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Philip Glass [messaggio #18353] |
dom, 19 giugno 2011 22:30 |
box Messaggi: 2384 Registrato: dicembre 2010 |
Senior Member |
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Ho notato che Wikipedia, su detto compositore, al link
http://it.wikipedia.org/wiki/Philip_Glass
nel paragrafo relativo alle "Colonne sonore" non riporta il film
"All'ultimo respiro" Con Richard Gere e Valerie Kaprinsky.
Stupendo remake del film francese di Godard
Qualcuno registrato può fare l'aggiunta?
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Re: Philip Glass [messaggio #18373 è una risposta a message #18353] |
mar, 21 giugno 2011 01:30 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Box" <box@iasdl.com> ha scritto nel messaggio
news:itlma1$jdl$1@speranza.aioe.org...
> Stupendo remake del film francese di Godard
Se è un remake, è obbrobrioso.
Se non lo è, è un filmetto come tanti. Né meglio né peggio di tanti altri,
piuttosto insignificante. Una bella faccia, un bel corpo (la Kaprinsky) di
più, al cinema in quanto tale non aggiunge nulla.
E' necessario intendersi su cosa sia, esattamente, un remake. La latitudine
del concetto, per non dire l'ambiguità , è sospetta.
Restando al punto, per non divagare eccessivamente: se voleva essere un
remake, denuncia un'incomprensione fatale dell'originale. Se invece per
remake intendiamo "liberamente ispirato a..." (in altre parole; ne riprendo
la fabula, come succedeva nel teatro antico e non solo) è Godard che serve a
capire la natura passiva della copia, la banalità della riaccentuazione, e
quindi la sua insignificanza, non viceversa. Non attualizza nulla. E' un
mito ripercorso senza venir minimamente capito. Un po' come aggirarsi per il
proprio quartiere, la propria città di un tempo, senza dar segno di
riconoscerla (una situazione da sogno o da incubo). Qualcosa del genere,
dissimulando parecchio, l'ha fatta Allen; Anything else è il non-remake, il
remake oggettivamente smemorato di Annie Hall. Naturalmente non se n'è reso
conto quasi nessuno (momento di irriducibile narcisismo dello scrivente).
Ma Anything else (che titolo) non prova neppure a riprendere una fabula per
attualizzarla. Attualizzando, non si perde solo il senso, si perde anche la
lettera. Mi viene da pensare a quanti critici dell'ultimo Allen ci sono in
giro, tutti impegnati a ripetere ossessivamente le stesse cose. Mai che gli
passi per la testa di *vedere* il film. Di pensare a come lo vedono, mentre
lo vedono. Allen, apparentemente tanto indulgente con se stesso, in quel
film da voce proprio al desiderio di liberarsi dell'immagine ormai
stereotipa del proprio passato. A qualsiasi costo.
Fatto curioso: Hollywood ha fatto per molto tempo dei remake un filone
frequentatissimo, ora non più: adesso si è spostata sui fumetti, altro
universo mitico.
Fatto ancor più curioso: un regista assai intelligente si è prestato
all'estremismo supremo del remake. E' Gus van Sant con il suo Psycho, che
ricalca fedelmente, pedissequamente l'originale hitchcockiano. Cambia,
totalmente, il profilmico: attori diversi, ambienti diversi (colorati)
atteggiati, disposti, in-quadrati secondo la trama dell'originale, di cui
vengono rispettati inquadrature e montaggio. Originale che in questo modo
viene ad essere celebrato nel suo essere pura forma, assolutamente
indifferente alla materia che vi viene calata, comunque riconoscibile.
Quel film da solo avrebbe dovuto assestare un colpo definitivo all'idea di
remake. L'impronta del capolavoro (mica scelto a caso; Alan Bates, con i
suoi uccelli impagliati...) vi viene celebrata come qualcosa di
irriducibile, di dato una volta per tutte, di trascendentale e immanente.
Chissà , forse sotto sotto è stato così.
dR
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Re: Philip Glass [messaggio #18387 è una risposta a message #18380] |
mar, 21 giugno 2011 19:06 |
daniel pennac \(porta Messaggi: 569 Registrato: novembre 2010 |
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"Shapiro used clothes" <vittoriocol@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4e00782d$0$15668$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
>
> "daniel pennac (portatile)" <mariorenda2NOSPAM@NOtin.it> ha scritto nel
> messaggio news:4e004509$0$15669$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
>
>> Bellissimo post, speravo che tu finissi, casualmente, in questa
>> discussione!
>
> Grazie, troppo buona.
> Che ne pensi, dei film in oggetto?
>
> dR
Il remake è insensato perchè un film non è solo la trama e vi sono opere,
come Fino all'ultimo respiro, che risultano significativi per ciò che
rappresentano sotto l'aspetto dell'innovazione del linguaggio
cinematografico, inquadrandoli nel periodo storico in cui sono stati
concepiti. Di tutto ciò che rappresenta e ha rappresentato il film di
Godard nulla può passare nel suo remake, che risulta essere piuttosto
scialbo e perfettamente inquadrato nella bassa tecnica cinematografica
imperante negli anni ottanta.
Ovviamente si tende a fare il remake di film significativi, per cui trovo
difficile riuscire ad eguagliare o superare l'originale, magari sarebbe
interessante prendere un film poco riuscito, ovviamente non pessimo, e
cercare di reinterpretarlo rendendolo qualitativamente eccellente.
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