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Re: Contagion - Steven Soderbergh [messaggio #33382 è una risposta a message #33378] |
mer, 10 agosto 2011 18:31 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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Il 10/08/2011, karamazov ha detto :
>> dichiarazione assai esagerata da calura estiva!
>> :D
>
> esci i nomi allora. attenzione, sottolineo "padronanza
> di svariate tecniche visive/espressive" ovvero la capacità
> di maneggiare con disinvoltura i vari mezzi di ripresa,
> non sto parlando di "bravura registica".
> se mi citi fincher o nolan sei fuori strada.
cioè, se non ho capito male tu vuoi dire che Soderbergh è capace di
maneggiare stili *diversi*, usare mezzi *diversi* (dal digitale alla
pellicola), essere *versatile* eccetera. Insomma, il classico animale
da cinema.
Boh, non so, ci sono due aspetti. Se parliamo di padronanza tecnica
relativa ai vari mezzi di ripresa, tutti i grandi attuali, specialmente
da quando si sono infatuati del digitale, da Spielberg a Cameron, da
Mann a Lynch, da Jackson a De Palma, da Scorsese a Coppola, gli sono
pari anzi superiori. Se poi parliamo di virtuosismi tecnici, non ne
parliamo neppure, TUTTI i nomi indicati gli sono superiori. Ma qui
sconfiniamo nella "bravura registica" e hai detto che non si può.
Se poi intendi un'altra cosa (strettamente collegata all'uso del mezzo)
e cioè la sua capacità di passare da un genere all'altro, oscillando
fra blockbuster e cinema indipendente, è vero, in effetti non sembra
esserci nessi fra, che ne so, "Traffic" (uno dei suoi migliori), Gli
"Ocean's", "Intrigo a Berlino", il "Che", "The informant" e tantissimi
altri. Ma ammesso che questo sia un pregio, questo sono diposto a
concederlo, Soderberg ha questa capacità, e ce l'ha anche sul versante
produttivo, visto che sta dietro, tra quelli che mi sono piaciuti,
"Good night & good luck", "Pleasantville", "Syriana", "A scanner
darkly".
R.
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Re: Contagion - Steven Soderbergh [messaggio #33389 è una risposta a message #33382] |
gio, 11 agosto 2011 00:33 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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Roberto scriveva il 10/08/2011 :
> cioè, se non ho capito male tu vuoi dire che Soderbergh è capace di
> maneggiare stili *diversi*, usare mezzi *diversi* (dal digitale alla
> pellicola), essere *versatile* eccetera. Insomma, il classico animale da
> cinema.
> Boh, non so, ci sono due aspetti. Se parliamo di padronanza tecnica relativa
> ai vari mezzi di ripresa, tutti i grandi attuali, specialmente da quando si
> sono infatuati del digitale
ecco il punto chiave è questo, S. bazzica il digitale da tempi non
sospetti, questi ci si sono avvicinati, chi prima chi dopo,
obtorto collo, solo quando si era capito che la tecnica stava
diventando predominante.
il risultato è che mentre S. coi suoi esperimenti ha estrapolato
un linguaggio *specifico* per il mezzo, esaltandone le caratteristiche
e creando così qualcosa di originale (i primi 5 minuti di girlfriend
experience, per intenderci) anche dalla parallela esplorazione
sonora, gli altri non hanno fatto altro che riportare in digitale
il loro *stile* su pellicola (Mann è un chiaro esempio).
> Se poi intendi un'altra cosa (strettamente collegata all'uso del mezzo) e
> cioè la sua capacità di passare da un genere all'altro, oscillando fra
> blockbuster e cinema indipendente, è vero, in effetti non sembra esserci
> nessi fra, che ne so, "Traffic" (uno dei suoi migliori), Gli "Ocean's",
> "Intrigo a Berlino", il "Che", "The informant" e tantissimi altri. Ma ammesso
> che questo sia un pregio, questo sono diposto a concederlo, Soderberg ha
> questa capacità, e ce l'ha anche sul versante produttivo, visto che sta
> dietro, tra quelli che mi sono piaciuti, "Good night & good luck",
> "Pleasantville", "Syriana", "A scanner darkly".
sì intendevo questo, ma non puoi pensare che tutta questa attività
poi non abbia influito sul suo modo di girare.
voglio sottolineare sempre che mi riferisco al S. attuale,
non a quello di 5 o 10 anni fa, cioè il S. delle sue più recenti
regie, TGE e i due Che.
personalmente *oggi*, riguardando questi film,
non vedo nessuno in giro che abbia la stessa
padronanza del mezzo.
poi ovviamente uno può preferire la classicità
di Eastwood, la creatività di Gondry o l'eleganza di Scorsese, ci
mancherebbe.
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Re: Contagion - Steven Soderbergh [messaggio #33401 è una risposta a message #33400] |
gio, 11 agosto 2011 18:15 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
Senior Member |
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SydneyBlue120d ci ha detto :
> E' che trovo molto fastidiosa se non ridicola questa cosa della lingua
> originale come un dogma, che le localizzazioni italiane sono tutte pessime
> via dicendo.
gli integralisti danno fastidio anche a me (tipo quelli che i film
vanno visti solo in altissima definizione :))
ma non è questo il caso.
non ho, personalmente, nessun problema a vedere film doppiati,
alcuni sono fatti molto bene, dipende dal film.
in film in cui i dialoghi e la recitazione sono particolarmente
significativi trovo sia più gratificante vedere la versione originale.
in particolare nel caso di questa pellicola c'è dietro un lavoro molto
accurato di ricostruzione storica (le ricerche documentali sono
durate anni), da cui la scelta del regista (americano), proprio per
rendere più fedele possibile l'ambientazione, di far recitare in
spagnolo, ovvero nelle lingua madre dei protagonisti.
questo è un elemento essenziale dell'opera, per chi voglia fruirla
in versione integrale come concepita dall'autore.
è uno di quei casi in cui il doppiaggio toglierebbe tantissimo
all'esperienza complessiva.
quindi volendo rispondere seriamente alla tua domanda,
il modo migliore di vedere questo film è quello pensato dal regista,
ovvero in lingua originale con sottotitoli nella propria lingua.
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Re: Contagion - Steven Soderbergh [messaggio #33402 è una risposta a message #33401] |
gio, 11 agosto 2011 18:22 |
SydneyBlue120d Messaggi: 425 Registrato: ottobre 2007 |
Senior Member |
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"karamazov" <kary@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:4e440047$0$15670$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
> gli integralisti danno fastidio anche a me (tipo quelli che i film
> vanno visti solo in altissima definizione :))
Touché :)
> non ho, personalmente, nessun problema a vedere film doppiati,
Ok :)
[CUT]
> il modo migliore di vedere questo film è quello pensato dal regista,
> ovvero in lingua originale con sottotitoli nella propria lingua.
Ok allora ti appoggio pienamente: Per come la vedo io l'ideale è acquistare
il BR così magari lo si può guardare sia in Italiano, sia in lingua
originale, così magari si può anche fare a meno di usare i sottotitoli :)
--
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