Brahms amava Stockhausen [messaggio #13005] |
mer, 23 febbraio 2011 19:34 |
L'Esattore Messaggi: 608 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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Elisabeth von Stockhausen, per la precisione.
E chi è questa, direte?
Elisabeth von Stockhausen, moglie del compositore Heinrich von
Herzogenberg, fervente ammiratore di Brahms, fu dedicataria delle
Rapsodie op.79 di Brahms.
Nel 1863 il compositore, stabilitosi a Vienna, conobbe la giovane
baronessina Elisabeth, che prendeva all'epoca lezioni da Julius Epstein
Quest'ultimo decise di sottrarsi all'incarico a causa del timore di
rimanere invaghito dalla bionda, sedicenne allieva. Brahms, subentrato
a Epstein, cadde innamorato sul campo di battaglia, tenendo però per sé
la passione e finendo anch'egli per fuggire dal compito assegnatogli.
Anni dopo, fatto il matrimonio tra Elisabeth ed Heinrich, Brahms
instaurò una solida amicizia con la coppia, pur legato al ricordo di
quella passione giovanile tanto da scrivere ad Elisabeth in una
lettera: "Bisogna che lei sappia e creda che fa parte di quel genere di
persone oggetto di un amore che non è consentito esprimere, perché suo
marito è sempre lì a leggere o ad ascoltare".
Niente, mi piaceva l'aneddoto :)
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Re: Brahms amava Stockhausen [messaggio #13044 è una risposta a message #13031] |
gio, 24 febbraio 2011 15:04 |
ptram Messaggi: 458 Registrato: novembre 2010 |
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cap <clamarcap@gmail.com> wrote:
> Che marpione, questo Brahms, che s'incapricciava di tutte e non ne
> impalmò nessuna :)
Non è un caso, se Schoenberg lo definì "il primo uomo moderno". E se
Nietzsche colse l'assoluta mancanza di eroismo delle sue donne. Si
affacciavano i tempi in cui la parola "amore" iniziava a significare
qualcosa di diverso (e a non poter più essere proclamata ad alta voce,
come scrive Brahms nel biglietto alla Stockhausen, senza rischiare di
cadere nel ridicolo - nel caso specifico, la pantomima del marito
geloso).
Tutto questo avviene a Vienna, capitale di un impero che di lì a poco si
sarebbe dissolto nei fuochi artificiali, dopo aver ospitato lo studio di
Freud e aver esiliato proprio Schoenberg (ultimo uomo antico, se posso
permettermi).
La musica di Brahms mi fa bene, perché è una struttura solida in un
mondo di edifici che crollano.
Ciao,
Paolo
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Re: Brahms amava Stockhausen [messaggio #13047 è una risposta a message #13044] |
gio, 24 febbraio 2011 15:17 |
L'Esattore Messaggi: 608 Registrato: novembre 2010 |
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Sembra che Paolo Tramannoni abbia detto :
> Non è un caso, se Schoenberg lo definì "il primo uomo moderno". E se
> Nietzsche colse l'assoluta mancanza di eroismo delle sue donne. Si
> affacciavano i tempi in cui la parola "amore" iniziava a significare
> qualcosa di diverso (e a non poter più essere proclamata ad alta voce,
> come scrive Brahms nel biglietto alla Stockhausen, senza rischiare di
> cadere nel ridicolo - nel caso specifico, la pantomima del marito
> geloso).
>
> Tutto questo avviene a Vienna, capitale di un impero che di lì a poco si
> sarebbe dissolto nei fuochi artificiali, dopo aver ospitato lo studio di
> Freud e aver esiliato proprio Schoenberg (ultimo uomo antico, se posso
> permettermi).
>
> La musica di Brahms mi fa bene, perché è una struttura solida in un
> mondo di edifici che crollano.
>
> Ciao,
> Paolo
gran bel post :)
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