudicare il sistema italiano, ma per i miei modi di
> apprendimento non posso dire di amare molto l'esame orale.


> Si legge
> qualche libro, si mandano a memoria i passi salienti, si imbastisce un
> discorsetto per far colpo sull'esaminatore, e l'esame è passato. Manca
> totalmente la fase di ricerca, che mi sembra fondamentale per la
> preparazione alla fase successiva alla laurea.


Ah non saprei. In Italia ho fatto la prima e la seconda elementare. Un po'
poco per giudicare :-)
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19641 è una risposta a message #19639] mar, 19 luglio 2011 11:52 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> Il 19/07/2011 10.54, Herr von Faninal ha scritto:
>>Che perlatro è la piattaforma di tutta la delinquenza che gira per la
>> Francia.
>
> In effetti dimenticavo un certo film con Belmondo... :-)

eh....ma sai quanta droga passa da Marsiglia?
Tonnellate è dir poco. Ci sono posti completamente incontrollabili, anche
per la polizia.
Fra l'altro, droga e mafie a parte è anche il ritrovo dei terroristi more
francese: a Marsiglia si incrociano separatisti corsi, baschi e quant'altro.

> Capito allora, non sono stato toccato in quanto turista, come succede nei
> luoghi più mafiosi del nostro paese. Però il porto ha un suo fascino quasi
> esotico... tutte quelle navi in fila con su scritte le destinazioni più
> pazzesche, avevo quasi voglia di imbarcarmi anch'io per qualche paese
> lontano...

sì, è la parte più affascinante di Marsiglia. Ricorda tutti i luoghi e tutte
le destinazioni più esotiche :-)
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19642 è una risposta a message #19637] mar, 19 luglio 2011 12:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Paolo Tramannoni" ha scritto nel messaggio
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Box <box@iasdl.com> wrote:

> Che bei ricordi. Mi piaceva un mondo quando da Sirolo si prendeva l'auto e
> si andava a fare schopping ad Ancona.

Beh, se la strada era quella di Portonovo-Pietralacroce, magari nel
periodo di fioritura della lavanda, i ricordi sono quantomeno *molto
colorati*. Credo ci siano alcuni degli scorci più belli del mondo (per
esempio, quando appaiono l'azzurro della baia e il celeste del cielo
dopo il verde della collina del Poggio e il violetto dei fiori).


---

Concordo perfettamente e in toto. Quel campo di lavanda è favoloso con lo
scorcio sul lato opposto della baia di Portonovo. Sono stato di recente.
Tra l'altro alle Due sorelle ho conosciute due
ragazze marchigiane di Falconara. Pensa che alle Due sorelle
ci andavo anche da bambino quando c'era ancora incagliato il
relitto di quella nave.

> Oppure quando davanti alla baia di Portonovo si ruppero l'albero della
> piccola barca che possiedo tutt'ora.

Andavate a vela? I miei avevano una barchetta, ma sostituirono presto la
vela con un fuoribordo. E, stupidamente, non mi sono mai imbarcato con
gli amici che hanno una *vera* barca. Non saper andare a vela mi marchia
come figlio bastardo (e forse un po' degenere) dell'Adriatico.

---

Sì, anch'io una barchetta in legno con vela che tengo ora in garage.
La portammo a Numana a farla riparare, ma le tenevamo normalmente a terra
sulla spiaggia di Sirolo.
Una piccola barca a motore è il mio sogno. Prima avevamo un piccolo gommone
Zodiac con un Johnson ma ci diede solo problemi. Beato te che hai il
fuoribordo :-)
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19643 è una risposta a message #19638] mar, 19 luglio 2011 13:00 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Paolo Tramannoni" <ptram@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1k4ng08.1oi0sya1vcluk7N%ptram@despammed.com...


> Non so giudicare il sistema italiano, ma per i miei modi di
> apprendimento non posso dire di amare molto l'esame orale. Si legge
> qualche libro, si mandano a memoria i passi salienti, si imbastisce un
> discorsetto per far colpo sull'esaminatore, e l'esame è passato. Manca
> totalmente la fase di ricerca, che mi sembra fondamentale per la
> preparazione alla fase successiva alla laurea.

Nel caso dell'esame scritto non c'è poi questa gran differenza.
Dipende, in larga misura, da chi l'ha pensato.
La forza dell'Università italiana (parlo per i corsi umanistici e in un
ambiente limitato, quello che ho avuto sotto gli occhi) una volta stava
nella presenza di persone di grande talento che si impegnavano
personalmente, a dispetto delle circostanze non sempre favorevoli; accanto a
molti personaggi che è preferibile non qualificare, diciamo demotivati,
c'erano anche costoro, fino a non molto tempo fa. Forse anche adesso, ma la
fase attuale li spinge ancora di più in una posizione ancor più appartata.
Ed è bene che si nascondano. Non appena vengono scoperti, sono perseguitati
senza pietà.
C'è anche da dire che all'Università va molta gente, ormai. Ed è un bene, ci
mancherebbe. Ma la percentuale di quelli portati per la ricerca, per non
parlare di quelli che realisticamente possono aspirare a farla, è sempre più
bassa rispetto alla totalità degli studenti. Insomma, bisogna cambiare
qualcosa; non quello che si è cambiato finora. Mentre la sinistra per prima
sta pensando a renderla di nuovo elitaria, ovviamente attraverso le tasse di
iscrizione.
Proprio agli esami mi è capitato di tutto.
Mi sono capitati docenti che abitualmente facevano esami di tre quarti d'ora
o un'ora e che mi hanno esaminato per venti minuti. Questo semplicemente
perché avevo fatto, di testa mia, quello che tu consideri necessario
(opinione che condivido). Leggere qualcosa in più, fare dei confronti, fare
dei collegamenti. Un paio di volte è bastato un collegamento fra la parte
generale e il corso monografico. Pare strano, ma lo fanno in pochi. Lo
facevano in pochi, anche anni fa.
Uno dei successi del ministero, anche in frase pregelminiana.

> (che sta preparando un uggioso esame di latino)

Sono indiscreto se domando di cosa si tratta?

dR
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19644 è una risposta a message #19638] mar, 19 luglio 2011 13:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 19 Lug, 11:15, pt...@despammed.com (Paolo Tramannoni) wrote:
>
> Non so giudicare il sistema italiano, ma per i miei modi di
> apprendimento non posso dire di amare molto l'esame orale.


il sistema italiano si basa principalmente sull'esame anale

lz
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19645 è una risposta a message #19639] mar, 19 luglio 2011 13:37 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 19 Lug, 11:35, Kowalski <k...@walski.net> wrote:
>
> torno al lavoro che è meglio, sigh! :-(
>


non facevi il compositore?

lz
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19646 è una risposta a message #19642] mar, 19 luglio 2011 13:41 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 19 Lug, 12:11, "Box" <b...@iasdl.com> wrote:

> fuoribordo :-)


foeradaibal

lz
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19648 è una risposta a message #19640] mar, 19 luglio 2011 13:39 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 19 Lug, 11:45, "Herr von Faninal" <b...@bang.com> wrote:
>
>  Ah non saprei. In Italia ho fatto la prima e la seconda elementare. Un po'
> poco per giudicare :-)


non è detto, c'è gente che viene stuprata già alla materna

lz
Re: Emigrazione e musica [messaggio #19650 è una risposta a message #19648] mar, 19 luglio 2011 14:42 Messaggio precedenteMessaggio precedente
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>non è detto, c'è gente che viene stuprata già alla materna

urca. Per fortuna a me non han fatto nulla. Tu sei stato stuprato?
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