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Debussy - Arabesque I. [messaggio #16058] |
ven, 22 aprile 2011 02:04 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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Allora, la questione l'avevo già accennata nell'altro post (quello
incasinato...). Cerco di spiegarmi meglio qui. Alla battuta 6 c'è il
famoso tema in terzine discendenti, in tempo rubato (rubato assai),
che sento eseguire con accentuazione "in duine" delle quattro terzine,
in altre parole come se queste fossero due sestine scomposte ciascuna
in 2+2+2 La partitura è chiara: 4 terzine 3+3+3+3. Forse la tradizione
vuole che si eseguano accentuando ogni due? Se sì, quale tradizione?
Qui di seguito 4 versioni (fa fede YT)
Ciccolini
http://www.youtube.com/watch?v=Yh36PaE-Pf0
Gieseking
http://youtu.be/vmDfLZSWlKI
Zocsis
http://www.youtube.com/watch?v=a2N3qDq4xH0
Lugansky
http://www.youtube.com/watch?v=H1BbTGkWLfc
Limitatamente alle prime battute, e al tema in terzine, la migliore
esecuzione mi sembra quella di Lugansky che ottiene un suono fluido e
poco accentuato, mentre gli altri picchiano più secco sul 2+2+2 in
luogo del 3+3 che in realtà non fa nessuno.
Il Signor Croma antidilettante che dice?
lz
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Re: Debussy - Arabesque I. [messaggio #16066 è una risposta a message #16058] |
ven, 22 aprile 2011 10:54 |
Zaz! Messaggi: 1549 Registrato: novembre 2010 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:df65067a-93ea-4599-bd69-8407d5496235@s3g2000vbf.googlegroups.com...
>Allora, la questione l'avevo già accennata nell'altro post (quello
>incasinato...). Cerco di spiegarmi meglio qui. Alla battuta 6 c'è il
Tu dici che senti, invece di 4 terzine, due sestine, e suddivise in duine.
Ora, a me non pare che, per dire, Ciccolini metta accenti: mi sembra faccia
sicuramente delle terzine (e non delle duine), semplicemente l'attacco della
terza terzina è in un registro più basso, per cui senti il cambio di
registro (e magari senti due terzine più due terzine, mentre il segno di
fraseggio di Debussy non chiede alcun accento, tutto legato fino alla fine,
Ciccolini appoggia in effetti all'inizio di qualche terzina). Non senti
questo in Lugansky semplicemente perché il tempo è assai più veloce e il
fraseggio diverso (più legato).
Può darsi che ci sia un appoggio (non un accento), sull'attacco di alcune
terzine in alcune interpretazioni, mentre in Lugansky è tutto perfettamente
omogeneo e legato, sgrana meno le terzine; ma un appoggio non è un accento e
soprattutto non trasforma una terzina in duina.
In poche parole, tu stai trasformando un problema di fraseggio e
articolazione in un problema di ritmo.
Questo è assai grave :-)
Nessuno suona delle duine!
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Re: Debussy - Arabesque I. [messaggio #16067 è una risposta a message #16058] |
ven, 22 aprile 2011 11:13 |
Federico Spano' Messaggi: 483 Registrato: novembre 2010 |
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On Thu, 21 Apr 2011 17:04:57 -0700 (PDT), luziferszorn
<pan25712@gmail.com> wrote:
>Allora, la questione l'avevo già accennata nell'altro post (quello
>incasinato...). Cerco di spiegarmi meglio qui. Alla battuta 6 c'è il
>famoso tema in terzine discendenti, in tempo rubato (rubato assai),
>che sento eseguire con accentuazione "in duine" delle quattro terzine,
>in altre parole come se queste fossero due sestine scomposte ciascuna
>in 2+2+2 La partitura è chiara: 4 terzine 3+3+3+3. Forse la tradizione
>vuole che si eseguano accentuando ogni due? Se sì, quale tradizione?
>
>Qui di seguito 4 versioni (fa fede YT)
>Ciccolini
>http://www.youtube.com/watch?v=Yh36PaE-Pf0
fa le terzine
>Gieseking
>http://youtu.be/vmDfLZSWlKI
fa le terzine
>Zocsis
>http://www.youtube.com/watch?v=a2N3qDq4xH0
fa le terzine
>Lugansky
>http://www.youtube.com/watch?v=H1BbTGkWLfc
fa le terzine
>Limitatamente alle prime battute, e al tema in terzine, la migliore
>esecuzione mi sembra quella di Lugansky che ottiene un suono fluido e
>poco accentuato, mentre gli altri picchiano più secco sul 2+2+2 in
>luogo del 3+3 che in realtà non fa nessuno.
>
>Il Signor Croma antidilettante che dice?
Io dico che fanno tutti le terzine. Capisco anche come fai a sentire
le duine; se le segui come duine il cervello riesce a sentirle come
tali perché la contrapposizione con le duine della sinistra aiuta a
confondersi, e qualche appoggio della destra su note che non sono la
prima delle terzine completa la confusione. Prova semplicemente a
seguirle come terzine e vedrai che lo sono.
--
Federico Spano'
"per un docente delle superiori i periodi di ruolo trascorso alle scuole
medie vale prima del passaggio di ruolo vale quanto quello delle superiori o
la metà ?"
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Re: Debussy - Arabesque I. [messaggio #16071 è una risposta a message #16058] |
ven, 22 aprile 2011 11:43 |
Shapiro used clothes Messaggi: 2794 Registrato: novembre 2010 |
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"luziferszorn" <pan25712@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:df65067a-93ea-4599-bd69-8407d5496235@s3g2000vbf.googlegroups.com...
>Limitatamente alle prime battute, e al tema in terzine, la migliore
>esecuzione mi sembra quella di Lugansky che ottiene un suono fluido e
>poco accentuato, mentre gli altri picchiano più secco sul 2+2+2 in
>luogo del 3+3 che in realtà non fa nessuno.
>Il Signor Croma antidilettante che dice?
Non ho un granché da dire.
Io sento terzine in tutti e quattro i casi. Qualcuno fa sentire un poco
meglio il tre su due (tipica crux salottiera), come ti dice Federico, ma
dipende anche dalla qualità audio.
Mi stupisce che ti piaccia Lugansky: dei quattro è l'unico che colloca il
pezzo nel contesto culturale cui era presumibilmente destinato, prescindendo
dalla successiva produzione dell'autore, come se gli fosse (il pezzo) coevo
e lo stesse suonando in salotto per la prozia; lega molto, il suono è assai
dolce (l'audio del video terribile, ma vabbé), il fraseggio è sentimentale e
sospiroso. Dopo passerà ai pezzi lirici di Grieg, a un po' di Mendelssohn
(facile, per carità ) e al gran finale, costituito dalla mitica, gorettiana
Preghiera della vergine (poverina).
Gieseking non è veramente paragonabile agli altri tre, perché è un classico
dell'interpretazione di questo autore ed è troppo distante cronologicamente.
Gli altri due sono decisamente più asciutti, una bella sorpresa il suono di
Kocsis che non conoscevo. Nelle loro dita è un pezzo giovanile, molto bello
e leggermente manierato di un grande autore che darà ben altro.
Peccato su YT manchi Michel Beroff. E' il migliore fra i peggiori interpreti
di Debussy, imho, perché è molto originale. Ad ascoltare i Preludi o la
Suite Bergamasque da lui sembra di sentire ora Bartok, ora Stravinsky, ogni
tanto Messiaen e a volte persino Debussy, con qualche spruzzata di Boulez;
l'anti Lugansky, insomma. Con lui il Passepied pare un pezzo della Serenata
di Stravinsky.
dR
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Re: Debussy - Arabesque I. [messaggio #16072 è una risposta a message #16067] |
ven, 22 aprile 2011 12:03 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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On 22 Apr, 11:13, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:
>
> Io dico che fanno tutti le terzine. Capisco anche come fai a sentire
> le duine; se le segui come duine il cervello riesce a sentirle come
> tali perché la contrapposizione con le duine della sinistra aiuta a
> confondersi, e qualche appoggio della destra su note che non sono la
Sì è capito che NON faccio riferimento alla scansione ritmica (che per
dio, per forza è in terzine!) ma al tocco, nel senso dell'accento dato
ogni due note invece che ogni tre? Sì, direi che si è capito. Anche
perché Zaz parte rispondendomi su queso punto; infatti fa riferimento
al tipo di scrittura, ovvero, aggiungo io, alla disposizione delle
note in melodia con caduta di quarta e conseguente visualizzazione di
due linee melodiche arbitrarie: mi do si sol fa mi re e (sopra) fa mi
do si sol. A me pare che tutti eseguano una cascatina in due sestine
2+2+2 2+2+2 più o meno fluida nell'insieme. E imho non c'è alcun
appoggio sulla prima nota delle terzine (a parte il mi iniziale).
Io lo suono accentuando leggermente il Mi Mi Sol Sol, prime note di
ogni terzina; appunto per evitare il 2+2+2. E non è la stessa cosa.
Fluido sì ma imho se c'è un'accentuazione, o leggera appoggiatura,
questa dovrebbe cadere ogni tre note e non ogni due. Cmq i misteri
sono all'ordine del giorno e spesso i pianisti suonano un tanto al
chilo.
Ad ogni modo ci vorrebbero altri esempi. E altre opinioni.
lz
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Re: Debussy - Arabesque I. [messaggio #16074 è una risposta a message #16072] |
ven, 22 aprile 2011 12:27 |
Federico Spano' Messaggi: 483 Registrato: novembre 2010 |
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On Fri, 22 Apr 2011 03:03:21 -0700 (PDT), luziferszorn
<pan25712@gmail.com> wrote:
>On 22 Apr, 11:13, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:
>
>>
>> Io dico che fanno tutti le terzine. Capisco anche come fai a sentire
>> le duine; se le segui come duine il cervello riesce a sentirle come
>> tali perché la contrapposizione con le duine della sinistra aiuta a
>> confondersi, e qualche appoggio della destra su note che non sono la
>
>
>Sì è capito che NON faccio riferimento alla scansione ritmica (che per
>dio, per forza è in terzine!) ma al tocco, nel senso dell'accento dato
>ogni due note invece che ogni tre? Sì, direi che si è capito. Anche
>perché Zaz parte rispondendomi su queso punto; infatti fa riferimento
>al tipo di scrittura, ovvero, aggiungo io, alla disposizione delle
>note in melodia con caduta di quarta e conseguente visualizzazione di
>due linee melodiche arbitrarie: mi do si sol fa mi re e (sopra) fa mi
>do si sol. A me pare che tutti eseguano una cascatina in due sestine
>2+2+2 2+2+2 più o meno fluida nell'insieme. E imho non c'è alcun
>appoggio sulla prima nota delle terzine (a parte il mi iniziale).
>
>Io lo suono accentuando leggermente il Mi Mi Sol Sol, prime note di
>ogni terzina; appunto per evitare il 2+2+2. E non è la stessa cosa.
>Fluido sì ma imho se c'è un'accentuazione, o leggera appoggiatura,
>questa dovrebbe cadere ogni tre note e non ogni due. Cmq i misteri
>sono all'ordine del giorno e spesso i pianisti suonano un tanto al
>chilo.
>
>Ad ogni modo ci vorrebbero altri esempi. E altre opinioni.
>
>lz
Oppure dovresti avere la pazienza di prendere un editor audio e
cercare di dimostrare quello che senti, forme d'onda alla mano. Con il
suono del pianoforte è abbastanza fattibile.
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Federico Spano'
"per un docente delle superiori i periodi di ruolo trascorso alle scuole
medie vale prima del passaggio di ruolo vale quanto quello delle superiori o
la metà ?"
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Re: Debussy - Arabesque I. [messaggio #16284 è una risposta a message #16058] |
gio, 28 aprile 2011 14:17 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
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On 22 Apr, 02:04, luziferszorn <pan25...@gmail.com> wrote:
> Allora, la questione l'avevo già accennata nell'altro post (quello
> incasinato...). Cerco di spiegarmi meglio qui. Alla battuta 6 c'è il
> famoso tema in terzine discendenti, in tempo rubato (rubato assai),
> che sento eseguire con accentuazione "in duine" delle quattro terzine,
> in altre parole come se queste fossero due sestine scomposte ciascuna
> in 2+2+2 La partitura è chiara: 4 terzine 3+3+3+3. Forse la tradizione
> vuole che si eseguano accentuando ogni due? Se sì, quale tradizione?
>
> Qui di seguito 4 versioni (fa fede YT)
> Ciccolinihttp://www.youtube.com/watch?v=Yh36PaE-Pf0
L'occhio vuole la sua parte? Probabilmente con il file originale, non
compresso, il risultato è migliore. Battute 6-9 dall'attacco del mi
basso (sinistra) al re lungo (mano destra) e 6/7 (idem) su fondo
bianco:
http://dl.dropbox.com/u/320136/provarec/Arbsq1CcclnBtt6-9.JP G
http://dl.dropbox.com/u/320136/provarec/Arbsq1CcclnBtt6-7.JP G
lz
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