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[messaggio #171685] |
mar, 21 febbraio 2012 22:09 |
altura Messaggi: 42 Registrato: dicembre 2011 |
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I PiL di John Lydon annunciano
un nuovo album
Licona del punk Johnny Rotten ha annunciato la nuova fatica della band
leggendaria britannica
Si chiamerà This Is Pil e sarà il primo disco per i PiL, la band
capitanata dal cantante dei Sex Pistols John Lydon aka Johnny Rotten dopo
20 anni di silenzio discografico. È stato proprio Lydon, che nel Regno
Unito è tornato negli scorsi anni sotto i riflettori dopo la sua
partecipazione al reality show televisivo Im A Celebrity Get Me Out Of
Here, ad annunciarlo lunedì scorso ai microfoni dellemittente britannica
BBC spiegando che il nuovo disco dei PiL, la cui reunion è avvenuta nel
2009 con un tour firmato Virgin Radio passato anche dallItalia, verrà
pubblicato nel mese di maggio o giugno di questanno, preceduto il 21
aprile dalluscita di un EP intitolato One Drop, un assaggio del nuovo
cd che conterrà quattro dei nuovi brani della band.
Lalbum è finito. Labbiamo terminato la scorsa estate e masterizzato in
settembre ha spiegato il cantante che però non ha chiarito se il nuovo
lavoro della band verrà pubblicato in modo indipendente o da una grossa
etichetta discografica. Parlando poi di This Is PiL durante
unintervista rilasciata al settimanale britannico NME Lydon ha inoltre
rivelato Si tratta di musica folk, canzoni folk irlandesi
. Pensate che
mi stia prendendo gioco della tradizione? Ma per lamor di Dio questa è la
storia della mia vita! Non è una presa in giro, si chiama progredire. Non
possiamo rimanere tutti fermi alle canzoncine del 17mo secolo. Il nuovo
disco, ha poi concluso licona del punk È molto diverso. Viene dal cuore
e dallanima. Non si tratta di biada pop e pezzi ad alto livello di
banalità.
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Re: [messaggio #171827 è una risposta a message #171826] |
mer, 22 febbraio 2012 12:59 |
djreedoo Messaggi: 245 Registrato: novembre 2010 |
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> Per il discorso sul punk sorvolo bellamente perché non ne condivido né
> l'estetica né la filosofia ma qalche brano dai primissimi, come Public
> Image dal First Issue, mi piace.
quale sarebbe la filosofia punk?
In termini filosofici, per come la vedo io, Mozart, Monk o Cage erano più
punk di Lydon e compagnia varia (tutte forme di rottura, più o meno
iconoclaste o positivamente progressiste, assolutamente utili e
condivisibili).
> Trovo invece interessante che si raffacci oggi... (ma sarà vero che si
> tratta di folk?)
ecco, questo lo trovo tutto tranne che interessante. Il riaffaccio, se
finalizzato alla ripresa di un qualcosa lasciato a metà, al completamento
di un discorso incompiuto (per incoscienza o mancanza d'opportunità nel
passato) lo trovo giustificato. Non credo - ahimè - sia il caso dei Pil
nel 2012, che quello che dovevano dire/fare/baciare l'hanno
abbondantemente esaurito oltre vent'anni fa (e che sia un'operazione sulla
falsariga della reunion dei Sex Pistols è più che un sospetto)
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Re: [messaggio #171828 è una risposta a message #171827] |
mer, 22 febbraio 2012 14:54 |
altura Messaggi: 42 Registrato: dicembre 2011 |
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DJredoo ha scritto:
> > Per il discorso sul punk sorvolo bellamente perché non ne condivido né
> > l'estetica né la filosofia ma qalche brano dai primissimi, come Public
> > Image dal First Issue, mi piace.
> quale sarebbe la filosofia punk?
Quella del no-future, primo e ultimo capitolo. Quella del vomito sul
pubblico e degli sputi, del contro tutto perché sì (coi soldi di papà,
spesso).
> In termini filosofici, per come la vedo io, Mozart, Monk o Cage erano più
> punk di Lydon e compagnia varia (tutte forme di rottura, più o meno
> iconoclaste o positivamente progressiste, assolutamente utili e
> condivisibili).
Io invece vedo tutti costoro con occhi diversi, contestualizzandoli
storicamente. E non è detto che siano tutti miti da seguire. Ognuno
sceglie i suoi di miti, io cerco di prendere il buono (per me) da (quasi)
tutti.
> > Trovo invece interessante che si raffacci oggi... (ma sarà vero che si
> > tratta di folk?)
> ecco, questo lo trovo tutto tranne che interessante.
Intendevo dal punto di vista sociologico, diciamo, storico, in un'ottica
di revival, di mancanza di mercato e di etichette discografiche, di
target...
> che quello che dovevano dire/fare/baciare l'hanno
> abbondantemente esaurito oltre vent'anni fa (e che sia un'operazione sulla
> falsariga della reunion dei Sex Pistols è più che un sospetto)
Sì, probabilmente l'hanno detto ma non si sa mai... avvolte ritornano!..
;-)
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Re: "This Is Pil" [messaggio #171847 è una risposta a message #171805] |
mer, 22 febbraio 2012 17:54 |
MM Messaggi: 155 Registrato: novembre 2010 |
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Il 22/02/2012 9.25, DJredoo ha scritto:
> First Issue, Metal Box e Flowers of Romance sono abbastanza essenziali, si
> (in un caso o due addirittura fondanti e seminali).
Fondanti e seminali di cosa e di chi?
> Il discorso un pò dietrologico del 'se mio nonno c'aveva cinque palle' non
> ha molto senso.
> A - perchè, che piaccia o meno, quei dischetti li hanno fatti proprio i
> Pil coi loro retaggi etc e non degli anonimi londinesi.
> B - perchè, volendo, ed è l'altro piatto della bilancia (ad esasperare il
> nonsense), dovrebbe poter essere un concetto estendibile al 95% degli
> artisti/musicisti esistenti. Chissà se Imagine l'avesse scritta Daniel
> Johnston..
In effetti non credo che una lagna da oratorio come Imagine avrebbe
entusiasmato nessuno se l'autore non fosse stato john lennon.
> Ma il dubbio e la domanda veri sono: tu li hai ascoltati i Pil?
Ovviamente no, lo sai che amo parlare a cazzo.
> Perchè non
> li ritieni essenziali?
Non mi pare che ci sia nulla di cosi' importante in nessuno dei loro
dischi, sono perfettamente in linea con cio' che tutti i gruppi stavano
facendo all'epoca (cioe' prendiamo brian eno, gli ultravox e i wire e
facciamo uguale), solo un peggio degli altri.
MM
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Re: "This Is Pil" [messaggio #171889 è una risposta a message #171847] |
mer, 22 febbraio 2012 18:22 |
endrix Messaggi: 220 Registrato: novembre 2010 |
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MM wrote:
> Non mi pare che ci sia nulla di cosi' importante in nessuno dei loro
> dischi,
bah, che ragionamento, che categoria critica "importante", allora cosa
facevano di importante in quegli anni i cure, piuttosto che i bauhaus o i
joy division?
sono perfettamente in linea con cio' che tutti i gruppi
> stavano facendo all'epoca (cioe' prendiamo brian eno, gli ultravox e
> i wire e facciamo uguale),
certo, le sonorit erano quelle in voga in quegli anni, e tuttavia avevano
cmq una loro personalit e un loro sound ben definito e distinto,
probabilmente non esisterebbe il dub senza jah wobble...
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Re: [messaggio #171890 è una risposta a message #171848] |
mer, 22 febbraio 2012 18:52 |
altura Messaggi: 42 Registrato: dicembre 2011 |
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DJredoo ha scritto:
> > > parli di costume (che è l'aspetto più evidente del fenomeno punk).
> > > La filosofia era ben altra.
> > Ah! e qual era?
> molto sinteticamente la presa di coscienza del fatto che ci si poteva
> esprimere (o non-esprimere) attraverso la musica (o la non-musica) senza
> dover essere i Pink Floyd, Genesis o Yes.
Ma questo era già stato detto su mille generi: dal free jazz, ai mille
gruppi alternativi del rock precedente. Più vicino al punk i tanti gruppi
garage dei '60.
Insomma questa non mi pare una grande novità. Poche idee e copiate.
> Io voglio, io posso (il fine e
> non il mezzo, in assoluta contrapposizione con l'ortodossia rock
> dell'epoca) e non me ne frega una mazza se non ti piace (sput!)
E già, così: una idea infantile e senza sbocco (ripeto già detta mille
volte e meglio: vogliamo risalire agli inizi del secolo delle arti
figurative e del surrelismo, ad esempio?, che quello sì era una bella
(bella?) novità.
> Gli sputi, le spille da balia, l'eroina erano solo l'effetto e non la
> causa.
Eh, lo so, ma spesso l'abito fa il monaco.
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Re: "This Is Pil" [messaggio #171891 è una risposta a message #171889] |
mer, 22 febbraio 2012 19:13 |
MM Messaggi: 155 Registrato: novembre 2010 |
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Il 22/02/2012 18.22, endrix ha scritto:
> MM wrote:
>
>> Non mi pare che ci sia nulla di cosi' importante in nessuno dei loro
>> dischi,
>
> bah, che ragionamento, che categoria critica è "importante", allora cosa
> facevano di importante in quegli anni i cure, piuttosto che i bauhaus o i
> joy division?
Niente di che, inventavano praticamente da soli nuovi sottogeneri rock.
Forse i Cure un po' meno degli altri due.
> sono perfettamente in linea con cio' che tutti i gruppi
>> stavano facendo all'epoca (cioe' prendiamo brian eno, gli ultravox e
>> i wire e facciamo uguale),
>
> certo, le sonorità erano quelle in voga in quegli anni, e tuttavia avevano
> cmq una loro personalità e un loro sound ben definito e distinto,
Oltre gli starnazzi del cantante, non mi pare abbiano assolutamente
nulla di distintivo.
> probabilmente non esisterebbe il dub senza jah wobble...
Questa e' proprio storicamente non sostenibile.
MM
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Re: "This Is Pil" [messaggio #171938 è una risposta a message #171935] |
mer, 22 febbraio 2012 22:09 |
MM Messaggi: 155 Registrato: novembre 2010 |
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Il 22/02/2012 21.29, DJredoo ha scritto:
>
>> Fondanti e seminali di cosa e di chi?
>
> cioè, vuoi sul serio la lista degli 'eredi'?
Se e' disponibile, non mi dispiacerebbe.
>> In effetti non credo che una lagna da oratorio come Imagine avrebbe
>> entusiasmato nessuno se l'autore non fosse stato john lennon.
>
> appunto, ti sei risposto: il monaco fa l'abito (come nel 95% dei casi)
Non dovrebbe, per come la vedo io.
> ecco, un pò a cazzo in effetti hai parlato :)
> Cosa c'entra Brian Eno, che tra il '77 e il '79 era perso negli aeroporti
> di chissà dove e ai tribalismi (semmai) ci ha pensato un pò dopo i Pil.
> Cosa c'entrano gli Ultravox che di claustrofobia e dub non ne sapevano una
> mazza.
> E cosa c'entrano i Wire che basavano quasi tutto sulle chitarre laddove
> Jah Wobble era il perno del suono Pil.
La mia maestra delle medie diceva che i ragazzi della mia generazione
imparavano a compartimenti stagni, mi fa piacere vedere che col tempo le
cose non cambiano. Se riesci a non sentire synth, batteria e chitarra
negli album dei pil, in effetti hai ragione tu, non c'entrano un cazzo e
i pil sono una band unica, trattandosi di un duo composto da un bassista
giamaicano ed un tossico che impreca.
MM
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(no subject) [messaggio #171939 è una risposta a message #171846] |
mer, 22 febbraio 2012 23:33 |
punkinaro Messaggi: 78 Registrato: dicembre 2010 |
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On Feb 22, 10:57 am, alt...@sol.it (Altura Do Sol) wrote:
> DJredoo ha scritto:
>
> > > Quella del no-future, primo e ultimo capitolo. Quella del vomito sul
> > > pubblico e degli sputi, del contro tutto perché sì (coi soldi di papà,
> > > spesso).
> > parli di costume (che è l'aspetto più evidente del fenomeno punk).
> > La filosofia era ben altra.
>
> Ah! e qual era?
>
In USA era quella del reclamare la propria individualita`,
fregandosene della cultura e dei valori sociali mainstream.
Mai fidarsi del sistema.
A dir poco profetico : 30 anni dopo siamo qui
con pignoramenti a catena ( perche` tutti compravano la casa da
300mila $, per cui deve essere un buona idea)
con siti web che esaltano il numero di followers, perche` a piu` gente
piace e piu` vuol dire che merita, chiaro no?
con milioni di studenti che hanno fatto debiti scolastici da capogiro,
senza capire che sono debiti resistenti alla bancarotta, senza capire
il meccanismo della rata mensile + interest.
Ma tutti hanno i debiti scolastici, per cui....
Ovvio che io, essendo di estrazione punk, non mi sono mai fatto
abbindolare dalle varie ondate di speculazioni e bolle.
Magari li` da voi era tutto vomito e sputi, boh
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Re: "This Is Pil" [messaggio #172178 è una risposta a message #171938] |
gio, 23 febbraio 2012 12:50 |
djreedoo Messaggi: 245 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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> Se e' disponibile, non mi dispiacerebbe.
mah, guarda, prendendo per buoni i tuoi insegnamenti delle medie ed
eliminando i compartimenti stagni (così usiamo un peso e una misura),
direi che tracce evidenti del passaggio Pil le trovi distintamente un pò
ovunque (nomi eclatanti e altri appena nati ma promettenti), dalle
claustrofobie monocrome dei Big Black, Swans, Ramleh, Terminal Cheesecake
e Neubauten fino alle stesse declinate in forma dub di Scorn o Tricky.
Addirittura in area prettamente post-rock nelle cose di Moonshake, O'rang
o Disco Inferno. Più recentemente ci sono i vari These New Puritans, Skull
Defekts, Clipd Beaks, Balaclavas, Von Sudenfed, The Intelligence, Grooms,
Sand (ma la lista è stucchevole sul serio). Per non parlare di tutta la
storia montata dalla DFA con gli LCD Soundsystem in testa. Dei Liars non
ne parliamo nemmeno. Etc..
> Non dovrebbe, per come la vedo io.
non piace nemmeno a me ma conta poco, purtroppo. Così è.
> La mia maestra delle medie diceva che i ragazzi della mia generazione
> imparavano a compartimenti stagni, mi fa piacere vedere che col tempo le
> cose non cambiano. Se riesci a non sentire synth, batteria e chitarra
> negli album dei pil, in effetti hai ragione tu, non c'entrano un cazzo e
> i pil sono una band unica, trattandosi di un duo composto da un bassista
> giamaicano ed un tossico che impreca.
sempre pensato che il sistema scolastico in Italia fosse pieno di toppe.
Cmq la tua maestra dovrebbe averti anche insegnato che oltre ad evitare i
compartimenti stagni bisognerebbe anche saper argomentare le tesi (che in
uno scambio dialettico sarebbe condizione necessaria. Altrimenti si
procede per assiomi e pace). Voglio dire che con un 'prendiamo brian eno,
gli ultravox e i wire e facciamo uguale' con la tua maestra ci prendi un
4. Quella frase non vuol dire nulla se non dici (almeno) cosa prendevano i
Pil da Eno, Ultravox e Wire (perchè di 'uguale', qualunque cosa volessi
dire con 'uguale', non c'è proprio nulla).
:)
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Re: [messaggio #172180 è una risposta a message #171892] |
gio, 23 febbraio 2012 13:09 |
altura Messaggi: 42 Registrato: dicembre 2011 |
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DJredoo ha scritto:
> > E già, così: una idea infantile e senza sbocco (ripeto già detta mille
> > volte e meglio: vogliamo risalire agli inizi del secolo delle arti
> > figurative e del surrelismo, ad esempio?, che quello sì era una bella
> > (bella?) novità.
> ma rotfl!
> Ovvio che se la mettiamo così va bene tutto. Le ascelle pittate di lilla
> di Salvador Dalì facevano molto punk, si, ma parlavano al mondo accademico
> delle esposizioni e non al sottoproletariato (o finto tale, mettila come
> vuoi) giovanile di quell'epoca. Dalì SAPEVA dipingere. Rotten NON sapeva
> cantare.
> Si sta parlando di un fenomeno 'popolare' (le avanguardie artistiche nel
> '900 per quanto mosse da intenti - anche - sociali - vedi soprattutto il
> futurismo in Italia - non sono neanche lontanamente paragonabili
> all'effetto d'urto che ha avuto sulla sotto_cultura giovanile del '77 una
> cosa come il punk) che ha cambiato in modo radicale il modo di percepire e
> fare musica. L'arte del do it yourself (e conseguente abbattimento di una
> visione accademica) è assolutamente rilevante e circostanziato a quella
> precisa epoca. Dopo di quello molto è cambiato (per disgrazia o per
> fortuna).
Rispetto ai movimenti più importanti di rivolta giovanile, questo del
punk, più aggressivo e "terroristico" ha fatto un gioco distruttivo e
basta non portando nessun'acqua a nessuna alternativa.
La cosienza che "io urlo come mi pare" e "pure se sono proletario", mi
sembrano già dette. Poi 'repetita iuvant' e "non passa mai la stessa acqua
nel fiume" sono pure fatti veri e pertanto da ascrivere al movimento punk.
Ora farò incazzare qualcuno, ma mi pare solo appena con qualche idea e
argomentazione superiore solo al metal che mi sembra veramente movimento
musical-culturale per ritardati (si fa per dire, no?).
Mi scuso per la sintesi 'proverbiale', ma ho fatto prima. :-)
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Re: "This Is Pil" [messaggio #172258 è una risposta a message #172178] |
gio, 23 febbraio 2012 19:07 |
MM Messaggi: 155 Registrato: novembre 2010 |
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Il 23/02/2012 12.50, DJredoo ha scritto:
>
>> Se e' disponibile, non mi dispiacerebbe.
>
> mah, guarda, prendendo per buoni i tuoi insegnamenti delle medie ed
> eliminando i compartimenti stagni (così usiamo un peso e una misura),
> direi che tracce evidenti del passaggio Pil le trovi distintamente un pò
> ovunque (nomi eclatanti e altri appena nati ma promettenti), dalle
> claustrofobie monocrome dei Big Black, Swans, Ramleh, Terminal Cheesecake
> e Neubauten fino alle stesse declinate in forma dub di Scorn o Tricky.
> Addirittura in area prettamente post-rock nelle cose di Moonshake, O'rang
> o Disco Inferno. Più recentemente ci sono i vari These New Puritans, Skull
> Defekts, Clipd Beaks, Balaclavas, Von Sudenfed, The Intelligence, Grooms,
> Sand (ma la lista è stucchevole sul serio). Per non parlare di tutta la
> storia montata dalla DFA con gli LCD Soundsystem in testa. Dei Liars non
> ne parliamo nemmeno. Etc..
Un tizio una volta mi ha detto che oltre ad evitare i compartimenti
stagni bisognerebbe anche saper argomentare le tesi (che in uno scambio
dialettico sarebbe condizione necessaria. Altrimenti si procede per
assiomi e pace). Prego, proceda.
> sempre pensato che il sistema scolastico in Italia fosse pieno di toppe.
> Cmq la tua maestra dovrebbe averti anche insegnato che oltre ad evitare i
> compartimenti stagni bisognerebbe anche saper argomentare le tesi (che in
> uno scambio dialettico sarebbe condizione necessaria. Altrimenti si
> procede per assiomi e pace). Voglio dire che con un 'prendiamo brian eno,
> gli ultravox e i wire e facciamo uguale' con la tua maestra ci prendi un
> 4. Quella frase non vuol dire nulla se non dici (almeno) cosa prendevano i
> Pil da Eno, Ultravox e Wire (perchè di 'uguale', qualunque cosa volessi
> dire con 'uguale', non c'è proprio nulla).
Forse per la prima volta comprendo la frustrazione della mia maestra
delle medie. Non credo di poter soddisfare la tua richiesta, in quanto
al momento hai portato le mie parole all'estremo e mi stai chiedendo di
provare che i pil sono una cover band delle band che ho citato, il che
non e' quello che intendevo, e probabilmente lo sai perfettamente. Resta
il fatto che tutte le band post punk (non solo i pil, ma tutte)
sostanzialmente prendevano le strutture del punk, le decostruivano e
ampliavano (come avevano insegnato i wire), ci aggiungevano nuove
sonorità quasi sempre tramite sintetizzatori (come gli ultravox), sempre
mantenendo un minimalismo sconosciuto fino ad allora a chiunque avesse
deciso suonare un pezzo piu' lungo di due minuti, come brian eno aveva
ampiamente dimostrato potersi fare, specialmente in before and after
science ma non solo (si, lo so, ci sono i crucchi, ma dubito enormemente
che i punkettoni conoscessero i can). Il mio discorso voleva
sottolineare che i pil non escono minimamente da questo scenario, e
invocava una spiegazione del motivo per cui, a quanto pare, uno, due o
nel tuo caso addirittura tre dei loro album dovrebbero essere
considerati fondamentali, mentre decine di altre band simili sono
sprofondate apparentemente nell'oblio (e sono ancora in attesa di
argomentazioni da parte tua), ipotizzando che questo fosse semplicemente
dovuto al nome del cantante.
Una nota sulla claustrofobia: dovete piantarla di portare sto termine su
tutto ed utilizzarlo come discriminante di qualsiasi discorso. Ho capito
che vi piace soffocare, ma non si possono comparare i dischi solo in
base a quanto soffocamento vi provocano.
MM
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(no subject) [messaggio #172259 è una risposta a message #172179] |
gio, 23 febbraio 2012 20:18 |
punkinaro Messaggi: 78 Registrato: dicembre 2010 |
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On Feb 23, 4:04 am, alt...@sol.it (Altura Do Sol) wrote:
> punkinaro ha scritto:
>
> > In USA era quella del reclamare la propria individualita`,
> > fregandosene della cultura e dei valori sociali mainstream.
> > Mai fidarsi del sistema.
>
> Rispondo a te ma dico la stessa cosa a DJ (che ha già ammesso parlando di
> sottocultura punk): è un urlo nel vuoto, che magari fa comodo a chi sa
> sfruttare la situazione.
>
ti sorprendera`sapere che universita` USA ( NYU, Penn State etc)
offrono corsi di storia del movimento punk, non e` per niente
considerato un periodo inutile nel cammino dell`arte popolare
americana.
E poi voi europei, come al solito, avete rovinato tutto con sputi,
rutti e scorenge:-))
Certo, anche Sun Ra si incollava le copertine degli album da solo, il
punk ha piu` che altro riproposto l`importanza di questo aspetto.
Ma il DIY fa molto piu` parte dell`immaginario americano : non si
distrugge niente, semplicemente ci si isola e si vive in una realta`
parallela. Qui la tolleranza e` di casa, e viceversa
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Re: "This Is Pil" [messaggio #172312 è una risposta a message #172178] |
gio, 23 febbraio 2012 21:02 |
Olaffio Messaggi: 84 Registrato: febbraio 2011 |
Member |
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Il 23/02/2012 12:50, DJredoo ha scritto:
>
>> Se e' disponibile, non mi dispiacerebbe.
>
> mah, guarda, prendendo per buoni i tuoi insegnamenti delle medie ed
> eliminando i compartimenti stagni (così usiamo un peso e una misura),
> direi che tracce evidenti del passaggio Pil le trovi distintamente un pò
> ovunque (nomi eclatanti e altri appena nati ma promettenti), dalle
> claustrofobie monocrome dei Big Black, Swans, Ramleh, Terminal Cheesecake
> e Neubauten fino alle stesse declinate in forma dub di Scorn o Tricky.
> Addirittura in area prettamente post-rock nelle cose di Moonshake, O'rang
> o Disco Inferno. Più recentemente ci sono i vari These New Puritans, Skull
> Defekts, Clipd Beaks, Balaclavas, Von Sudenfed, The Intelligence, Grooms,
> Sand (ma la lista è stucchevole sul serio). Per non parlare di tutta la
> storia montata dalla DFA con gli LCD Soundsystem in testa. Dei Liars non
> ne parliamo nemmeno. Etc..
basterebbero i Jesus Lizard
(http://www.youtube.com/watch?v=9oDcF4mkM-A)
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Re: "This Is Pil" [messaggio #172314 è una risposta a message #172256] |
gio, 23 febbraio 2012 21:13 |
Olaffio Messaggi: 84 Registrato: febbraio 2011 |
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Il 23/02/2012 18:40, DJredoo ha scritto:
>
>> Intendevo dire che come messaggi/novità solo il metal ne ha di meno.
>> Sì il metal è iconoclasta nella fascia d'età 10/15.
>
> .immagino che la cosa non ti stupirà ma non sono d'accordo nemmeno su
> questa affermazione.
> Il 'metal' (per sua costituzione) è l'unico genere in grado di ibridarsi
> con qualsiasi altro. Nella sua incapacità di evolversi entro i limiti di
> un organismo monocellulare quale esso è, parassita qualsiasi cosa gli
> passi accanto appropriandosi delle sue caratteristiche base (non esiste un
> genere-uno che non sia stato commistionato col metal).
mi sembra una teoria poco convincente, anche il punk (in quanto modo
prima che genere) s'è ibridato con cani e porci (folk-punk,
electro-punk, punk-wave, punk-rock, senza considerare tutte le
derivazioni -core, -grind, post- etc).
diciamo che il punk ha più sbocchi, il metal dopo che lo ibbridi
(ho i brivvidi) due-tre volte già non si riconosce più
> Così facendo (un pò il trucco del cavallo di Troia) riesce anche
> nell'impresa di sovvertire alcune regole consolidate. L'esempio di Zorn
> (con i Naked City prima e in mille-mila escursioni poi) dovrebbe essere
> illuminante, per esempio.
se parli dei naked city quello predominante è il lato punk dell'impresa,
dai vocalizzi psicotici di Eye alle sfuriate grindcore (non per niente
Zorn indossava una maglietta degli SOB giappogrinderz
della prima ondata, come testimoniato da video iutubici)
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Re: "This Is Pil" [messaggio #172412 è una risposta a message #172314] |
ven, 24 febbraio 2012 08:33 |
djreedoo Messaggi: 245 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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> mi sembra una teoria poco convincente, anche il punk (in quanto modo
> prima che genere) s'è ibridato con cani e porci (folk-punk,
> electro-punk, punk-wave, punk-rock, senza considerare tutte le
> derivazioni -core, -grind, post- etc).
> diciamo che il punk ha più sbocchi, il metal dopo che lo ibbridi
> (ho i brivvidi) due-tre volte già non si riconosce più
infatti, insieme al metal, il punk è quello che più facilmente si sposa
(sempre in virtù di una costituzione ossea piuttosto primitiva, radiale)
ad altri generi.
Non mi risultano, però, a differenza del metal, facili adattamenti
(chessò) alla classica/sinfonica, al prog, al free-jazz, all'etnica (non
intesa come folk), al droning, al post-rock, etc..
> se parli dei naked city quello predominante è il lato punk dell'impresa,
> dai vocalizzi psicotici di Eye alle sfuriate grindcore (non per niente
> Zorn indossava una maglietta degli SOB giappogrinderz
> della prima ondata, come testimoniato da video iutubici)
parlo dei Naked City, ovvio, in cui la componente Grind (che è una
derivazione trash/death-metal - insieme ad una forma esasperata di
hardcore-punk, certo - accertata, senza ombra di polemica/discussione)è in
chiara evidenza.
Zorn, una delle volte che l'ho visto live, aveva la t-shirt dei Morbid
Angel..
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Re: [messaggio #172462 è una risposta a message #172259] |
ven, 24 febbraio 2012 13:26 |
altura Messaggi: 42 Registrato: dicembre 2011 |
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punkinaro ha scritto:
> ti sorprendera`sapere che universita` USA ( NYU, Penn State etc)
> offrono corsi di storia del movimento punk, non e` per niente
> considerato un periodo inutile nel cammino dell`arte popolare
> americana.
> E poi voi europei, come al solito, avete rovinato tutto con sputi,
> rutti e scorenge:-))
> Certo, anche Sun Ra si incollava le copertine degli album da solo, il
> punk ha piu` che altro riproposto l`importanza di questo aspetto.
> Ma il DIY fa molto piu` parte dell`immaginario americano : non si
> distrugge niente, semplicemente ci si isola e si vive in una realta`
> parallela. Qui la tolleranza e` di casa, e viceversa
L'unica forza che il punk poteva avere e, forse, ha avuto, è quella
politica, del sottoproletariato urbano, emarginato.
Ha coagulato le istanze che ovviamente a questo livello sono caotiche
indefferenziate, dispersive. Parlo di un certo punk alla Clash.
Per il resto non scorgo ideali, attività, tendenze se non quelle
nichiliste dette prima.
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