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Convivenza difficile [messaggio #102141] dom, 24 febbraio 2008 12:17 Messaggio precedente
Giuseppe Secondo.  è attualmente disconnesso Giuseppe Secondo.
Messaggi: 4
Registrato: febbraio 2008
Junior Member
Non sto a far giri di parole: mia moglie è fuori di testa.
Sempre a un passo dalla una crisi depressiva, incapace di svolgere i lavori
di casa, non sa cucinare, non sa guidare, non vuole imparare a fare niente.
Purtroppo me ne sono reso conto dopo aver fatto due figli.
Mi sono imposto di resistere, solo per i figli.

Ora i figli hanno 14 e 16 anni, quindi possono camminare da soli.

La situazione è degenerata l'estate scorsa, per un motivo secondo me
marginale e in ogni caso superabile.
Non se ne è fatta una ragione, e ha scatenato un crisi depressiva e
persecutoria.
Non dormiva più, si continuava a macerare nelle sue psicosi.
Ero riuscito a portarla da una psicologa.
La psicologa stessa si è resa conto della situazione, e ci ha indirizzato da
uno psichiatra, che le ha prescritto Citalopram e EN per dormire.
Sono sei mesi che ne fa uso, ma non vedo migliormenti.
Intanto proseguono le sedute di psicoterapia, a botte di 250 euro al mese,
senza risultati ...
Ora ha deliberato che non vuole andarci più, e ha deciso di interrompere
disua iniziativa anche le medicine.

Qualunque cosa capiti è colpa mia.
Se le consiglio qualcosa e va male è colpa mia, se la lascio fare e
succedono guai è colpa mia che non l'ho fermata.
Non posso fare osservazioni, perchè si arrabbia e mi aggredisce.
Al lavoro è in ritardo su tutto, ma vuole dimostrare di essere capace, e
allora si ferma oltre ogni orario immaginabile.
Non ha al seguito telefonini perchè non è capace a usarli, si chiude in
ufficio e non risponde al telefono.
Quando, dopo quattro ore dall'orario di chiusura dell'ufficio arriva a casa,
si incazza ancora perchè ci siamo preoccupati, non riuscendo in nessun modo
a contattarla.
Dice che vuole trasferirsi lontano, e fa domanda di mobilità ai suoi
superiori.
Se le dico "Ripensaci", è colpa mia che la trattengo qui.
Se non le dico niente, è colpa mia perchè me ne voglio sbarazzare.

Putroppo, io ora sono arrivato al limite.
Finora ho sopportato, ma non ci riesco più.
Vivo al lavoro con l'ansia di dover tornare a casa e di doverla affrontare.
Sta venendo anche a me una crisi depressiva, non vedo soluzioni, non so come
poter affrontare il futuro.

Se me ne vado due alternative: o si va a buttare sotto un treno, o si prende
una batosta psicologica tale che "si sveglia" e si rende conto della
situazione.

Spero sia buona quest'ultima.
 
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