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Il terremoto di Christchurch preoccupa i geologi statunitensi [messaggio #61944] |
gio, 24 febbraio 2011 14:51 ![Messaggio successivo Messaggio successivo](theme/adv/images/down.png) |
DiGei Messaggi: 3314 Registrato: dicembre 2010 |
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Il distruttivo terremoto che ha colpito Christchurch, in Nuova Zelanda,
aveva una magnitudo di appena 6,3 ma possedeva caratteristiche molto
particolari, che hanno messo in allarme i geologi statunitensi.
Di fatto, spiega Robert Yeats della Oregon State University, che si è
interessato della geologia di quella regione, si trattava di una scossa
di assestamento di un più forte terremoto, di magnitudo 7,1, che aveva
interessato la regione nel settembre scorso, senza peraltro causare
danni o feriti. Pur essendo più debole l'ultimo terremoto è stato però
molto più superficiale.
Il rischio di faglie relativamente superficiali ha spesso attirato
molta meno attenzione rispetto a quello connesso alle principali zone
di subduzione della crosta terrestre, come quella del Pacifico
nord-occidentale o quella di San Andreas. Ma esistono decine o
centinaia di faglie di questo tipo che possono provocare gravi danni.
A esse è infatti associato il rischio di "liquefazione", che interessa
particolarmente i suoli sedimentari depositatisi in lunghissimi periodi
di tempo, che si saturano di acqua e durante un terremoto possono
comportarsi come una gelatina.
Le stesse caratteristiche che hanno causato questa distruzione e tanti
morti a Christchurch sono simili a quelle che si ritrovano di fronte a
Portland, Seattle, parte della Bay Area e molte altre città della costa
occidentale degli Stati Uniti", ha aggiunto.
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/13 46871
--
Lucis motus non est in momento, sed in tempore
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Re: Il terremoto di Christchurch preoccupa i geologi statunitensi [messaggio #61948 è una risposta a message #61944] |
gio, 24 febbraio 2011 15:17 ![Messaggio precedente Messaggio precedente](theme/adv/images/up.png) ![Messaggio successivo Messaggio successivo](theme/adv/images/down.png) |
Macchia Messaggi: 10523 Registrato: maggio 2011 |
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*DiGei*, in data 24/02/2011 14:51, ha scritto:
> Il distruttivo terremoto che ha colpito Christchurch, in Nuova Zelanda,
> aveva una magnitudo di appena 6,3 ma possedeva caratteristiche molto
> particolari, che hanno messo in allarme i geologi statunitensi.
>
> Di fatto, spiega Robert Yeats della Oregon State University, che si è
> interessato della geologia di quella regione, si trattava di una scossa
> di assestamento di un più forte terremoto, di magnitudo 7,1, che aveva
> interessato la regione nel settembre scorso, senza peraltro causare
> danni o feriti. Pur essendo più debole l'ultimo terremoto è stato però
> molto più superficiale.
>
> Il rischio di faglie relativamente superficiali ha spesso attirato molta
> meno attenzione rispetto a quello connesso alle principali zone di
> subduzione della crosta terrestre, come quella del Pacifico
> nord-occidentale o quella di San Andreas. Ma esistono decine o centinaia
> di faglie di questo tipo che possono provocare gravi danni.
>
> A esse è infatti associato il rischio di "liquefazione", che interessa
> particolarmente i suoli sedimentari depositatisi in lunghissimi periodi
> di tempo, che si saturano di acqua e durante un terremoto possono
> comportarsi come una gelatina.
>
> Le stesse caratteristiche che hanno causato questa distruzione e tanti
> morti a Christchurch sono simili a quelle che si ritrovano di fronte a
> Portland, Seattle, parte della Bay Area e molte altre città della costa
> occidentale degli Stati Uniti", ha aggiunto.
> http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/13 46871
>
Cibbotta 2. :(
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~ http://macchia.altervista.org/ ~
~ Arrivossi colà e sguainolli la mia spada ~
§ Oggi è il primo giorno del resto della tua vita. §
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Re: Il terremoto di Christchurch preoccupa i geologi statunitensi [messaggio #61953 è una risposta a message #61948] |
gio, 24 febbraio 2011 15:32 ![Messaggio precedente Messaggio precedente](theme/adv/images/up.png) ![Messaggio successivo Messaggio successivo](theme/adv/images/down.png) |
DiGei Messaggi: 3314 Registrato: dicembre 2010 |
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Macchia giovedì 24/02/2011 alle 15.17.39 nel post su it.test ha
scritto:
> *DiGei*, in data 24/02/2011 14:51, ha scritto:
>> Il distruttivo terremoto che ha colpito Christchurch, in Nuova Zelanda,
>> aveva una magnitudo di appena 6,3 ma possedeva caratteristiche molto
>> particolari, che hanno messo in allarme i geologi statunitensi.
>>
>> Di fatto, spiega Robert Yeats della Oregon State University, che si è
>> interessato della geologia di quella regione, si trattava di una scossa
>> di assestamento di un più forte terremoto, di magnitudo 7,1, che aveva
>> interessato la regione nel settembre scorso, senza peraltro causare
>> danni o feriti. Pur essendo più debole l'ultimo terremoto è stato però
>> molto più superficiale.
>>
>> Il rischio di faglie relativamente superficiali ha spesso attirato molta
>> meno attenzione rispetto a quello connesso alle principali zone di
>> subduzione della crosta terrestre, come quella del Pacifico
>> nord-occidentale o quella di San Andreas. Ma esistono decine o centinaia
>> di faglie di questo tipo che possono provocare gravi danni.
>>
>> A esse è infatti associato il rischio di "liquefazione", che interessa
>> particolarmente i suoli sedimentari depositatisi in lunghissimi periodi
>> di tempo, che si saturano di acqua e durante un terremoto possono
>> comportarsi come una gelatina.
>>
>> Le stesse caratteristiche che hanno causato questa distruzione e tanti
>> morti a Christchurch sono simili a quelle che si ritrovano di fronte a
>> Portland, Seattle, parte della Bay Area e molte altre città della costa
>> occidentale degli Stati Uniti", ha aggiunto.
>> http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/13 46871
>>
> Cibbotta 2. :(
hai letto?
"E' importante tenere a mente che la Nuova Zelanda ha alcune delle
norme di costruzione degli edifici più avanzate al mondo. Sono molto
meglio preparati di quanto lo siano molte città degli Stati Uniti."
da questo tipo di terremoti poco fanno anche le costruzioni
antisismiche... O__O
ovvero... qualcosa faranno sempre... nel senso
che potrebbe essere tutto raso a zero...
--
Lucis motus non est in momento, sed in tempore
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Re: Il terremoto di Christchurch preoccupa i geologi statunitensi [messaggio #61955 è una risposta a message #61953] |
gio, 24 febbraio 2011 15:39 ![Messaggio precedente Messaggio precedente](theme/adv/images/up.png) |
Macchia Messaggi: 10523 Registrato: maggio 2011 |
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*DiGei*, in data 24/02/2011 15:32, ha scritto:
> Macchia giovedì 24/02/2011 alle 15.17.39 nel post su it.test ha scritto:
>> *DiGei*, in data 24/02/2011 14:51, ha scritto:
>
>>> Il distruttivo terremoto che ha colpito Christchurch, in Nuova Zelanda,
>>> aveva una magnitudo di appena 6,3 ma possedeva caratteristiche molto
>>> particolari, che hanno messo in allarme i geologi statunitensi.
>>>
>>> Di fatto, spiega Robert Yeats della Oregon State University, che si è
>>> interessato della geologia di quella regione, si trattava di una scossa
>>> di assestamento di un più forte terremoto, di magnitudo 7,1, che aveva
>>> interessato la regione nel settembre scorso, senza peraltro causare
>>> danni o feriti. Pur essendo più debole l'ultimo terremoto è stato però
>>> molto più superficiale.
>>>
>>> Il rischio di faglie relativamente superficiali ha spesso attirato molta
>>> meno attenzione rispetto a quello connesso alle principali zone di
>>> subduzione della crosta terrestre, come quella del Pacifico
>>> nord-occidentale o quella di San Andreas. Ma esistono decine o centinaia
>>> di faglie di questo tipo che possono provocare gravi danni.
>>>
>>> A esse è infatti associato il rischio di "liquefazione", che interessa
>>> particolarmente i suoli sedimentari depositatisi in lunghissimi periodi
>>> di tempo, che si saturano di acqua e durante un terremoto possono
>>> comportarsi come una gelatina.
>>>
>>> Le stesse caratteristiche che hanno causato questa distruzione e tanti
>>> morti a Christchurch sono simili a quelle che si ritrovano di fronte a
>>> Portland, Seattle, parte della Bay Area e molte altre città della costa
>>> occidentale degli Stati Uniti", ha aggiunto.
>>> http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/13 46871
>>>
>> Cibbotta 2. :(
>
> hai letto?
> "E' importante tenere a mente che la Nuova Zelanda ha alcune delle norme
> di costruzione degli edifici più avanzate al mondo. Sono molto meglio
> preparati di quanto lo siano molte città degli Stati Uniti."
>
> da questo tipo di terremoti poco fanno anche le costruzioni
> antisismiche... O__O
> ovvero... qualcosa faranno sempre... nel senso
> che potrebbe essere tutto raso a zero...
>
Quando picchiano picchiano, antisismico o no, i danni li faranno sempre.
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§ Oggi è il primo giorno del resto della tua vita. §
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