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esempio di interpretazione [messaggio #7693] |
mar, 30 novembre 2010 23:43 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Ecco, questo è a mio avviso un esempio di esecuzione musicale perfetta:
http://www.youtube.com/watch?v=oUytS7muP0Y&feature=relat ed
Non a caso, e molto intelligentemente, l'autore del video ha pensato di
mettere come
sfondo lo spartito in animazione.
Provate ad ascoltare la stessa musica, spartito sott'occhio, eseguita da
altre, che so, da
una Caballè: il confronto è divertente ed impietoso.
Uno direbbe: va beh, è una registrazione in studio, ci credo che le riesca
tutto perfetto.
Premesso ovviamente che in studio qualsiasi altro ottimo interprete in
qualche modo
smaschera i prpri limiti, non poteva mancare l'ulteriore prodigio, ed ecco
che la stessa
perfezione si ripropone, nota per nota, neanche una eccettuata (*), a
teatro:
http://www.youtube.com/watch?v=NY8gbn0Ku5E
(*) anzi, una sola eccettuata (ciò che rende più umana l'arte) ed è quasi
inquietante
osservare come si ritrovi identica nelle due esecuzioni. Vediamo se la
indovina qualcuno.
Qualche altra piccola considerazione.
Secondo me il video è istruttivo per chiunque. Per gli amanti del
pianoforte, del violino, delle
voci, del tamburo, del compositore e del direttore d'orchestra.
Si parla tanto di interpretazione e allora chiedo: cosa c'è di meglio di
esempi del genere per
penetrare davvero lo spirito "eletto" dell'interpretazione?
Cosa c'è di meglio per capire quali sono gli artisti _unici_ e come si
differenziano da quelli
comunque grandi ed eccellenti?
E che senso aveva e ha, dopo aver ascoltato simili esempi, andare a teatro
ed ascoltare la
stessa opera da altri eseguita?
Si, è vero, c'è il teatro, c'è l'evento, c'è lo spettacolo e il dramma
sulla scena, tutte cose
che si possono creare solo dal vivo, ma sentire questa scena cantata da
altre è
inevitabilmente una doccia fredda. Ergo: la fortuna di questa musica è per
me
compromessa.
Mi scuso per l'inevitabile retorica. Inizialmente ero un po' in vena di
perder del tempo e mi
ero orientato ad un ping pong con il Filisteo, Shapiro & co. Poi ha vinto
però il senso della
decenza.
p.s (!!!): http://www.youtube.com/watch?v=QOXFg1pybz0
p.s2 (!!!!): http://www.youtube.com/watch?v=7iv6pNNehww
"perchè non sempre accetta di essere intervistata?" M.C:"Mah perchè cosa
vuoi, parlar di
arte è difficile, parlar di altre cose io non son capace quindi vedo che
l'intervista, in fondo,
non serve"
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7700 è una risposta a message #7697] |
mer, 01 dicembre 2010 00:42 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
> > Ecco, questo è a mio avviso un esempio di esecuzione musicale perfetta:
> >
> > http://www.youtube.com/watch?v=oUytS7muP0Y&feature=relat ed
> Grazie, molto bella. Peccato l'orrendo taglio a 2:18 che si mangia un
> intero sedicesimo, ma molto bella.
accidempoli, l'hai azzeccata, la nota fuori posto.
Vabeh che era facile ma da uno che dice che il rubato è funzionale
all'articolazione, o che
mi elenca mezze figure quali esempi di eccellenti strumentisti e
direttori, mi aspettavo di
peggio.
Avrai notato dunque anche la replica nell'esecuzione dal vivo.
Ma senti un po', visto che siamo in vena di far le pulci ai mostri, avrai
notato qualche
microtono in più o in meno nei trentaduesimi della misura a 1.09....
Tu che capisci di esecuzione, come te li spieghi?
Insomma, anche la Caballè li sporca, in modo sciattamente più vistoso, ma
la Callas è
giustificata nel farlo, o no?
--
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7701 è una risposta a message #7697] |
mer, 01 dicembre 2010 00:43 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
> > Ecco, questo è a mio avviso un esempio di esecuzione musicale perfetta:
> >
> > http://www.youtube.com/watch?v=oUytS7muP0Y&feature=relat ed
> Grazie, molto bella. Peccato l'orrendo taglio a 2:18 che si mangia un
> intero sedicesimo, ma molto bella.
accidempoli, l'hai azzeccata, la nota fuori posto.
Vabeh che era facile ma da uno che dice che il rubato è funzionale
all'articolazione, o che
mi elenca mezze figure quali esempi di eccellenti strumentisti e
direttori, mi aspettavo di
peggio.
Avrai notato dunque anche la replica nell'esecuzione dal vivo.
Ma senti un po', visto che siamo in vena di far le pulci ai mostri, avrai
notato qualche
microtono in più o in meno nei trentaduesimi della misura a 1.09....
Tu che capisci di esecuzione, come te li spieghi?
Insomma, anche la Caballè li sporca, in modo sciattamente più vistoso, ma
la Callas è
giustificata nel farlo, o no?
http://www.youtube.com/watch?
v=ZqXOJJCg_yc&playnext=1&list=PL8839F2854DC4C979& ;index=48
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7702 è una risposta a message #7697] |
mer, 01 dicembre 2010 00:44 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
> > Ecco, questo è a mio avviso un esempio di esecuzione musicale perfetta:
> >
> > http://www.youtube.com/watch?v=oUytS7muP0Y&feature=relat ed
> Grazie, molto bella. Peccato l'orrendo taglio a 2:18 che si mangia un
> intero sedicesimo, ma molto bella.
accidempoli, l'hai azzeccata, la nota fuori posto.
Vabeh che era facile ma da uno che dice che il rubato è funzionale
all'articolazione, o che
mi elenca mezze figure quali esempi di eccellenti strumentisti e
direttori, mi aspettavo di
peggio.
Avrai notato dunque anche la replica nell'esecuzione dal vivo.
Ma senti un po', visto che siamo in vena di far le pulci ai mostri, avrai
notato qualche
microtono in più o in meno nei trentaduesimi della misura a 1.09....La
terza che vedi, dico.
Tu che capisci di esecuzione, come te li spieghi?
Insomma, anche la Caballè li sporca, in modo sciattamente più vistoso, ma
la Callas è
giustificata nel farlo, o no?
http://www.youtube.com/watch?
v=ZqXOJJCg_yc&playnext=1&list=PL8839F2854DC4C979& ;index=48
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7722 è una risposta a message #7702] |
mer, 01 dicembre 2010 11:14 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
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egmont ha scritto:
> Der Bildungsphilister ha scritto:
>
>> egmont ha scritto:
>>> Ecco, questo è a mio avviso un esempio di esecuzione musicale perfetta:
>>>
>>> http://www.youtube.com/watch?v=oUytS7muP0Y&feature=relat ed
>
>
>> Grazie, molto bella. Peccato l'orrendo taglio a 2:18 che si mangia un
>> intero sedicesimo, ma molto bella.
>
> accidempoli, l'hai azzeccata, la nota fuori posto.
In realtà avevo equivocato, perchè ieri sera ero stanco e ascoltavo
distrattamente. Credevo fosse un taglio mal fatto, invece la Callas
muove il tempo nella seconda metà della battuta e questo dÃ
l'impressione che si mangi un sedicesimo. Lo fa anche dal vivo, ma in
maniera molto più naturale e si sente che è un cambio di tempo e non un
taglio. La battuta successiva infatti è leggermente più mossa, quella
dopo invece ancora ritenuto (a proposito di muovere il tempo battuta per
battuta <g>).
> Vabeh che era facile ma da uno che dice che il rubato è funzionale
> all'articolazione, o che
> mi elenca mezze figure
Ma rotfl, "mezze figure". Non si sentono mai tutte.
> quali esempi di eccellenti strumentisti e
> direttori, mi aspettavo di
> peggio.
> Avrai notato dunque anche la replica nell'esecuzione dal vivo.
> Ma senti un po', visto che siamo in vena di far le pulci ai mostri, avrai
> notato qualche
> microtono in più o in meno nei trentaduesimi della misura a 1.09....La
> terza che vedi, dico.
"Microtoni" ? Io sento che a 1:09 allarga leggermente l'ampiezza del
trillo (tipicamente, per farlo risaltare meglio) e che alla battuta
successiva sfugge leggermente i trentaduesimi. Puoi spiegarti più
correttamente ?
> Tu che capisci di esecuzione, come te li spieghi?
> Insomma, anche la Caballè li sporca, in modo sciattamente più vistoso, ma
> la Callas è
> giustificata nel farlo, o no?
>
> http://www.youtube.com/watch?
> v=ZqXOJJCg_yc&playnext=1&list=PL8839F2854DC4C979& ;index=48
No, la Caballè fa un'altra cosa, cioè evita la risoluzione del trillo e
appesantisce i sedicesimi. Molto meglio la versione della Callas.
Piuttosto, ti è sfuggito un piccolo ma chiaro errorino di solfeggio che
fanno tutte e due e che evidentemente è di tradizione.
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7728 è una risposta a message #7722] |
mer, 01 dicembre 2010 11:58 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
> > Der Bildungsphilister ha scritto:
> >
> >> egmont ha scritto:
> >>> Ecco, questo è a mio avviso un esempio di esecuzione musicale perfetta:
> >>>
> >>> http://www.youtube.com/watch?v=oUytS7muP0Y&feature=relat ed
> >
> >
> >> Grazie, molto bella. Peccato l'orrendo taglio a 2:18 che si mangia un
> >> intero sedicesimo, ma molto bella.
> >
> > accidempoli, l'hai azzeccata, la nota fuori posto.
> In realtà avevo equivocato, perchè ieri sera ero stanco e ascoltavo
> distrattamente.
in realtà ho letto il tuo messaggio troppo velocemente anch'io; dandoti
inutilmente fiducia e facendo caso unicamente al secondo che hai indicato
non mi ero accorto che hai preso una curiosissima cantonata. Eh già ,
perchè esattamente in quell'istante c'è un mi palesemente crescente,
almeno un quarto di tono.
Era quello, l'errore.
> > quali esempi di eccellenti strumentisti e
> > direttori, mi aspettavo di
> > peggio.
> > Avrai notato dunque anche la replica nell'esecuzione dal vivo.
> > Ma senti un po', visto che siamo in vena di far le pulci ai mostri, avrai
> > notato qualche
> > microtono in più o in meno nei trentaduesimi della misura a 1.09....La
> > terza che vedi, dico.
> "Microtoni" ? Io sento che a 1:09 allarga leggermente l'ampiezza del
> trillo (tipicamente, per farlo risaltare meglio) e che alla battuta
> successiva sfugge leggermente i trentaduesimi. Puoi spiegarti più
> correttamente ?
> No, la Caballè fa un'altra cosa, cioè evita la risoluzione del trillo e
> appesantisce i sedicesimi. Molto meglio la versione della Callas.
La caballè il trillo lo accenna appena (cosa molto più comoda e modesta,
naturalmente), ma non è questo il problema maggiore.
Non sei un attento osservatore. Il problema è come vengon fuori i
trentaduesimi. Sia la Callas che la Caballè li "stonano": se non te ne
accorgi hai qualche ruggine nell'orecchio.
La Caballè naturalmente li stona (specie gli ultimissimi) in modo molto
più marcato.
Ma la Callas è giustificata nello sporcarli, si prende il rischio perchè
sta facendo una cosa vocalmente inaudita. Quale?
Non a caso, nella replica successiva della figura, dove _non_ viene
riproposto lo stesso effetto, la "sporcatura" non avviene (eccetto forse
l'ultimo trentaduesimo, re, in entrambi i casi quasi impercettibilmente
calante).
> Piuttosto, ti è sfuggito un piccolo ma chiaro errorino di solfeggio che
> fanno tutte e due e che evidentemente è di tradizione.
Beh, ovviamente le battute a 2.53 non sono eseguite come sono scritte. Ciò
che è palesemente di tradizione per un presciso motivo che però
difficilmente potrai individuare... vediamo se riesci...
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7732 è una risposta a message #7728] |
mer, 01 dicembre 2010 12:03 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
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egmont ha scritto:
> Der Bildungsphilister ha scritto:
>
>> egmont ha scritto:
>>> Der Bildungsphilister ha scritto:
>>>
>>>> egmont ha scritto:
>>>>> Ecco, questo è a mio avviso un esempio di esecuzione musicale perfetta:
>>>>>
>>>>> http://www.youtube.com/watch?v=oUytS7muP0Y&feature=relat ed
>>>
>>>> Grazie, molto bella. Peccato l'orrendo taglio a 2:18 che si mangia un
>>>> intero sedicesimo, ma molto bella.
>>> accidempoli, l'hai azzeccata, la nota fuori posto.
>
>
>> In realtà avevo equivocato, perchè ieri sera ero stanco e ascoltavo
>> distrattamente.
>
> in realtà ho letto il tuo messaggio troppo velocemente anch'io; dandoti
> inutilmente fiducia e facendo caso unicamente al secondo che hai indicato
> non mi ero accorto che hai preso una curiosissima cantonata. Eh già ,
> perchè esattamente in quell'istante c'è un mi palesemente crescente,
> almeno un quarto di tono.
> Era quello, l'errore.
Sì, è crescente, trattandosi di una sensibile direi un errore abbastanza
veniale. Tu invece non ti sei accorto di tutto il resto :-)
>>> quali esempi di eccellenti strumentisti e
>>> direttori, mi aspettavo di
>>> peggio.
>>> Avrai notato dunque anche la replica nell'esecuzione dal vivo.
>>> Ma senti un po', visto che siamo in vena di far le pulci ai mostri, avrai
>>> notato qualche
>>> microtono in più o in meno nei trentaduesimi della misura a 1.09....La
>>> terza che vedi, dico.
>
>
>> "Microtoni" ? Io sento che a 1:09 allarga leggermente l'ampiezza del
>> trillo (tipicamente, per farlo risaltare meglio) e che alla battuta
>> successiva sfugge leggermente i trentaduesimi. Puoi spiegarti più
>> correttamente ?
>
>> No, la Caballè fa un'altra cosa, cioè evita la risoluzione del trillo e
>> appesantisce i sedicesimi. Molto meglio la versione della Callas.
>
>
> La caballè il trillo lo accenna appena (cosa molto più comoda e modesta,
> naturalmente), ma non è questo il problema maggiore.
> Non sei un attento osservatore. Il problema è come vengon fuori i
> trentaduesimi. Sia la Callas che la Caballè li "stonano": se non te ne
> accorgi hai qualche ruggine nell'orecchio.
Yawn
> La Caballè naturalmente li stona (specie gli ultimissimi) in modo molto
> più marcato.
> Ma la Callas è giustificata nello sporcarli, si prende il rischio perchè
> sta facendo una cosa vocalmente inaudita. Quale?
Yawn
> Non a caso, nella replica successiva della figura, dove _non_ viene
> riproposto lo stesso effetto, la "sporcatura" non avviene (eccetto forse
> l'ultimo trentaduesimo, re, in entrambi i casi quasi impercettibilmente
> calante).
Yawn
>> Piuttosto, ti è sfuggito un piccolo ma chiaro errorino di solfeggio che
>> fanno tutte e due e che evidentemente è di tradizione.
>
> Beh, ovviamente le battute a 2.53 non sono eseguite come sono scritte.
No. A 1:50 tutte e due eseguono trentaduesimo invece di sedicesimo. Ora
scusa ma ho da fare :-)
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7747 è una risposta a message #7700] |
mer, 01 dicembre 2010 12:50 |
Zaz! Messaggi: 1549 Registrato: novembre 2010 |
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"egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
news:id41hv$l19$1@news.newsland.it...
> accidempoli, l'hai azzeccata, la nota fuori posto.
> Vabeh che era facile ma da uno che dice che il rubato è funzionale
> all'articolazione, o che
> mi elenca mezze figure quali esempi di eccellenti strumentisti e
> direttori, mi aspettavo di
> peggio.
temo che tu sottovaluti molto i tuoi interlocutori, sai?
> Avrai notato dunque anche la replica nell'esecuzione dal vivo.
> Ma senti un po', visto che siamo in vena di far le pulci ai mostri, avrai
> notato qualche
> microtono in più o in meno nei trentaduesimi della misura a 1.09....
> Tu che capisci di esecuzione, come te li spieghi?
> Insomma, anche la Caballè li sporca, in modo sciattamente più vistoso, ma
> la Callas è
> giustificata nel farlo, o no?
la Callas sporca molto spesso in alcuni precisi registri.
Ma la cosa non da il minimo fastidio.
Anche Rostropovich sporcava. Ma cavoli, chi vorrebbe al suo posto un
perfettino Yo Yo Ma????
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7755 è una risposta a message #7732] |
mer, 01 dicembre 2010 13:46 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> >> Piuttosto, ti è sfuggito un piccolo ma chiaro errorino di solfeggio che
> >> fanno tutte e due e che evidentemente è di tradizione.
> >
> > Beh, ovviamente le battute a 2.53 non sono eseguite come sono scritte.
> No.
No che?
Ci serve Roberto Pregadio per farti notare che le acciaccature non sono
rispettate e che il ritmo di due intere misure è totalmente diverso da
quello scritto?
Peraltro c'era una ragione precisa per cui è stato alterato; con un tempo
così lento le acciaccature suonerebbero ridicole.
Il brano è scritto per essere eseguito a tempo assai più mosso e
incalzante, ma taluni sciagurati arbitri delle vecchie direzioni
d'orchestra italiane non si preoccupavano certo di queste cose.
Qui si può ascoltare il brano ad un tempo più appropriato.
http://www.youtube.com/watch?v=wSJC40ULOeA
Vabeh, era l'antifilologia, quella degli anni della Callas, questo è
noto...
Ma come sarebbe stato bello sentire le interpretazioni più spesso sotto la
bacchetta di qualche personalità più significativa dei soliti Rescigno,
Votto, Serafin etc.
> A 1:50 tutte e due eseguono trentaduesimo invece di sedicesimo. Ora
> scusa ma ho da fare :-)
Pardon? Ho ascoltato.
Davvero non riesco a capire a quali note tu ti riferisca (probabilmente è
un limite mio visto che le ha notate anche Zaz).
Puoi leggermele una ad una, come si fa ai bambini scemi?
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7756 è una risposta a message #7744] |
mer, 01 dicembre 2010 13:54 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Zaz! ha scritto:
> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:id3u2g$gdp$1@news.newsland.it...
> > Secondo me il video è istruttivo per chiunque. Per gli amanti del
> > pianoforte, del violino, delle
> > voci, del tamburo, del compositore e del direttore d'orchestra.
> > Si parla tanto di interpretazione e allora chiedo: cosa c'è di meglio di
> > esempi del genere per
> > penetrare davvero lo spirito "eletto" dell'interpretazione?
> > Cosa c'è di meglio per capire quali sono gli artisti _unici_ e come si
> > differenziano da quelli
> > comunque grandi ed eccellenti?
> fa anche cose non scritte eh.
> Bellissime, peraltro.
> http://www.youtube.com/watch?v=nb3SM95uyQ8&feature=relat ed
> questo or tutti sorgete è da brivido
giacchè citi il Macbeth, ancor più da brivido è la scena del sonnambulismo,
non tanto per la qualità della musica ma per il fenomeno: è l'unica (mi
pare solo la Caballè ci riesca), come puoi verificare ascoltando qualsiasi
altra interpretazione, che riesca a cantare le tre lunghe note acute
finali a un fil di voce.
http://www.youtube.com/watch?v=7x7lQWXmalc&feature=relat ed
(ancor meglio dal vivo, senti solo che casino succede alla fine, sembra
che stia venendo giù il teatro:
http://www.youtube.com/watch?v=lhNFa0vrF0c&feature=relat ed
)
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7758 è una risposta a message #7747] |
mer, 01 dicembre 2010 14:19 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Zaz! ha scritto:
> "egmont" <egmontXYZ@email.it> ha scritto nel messaggio
> news:id41hv$l19$1@news.newsland.it...
> > accidempoli, l'hai azzeccata, la nota fuori posto.
> > Vabeh che era facile ma da uno che dice che il rubato è funzionale
> > all'articolazione, o che
> > mi elenca mezze figure quali esempi di eccellenti strumentisti e
> > direttori, mi aspettavo di
> > peggio.
> temo che tu sottovaluti molto i tuoi interlocutori, sai?
Questo è sicuro. E allo stesso tempo mi piacerebbe che tutti mi
sottovalutassero, qui. Molti già lo fanno ed è una fortuna. Non lo dico
per retorica, giuro, è che proprio detesto il patentino dei periti. Il
newsgroup è bello proprio perchè ci si possa confrontare pariteticamente,
concentrandosi esclusivamente sull'argomento e mai sulla persona. Questo,
cap ed altri non lo capiranno mai.
> la Callas sporca molto spesso in alcuni precisi registri.
Non capisco di cosa tu stia parlando.
Le uniche cose non buone dalla Callas sono uscite quando le si è rovinata
la voce.
Per il resto, parlo da persona che ha studiato canto quel poco che basta
per dire che non le ho mai sentito sporcare nulla, in vita mia, a parte
alcune necessarie imperfezioni, risultato di espedienti usati per finalitÃ
espressive o tecniche.
Ad esempio, il mi che segnalavo al piciomolle viene fatto di proposito
crescente per coprire il passaggio dal grave al medio, trovandosi la nota
infelicemente al confine. [Sarebbe bello se qualche persona tecnicamente
più informata di me sullo specifico argomento potesse dir la sua su quella
nota]
Quindi, scusami se ti sottovaluto il Filisteo, ma è per altro, non certo
perchè la nota è sensibile che ciò possa esser tollerato (la sensibile non
temperata, se non breve, come in questo caso, può dar comunque fastidio)
--
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7762 è una risposta a message #7755] |
mer, 01 dicembre 2010 14:40 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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egmont ha scritto:
> Der Bildungsphilister ha scritto:
>
>>>> Piuttosto, ti è sfuggito un piccolo ma chiaro errorino di solfeggio che
>>>> fanno tutte e due e che evidentemente è di tradizione.
>>> Beh, ovviamente le battute a 2.53 non sono eseguite come sono scritte.
>
>> No.
>
> No che?
No, non mi riferivo a quello.
> Ci serve Roberto Pregadio per farti notare che le acciaccature non sono
> rispettate e che il ritmo di due intere misure è totalmente diverso da
> quello scritto?
> Peraltro c'era una ragione precisa per cui è stato alterato; con un tempo
> così lento le acciaccature suonerebbero ridicole.
> Il brano è scritto per essere eseguito a tempo assai più mosso e
> incalzante, ma taluni sciagurati arbitri delle vecchie direzioni
> d'orchestra italiane non si preoccupavano certo di queste cose.
Io ci andrei cauto ad attribuire patenti di "sciagurato" a direttori che
erano spesso gli eredi di una tradizione che si poteva far risalire
addirittura al compositore, o ai primi interpreti. So che per te non è
così :-) Ma non mi intendo di filologia in epoca belcantistica, per cui
sorvolo.
> Qui si può ascoltare il brano ad un tempo più appropriato.
>
> http://www.youtube.com/watch?v=wSJC40ULOeA
In realtà , il tempo parte più o meno come quello della Callas, è la
Zeani che quando entra ingrana la quarta :-)
> Vabeh, era l'antifilologia, quella degli anni della Callas, questo è
> noto...
> Ma come sarebbe stato bello sentire le interpretazioni più spesso sotto la
> bacchetta di qualche personalità più significativa dei soliti Rescigno,
> Votto, Serafin etc.
>
>
>> A 1:50 tutte e due eseguono trentaduesimo invece di sedicesimo. Ora
>> scusa ma ho da fare :-)
>
>
>
> Pardon? Ho ascoltato.
> Davvero non riesco a capire a quali note tu ti riferisca (probabilmente è
> un limite mio visto che le ha notate anche Zaz).
> Puoi leggermele una ad una, come si fa ai bambini scemi?
A 1:47, per la precisione. Ancora niente ?
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7766 è una risposta a message #7762] |
mer, 01 dicembre 2010 15:18 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
> > Ci serve Roberto Pregadio per farti notare che le acciaccature non sono
> > rispettate e che il ritmo di due intere misure è totalmente diverso da
> > quello scritto?
> > Peraltro c'era una ragione precisa per cui è stato alterato; con un tempo
> > così lento le acciaccature suonerebbero ridicole.
> > Il brano è scritto per essere eseguito a tempo assai più mosso e
> > incalzante, ma taluni sciagurati arbitri delle vecchie direzioni
> > d'orchestra italiane non si preoccupavano certo di queste cose.
> Io ci andrei cauto ad attribuire patenti di "sciagurato" a direttori che
> erano spesso gli eredi di una tradizione che si poteva far risalire
> addirittura al compositore, o ai primi interpreti. So che per te non è
> così :-) Ma non mi intendo di filologia in epoca belcantistica, per cui
> sorvolo.
Avrei dovuto scrivere _arbìtrii_, così la patente di "sciagurato" magari
te la saresti beccata solo tu. ;-)
Per quanto riguarda la tradizione, va bene, è significativa, insegna
tantissimo, non ci sono più le voci di una volta, non ci sono più le
stagioni di una volta etc. etc.
> > Qui si può ascoltare il brano ad un tempo più appropriato.
> >
> > http://www.youtube.com/watch?v=wSJC40ULOeA
> In realtà , il tempo parte più o meno come quello della Callas, è la
> Zeani che quando entra ingrana la quarta :-)
E secondo te è lei a decidere il tempo?
Mi sa che sei fuori strada.
Tra parentesi, mi ha incuriosito molto la scelta coraggiosa di Invernizzi,
proprio negli anni della tradizione più tetragona (cit.). Devo sentire
qualcos'altro di questo, almeno per me, illustre sconosciuto.
> >> A 1:50 tutte e due eseguono trentaduesimo invece di sedicesimo. Ora
> >> scusa ma ho da fare :-)
> >
> >
> >
> > Pardon? Ho ascoltato.
> > Davvero non riesco a capire a quali note tu ti riferisca (probabilmente è
> > un limite mio visto che le ha notate anche Zaz).
> > Puoi leggermele una ad una, come si fa ai bambini scemi?
> A 1:47, per la precisione. Ancora niente ?
Ah vabeh, stringere un trentaduesimo (peraltro tutta la battuta, pausa
compresa, è eseguita liberamente) su una parola che scivola per accento
("colà ") lo chiami "errore di solfeggio" ? E le due battue che ti ho
indicato cos'erano, allora? Carne al macello?
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7767 è una risposta a message #7765] |
mer, 01 dicembre 2010 15:45 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
> > Ad esempio, il mi che segnalavo al piciomolle viene fatto di proposito
> > crescente per coprire il passaggio dal grave al medio, trovandosi la nota
> > infelicemente al confine. [Sarebbe bello se qualche persona tecnicamente
> > più informata di me sullo specifico argomento potesse dir la sua su quella
> > nota]
> Che quella nota sia fatta "di proposito crescente per coprire il
> passaggio dal grave al medio" è una di quelle frasi che vorrebbero
> rivelare conoscenza della materia, mentre rivelano solamente
> dilettantismo. Solitamente, nel passaggio femminile dal registro medio a
> quello grave le note di confine tendono ad indebolirsi, mentre la Callas
> la rinforza. A parte che il passaggio può avere comunque contorni vaghi
> (diciamo nell'ambito di una terza minore), a meno che uno non conosca
> esattamente su quali note e in quali contesti la Callas preferisse
> "passare" possiamo solo fare illazioni, l'ultima delle quali per me
> sarebbe quella di immaginare che volesse fare il mi "di proposito
> crescente".
Credimi se è meglio se inizi a ritirare 'sta brodaglia di sale e calcare.
A parte il fatto che ho ribadito io stesso di essere in materia di canto
evidentemente un dilettante - quel poco che mi hanno insegnato l'ho
appreso solo per determinati scopi, a me utili -, è normale che le note di
confine tra i due registri in esame tendano ad indebolirsi, quando però
non sono in maschera. Non è neaturalmente questo il caso, dove il cantante
ha buttato sangue per anni, nota per nota, per metterle tutte in maschera
(un tempo si usava l'impropria espressione "tenerle alla stessa altezza")
e giocoforza la debolezza scompare, a prezzo però di una più marcata
discontinuità nel confine.
Se invece di esserti fiondato a rispondere avessi ascoltato meglio la Zeani
(o qualche altra ottima voce, http://www.youtube.com/watch?v=nNBu_GyJ8Sw )
avresti notato proprio questo particolare, e avvertito in modo piuttosto
rude la discontinuità sulla nota incriminata. Ma ti vedo troppo miope per
darmi ragione.
E allora torno a dire che mi piacerebbe sentire qualche voce competente,
in questo newsgroup, per avere conferma.
Io cerco di usare quel poco che so e la logica:
mai potrò credere che la Callas non sapesse o avesse indugi ad intonare un
intervallo così stupido; evidentemente cercava un compromesso o espediente
elegante per la risoluzione di un problema.
--
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7798 è una risposta a message #7767] |
mer, 01 dicembre 2010 19:05 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
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egmont ha scritto:
> Der Bildungsphilister ha scritto:
>
>> egmont ha scritto:
>
>>> Ad esempio, il mi che segnalavo al piciomolle viene fatto di proposito
>>> crescente per coprire il passaggio dal grave al medio, trovandosi la nota
>>> infelicemente al confine. [Sarebbe bello se qualche persona tecnicamente
>>> più informata di me sullo specifico argomento potesse dir la sua su quella
>>> nota]
>
>
>> Che quella nota sia fatta "di proposito crescente per coprire il
>> passaggio dal grave al medio" è una di quelle frasi che vorrebbero
>> rivelare conoscenza della materia, mentre rivelano solamente
>> dilettantismo. Solitamente, nel passaggio femminile dal registro medio a
>> quello grave le note di confine tendono ad indebolirsi, mentre la Callas
>> la rinforza. A parte che il passaggio può avere comunque contorni vaghi
>> (diciamo nell'ambito di una terza minore), a meno che uno non conosca
>> esattamente su quali note e in quali contesti la Callas preferisse
>> "passare" possiamo solo fare illazioni, l'ultima delle quali per me
>> sarebbe quella di immaginare che volesse fare il mi "di proposito
>> crescente".
>
> Credimi se è meglio se inizi a ritirare 'sta brodaglia di sale e calcare.
>
> A parte il fatto che ho ribadito io stesso di essere in materia di canto
> evidentemente un dilettante - quel poco che mi hanno insegnato l'ho
> appreso solo per determinati scopi, a me utili -, è normale che le note di
> confine tra i due registri in esame tendano ad indebolirsi, quando però
> non sono in maschera. Non è neaturalmente questo il caso, dove il cantante
> ha buttato sangue per anni, nota per nota, per metterle tutte in maschera
> (un tempo si usava l'impropria espressione "tenerle alla stessa altezza")
> e giocoforza la debolezza scompare, a prezzo però di una più marcata
> discontinuità nel confine.
> Se invece di esserti fiondato a rispondere avessi ascoltato meglio la Zeani
> (o qualche altra ottima voce, http://www.youtube.com/watch?v=nNBu_GyJ8Sw )
> avresti notato proprio questo particolare, e avvertito in modo piuttosto
> rude la discontinuità sulla nota incriminata. Ma ti vedo troppo miope per
> darmi ragione.
Guarda che cantanti ne ho sentite da perdere il numero, dal vivo e a
lezione.
> E allora torno a dire che mi piacerebbe sentire qualche voce competente,
> in questo newsgroup, per avere conferma.
>
> Io cerco di usare quel poco che so e la logica:
> mai potrò credere che la Callas non sapesse o avesse indugi ad intonare un
> intervallo così stupido; evidentemente cercava un compromesso o espediente
> elegante per la risoluzione di un problema.
E quindi prende la nota crescente, ovvero stonata: proprio una grande idea.
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7802 è una risposta a message #7766] |
mer, 01 dicembre 2010 19:17 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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egmont ha scritto:
> Der Bildungsphilister ha scritto:
>
>> egmont ha scritto:
>
>
>>> Ci serve Roberto Pregadio per farti notare che le acciaccature non sono
>>> rispettate e che il ritmo di due intere misure è totalmente diverso da
>>> quello scritto?
>>> Peraltro c'era una ragione precisa per cui è stato alterato; con un tempo
>>> così lento le acciaccature suonerebbero ridicole.
>>> Il brano è scritto per essere eseguito a tempo assai più mosso e
>>> incalzante, ma taluni sciagurati arbitri delle vecchie direzioni
>>> d'orchestra italiane non si preoccupavano certo di queste cose.
>
>
>> Io ci andrei cauto ad attribuire patenti di "sciagurato" a direttori che
>> erano spesso gli eredi di una tradizione che si poteva far risalire
>> addirittura al compositore, o ai primi interpreti. So che per te non è
>> così :-) Ma non mi intendo di filologia in epoca belcantistica, per cui
>> sorvolo.
>
>
> Avrei dovuto scrivere _arbìtrii_, così la patente di "sciagurato" magari
> te la saresti beccata solo tu. ;-)
> Per quanto riguarda la tradizione, va bene, è significativa, insegna
> tantissimo, non ci sono più le voci di una volta, non ci sono più le
> stagioni di una volta etc. etc.
Più che altro, le voci sono molto meno importanti di una volta.
>>> Qui si può ascoltare il brano ad un tempo più appropriato.
>>>
>>> http://www.youtube.com/watch?v=wSJC40ULOeA
>
>
>> In realtà , il tempo parte più o meno come quello della Callas, è la
>> Zeani che quando entra ingrana la quarta :-)
>
>
> E secondo te è lei a decidere il tempo?
Guarda, è molto semplice da capire: il direttore parte con un tempo e
lei ne prende un altro, con l'orchestra che insegue per le prime due
battute e poi si arrende. Capita, ogni tanto.
> Mi sa che sei fuori strada.
Ehm, no. Direi che è sempre più evidente che non ti intendi minimamente
di esecuzione musicale :-)
> Tra parentesi, mi ha incuriosito molto la scelta coraggiosa di Invernizzi,
> proprio negli anni della tradizione più tetragona (cit.). Devo sentire
> qualcos'altro di questo, almeno per me, illustre sconosciuto.
Ascolta, ascolta :-D
>>>> A 1:50 tutte e due eseguono trentaduesimo invece di sedicesimo. Ora
>>>> scusa ma ho da fare :-)
>>>
>>>
>>> Pardon? Ho ascoltato.
>>> Davvero non riesco a capire a quali note tu ti riferisca (probabilmente è
>>> un limite mio visto che le ha notate anche Zaz).
>>> Puoi leggermele una ad una, come si fa ai bambini scemi?
>
>
>> A 1:47, per la precisione. Ancora niente ?
>
>
> Ah vabeh, stringere un trentaduesimo (peraltro tutta la battuta, pausa
> compresa, è eseguita liberamente)
No: eseguire un trentaduesimo al posto del sedicesimo scritto.
> su una parola che scivola per accento
> ("colà ") lo chiami "errore di solfeggio" ?
Lo è, a tutti gli effetti. Poi, è di tradizione come molte altre cose.
> E le due battue che ti ho
> indicato cos'erano, allora? Carne al macello?
Tradizione ancora, nella scrittura di agilità spesso ci si prende delle
libertà .
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7813 è una risposta a message #7802] |
mer, 01 dicembre 2010 22:33 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
> >>> Qui si può ascoltare il brano ad un tempo più appropriato.
> >>>
> >>> http://www.youtube.com/watch?v=wSJC40ULOeA
> >
> >
> >> In realtà , il tempo parte più o meno come quello della Callas, è la
> >> Zeani che quando entra ingrana la quarta :-)
> >
> >
> > E secondo te è lei a decidere il tempo?
> Guarda, è molto semplice da capire: il direttore parte con un tempo e
> lei ne prende un altro, con l'orchestra che insegue per le prime due
> battute e poi si arrende. Capita, ogni tanto.
Guarda, è molto semplice che tu non abbia capito nulla.
Quando lei inizia a cantare, tiene una nota per un tempo intero mentre
l'orchestra già ha fatto quattro sedicesimi della figura
d'accompagnamento, esattamente alla velocità con cui lei canta
successivamente.
Capisci che non è _logicamente_ possibile quello che vai blaterando?
Devo spiegartelo ancor meglio?
Probabilmente doveva essere un bislacco, 'sto direttore qui. Un creativo
fanfarone (senti che casino combina ovunque, col tempo e col fraseggio, e
che pasticci gli strumenti, poi); certo è che nel 1958, tra le varie
Callas, Gencer e tradizioni, aveva provato comunque a far qualcosa di
diverso dal solito, cercando di entrare più nello spirito musicale,
anzichè "belcantistico", del brano.
> >>>
> >>> Pardon? Ho ascoltato.
> >>> Davvero non riesco a capire a quali note tu ti riferisca (probabilmente è
> >>> un limite mio visto che le ha notate anche Zaz).
> >>> Puoi leggermele una ad una, come si fa ai bambini scemi?
> >
> >
> >> A 1:47, per la precisione. Ancora niente ?
> >
> >
> > Ah vabeh, stringere un trentaduesimo (peraltro tutta la battuta, pausa
> > compresa, è eseguita liberamente)
> No: eseguire un trentaduesimo al posto del sedicesimo scritto.
No: stava stringendo un sedicesimo (valà che si era capito il refuso),
abbreviando la pausa precedente e allungando, come conviene
espressivamente, l'ottavo iniziale, dopo la cadenza. In due parole
riassumerei così: stava eseguendo più liberamente la misura.
> > su una parola che scivola per accento
> > ("colà ") lo chiami "errore di solfeggio" ?
> Lo è, a tutti gli effetti. Poi, è di tradizione come molte altre cose.
> > E le due battue che ti ho
> > indicato cos'erano, allora? Carne al macello?
> Tradizione ancora, nella scrittura di agilità spesso ci si prende delle
> libertà .
Qui rinuncio a rispondere. Sei superiore alle mie forze, giuro.
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7815 è una risposta a message #7798] |
mer, 01 dicembre 2010 22:44 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
>
> > E allora torno a dire che mi piacerebbe sentire qualche voce competente,
> > in questo newsgroup, per avere conferma.
> >
> > Io cerco di usare quel poco che so e la logica:
> > mai potrò credere che la Callas non sapesse o avesse indugi ad intonare un
> > intervallo così stupido; evidentemente cercava un compromesso o espediente
> > elegante per la risoluzione di un problema.
> E quindi prende la nota crescente, ovvero stonata: proprio una grande idea.
Convieni del fatto che una stupidissima terza minore, su passaggi così
diatonici non è roba che, unica tra cento note, si può pensare sbagliasse
la Callas, a cui le facevano cantare Kundry e Isolde (indovina perchè alle
altre, in Italia, era negato... non certo unicamente per la potenza della
voce)?
Convieni del fatto che nelle altre cantanti che prendono più intonato
l'intervallo si sente rozzamente il passaggio di registro?
Poi: prima dici che quel "difetto d'intonazione" passa innocuo per la nota
è sensibile, ora dici che è brutto sentirla stonata...
Ti metti d'accordo non dico con me ma almeno con te stesso?
C'è qualcuno competente sull'argomento che possa dire la sua? Din Don! Din
Don!
Luciano G, se ci leggi (anche se ti sto sulle palle), batti un colpo!
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7816 è una risposta a message #7798] |
mer, 01 dicembre 2010 22:45 |
egmontXYZ Messaggi: 470 Registrato: novembre 2010 |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
>
> > E allora torno a dire che mi piacerebbe sentire qualche voce competente,
> > in questo newsgroup, per avere conferma.
> >
> > Io cerco di usare quel poco che so e la logica:
> > mai potrò credere che la Callas non sapesse o avesse indugi ad intonare un
> > intervallo così stupido; evidentemente cercava un compromesso o espediente
> > elegante per la risoluzione di un problema.
> E quindi prende la nota crescente, ovvero stonata: proprio una grande idea.
Convieni del fatto che una stupidissima terza minore, su passaggi così
diatonici non è roba che, unica tra cento note, si può pensare sbagliasse
la Callas, a cui facevano cantare Kundry e Isolde (indovina perchè alle
altre, in Italia, era negato... non certo unicamente per la potenza della
voce)?
Convieni del fatto che nelle altre cantanti che prendono più intonato
l'intervallo si sente rozzamente il passaggio di registro?
Poi: prima dici che quel "difetto d'intonazione" passa innocuo per la nota
è sensibile, ora dici che è brutto sentirla stonata...
Ti metti d'accordo non dico con me ma almeno con te stesso?
C'è qualcuno competente sull'argomento che possa dire la sua? Din Don! Din
Don!
Luciano G, se ci leggi (anche se ti sto sulle palle), batti un colpo!
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7826 è una risposta a message #7696] |
mer, 01 dicembre 2010 23:07 |
Federico Spano' Messaggi: 483 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On Wed, 01 Dec 2010 00:06:30 +0100, egmontXYZ@email.it (egmont) wrote:
>Federico Spano' ha scritto:
>
>> On Tue, 30 Nov 2010 23:43:25 +0100, egmontXYZ@email.it (egmont) wrote:
>
>> >la fortuna di questa musica è per
>> >me
>> >compromessa.
>
>> Sei curabile, con fatica ma lo sei.
>
>quando per la prima volta scriverai di musica su questo newsgroup potrò
>finalmente dirti: "tu
>no".
Io la musica la tratto in pratica, qui vengo per imparare, non ho
quasi mai l'impulso di suggerire le mie idee agli altri, anche perché
sono abbastanza normali (tranne che disistimo Verdi, che è il massimo
della mia eccentricità ).
--
Federico Spano'
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7838 è una risposta a message #7813] |
gio, 02 dicembre 2010 00:37 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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egmont ha scritto:
> Der Bildungsphilister ha scritto:
>
>> egmont ha scritto:
>
>
>
>>>>> Qui si può ascoltare il brano ad un tempo più appropriato.
>>>>>
>>>>> http://www.youtube.com/watch?v=wSJC40ULOeA
>>>
>>>> In realtà , il tempo parte più o meno come quello della Callas, è la
>>>> Zeani che quando entra ingrana la quarta :-)
>>>
>>> E secondo te è lei a decidere il tempo?
>
>
>> Guarda, è molto semplice da capire: il direttore parte con un tempo e
>> lei ne prende un altro, con l'orchestra che insegue per le prime due
>> battute e poi si arrende. Capita, ogni tanto.
>
>
> Guarda, è molto semplice che tu non abbia capito nulla.
> Quando lei inizia a cantare, tiene una nota per un tempo intero mentre
> l'orchestra già ha fatto quattro sedicesimi della figura
> d'accompagnamento, esattamente alla velocità con cui lei canta
> successivamente.
Rotfl. I primi due quarti sono ancora nel tempo precedente,
probabilmente Vernizzi era sveglio abbastanza da correggere l'orchestra
abbastanza in fretta da presentarsi all'appuntamento più o meno in
orario nel corso della seconda battuta.
> Capisci che non è _logicamente_ possibile quello che vai blaterando?
> Devo spiegartelo ancor meglio?
Non affannarti, e dai una ripulitina alle orecchie.
> Probabilmente doveva essere un bislacco, 'sto direttore qui. Un creativo
> fanfarone (senti che casino combina ovunque, col tempo e col fraseggio, e
> che pasticci gli strumenti, poi); certo è che nel 1958, tra le varie
> Callas, Gencer e tradizioni, aveva provato comunque a far qualcosa di
> diverso dal solito, cercando di entrare più nello spirito musicale,
> anzichè "belcantistico", del brano.
Singolarmente diverso dal solito: inizia l'aria a 60 di metronomo e
improvvisamente quando entra la solista si riparte a 72. Un genio. Ti
immagino bene, a ricercare simili perle in giro per la rete :-)
>>>>> Pardon? Ho ascoltato.
>>>>> Davvero non riesco a capire a quali note tu ti riferisca (probabilmente è
>>>>> un limite mio visto che le ha notate anche Zaz).
>>>>> Puoi leggermele una ad una, come si fa ai bambini scemi?
>>>
>>>> A 1:47, per la precisione. Ancora niente ?
>>>
>>> Ah vabeh, stringere un trentaduesimo (peraltro tutta la battuta, pausa
>>> compresa, è eseguita liberamente)
>
>
>> No: eseguire un trentaduesimo al posto del sedicesimo scritto.
>
>
> No: stava stringendo un sedicesimo (valà che si era capito il refuso),
Sto dubitando sempre più che si tratti di refusi.
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Re: esempio di interpretazione [messaggio #7839 è una risposta a message #7838] |
gio, 02 dicembre 2010 00:48 |
Der Bildungsphilister Messaggi: 288 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Der Bildungsphilister ha scritto:
> egmont ha scritto:
>> Der Bildungsphilister ha scritto:
>>
>>> egmont ha scritto:
>>
>>
>>
>>>>>> Qui si può ascoltare il brano ad un tempo più appropriato.
>>>>>>
>>>>>> http://www.youtube.com/watch?v=wSJC40ULOeA
>>>>
>>>>> In realtà , il tempo parte più o meno come quello della Callas, è la
>>>>> Zeani che quando entra ingrana la quarta :-)
>>>>
>>>> E secondo te è lei a decidere il tempo?
>>
>>
>>> Guarda, è molto semplice da capire: il direttore parte con un tempo e
>>> lei ne prende un altro, con l'orchestra che insegue per le prime due
>>> battute e poi si arrende. Capita, ogni tanto.
>>
>>
>> Guarda, è molto semplice che tu non abbia capito nulla.
>> Quando lei inizia a cantare, tiene una nota per un tempo intero mentre
>> l'orchestra già ha fatto quattro sedicesimi della figura
>> d'accompagnamento, esattamente alla velocità con cui lei canta
>> successivamente.
>
>
> Rotfl. I primi due quarti sono ancora nel tempo precedente,
> probabilmente Vernizzi era sveglio abbastanza da correggere l'orchestra
> abbastanza in fretta da presentarsi all'appuntamento più o meno in
> orario nel corso della seconda battuta.
Senza contare che anche dopo la Zeani corre come una matta per tutta
l'aria, vabbè...
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