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Re: RAI5 - articolozzo con (forse) una novit [messaggio #18290 è una risposta a message #18287] |
gio, 16 giugno 2011 18:54 |
Artemisia Gentileschi Messaggi: 30 Registrato: novembre 2010 |
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"Johann Nepomuk Hummel" <aquilapiccola@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:265e89f9-d18c-4267-92ed-306ad4cc2c69@d26g2000prn.googlegroups.com...
> On 16 Giu, 16:17, "Artemisia Gentileschi"
> <Iso...@JahelanginsUngewissehinab.it> wrote:
>> "luziferszorn" <pan25...@gmail.com> ha scritto nel
>> messaggionews:0b3373b1-5960-431b-9303-4e8bb853a7f2@e7g2000vbw.googlegroups.com...
>> On 16 Giu, 11:13, "Artemisia Gentileschi"
>
>> Comunque , da qualche parte bisogna pur incominciare: temo purtroppo che
>> codesta situazione che evidenziavi sia irreversibile; tuttavia
>> Dall'Ongaro
>> preparato , valorizza molto gl'interventi del pubblico: speriamo; certo
>> se
>> si fosse trattato di Campogrande non ci scommetterei manco un soldo.
>
> Io comunque spero sempre che radio rai 3 torni ad essere come una
> volta, quando c'erano un sacco di programmi dedicati alla musica
> classica.
>
>
> J. N. Hummel
Figurati, secondo me senza soluzione di continuità, Non solo questi S.O.B
l'hanno snaturata Radio3, ma addirittura hanno il coraggio ogni tanto di
celebrarla per quello che era e che loro hanno affossato: che beffa! Come
se un assassino facesse l'elogio funebre alla sua vittima. La Carlotto (non
riesco nemmeno a trovare una parolaccia adatta per questa tipa che , da
parte sua , come allieva di Carlo Emilio Gadda si è goduta una Rai 3
bellissima e noi ci ha rifilato questa porcheria), Sinibaldi e la sua band,
Luca Damiani , Nicola Campogrande ecc, ecc. sono alcuni nomi degli
intellettualoidi che hanno questa responsabilità.
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Re: RAI5 - articolozzo con (forse) una novit [messaggio #18346 è una risposta a message #18290] |
dom, 19 giugno 2011 16:53 |
Federico Gnech Messaggi: 208 Registrato: maggio 2011 |
Senior Member |
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Il 16/06/2011 18:54, Artemisia Gentileschi ha scritto:
> Figurati, secondo me senza soluzione di continuità , Non solo questi S.O.B
> l'hanno snaturata Radio3, ma addirittura hanno il coraggio ogni tanto di
> celebrarla per quello che era e che loro hanno affossato: che beffa! Come
> se un assassino facesse l'elogio funebre alla sua vittima. La Carlotto (non
> riesco nemmeno a trovare una parolaccia adatta per questa tipa che , da
> parte sua , come allieva di Carlo Emilio Gadda si è goduta una Rai 3
> bellissima e noi ci ha rifilato questa porcheria), Sinibaldi e la sua band,
> Luca Damiani , Nicola Campogrande ecc, ecc. sono alcuni nomi degli
> intellettualoidi che hanno questa responsabilità .
>
Sul doloroso declino di Radiotre - alla quale sono molto legato - siamo
d'accordo. Ma attenzione a prendere bene la mira. Non so bene chi sia
maggiormente responsabile delle scelte di programmazione. Però mettere
assieme Luca Damiani, cioè la più ridicola autocaricatura di conduttore
che mi sia capitato di ascoltare in radio (in qualunque radio) e Nicola
Campogrande, che ho sempre apprezzato per il suo garbo e la sua
preparazione, mi sembra un grosso errore. Campogrande è ai microfoni da
più tempo, è un compositore e sa quello che dice, mentre Damiani coi
suoi strafalcioni se la gioca col Frassica di 'Indietro Tutta'. Fino a
qualche tempo fa mi divertivo a inviargli simpatici sms in trasmissione.
Ho fatto lo stesso con Paola De Angelis (l'autrice di un libretto di
"ricette rock"), lamentando il fatto che mi toccava sentire lei al posto
del programma di Paolo Terni.
La tizia mi ha risposto che Paolo Terni continuava a fare la sua
trasmissione. Certo, il sabato alle sette di mattina...
Una volta ho anche ricevuto una risentita risposta dai signori di
Hollywood Party, quando ho chiesto loro se la trasmissione dovesse
proprio piegarsi alle marchette promozionali dei vari cinepattoni, e se
il cinema italiano dovesse oggi avere i suoi portavoce radiofonici in
Maurizio Ponzi ed Enrico Vanzina.
Sinibaldi è in gamba, credo purtroppo abbia dovuto mediare tra esigenze
aziendali di vario tipo, non esclusa la necessità di piazzare qualche
figlio di padre noto. Purtroppo la qualità dell'intellettuale 'de
sinistra' è in calo costante e inarrestabile. I figli dei professori
della Sapienza (non mi riferisco ad esempi reali) sono sempre un po' più
ignoranti e un po' più stupidi dei loro padri. I programmi radio
ne risentono, inevitabilmente.
F.
--
http://flaneurotic.wordpress.com/
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Re: RAI5 - articolozzo con (forse) una novit [messaggio #18369 è una risposta a message #18346] |
lun, 20 giugno 2011 19:57 |
Artemisia Gentileschi Messaggi: 30 Registrato: novembre 2010 |
Member |
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"Federico Gnech" <federicognech@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:itl2gq$ts4$1@dont-email.me...
> Il 16/06/2011 18:54, Artemisia Gentileschi ha scritto:
>
>> Figurati, secondo me senza soluzione di continuità, Non solo questi
>> S.O.B
>> l'hanno snaturata Radio3, ma addirittura hanno il coraggio ogni tanto di
>> celebrarla per quello che era e che loro hanno affossato: che beffa!
>> Come
>> se un assassino facesse l'elogio funebre alla sua vittima. La Carlotto
>> (non
>> riesco nemmeno a trovare una parolaccia adatta per questa tipa che , da
>> parte sua , come allieva di Carlo Emilio Gadda si è goduta una Rai 3
>> bellissima e noi ci ha rifilato questa porcheria), Sinibaldi e la sua
>> band,
>> Luca Damiani , Nicola Campogrande ecc, ecc. sono alcuni nomi degli
>> intellettualoidi che hanno questa responsabilità.
>>
>
> Sul doloroso declino di Radiotre - alla quale sono molto legato - siamo
> d'accordo. Ma attenzione a prendere bene la mira. Non so bene chi sia
> maggiormente responsabile delle scelte di programmazione. Però mettere
> assieme Luca Damiani, cioè la più ridicola autocaricatura di conduttore
> che mi sia capitato di ascoltare in radio (in qualunque radio) e Nicola
> Campogrande, che ho sempre apprezzato per il suo garbo e la sua
> preparazione, mi sembra un grosso errore. Campogrande è ai microfoni da
> più tempo, è un compositore e sa quello che dice, mentre Damiani coi suoi
> strafalcioni se la gioca col Frassica di 'Indietro Tutta'. Fino a qualche
> tempo fa mi divertivo a inviargli simpatici sms in trasmissione.
> Ho fatto lo stesso con Paola De Angelis (l'autrice di un libretto di
> "ricette rock"), lamentando il fatto che mi toccava sentire lei al posto
> del programma di Paolo Terni.
> La tizia mi ha risposto che Paolo Terni continuava a fare la sua
> trasmissione. Certo, il sabato alle sette di mattina...
> Una volta ho anche ricevuto una risentita risposta dai signori di
> Hollywood Party, quando ho chiesto loro se la trasmissione dovesse proprio
> piegarsi alle marchette promozionali dei vari cinepattoni, e se il cinema
> italiano dovesse oggi avere i suoi portavoce radiofonici in Maurizio Ponzi
> ed Enrico Vanzina.
> Sinibaldi è in gamba, credo purtroppo abbia dovuto mediare tra esigenze
> aziendali di vario tipo, non esclusa la necessità di piazzare qualche
> figlio di padre noto. Purtroppo la qualità dell'intellettuale 'de
> sinistra' è in calo costante e inarrestabile. I figli dei professori della
> Sapienza (non mi riferisco ad esempi reali) sono sempre un po' più
> ignoranti e un po' più stupidi dei loro padri. I programmi radio
> ne risentono, inevitabilmente.
>
> F.
>
Non si tratta di bravura , si tratta di prestarsi a manovre infami . Lo so
che Campogrande è preparato, come del resto la Carlotto , ma hanno
contribuito fattivamente allo snaturamento di Radio 3, cosi come Sinibaldi
del resto , abbinando , uguagliando, ponendole allo stesso piano la musica
classica con quella leggera. Damiani poi è incredibile, non capisco quali
santi potenti in paradiso deva avere uno cosi per imporre a tutti la sua
ignoranza (di cui del resto va fiero, perché non se ne accorge: ridicolo
quando legge e commenta il brano che sta per presentare, proprio si sente
che non c'entra nulla con l'argomento. Ma tant'è); glielo avevano rifilato
come co-conduttore ad Anna Menichetti (grande professionista). Si può
umiliare così la capacità come quella di Anna Menichetti, di Zacagnini
(costretto a fare da spalla - anche se ora un po' meno - allo stupidello di
turno)?
Va beh.
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Re: RAI5 - articolozzo con (forse) una novit [messaggio #18390 è una risposta a message #18369] |
mar, 21 giugno 2011 20:17 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 20 Giu, 19:57, "Artemisia Gentileschi"
<Iso...@JahelanginsUngewissehinab.it> wrote:
>
> Non si tratta di bravura , si tratta di prestarsi a manovre infami . Lo so
> che Campogrande è preparato, come del resto la Carlotto , ma hanno
> contribuito fattivamente allo snaturamento di Radio 3, cosi come Sinibaldi
> del resto , abbinando , uguagliando, ponendole allo stesso piano la musica
> classica con quella leggera.
L'unica maniera per "mettere sullo stesso piano" la classica e la
popular è fare un uso commerciale di entrambe, partendo appunto dal
concetto reazionario che la musica cosiddetta "leggera" sia
sostanzialmente "musica di consumo", quindi musica "commerciale" per
definizione. L'uso della popular music (e anche del jazz) su radio3 è
sostanzialmente un uso ideologico, funzionale a convincere i nuovi
ascoltatori che questa è una "nuova radio3" molto più aperta e
variegata. In realtà è una radio assolutamente chiusa, ideologicamente
chiusa e infinitamente più povera di quella dei decenni precedenti.
Stanno tentando di formare un nuovo pubblico, esattamente come
Berlusconi ha formato il suo in tv durante gli anni Ottanta e Novanta
del secolo scorso.
lz
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Re: RAI5 - articolozzo con (forse) una novit [messaggio #18397 è una risposta a message #18369] |
mar, 21 giugno 2011 23:49 |
Federico Gnech Messaggi: 208 Registrato: maggio 2011 |
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Il 20/06/2011 19:57, Artemisia Gentileschi ha scritto:
> Non si tratta di bravura , si tratta di prestarsi a manovre infami . Lo so
> che Campogrande è preparato, come del resto la Carlotto , ma hanno
> contribuito fattivamente allo snaturamento di Radio 3, cosi come Sinibaldi
> del resto , abbinando , uguagliando, ponendole allo stesso piano la musica
> classica con quella leggera.
Perodnami, non so cosa sia la musica 'leggera'. Sono cresciuto avendo
ben chiara la differenza tra colto e popolare, 'di ricerca' e 'di
consumo', apprezzando tutto quello che di onesto possono aver prodotto
musicisti di qualsiasi estrazione, classica, rock o jazz che sia. A me
Radiotre è servita negli anni dell'adolescenza, quando nella provincia
più sfigata rappresentava una vera finestra sulla Musica con la M
maiuscola. Facendo ascoltare, con la dovuta cautela, nell'arco di una
giornata, Schumann e Petrassi, Zappa ed Ellington.
Il punto è che sembra aver perso quell'equilibrio tra Musica
e musica che caratterizzava la programmazione fino a una decina
abbondante di anni fa. Del resto se gli spazi per il pop più
intelligente sono stati compressi nelle altre due reti pubbliche, era
inevitabile che a qualcuno venisse in mente di stipare tutto su radiotre.
Ma aggiungerei che pure l'offerta del cosiddetto approfondimento
culturale è scaduta parecchio, seguendo credo un malinteso concetto di
'radio partecipata', schiacciata sulla cronaca e (lo posso dire, si
tratta della mia 'famiglia') sul luogo comune radical-chic. La 'soscietÃ
scivile' che racconta sé stessa e commenta il discorsetto del sociologo.
E' una radio che non diffonde più cultura, non ci fa imparare più
niente, tende solo a ripetere il discorso rassicurante che sento già da
tanta gente che frequento.
La cosa migliore che rimaneva fino a mi pare un paio d'anni fa era il
programma basato sul materiale d'archivio in cui si sentiva della roba
straordinaria degli anni d'oro delle varie orchestre RAI. Morto il
povero Arrigo Quattrocchi ho smesso di ascoltarlo, non so nemmeno se lo
facciano più.
Damiani poi è incredibile,
Sì, dev'essere proprio il figlio di qualcheduno.
F.
--
http://flaneurotic.wordpress.com/
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Re: RAI5 - articolozzo con (forse) una novit [messaggio #18445 è una risposta a message #18396] |
mer, 22 giugno 2011 22:44 |
luziferszorn Messaggi: 3830 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On 21 Giu, 22:52, Giuseppe Sottotetti <gso...@alice.it> wrote:
> Il 21/06/2011 20:17, luziferszorn ha scritto:
>
>
>
> > Stanno tentando di formare un nuovo pubblico, esattamente come
> > Berlusconi ha formato il suo in tv durante gli anni Ottanta e Novanta
> > del secolo scorso.
>
> Temo che il rincretinimento di Radio3 sia indipendente da Berlusconi.
Il mio era solo un parallelo. Cmq non credo proprio sia indipendente
dal governo al potere.
lz
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