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agora [messaggio #31200] |
gio, 19 maggio 2011 23:33 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
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Straordinarie le scenografie digitali, la ricostruzione di alessandria
è davvero molto curata.
direi che è l'unica cosa positiva che potrei dire di questo film.
Tutto l'insieme fa veramente pochi passi avanti rispetto ai peplum
degli anni '50.
L'unico presunto "merito" di questo film sarebbe la scorrettezza
politica di mettere in cattiva luce il cristianesimo delle origini.
A questo proposito avrei però un'interpretazione diversa, ciò che viene
messo sotto accusa in realtà è l'oscurantismo in senso lato e la
contrapposizione col progresso scientifico, cosa che, inevitabilmente
di questi tempi, ci porta dritti all'integralismo islamico.
Se a questo aggiungiamo che la protagonista è una donna emancipata, e
consideriamo quanto inflessibilmente maschilista sia certo islam,
tutto porterebbe a pensare che questo possa essere in realtà , più che
un attacco al cristianesimo, una condanna indiretta (per ovvi motivi di
timori per la propria incolumità ) all'islamismo più retrogrado (anche
le ripetute scene di iconoclastia non possono non ricordare il
trattamento riservato dai talebani alle statue del budda).
Comunque, al di là dell'interpretazione sul significato, nulla può
risollevare da un giudizio davvero modesto sul prodotto finito.
C'è anche un omaggio (involontario presumo) a john carpenter.
Quando i cristiani vengono attratti nell'agguato (telefonatissimo)del
finto incendio, e si sente la voce che chiama "parabolaniii!"
"parabolaniii!"
inevitabilmente ci si aspetta un "venite a giocare alla guerra?"
:-)
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Re: agora-fobia [messaggio #31272 è una risposta a message #31268] |
ven, 20 maggio 2011 22:00 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
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Il raccattapalle ha detto questo venerdì :
> On 19 Mag, 23:33, karamazov <k...@virgilio.it> wrote:
>
>> A questo proposito avrei però un'interpretazione diversa, ciò che viene
>> messo sotto accusa in realtà è l'oscurantismo in senso lato e la
>> contrapposizione col progresso scientifico
>
> Guarda che questo è proprio il tema del film. Non è mica una tua
> interpretazione! ^^
sì, questa era la premessa, la mia interpretazione era riferita
all'islam
> Gli attacchi specifici al cristianesimo li hanno visti solo i
> giornalisti o chi non ha visto il film.
che il cristianesimo (almeno quello dele origini) sia dipinto
come un culto di fanatici è un fatto, mica una interpretazione, eh?
in discussione è che questo sia il tema principale del film.
Così come gli attacchi
> all'Islam di cui parli tu, un puro delirio.
questa è un'interpretazione, non credo infatti che il regista lo abbia
detto esplicitamente, ma i riferimenti, come ricordato, sono
abbastanza chiari (non mancano nemmeno i martiri fanatici, per dire).
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Re: agora [messaggio #31283 è una risposta a message #31200] |
sab, 21 maggio 2011 09:25 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
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karamazov <kary@virgilio.it> wrote:
> Comunque, al di là dell'interpretazione sul significato, nulla può
> risollevare da un giudizio davvero modesto sul prodotto finito.
Uno dei più bei film visti negli utlimi due anni.
Riporto cosa ne scrissi a suo tempo:
.... In generale non si salva nessuna convinzione religiosa, nessuna in
questo film: i pagani assaltano per primi i cristiani dandogli la scusa
di una dura reazione e gli ebrei attirano i crisiani in un tempio per
prenderli a sassate.
Sempre immancabilmente, in modo netto e chiaro vediamo come la fede
porta inevitabilmente allo scontro, alla violenza e all'annientamento.
Fa da contraltare la figura di Ipazia tratteggiata come una donna altèra
e di grande saggezza (tenta di evitare all'inizio lo scontro fisico),
seminatrice di idee feconde che poi germoglieranno altrove (Oreste che
ripete davanti all'assemblea "siamo tutti fratelli") che non esita per
rimettere a posto il pretendente Oreste a sventolargli sotto al naso
davanti a tutti il "difetto" di essere donna.
Veramente devastante la descrizione dei parabolani e dei cristiani: una
moltitudine di straccioni invasata...
Non si puo' non cogliere l'immediato parallelo con quello che e' l'Islam
oggi nell'occidente.
I pagani di allora custodi di un'ortodossia decadente cosi' come la
cristianità oggi in difesa e arroccata e in declino in confronto ad un
l'islam diviso tra moderati ed estremisti ma alla guida di moltitudini e
milioni di persone che premono sull'occidente.
Una scena da sola vale la visione: i Pagani arroccati nella libreria
alessandrina ricacciati li' dentro dopo che l'assalto ai cristiani e'
fallito, salgono sulle alte mura, e osservano la moltitudine che li
assedia e uno dice al capo spirituale: "da quando ci sono cosi' tanti
cristiani?".
E' il segno di una sconfitta che prima che nel sangue e' una sconfitta
dovuta alla cecita' di una intera civilta', di coloro che non hanno
compreso, che non hanno capito di come e' tutto gli e' cambiato intorno
e imperterriti hanno continuato a credere di avere in tasca la verita' e
i destini del mondo cosi' come della propria citta'.
Solo che nel film la risposta alla domanda e' "dobbiamo negoziare", noi
contemporanei invece non l'abbiamo ancora capito questo e rispondiamo al
popolo degli straccioni con le armi.
Amenabar ci ha voluto dire questo con chiarezza e lucidita' estrema e
tutto cio' rende il film molto piu' importante del suo essere piu' o
meno riuscito, cinematograficamente parlando.
Come dicevo all'inizio, lo e', solo in parte, dato che ci sono alcune
sbandate e molte parti non del tutto riuscite, ma non importa, oggi come
oggi mi sembra un monito e un avvertimento del tutto pertinente rispetto
al nostro tempo e quindi tanto piu importante.
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: agora [messaggio #31290 è una risposta a message #31283] |
sab, 21 maggio 2011 15:13 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
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SAP ha usato la sua tastiera per scrivere :
> karamazov <kary@virgilio.it> wrote:
>
>> Comunque, al di là dell'interpretazione sul significato, nulla può
>> risollevare da un giudizio davvero modesto sul prodotto finito.
> Amenabar ci ha voluto dire questo con chiarezza e lucidita' estrema e
> tutto cio' rende il film molto piu' importante del suo essere piu' o
> meno riuscito, cinematograficamente parlando.
> Come dicevo all'inizio, lo e', solo in parte, dato che ci sono alcune
> sbandate e molte parti non del tutto riuscite, ma non importa, oggi come
> oggi mi sembra un monito e un avvertimento del tutto pertinente rispetto
> al nostro tempo e quindi tanto piu importante.
sostanzialmente diciamo la stessa cosa, solo che tu dai valore
al film per le sue intenzioni, io faccio prevalere la stroncatura per
la forma con cui sono messe in scena.
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Re: agora-fobia [messaggio #31292 è una risposta a message #31284] |
sab, 21 maggio 2011 15:28 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
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Dopo dura riflessione, SAP ha scritto :
> karamazov <kary@virgilio.it> wrote:
>> che il cristianesimo (almeno quello dele origini) sia dipinto
>> come un culto di fanatici è un fatto, mica una interpretazione, eh?
>> in discussione è che questo sia il tema principale del film.
> Guarda che nel film non ne escono bene nessuna delle maggiori religioni,
> neanche gli ebrei o i "custodi del tempio".
> Oltretutto pur descritti come semifanatici invasati i parabolani sono
> anche quelli che stanno piu' vicini al popolino (bella la distribuzione
> del pane).
> Secondo me sottovaluti moltissimo questo film.
non lo so, il contenuto di questo film può essere visto
come provocatorio solo da qualche tribù afghana e da
qualche addetto stampa troppo zelante dell'osservatore
romano, per il resto dice cose che in occidente diamo
per scontate almeno da 200 anni.
Il tutto condito da citazioni filosofiche da bignami
e divagazioni gnoseologiche da superquark.
A me sembra una roba sgangherata, troppo pop per
i cultori del tema, non abbastanza trash (vedi Troy)
per il pubblico del multisala.
L'unica cosa originale che rimane, e che ha fatto parlare
di questo film, è il ritratto poco edificante del cristianesimo.
Il riferimento all'Islam (se c'era) era talmente
sfumato che l'abbiamo colto in 3, quindi è stato
in sostanza un colpo a salve.
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Re: agora [messaggio #31297 è una risposta a message #31296] |
sab, 21 maggio 2011 19:06 |
sapo68 Messaggi: 613 Registrato: novembre 2010 |
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Roberto <robfurio@libero.it> wrote:
> è la solita storia. "Sembra un film che poteva fare chiunque", dicono
> in tanti. Però guarda caso l'ha fatto Amenabar. E la zoomata spaziale
> è ovviamente fatta dai tecnici cgi, così come lo sono in gran parte le
> scene cosmiche di "Tree of life", però *guarda caso* sono Amenabar e
> Malick a infilarci queste cose nei loro film. Se c'è un modo sano di
> intendere il cinema d'autore, oggi, per me l'"Agora" di Amenabar lo
> incarna perfettamente.
A me sembra tutta una questione di aspettative.
D'altronde non si sa bene cosa avrebbe dovuto girare Amenabar su Ipazia:
una roba tutta inventata (e già si è preso delle libertà )?
Un film filologicamente corretto (la noia)?
Un peplum più "sporco"?
Fatico a capire cosa non sia andato giù, eppure non e' piaciuto
praticamente a nessuno, nè all'attento cinefilino, nè al pubblico che
l'ha snobbato allegramente.
Eppure c'e' una figura femminile bellissima, piena di carisma, preda
degli eventi e della storia che finirà per inghiottirla.
E' un atto d'amore bellissimo verso questa figura di Ipazia che sventola
in faccia agli uomini un fazzoletto rosso di sangue per marcare una
differenza ma anche una grande umanità .
E gli appunti filosofici carichi di questo umanesimo, che parlano di
quello che dovrebbe essere il nostro futuro comune e che sono
attualissimi vengono scambiati per didascalici, banali e già visti o
conosciuti.
Sarà anche così, ma non abbiamo davvero imparato nulla e quel messaggio
e' sempre valido.
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
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Re: agora-fobia [messaggio #31306 è una risposta a message #31295] |
sab, 21 maggio 2011 23:02 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
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Scriveva Roberto sabato, 21/05/2011:
> On 21 Mag, 15:28, karamazov <k...@virgilio.it> wrote:
>
>
>> Il tutto condito da citazioni filosofiche da bignami
>> e divagazioni gnoseologiche da superquark.
>
> non è roba così superficiale come dici, soprattutto per un film.
> I personaggi sono interessanti e ben delineati
mica tanto, ad esempio davus the slavus diventa troppo repentinamente
un fanatico (for no reason, direbbe il prof. farnsworth) per poi
pentirsi nel finale strappalacrime.
un livello di scrittura davvero basico.
, la protagonista e la
> sua vocazione sono struggenti
pure troppo, alla fine anche lei è una fanatica, se la cosa fosse
voluta potrebbe essere una sottile critica allo scientismo e al
razionalismo,
ma sarebbe davvero sopra le ambizioni di questo film, quindi rimango al
personaggio tagliato con l'accetta (quasi letteralmente).
, la tecnica di Amenabar e del suo
> direttore della fotografia è ottima.
se ti dico sì, come quella dei docufiction su history channel ti
inalberi molto?
> E se tu lo (ri)guardassi come film di fantascienza? Come film
> ambientato *nello spazio*?
sarebbe peggio, verrebbe a mancare l'unico elemento di interesse,
la ricostruzione di alessandria.
piuttosto dimmi cosa ne pensi di barry lyndon, scherzavo sulla cosa del
plonk (bè, dipende).
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Re: agora-fobia [messaggio #31314 è una risposta a message #31306] |
dom, 22 maggio 2011 00:44 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
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On 21 Mag, 23:02, karamazov <k...@virgilio.it> wrote:
> piuttosto dimmi cosa ne pensi di barry lyndon, scherzavo sulla cosa del
> plonk (bè, dipende).
capolavoro. Non il mio Kubrick preferito ma pur sempre,
necessariamente, inevitabilmente capolavoro da cima a fondo.
Ma non si può restare attaccati al passato e ai soliti titol da storia
del cinemai. Oggi ci sono *nuovi* capolavori. Pochi, rari, ma qualcosa
c'è. Certo è difficile mettersi d'accordo, ma lasciamo che il tempo
faccia il suo lavoro.
R.
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Re: agora-fobia [messaggio #31334 è una risposta a message #31314] |
dom, 22 maggio 2011 17:12 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
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Nel suo scritto precedente, Roberto ha sostenuto :
> On 21 Mag, 23:02, karamazov <k...@virgilio.it> wrote:
>
>> piuttosto dimmi cosa ne pensi di barry lyndon, scherzavo sulla cosa del
>> plonk (bè, dipende).
>
> capolavoro. Non il mio Kubrick preferito ma pur sempre,
> necessariamente, inevitabilmente capolavoro da cima a fondo.
la cosa strane è che mentre è abbastanza facile trovare film ambientati
nel 6-700 piuttosto credibili, più si va indietro
e più risulta difficile, soprattutto quelli di epoca romana
per qualche motivo non riescono ad uscire dal clichè peplum.
forse il tentativo più coraggioso è stato quello di gibson,
con la scelta della lingua.
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Re: agora [messaggio #31390 è una risposta a message #31377] |
mar, 24 maggio 2011 16:24 |
karamazov Messaggi: 356 Registrato: gennaio 2011 |
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Olaffio ha pensato forte :
> Il 19/05/2011 23:33, karamazov ha scritto:
>
>> C'è anche un omaggio (involontario presumo) a john carpenter.
>> Quando i cristiani vengono attratti nell'agguato (telefonatissimo)del
>> finto incendio, e si sente la voce che chiama "parabolaniii!"
>> "parabolaniii!"
>> inevitabilmente ci si aspetta un "venite a giocare alla guerra?"
>> :-)
>
> Non era Walter Hill?
il cilicio ha già compiuto la sua opera.
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