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Re: quando? [messaggio #20253 è una risposta a message #20251] |
mar, 09 agosto 2011 11:47 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:j1qucd$6qi$1@news.newsland.it...
> Randellate ai signori S&P e affini, e dopo dritti dritti a lavorare nelle
> miniere di sale, altro che palle.
Ti sembrerà strano ma sono d'accordo (non che il mio parere sia poi
autorevole, eh :-).
Qualsiasi istituzione ha un orientamento politico, occulto o palese, o
perlomeno ideologico; il tecnicismo puro, come l'obiettività pura, non
esiste; esiste invece un'ideologia del tecnicismo. Mi pare strano che
un'agenzia finanziaria non debba avere un suo retroterra in questo senso,
una cultura d'appartenenza.
Ancora strano mi pare che questo non venga in mente a gente nostrana e non
solo, diciamo europea, che un minimo di marxismo nella propria formazione
culturale dovrebbe averlo. Si sono applicati alla de-cifrazione ideologica
di tutto, le agenzie di rating no?
dR
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Re: quando? [messaggio #20255 è una risposta a message #20251] |
mar, 09 agosto 2011 12:09 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:j1qucd$6qi$1@news.newsland.it...
> Herr von Faninal ha scritto:
>
>> "Federico Spano'" <fspano@tiscali.it> ha scritto:
>>> Ti pare il momento di parlare di musica?
>> LOL!
>
> Strategia sbagliata. Anziché tentar di "tranquillizzare" i mercati con un
> discorso, Obama avrebbe semplicemente dovuto mandare qualche reparto di
> swat a
> occupare le sedi delle agenzie di rating e a riempire di sane randellate
> (oh,
> la buona vecchia badilata! avrebbero esclamato i Broncoviz) tutti quanti
> vi
> avessero trovato. Ma ti pare logico che quattro sporchi fanigottoni con le
> tasche gonfie di denaro virtuale siano liberi di decidere della sorte di
> miliardi di persone, buttandoli magari sul lastrico solo perché hanno
> deciso
> di puntare sulle economie asiatiche, così, tanto per vedere l'effetto che
> fa?
> Randellate ai signori S&P e affini, e dopo dritti dritti a lavorare nelle
> miniere di sale, altro che palle.
non bisogna esagerare. Per quanto io sia d'accordo nel considerare S&P una
banda di manigoldi, occorre dire che loro fanno il loro lavoro. E' la
politica che non lo fa. Abbiamo assistitio in USA a uno spettacolo patetico:
ieri il tg francese parlava di "liti da straccivendoli" per mesi, con il
babao del default che ciascuna parte lanciava all'altra sputazzando. Forse
non molti ricordano che qualcosa di simile successe alla presidenza Clinton.
Il quale votò il suo bilancio e disse ai repubblicani: io faccio così, voi
se volete poi denuciatemi, votatemi contro e cacciatemi dalla Casa Bianca. E
passò. Obama non ha avuto le palle di fare una cosa simile, semplicemente.
Ma non si tratta di Obama. Assistiamo ovunque all'impotenza di una classe
politica che, quando va bene è fatta da mediocri incompetenti senza palle,
quando va male da nani ladri e corrotti.
E' inutile prendersela con S&P, o gli speculatori. Quelli fanno il loro
mestiere. Se la classe politica facesse il suo, questo non sarebbe mai
successo. Aggiungo che sotto l'era Bush (ma già cominciò con Clinton ad
essere sinceri), le varie leggi che regolavano il mercato furono pezzo per
pezzo smantellate. Lasciando poi gli speculatori e similia liberi da ogni
vincolo.
E' sciocco lamentarsi di uno strapotere che è stata la politica a dare a
questi signori, non lo scordiamo mai. Roosevelt avrebbe mai permesso una
simile sconcezza?
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Re: quando? [messaggio #20258 è una risposta a message #20256] |
mar, 09 agosto 2011 12:26 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"Herr von Faninal" <big@bang.com> ha scritto nel messaggio
news:j1r17n$a30$1@nnrp-beta.newsland.it...
> è stato il comportamento del congresso e del senato a pilotare il rating
> di S&P
Sì, ti ho risposto, all'altro post.
A me però pare strano che nessuno relativizzi l'operato di questi analisti.
Al di là del considerarli una banda di manigoldi (che posso condividere) mi
pare strano che a tante teste fine (altri professionisti del settore,
giornalisti specializzati, politici non privi di preparazione
storico-economica...qualcuno ancora c'è) sfugga il fatto che il tecnicismo
puro non esista. Nessun analista, in qualsiasi settore, fotografa tutta la
realtà così com'è. Ne fotografa, magari assai bene, una parte. C'è sempre la
possibilità di una dialettica.
O non hanno studiato filosofia manco al Liceo, oppure sono in realtÃ
solidali con gli intenti di costoro.
Insomma, anche dietro agli eccessi mercantilisti può esserci un deficit di
concorrenza vera...:-))
dR
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Re: quando? [messaggio #20259 è una risposta a message #20258] |
mar, 09 agosto 2011 12:35 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e410b63$0$44208$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>
> "Herr von Faninal" <big@bang.com> ha scritto nel messaggio
> news:j1r17n$a30$1@nnrp-beta.newsland.it...
>
>> è stato il comportamento del congresso e del senato a pilotare il rating
>> di S&P
>
> Sì, ti ho risposto, all'altro post.
> A me però pare strano che nessuno relativizzi l'operato di questi
> analisti.
> Al di là del considerarli una banda di manigoldi (che posso condividere)
> mi pare strano che a tante teste fine (altri professionisti del settore,
> giornalisti specializzati, politici non privi di preparazione
> storico-economica...qualcuno ancora c'è) sfugga il fatto che il tecnicismo
> puro non esista. Nessun analista, in qualsiasi settore, fotografa tutta la
> realtà così com'è. Ne fotografa, magari assai bene, una parte. C'è sempre
> la possibilità di una dialettica.
mah, infatti i ratings lasciano il tempo che trovano. Non è che poi le borse
li seguano ad occhi chiusi.
> O non hanno studiato filosofia manco al Liceo, oppure sono in realtà
> solidali con gli intenti di costoro.
> Insomma, anche dietro agli eccessi mercantilisti può esserci un deficit di
> concorrenza vera...:-))
ma questo è ovvio. A nessuno piace la concorrenza e a tutti piacciono i
soldi facili. Come dicevo, esisteva una seria regolamentazione in materia,
che rendeva impossibili certi fenomeni. E' stata fatta a pezzi. Dai
politici, non da S&P, Lehman, Goldman Sachs o altri. Ovviamente costoro
hanno fatto pressione, e molto. Sta ai politici non cedere alle pressioni.
Poi ci lamentiamo che il nano si compra metà del Parlamento italiano, con
bonus Scvilipoti annesso. Beh, a livelli molto più sofisticati è successa la
stessa cosa negli USA. I Presidenti si son lasciati comprare da Wall Street,
per dirla semplificando all'estremo. Ovviamente la presidenza Bush è stata
nefasta in questo senso. Ma, dirà qualcuno, questa gente è stata votata.
Beh, allora qualcosa non funziona nelle moderne democrazie, vien da pensare.
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Re: quando? [messaggio #20266 è una risposta a message #20263] |
mar, 09 agosto 2011 12:57 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e411062$0$44202$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
>
> "Herr von Faninal" <big@bang.com> ha scritto nel messaggio
> news:j1r2pq$au3$1@nnrp-beta.newsland.it...
>
>> La prima: "La democrazia è il miglior sistema che esista ma ha un difetto
>> esiziale: occorre che il cittadino rifletta prima di votare".
>> La seconda: "Diventare contrari al sistema democratico è molto semplice:
>> basta intavolare una discussione con un elettore medio in un bar".
>
> Belle.
> Non so se sia sua, ma ne ricordo una terza, il senso almeno: la democrazia
> è un pessimo sistema di governo, ma gli altri sono ancora peggio. :-)
sì, esatto anche questa è sua ed è la più famosa.
> Scherzi a parte, mai come oggi si vede che non è il semplice fatto di
> votare in sé e per sé a fare la partecipazione.
> Altrimenti c'è il rischio di scivolare sulle conclusioni, pure coltissime,
> di un Canfora.
diciamo anche che i sistemi elettorali sono diventati qualcosa di
particolarmente contorto. Ne sono un esempio sia il nostro, sia quello
presidenziale USA, col sistema dei grandi elettori, imho
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Re: quando? [messaggio #20279 è una risposta a message #20255] |
mer, 10 agosto 2011 09:23 |
clamarcap Messaggi: 19 Registrato: marzo 2011 |
Junior Member |
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Herr von Faninal ha scritto:
> Per quanto io sia d'accordo nel considerare S&P una
> banda di manigoldi, occorre dire che loro fanno il
> loro lavoro.
Ma è un lavoro del @#§!^&%, non pensi anche tu che sia un
lavoro del @#§!^&% ?
E' anzi l'unico lavoro che meriterebbe di essere tolto agli
umani per essere svolto interamente da computer. Un bel
programma open source - non perché sia possibile modificarlo,
ma anzi perché chiunque possa controllare che non venga
modificato -, si inseriscono di tutti i dati, si pigia il
tasto enter e un istante dopo tutte le piazze affari del
mondo sono informate dei risultati.
Questo, ovviamente, è possibile solo se consideri l'economia
una scienza esatta. Cosa che francamente non credo affatto:
a me gli economisti sembrano meno affidabili dei meteorologi,
mi fanno pensare agli scienziati dell'epoca ante Newton - in
sostanza dei maghi, dei dulcamara.
Tutto quello che sta succedendo mi pare l'esito inevitabile
di quella che qualcuno ha definito la sostituzione del
capitalismo dei finanzieri al capitalismo dei produttori. Il
denaro sembra essere diventato l'unica misura di tutte le
cose.
(E via con discorsi da quel veteromarxista che non sono né
sono mai stato :)
Ma è certo che hai perfettamente ragione a dire che la colpa
maggiore è della politica, che ha rinunciato a fare il proprio
mestiere. Anzi, gli stessi politici si sono trasformati da
amministratori in finanzieri, e dove sono privi di scrupoli
e fondamentalmente disonesti stanno provocando tutti i guai
del mondo. Il quale mondo probabilmente finirà davvero fra
meno di un anno e mezzo, come hanno sancito i maya: perché
un mondo in cui la ricchissima Chiesa di Gesù Cristo butta
un'invereconda quantità di risorse per salvare dal fallimento
il San Raffaele di Milano, e questo proprio negli stessi
giorni in cui avviene una tragedia immane come quella del
Corno d'Africa, un mondo come questo, insomma, per me non
merita di continuare a esistere.
(Veteromarxista, mangiapreti e pure apocalittico, tie'! :)
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
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Re: quando? [messaggio #20284 è una risposta a message #20279] |
mer, 10 agosto 2011 10:49 |
Herr von Faninal Messaggi: 944 Registrato: luglio 2011 |
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:j1tb1k$vgo$1@news.newsland.it...
> Herr von Faninal ha scritto:
>
>> Per quanto io sia d'accordo nel considerare S&P una
>> banda di manigoldi, occorre dire che loro fanno il
>> loro lavoro.
>
> Ma è un lavoro del @#§!^&%, non pensi anche tu che sia un
> lavoro del @#§!^&% ?
no. Sinceramente non penso che le agenzie di rating facciano un lavoro del
ccc.
L'economia funziona così.
> E' anzi l'unico lavoro che meriterebbe di essere tolto agli
> umani per essere svolto interamente da computer. Un bel
> programma open source - non perché sia possibile modificarlo,
> ma anzi perché chiunque possa controllare che non venga
> modificato -, si inseriscono di tutti i dati, si pigia il
> tasto enter e un istante dopo tutte le piazze affari del
> mondo sono informate dei risultati.
Non è così semplice.
> Questo, ovviamente, è possibile solo se consideri l'economia
> una scienza esatta. Cosa che francamente non credo affatto:
> a me gli economisti sembrano meno affidabili dei meteorologi,
> mi fanno pensare agli scienziati dell'epoca ante Newton - in
> sostanza dei maghi, dei dulcamara.
l'economia non è una sicenza esatta, proprio perché è influenzata da
decisioni politiche che spesso sono sciagurate.
> Tutto quello che sta succedendo mi pare l'esito inevitabile
> di quella che qualcuno ha definito la sostituzione del
> capitalismo dei finanzieri al capitalismo dei produttori. Il
> denaro sembra essere diventato l'unica misura di tutte le
> cose.
lo è da ben prima di oggi, caro mio
> (E via con discorsi da quel veteromarxista che non sono né
> sono mai stato :)
>
> Ma è certo che hai perfettamente ragione a dire che la colpa
> maggiore è della politica, che ha rinunciato a fare il proprio
> mestiere. Anzi, gli stessi politici si sono trasformati da
> amministratori in finanzieri, e dove sono privi di scrupoli
> e fondamentalmente disonesti stanno provocando tutti i guai
> del mondo.
questo è il punto.
Non puoi rimproverare a uno speculatore di fare il proprio mestiere bene.
>Il quale mondo probabilmente finirà davvero fra
> meno di un anno e mezzo, come hanno sancito i maya: perché
> un mondo in cui la ricchissima Chiesa di Gesù Cristo butta
> un'invereconda quantità di risorse per salvare dal fallimento
> il San Raffaele di Milano, e questo proprio negli stessi
> giorni in cui avviene una tragedia immane come quella del
> Corno d'Africa, un mondo come questo, insomma, per me non
> merita di continuare a esistere.
> (Veteromarxista, mangiapreti e pure apocalittico, tie'! :)
LOL!!!!
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