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Re: Un altro Ceronetti: Ma s [messaggio #9945 è una risposta a message #9934] |
gio, 30 dicembre 2010 13:29 |
Zaz! Messaggi: 1549 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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"Giuseppe Sottotetti" <gsotto@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:4d1c5424$0$10570$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
> http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gE ditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8239&ID_sezione =&sezione=
non ho letto oltre la mefitica frase:
*Spese culturali alle quali non negherei larghezza di denaro pubblico
sarebbero, e con decisione e urgenza, i nostri istituti di cultura all'estero,
che mi dicono languescenti.*
Il poveraccio ha viaggiato poco.
Non esistoono istituzioni più vergognose, corrotte e nullafacenti dei
soi-disant Istituti di Cultura Italiani all'estero. Ci mancherebbe che
ricevessero ancor più danari di quelli che ricevono oggi.
In una ventennale frequentazione dei medesimi in quanto italiana vagante per
l'Europa, non ne ho trovato nemmeno uno che organizzasse, tanto per dire,
uno straccio di stagione culturale o di corso di lingua italiana. Se il
sistema deve essere riformato, questo vale per i teatri come per gli
Istituti di Cultura.
Qualche esempio: in un Istituto di una capitale che non nominerò (non si
tratta di un paese europeo), il direttore/direttrice (non voglio
specificare) è in ferie da prima di Natale e tornerà in sede il 18 gennaio.
In un altro paese extra europeo (questa volta posso dirlo: il Giappone),
manco si degnano di rispondere alle mail. Troppo impegnati a far nulla.
Stare in uno di questi Istituti è una sinecura, di solito riservata a chi ha
fratelli (l'allusione al fratello di Giuliano Ferrara che fu in forze a
Parigi è *del tutto* casuale), appoggi, zii e cugini.Gli Istituti Italiani
di cultura dovrebbero essere rasi al suolo.
Forse il signor Ceronetti dovrebbe informarsi meglio.
Sia sui teatri d'opera che desidera tanto chiudere, che sugli Istituti di
Cultura Italiani all'estero, che invece desidera tanto arricchire.
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