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Con Radetzky non c' [messaggio #9856] mar, 28 dicembre 2010 10:08 Messaggio successivo
cap  è attualmente disconnesso cap
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Sono anni che lo dico.
"Perché mai noi italiani dovremmo iniziare il nuovo anno ascoltando
orchestre e direttori suonare la Marcia di Radetzky mentre battiamo
allegri le mani? Perché cominciare il 2011, e le celebrazioni per i
150 anni della nostra identità nazionale, rendendo omaggio a Josef
Radetzky, il feldmaresciallo austriaco che nella battaglia di
Curtatone massacrò centinaia di studenti toscani venuti a combattere
per l'indipendenza? Che a Custoza umiliò il re Carlo Alberto, poi
assediò e vinse per fame e colera la Repubblica veneziana del 1849 e,
nominato Governatore generale del Lombardo Veneto, fece eseguire mille
condanne a morte di patrioti e diede l'ordine di bastonare in pubblico
e di saccheggiare le case e i palazzi di chi era sospettato di aver
simpatizzato con i primi moti del Risorgimento? Come se i francesi
celebrassero Bismarck, o i polacchi Stalin."

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gE ditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8232&ID_sezione =&sezione=
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9857 è una risposta a message #9856] mar, 28 dicembre 2010 10:13 Messaggio precedenteMessaggio successivo
cap  è attualmente disconnesso cap
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La Stampa dic: Ascolta le due melodie (sic!), ma ne dà una sola.
L'altra è qui:
http://www.youtube.com/watch?v=I76LhYyJ1QM
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9858 è una risposta a message #9856] mar, 28 dicembre 2010 10:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
Federico Spano'  è attualmente disconnesso Federico Spano'
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On Tue, 28 Dec 2010 01:08:57 -0800 (PST), cap <clamarcap@gmail.com>
wrote:

>Sono anni che lo dico.
>"Perché mai noi italiani dovremmo iniziare il nuovo anno ascoltando
>orchestre e direttori suonare la Marcia di Radetzky mentre battiamo
>allegri le mani? Perché cominciare il 2011, e le celebrazioni per i
>150 anni della nostra identità nazionale, rendendo omaggio a Josef
>Radetzky, il feldmaresciallo austriaco che nella battaglia di
>Curtatone massacrò centinaia di studenti toscani venuti a combattere
>per l'indipendenza? Che a Custoza umiliò il re Carlo Alberto, poi
>assediò e vinse per fame e colera la Repubblica veneziana del 1849 e,
>nominato Governatore generale del Lombardo Veneto, fece eseguire mille
>condanne a morte di patrioti e diede l'ordine di bastonare in pubblico
>e di saccheggiare le case e i palazzi di chi era sospettato di aver
>simpatizzato con i primi moti del Risorgimento? Come se i francesi
>celebrassero Bismarck, o i polacchi Stalin."
>
> http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gE ditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8232&ID_sezione =&sezione=

Fin da bambino ho sempre preso la "marcetta" per quello che è, un
simpatico pezzo di colore che gli austriaci amano riascoltare a
capodanno; per gli italiani può essere anche una specie di "marcia
turca" visti i risultati delle guerre successive. Almeno, a me faceva
quest'effetto: i nonnetti austroungarici (che peraltro, indisturbati,
fanno parte del mio albero genealogico insieme con gli arcinonni
siciliani e i transnonni lazial-partenopei) che una volta l'anno
ridono e scherzano sui fasti passati.

Questo a mia discolpa, per il fatto che ogni anno, potendo, preferisco
i valzer ai vappensieri muti e pensosi (zumzumzum).

Ma la cosa più importante (per me) è che non ho capito il senso
dell'intervento di Cappelletto (evidentemente seguo troppo poco queste
festicciole televisive, e mi deve essere sfuggita l'entrata in
repertorio della marcetta austroungarica?).

Fammi sapere
--
Federico Spano'
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9860 è una risposta a message #9858] mar, 28 dicembre 2010 10:44 Messaggio precedenteMessaggio successivo
cap  è attualmente disconnesso cap
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On 28 Dic, 10:26, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:

> non ho capito il senso dell'intervento di Cappelletto
> (evidentemente seguo troppo poco queste festicciole
> televisive, e mi deve essere sfuggita l'entrata in
> repertorio della marcetta austroungarica?).

Mi pare che il senso sia: almeno nel centocinquantenario dell'Unità
d'Italia facciamo a meno di celebrare chi ne ritardò il compimento.
Come certo saprai, la Marcia di Radetzky è tradizionalmente l'ultimo
bis (obbligato) del Concerto di Capodanno da Vienna: quest'anno
evitiamolo, dice Cappelletto.

Per il resto non posso che darti ragione: meglio i valzer
austroungarici del coro fintoebraico, considerato soprattutto il fatto
che di quest'ultimo s'è ormai appropriata la Lega, senza che - ahimé -
nessuno si sia dato da fare per impedirlo.
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9861 è una risposta a message #9860] mar, 28 dicembre 2010 11:05 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 10:44, cap <clamar...@gmail.com> wrote:

>
> Per il resto non posso che darti ragione: meglio i valzer
> austroungarici del coro fintoebraico, considerato soprattutto il fatto
> che di quest'ultimo s'è ormai appropriata la Lega, senza che - ahimé -
> nessuno si sia dato da fare per impedirlo.

Al di là dei problemi ideologico-musicali (che, non per dire, mi
interessano parecchio: il nostro inno nazionale è un inno alla morte)
mi sfugge il senso di quando il Cappelletto dice che siamo "pacifici".
Io manderei pure lui dallo psicoanalista. Fottuto marcio paese di
coglionazzi. Che schiantino a migliaia durante il capodanno, a botti
nel culo.

lz
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9862 è una risposta a message #9860] mar, 28 dicembre 2010 11:06 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:70be85bb-1f71-4e61-9e8c-65ee72ca1dd5@l32g2000yqc.googlegroups.com...
> On 28 Dic, 10:26, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:
>
>> non ho capito il senso dell'intervento di Cappelletto
>> (evidentemente seguo troppo poco queste festicciole
>> televisive, e mi deve essere sfuggita l'entrata in
>> repertorio della marcetta austroungarica?).
>
> Mi pare che il senso sia: almeno nel centocinquantenario dell'Unità
> d'Italia facciamo a meno di celebrare chi ne ritardò il compimento.
> Come certo saprai, la Marcia di Radetzky è tradizionalmente l'ultimo
> bis (obbligato) del Concerto di Capodanno da Vienna: quest'anno
> evitiamolo, dice Cappelletto.

mah potrebbe avere il sapore di una pernacchia verso il feldmaresciallo



>
> Per il resto non posso che darti ragione: meglio i valzer
> austroungarici del coro fintoebraico, considerato soprattutto il fatto
> che di quest'ultimo s'è ormai appropriata la Lega, senza che - ahimé -
> nessuno si sia dato da fare per impedirlo.
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9863 è una risposta a message #9860] mar, 28 dicembre 2010 11:13 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On Tue, 28 Dec 2010 01:44:05 -0800 (PST), cap <clamarcap@gmail.com>
wrote:

>On 28 Dic, 10:26, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:
>
>> non ho capito il senso dell'intervento di Cappelletto
>> (evidentemente seguo troppo poco queste festicciole
>> televisive, e mi deve essere sfuggita l'entrata in
>> repertorio della marcetta austroungarica?).
>
>Mi pare che il senso sia: almeno nel centocinquantenario dell'Unità
>d'Italia facciamo a meno di celebrare chi ne ritardò il compimento.
>Come certo saprai, la Marcia di Radetzky è tradizionalmente l'ultimo
>bis (obbligato) del Concerto di Capodanno da Vienna: quest'anno
>evitiamolo, dice Cappelletto.

Certo che lo so, la vedo da quando esiste la televisione, credo :) Ma
il punto di Cappelletto è che la Rai non dovrebbe trasmetterlo?

--
Federico Spano'
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9864 è una risposta a message #9861] mar, 28 dicembre 2010 11:17 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 11:05, luziferszorn <pan25...@gmail.com> wrote:

> Al di là dei problemi ideologico-musicali (che, non per dire, mi
> interessano parecchio: il nostro inno nazionale è un inno alla morte)
> mi sfugge il senso di quando il Cappelletto dice che siamo "pacifici".

A proposito. Altro interessante oggetto d'indagine potrebbe essere:
perché i canti dei soldati italiani fino alla prima guerra mondiale
sono indirizzati alla morosa e dal 1915 in poi sono dedicati alla
mamma?
;)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9865 è una risposta a message #9863] mar, 28 dicembre 2010 11:20 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 11:13, Federico Spano' <fsp...@tiscali.it> wrote:

> Ma il punto di Cappelletto è che la Rai non dovrebbe
> trasmetterlo?

Vae victis, come forse disse Brenno. Vale a 360 gradi ;)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9866 è una risposta a message #9862] mar, 28 dicembre 2010 11:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 11:06, "inbario" <a...@aza.it> wrote:

> mah potrebbe avere il sapore di una pernacchia verso
> il feldmaresciallo

Insomma, si potrebbe acompagnare la Marcia di Radetzky con le
pernacchie anziché con il battito delle mani. Con gran pernacchio
finale alla Totò. More italico :)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9867 è una risposta a message #9864] mar, 28 dicembre 2010 11:43 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 11:17, cap <clamar...@gmail.com> wrote:
>
> A proposito. Altro interessante oggetto d'indagine potrebbe essere:
> perché i canti dei soldati italiani fino alla prima guerra mondiale
> sono indirizzati alla morosa e dal 1915 in poi sono dedicati alla
> mamma?
> ;)


Su questo mi pare ci sia un libro, ma non l'ho ancora letto, spero non
sia già andato esaurito...
Il titolo mi pare sia Mamma, l'editore Donzelli. Cmq è evidente come
il collasso fascista porti all'enfatizzazione del mammismo oltre che
all'ascesa del maschilismo. Ma ve lo ricordate Berlusconi accanto alla
sua mamma?

lz
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9868 è una risposta a message #9867] mar, 28 dicembre 2010 12:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 11:43, luziferszorn <pan25...@gmail.com> wrote:

> Su questo mi pare ci sia un libro, ma non l'ho ancora letto, spero non
> sia già andato esaurito...
> Il titolo mi pare sia Mamma, l'editore Donzelli.

Quello di Sabina Ambrogi su Cesare Andrea Bixio?
Ci sarebbe anche Le guerre degli italiani di Mario Isnenghi (Il Mulino
2005), molto più interessante, imho.
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9869 è una risposta a message #9866] mar, 28 dicembre 2010 12:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:49b6431e-729b-4ce1-9882-45654a88cd1a@30g2000yql.googlegroups.com...
> On 28 Dic, 11:06, "inbario" <a...@aza.it> wrote:
>
>> mah potrebbe avere il sapore di una pernacchia verso
>> il feldmaresciallo
>
> Insomma, si potrebbe acompagnare la Marcia di Radetzky con le
> pernacchie anziché con il battito delle mani. Con gran pernacchio
> finale alla Totò. More italico :)

il fatto è che le guerre risorgimentali sono lontane nel tempo non sono
molto sentite,anzi forse non sono mai state molto sentite in realtà
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9870 è una risposta a message #9869] mar, 28 dicembre 2010 12:32 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 12:04, "inbario" <a...@aza.it> wrote:

> il fatto è che le guerre risorgimentali sono lontane nel tempo
> non sono molto sentite,anzi forse non sono mai state molto
> sentite in realtà

E quando mai una guerra è stata sentita dagli italiani? ;)
Comunque, come mi pare di avere già scritto in questo ng, non
esageriamo con il revisionismo: nelle città italiane di metà Ottocento
la questione dell'unità nazionale era molto sentita. Certo, c'era
anche allora chi tifava per lo straniero, o per il papa, ma alla
maggior parte delle teste pensanti l'idea di liberarsi di Asburgo,
papalini e Borboni piaceva, eccome.
Mi piace ricordare (forse l'avevo già fatto, pazienza) queste parole
di Giuseppe Giusti:

«Gran cosa fu di cominciare a guardare in viso e di ridere in faccia
ai nostri vecchi padroni e tutori e rompere una volta quell'amaro
prestigio che ci dava a credere d'avere a mangiare l'Austria anche nel
pane. Una volta veduto che l'Austria era l'Austria, e noi, noi, le
cose prendevano tosto una piega diversa.»
(Citazione estratta da Antonio Chiavistelli, Dallo stato alla nazione.
Costituzione e sfera pubblica in Toscana dal 1814 al 1849, Carocci,
Roma 2006, p. 199.)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9871 è una risposta a message #9870] mar, 28 dicembre 2010 13:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:0bc14318-382d-4269-8705-bd82925bdc9f@c2g2000yqc.googlegroups.com...
> On 28 Dic, 12:04, "inbario" <a...@aza.it> wrote:
>
>> il fatto è che le guerre risorgimentali sono lontane nel tempo
>> non sono molto sentite,anzi forse non sono mai state molto
>> sentite in realtà
>
> E quando mai una guerra è stata sentita dagli italiani? ;)

nessun popolo sente una guerra ovvio intendevo la causa risorgimentale...



> Comunque, come mi pare di avere già scritto in questo ng, non
> esageriamo con il revisionismo: nelle città italiane di metà Ottocento
> la questione dell'unità nazionale era molto sentita. Certo, c'era
> anche allora chi tifava per lo straniero, o per il papa, ma alla
> maggior parte delle teste pensanti l'idea di liberarsi di Asburgo,
> papalini e Borboni piaceva, eccome.


ecco la causa risorgimentale era sentita dagli intellettuali ma il popolo
non molto



> Mi piace ricordare (forse l'avevo già fatto, pazienza) queste parole
> di Giuseppe Giusti:
>
> «Gran cosa fu di cominciare a guardare in viso e di ridere in faccia
> ai nostri vecchi padroni e tutori e rompere una volta quell'amaro
> prestigio che ci dava a credere d'avere a mangiare l'Austria anche nel
> pane. Una volta veduto che l'Austria era l'Austria, e noi, noi, le
> cose prendevano tosto una piega diversa.»
> (Citazione estratta da Antonio Chiavistelli, Dallo stato alla nazione.
> Costituzione e sfera pubblica in Toscana dal 1814 al 1849, Carocci,
> Roma 2006, p. 199.)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9873 è una risposta a message #9856] mar, 28 dicembre 2010 13:26 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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cap <clamarcap@gmail.com> wrote:

> Sono anni che lo dico.
> "Perché mai noi italiani dovremmo iniziare il nuovo anno ascoltando
> orchestre e direttori suonare la Marcia di Radetzky mentre battiamo
> allegri le mani? Perché cominciare il 2011, e le celebrazioni per i
> 150 anni della nostra identità nazionale, rendendo omaggio a Josef
> Radetzky, il feldmaresciallo austriaco che nella battaglia di
> Curtatone massacrò centinaia di studenti toscani venuti a combattere
> per l'indipendenza? Che a Custoza umiliò il re Carlo Alberto, poi
> assediò e vinse per fame e colera la Repubblica veneziana del 1849 e,
> nominato Governatore generale del Lombardo Veneto, fece eseguire mille
> condanne a morte di patrioti e diede l'ordine di bastonare in pubblico
> e di saccheggiare le case e i palazzi di chi era sospettato di aver
> simpatizzato con i primi moti del Risorgimento? Come se i francesi
> celebrassero Bismarck, o i polacchi Stalin."
>



Della marcia di Radetzki non me ne frega più di tanto. Quello che trovo
molto discutibile è il giudizio su Radetzky, una specie di Kesserling,
se non peggio, un massacratore di studenti, patrioti, etc. che viene
fuori dall'articolo.

Radetzky era un generale austriaco, che come tale faceva il proprio
dovere, cercando di vincere le battaglie nelle quale era impegnato. E
nelle battaglie ci sono morti da entrambe le parti. Le centinaia di
studenti "massacrati" a Curtatone non mi sembra che possano essere
ascritti a una particolare ferocia del nostro, ma solo al fatto che
erano combattenti in una battaglia persa. Analogamente a Custoza
(parlare di umiliazione a Carlo Alberto è ridicolo), o a Venezia,
Radetzky vinse le battaglie combattute. Che c'è di strano? Poi, per le
esecuzioni di 1000 condanne a morte di patrioti, beh, mi piacerebbe
sapere da dove viene questa notizia. Nel Lomardo-veneto, sotto il regime
asburgico i responsabili di reati (e partecipare a movimenti che avevano
come scopo quello di sottrarre il Lombardo Veneto, come qualsiasi altro
territorio dell'Impero, al controllo degli Asburgo era reato) venivano
processati e condannati, e spesso graziati. Il giudice, a Milano, era un
italiano, noto per la sua integrità, Salvotti. Come d'altra parte erano
italiani molti dei funzionari governativi e di un'amministrazione
infinitamente più efficiente di quella che abbiamo sperimentato dopo
l'unità e che permane tutt'ora.

Baste leggere un libro interessante come quello di Fausta Garavini, "In
nome dell'Imperatore" per rendersi conto che la propagandistica
risorgimentale descriveva in modo falso e strumentale la cosiddetta
oppressione Austro-ungarica, mentre non una parola veniva spesa per
l'oppressione molto maggiore del regno sabaudo, dove i patrioti di
tendenze mazziniane venivano condannati e trattati in modo disumano.
Basta vedere la vita carceraria di un Silvio Pellico, in una prigione
austriaca, e paragonarla a quella di patrioti mazziniani nelle prigioni
piemontesi.

Nell'anniversario dell'unità d'Italia, invece della solita bolsa
retorica (che finisce per dar vita alla retorica contraria della Lega)
sarebbe opportuno fare un analisi critica, e costruttiva, certamente,
sui processi che hanno portato all'Unità. L'articolo della Stampa è un
esempio di come si vada invece esattamente nella direzione opposta.

Ciao

Rudy

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Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9874 è una risposta a message #9856] mar, 28 dicembre 2010 12:04 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> Come se i francesi
>celebrassero Bismarck, o i polacchi Stalin."

sì, mi ha sempre divertito l'idea. Ma in Italia nessuno sa chiera Radetzky
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9877 è una risposta a message #9874] mar, 28 dicembre 2010 14:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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> "cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
> news:5c8ee9bd-7a99-4d9b-ab8c-cc1476b501c4@t35g2000yqj.googlegroups.com...
>> Come se i francesi
>>celebrassero Bismarck, o i polacchi Stalin."
>
> sì, mi ha sempre divertito l'idea. Ma in Italia nessuno sa chiera Radetzky

i milanesi lo sanno lo sanno...
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9878 è una risposta a message #9856] mar, 28 dicembre 2010 14:05 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 10:08, cap <clamar...@gmail.com> wrote:
> Sono anni che lo dico.
> "Perché mai noi italiani dovremmo iniziare il nuovo anno ascoltando
> orchestre e direttori suonare la Marcia di Radetzky mentre battiamo
> allegri le mani? Perché cominciare il 2011, e le celebrazioni per i
> 150 anni della nostra identità nazionale, rendendo omaggio a Josef
> Radetzky, il feldmaresciallo austriaco che nella battaglia di
> Curtatone massacrò centinaia di studenti toscani venuti a combattere
> per l'indipendenza? Che a Custoza umiliò il re Carlo Alberto, poi
> assediò e vinse per fame e colera la Repubblica veneziana del 1849 e,
> nominato Governatore generale del Lombardo Veneto, fece eseguire mille
> condanne a morte di patrioti e diede l'ordine di bastonare in pubblico
> e di saccheggiare le case e i palazzi di chi era sospettato di aver
> simpatizzato con i primi moti del Risorgimento? Come se i francesi
> celebrassero Bismarck, o i polacchi Stalin."
>
> http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gE ditoriali...

quoto tutto.

io purtroppo so benissimo chi era Radetzky, come penso lo sappiano
tutti gli italiani che sono andati a scuola e obbligatoriamente hanno
studiato le cinque giornate di Milano e le guerre d'indipendenza(...),
e francamente la marcia a lui dedicata mi è sempre stata un po' sui
coglioni. Cioè ho sempre colto il contrasto fra l'andamento allegrotto
e la bastardaggine del personaggio. E di conseguenza non mi è mai
venuto da batter le mani.
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9879 è una risposta a message #9856] mar, 28 dicembre 2010 14:55 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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In article <5c8ee9bd-7a99-4d9b-ab8c-cc1476b501c4
@t35g2000yqj.googlegroups.com>, clamarcap@gmail.com says...
> la Marcia di Radetzky
>

Sembra che la migliore sia quella di Furtwangler in un primo dell'anno
di chissa' quale anno.
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9880 è una risposta a message #9873] mar, 28 dicembre 2010 15:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 13:26, rodolfo.canale...@tin.it (Rudy) wrote:

> Radetzky era un generale austriaco, che come tale faceva
> il proprio dovere
[cut]

Niente da dire sulle sue qualità militari, ma a proposito del modo in
cui amministrò il Lombardo-Veneto non si può ignorare quel che ne
scrisse Cattaneo.
A me sinceramente non sembra che l'articolo di Cappelletto sia gonfio
di vuota retorica, né che vada contro le intenzioni di chi voglia
analizzare spassionatamente la storia risorgimentale. Semplicemente,
come ho già scritto, suggerisce di non rendere omaggio - non quel
frivolo omaggio, perlomeno - per una volta, nel centocinquantenario
dell'unità, a coloro che all'unità si opposero in ogni modo.

Poi, che fra molti legaioli serpeggi una del tutto ingiustificata
nostalgia della Kakania si sa: la mia impressione è che quelle teste
siano troppo dannatamente dure per sperare che possa penetrarvi il
barlume di un ragionamento sensato. Battano pure le mani al ritmo
della Radetzky-Marsch, se proprio non vogliono rinunciare a dare
l'ennesima dimostrazione di stupidità e arretratezza.

Ciao!
c.
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9881 è una risposta a message #9874] mar, 28 dicembre 2010 15:08 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 12:04, "Zaz!" <z...@zaz.com> wrote:

> Ma in Italia nessuno sa chi era Radetzky

Qualcuno sì, dài :)
I francesi ascoltano volentieri Wellingtons Sieg, la 1812, Háry János?
Probabilmente no.
Gli italiani ascoltano volentieri la Radetzky-Marsch perché non sanno
chi era Radetzky.
A volte la musica unisce, altre volte allontana e divide. Dipende
dalla cultura di chi ascolta :)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9882 è una risposta a message #9877] mar, 28 dicembre 2010 15:14 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 14:03, "inbario" <a...@aza.it> wrote:

> i milanesi lo sanno lo sanno...

Vero.
I milanesi sanno chi era Bava Beccaris, e non gli intitolerebbero mai
una via.

I milanesi però ne hanno intitolata una a Patrice de Mac-Mahon.
Probabilmente, anzi certamente per via della battaglia di Magenta. Non
per quello che combinò a Parigi dodici anni dopo.

I milanesi finiranno forse per dedicare una via a Craxi.

Gente curiosa, i milanesi ;)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9883 è una risposta a message #9878] mar, 28 dicembre 2010 15:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 14:05, vogon <carlogere...@gmail.com> wrote:

> io purtroppo so benissimo chi era Radetzky
[...]
> ho sempre colto il contrasto fra l'andamento allegrotto
> e la bastardaggine del personaggio. E di conseguenza
> non mi è mai venuto da batter le mani.

Avremmo dovuto farne una parodia, mironton mironton mirontaine :)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9884 è una risposta a message #9879] mar, 28 dicembre 2010 15:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 14:55, Tino <orz...@menta.dom> wrote:

> Sembra che la migliore sia quella di Furtwangler in un primo
> dell'anno di chissa' quale anno.

Be', anche questa non è male:
http://www.youtube.com/watch?v=muVNXtd3C2c

E, già che ci siamo, non dimentichiamo il Boom boom Danube:
http://www.youtube.com/watch?v=AG184YzkDX8

:)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9885 è una risposta a message #9884] mar, 28 dicembre 2010 15:57 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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A proposito, qualcuno sa come si chiamano gli abitanti di Onano?
http://www.youtube.com/watch?v=3eZ_RRgSoPs
Re: - Con Radetzky non c' [messaggio #9886 è una risposta a message #9861] mar, 28 dicembre 2010 16:34 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 10:44, cap <clamar...@gmail.com> wrote:

> manderei pure lui dallo psicoanalista.

Forse dovresti mandare pure me dallo strizzacervelli.
Diagnosi sommaria: non capisco il perchè si debba usare questo linguaggio
>Fottuto marcio paese di coglionazzi. Che schiantino a migliaia durante il
>capodanno, a botti
<nel culo.
Sarò grave?

Buon anno ( :- )))

--
--------------------
turdusmerula
--------------------
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9887 è una risposta a message #9885] mar, 28 dicembre 2010 17:42 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 15:57, cap <clamar...@gmail.com> wrote:
> A proposito, qualcuno sa come si chiamano gli abitanti di Onano?http://www.youtube.com/watch?v=3eZ_RRgSoPs

meraviglia! :-))
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9889 è una risposta a message #9877] mar, 28 dicembre 2010 18:01 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"inbario" <aaa@aza.it> ha scritto nel messaggio
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>
>
> "Zaz!" <zaz@zaz.com> ha scritto nel messaggio
> news:ifcmi4$a0i$1@nnrp-beta.newsland.it...
>>
>> "cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
>> news:5c8ee9bd-7a99-4d9b-ab8c-cc1476b501c4@t35g2000yqj.googlegroups.com...
>>> Come se i francesi
>>>celebrassero Bismarck, o i polacchi Stalin."
>>
>> sì, mi ha sempre divertito l'idea. Ma in Italia nessuno sa chiera
>> Radetzky
>
> i milanesi lo sanno lo sanno...

infatti :-)
>
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9890 è una risposta a message #9881] mar, 28 dicembre 2010 18:02 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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news:64c4a874-0052-4b68-b9f8-aad031f671f0@y3g2000vbm.googlegroups.com...
On 28 Dic, 12:04, "Zaz!" <z...@zaz.com> wrote:

>I francesi ascoltano volentieri Wellingtons Sieg,

il solo nome di Wellington è bandito in Francia.
Infatti dicono "la capitale della Nuova Zelanda", ma il nome non lo
pronunciano....
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9891 è una risposta a message #9873] mar, 28 dicembre 2010 18:03 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Rudy" <rodolfo.canaletti@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:1ju7nhp.ksgslc7qrswN%rodolfo.canaletti@tin.it...
> cap <clamarcap@gmail.com> wrote:
>
>> Sono anni che lo dico.
>> "Perché mai noi italiani dovremmo iniziare il nuovo anno ascoltando
>> orchestre e direttori suonare la Marcia di Radetzky mentre battiamo
>> allegri le mani? Perché cominciare il 2011, e le celebrazioni per i
>> 150 anni della nostra identità nazionale, rendendo omaggio a Josef
>> Radetzky, il feldmaresciallo austriaco che nella battaglia di
>> Curtatone massacrò centinaia di studenti toscani venuti a combattere
>> per l'indipendenza? Che a Custoza umiliò il re Carlo Alberto, poi
>> assediò e vinse per fame e colera la Repubblica veneziana del 1849 e,
>> nominato Governatore generale del Lombardo Veneto, fece eseguire mille
>> condanne a morte di patrioti e diede l'ordine di bastonare in pubblico
>> e di saccheggiare le case e i palazzi di chi era sospettato di aver
>> simpatizzato con i primi moti del Risorgimento? Come se i francesi
>> celebrassero Bismarck, o i polacchi Stalin."
>>
>
>
>
> Della marcia di Radetzki non me ne frega più di tanto. Quello che trovo
> molto discutibile è il giudizio su Radetzky, una specie di Kesserling,
> se non peggio, un massacratore di studenti, patrioti, etc. che viene
> fuori dall'articolo.
>
> Radetzky era un generale austriaco, che come tale faceva il proprio
> dovere, cercando di vincere le battaglie nelle quale era impegnato. E
> nelle battaglie ci sono morti da entrambe le parti. Le centinaia di
> studenti "massacrati" a Curtatone non mi sembra che possano essere
> ascritti a una particolare ferocia del nostro, ma solo al fatto che
> erano combattenti in una battaglia persa. Analogamente a Custoza
> (parlare di umiliazione a Carlo Alberto è ridicolo), o a Venezia,
> Radetzky vinse le battaglie combattute. Che c'è di strano? Poi, per le
> esecuzioni di 1000 condanne a morte di patrioti, beh, mi piacerebbe
> sapere da dove viene questa notizia. Nel Lomardo-veneto, sotto il regime
> asburgico i responsabili di reati (e partecipare a movimenti che avevano
> come scopo quello di sottrarre il Lombardo Veneto, come qualsiasi altro
> territorio dell'Impero, al controllo degli Asburgo era reato) venivano
> processati e condannati, e spesso graziati. Il giudice, a Milano, era un
> italiano, noto per la sua integrità, Salvotti. Come d'altra parte erano
> italiani molti dei funzionari governativi e di un'amministrazione
> infinitamente più efficiente di quella che abbiamo sperimentato dopo
> l'unità e che permane tutt'ora.

vero, vero, applausi.

>
> Baste leggere un libro interessante come quello di Fausta Garavini, "In
> nome dell'Imperatore" per rendersi conto che la propagandistica
> risorgimentale descriveva in modo falso e strumentale la cosiddetta
> oppressione Austro-ungarica, mentre non una parola veniva spesa per
> l'oppressione molto maggiore del regno sabaudo, dove i patrioti di
> tendenze mazziniane venivano condannati e trattati in modo disumano.
> Basta vedere la vita carceraria di un Silvio Pellico, in una prigione
> austriaca, e paragonarla a quella di patrioti mazziniani nelle prigioni
> piemontesi.
>
> Nell'anniversario dell'unità d'Italia, invece della solita bolsa
> retorica (che finisce per dar vita alla retorica contraria della Lega)
> sarebbe opportuno fare un analisi critica, e costruttiva, certamente,
> sui processi che hanno portato all'Unità. L'articolo della Stampa è un
> esempio di come si vada invece esattamente nella direzione opposta.

quoto
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9892 è una risposta a message #9880] mar, 28 dicembre 2010 18:05 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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news:e85be4f9-73c8-442f-b095-3c6ee16aa143@39g2000yqa.googlegroups.com...
On 28 Dic, 13:26, rodolfo.canale...@tin.it (Rudy) wrote:


>Poi, che fra molti legaioli serpeggi una del tutto ingiustificata
>nostalgia della Kakania si sa:

ma figurati
Intanto i leghisti manco sanno cos'è la Kakania, primo
Secondo, se ci fosse davvero la Kakania, i Kakani metterebbero i legaioli
nelle miniere, visti i tipi.
Gli austriaci non si sono tenuti per secoli un immenso impero essendo
scemi...:-)
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9893 è una risposta a message #9885] mar, 28 dicembre 2010 18:11 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"cap" <clamarcap@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:2d632eec-9cd0-45ea-b058-5f54ba0ac93c@j25g2000yqa.googlegroups.com...
>A proposito, qualcuno sa come si chiamano gli abitanti di Onano?
> http://www.youtube.com/watch?v=3eZ_RRgSoPs

ROTFL
(almeno mettersi d'accordo sui ritornelli...)

PS il tubista (o come diavolo si chiama) sono dieci anni che suona sempre le
stesse note, anche qui
http://www.youtube.com/watch?v=4ucZh_VDlKs&feature=relat ed
Da tempo non ridevo così.
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9903 è una risposta a message #9856] mer, 29 dicembre 2010 00:23 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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Trovo sia sempre pericoloso attaccarsi ai simboli, o vedere in una cosa
qualsiasi un simbolo al di fuori del suo tangibile contenuto. Altrimenti si
rischia di fare la fine dei leghisti, con le loro cravattine verdi e le
ampolle benedette di acqua del Po.

EF
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9904 è una risposta a message #9903] mer, 29 dicembre 2010 00:35 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"Erg Frast" <m.dorato@inwind.it> ha scritto nel messaggio
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> Trovo sia sempre pericoloso attaccarsi ai simboli, o vedere in una cosa
> qualsiasi un simbolo al di fuori del suo tangibile contenuto. Altrimenti
> si rischia di fare la fine dei leghisti, con le loro cravattine verdi e le
> ampolle benedette di acqua del Po.

già in fondo la Radetzky march è solo una stupenda marcetta piena di brio e
allegria...e non viene di accompagnarla ad un vecchio soldato austriaco
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9905 è una risposta a message #9880] mer, 29 dicembre 2010 01:16 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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cap <clamarcap@gmail.com> wrote:

> On 28 Dic, 13:26, rodolfo.canale...@tin.it (Rudy) wrote:
>
> > Radetzky era un generale austriaco, che come tale faceva
> > il proprio dovere
> [cut]
>
> Niente da dire sulle sue qualità militari, ma a proposito del modo in
> cui amministrò il Lombardo-Veneto non si può ignorare quel che ne
> scrisse Cattaneo.

Cattaneo è un contemporaneo, e quello che dice dell'Amministrazione del
Lombardo-Veneto risente della sua attività politica (che ovviamente non
poteva essere condivisa dagli austriaci). La Storia, quella seria,
ammette che l'amministrazione del LV sia stata di gran lunga la migliore
di quelle dei vari staterelli italiani (Borboni, Savoia, Papa, etc.)
Solo la Toscana (che era nell'orbita austrungarica) può vantare
un'amministrazione di pari livello.
L'Unità d'Italia (dalla quale le idee di Cattaneo sono state brutalmente
escluse!) si è realizzata più come una espansione del Regno di Sardegna
che come nascita di una nuova nazione. E il Regno di Sardegna era uno
stato assai arretrato e male amministrato.
Forse ti rendi conto che da questa situazione non siamo ancora usciti.

> A me sinceramente non sembra che l'articolo di Cappelletto sia gonfio
> di vuota retorica, né che vada contro le intenzioni di chi voglia
> analizzare spassionatamente la storia risorgimentale.

Ba beh. Qui dissentiamo. Io trovo l'articolo (le migliaia di patrioti
giustiziati da dove vengono fuori?) decisamente fantasioso e incline
alla bolsa retorica risorgimentale post-fascista.


> Semplicemente,
> come ho già scritto, suggerisce di non rendere omaggio - non quel
> frivolo omaggio, perlomeno - per una volta, nel centocinquantenario
> dell'unità, a coloro che all'unità si opposero in ogni modo.

Appunto. Non mi sembra un problema importante. Poi, rileggi l'articolo:
avvicina Radetzky a Hitler!! Per dire che non bisogna suonare la
marcetta? Ma faccia il favore!


> Poi, che fra molti legaioli serpeggi una del tutto ingiustificata
> nostalgia della Kakania si sa: la mia impressione è che quelle teste
> siano troppo dannatamente dure per sperare che possa penetrarvi il
> barlume di un ragionamento sensato. Battano pure le mani al ritmo
> della Radetzky-Marsch, se proprio non vogliono rinunciare a dare
> l'ennesima dimostrazione di stupidità e arretratezza.

Per dare quella dimostrazione non hanno bisogno di battere le mani alla
marcetta di Radetzky. Basa solo che aprano la bocca. :-))

Ciao

Rudy

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Re: - Con Radetzky non c' [messaggio #9907 è una risposta a message #9886] mer, 29 dicembre 2010 02:34 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 28 Dic, 16:34, "turdusmerula" <merfratur...@fastwebnet.it> wrote:

> Diagnosi sommaria: non capisco il perchè si debba usare questo linguaggio


Mi piacciono gli eccessi.... Dovresti averlo capito.
Ad ogni modo un paese con questa classe politica è un paese marcio in
tutte le sue pieghe. Cappelletto fa riferimento alla marcetta di Rota
per Fellini (di questo non avete parlato) dipingendo un popolo, il
nostro, in una maniera imho anacronistica; passino gli italiani degli
anni di 8e1/2, ma quelli di oggi sono assolutamente peggiori: più
ingoranti e più fascisti di 50anni fa, tanto per iniziare. Poi libero
di immaginarti un paese nobile nelle mani di una masnada di cialtroni.

lz
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9910 è una risposta a message #9904] mer, 29 dicembre 2010 10:13 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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"inbario" <aaa@aza.it> ha scritto nel messaggio
news:tvuSo.19092$7b4.9596@tornado.fastwebnet.it...

> già in fondo la Radetzky march è solo una stupenda marcetta piena di brio
> e allegria...

Ecco, forse non mi appassiono alla discussione per questo motivo.
A me pare un pezzo brutto, poco o per nulla interessante, datato.
Sarà che detesto le marce, a parte quelle di Mozart e Schubert (che sento
ironiche).
Ah, faccio un'eccezione anche per la Lega di Davide, ovviamente. :-)

dR
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9911 è una risposta a message #9910] mer, 29 dicembre 2010 11:22 Messaggio precedenteMessaggio successivo
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On 29 Dic, 10:13, "Shapiro used clothes" <vittorio...@tin.it> wrote:

> Sarà che detesto le marce

Tutte le marce del mondo non hanno ritornello :)

> Ah, faccio un'eccezione anche per la Lega di Davide, ovviamente. :-)

Perché In all und jeder Zeit / Verknüpft sich Lust und Leid :)

Trovo molta ironia anche nelle marce di Prokof'ev:
http://www.youtube.com/watch?v=mlwYfMU-kkM
http://www.youtube.com/watch?v=W2aDs2DWmwU
http://www.youtube.com/watch?v=vWWbP20DiSM
Per non dire dell'Allegro giocoso della Quinta.
Re: Con Radetzky non c' [messaggio #9912 è una risposta a message #9905] mer, 29 dicembre 2010 11:34 Messaggio precedenteMessaggio precedente
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On 29 Dic, 01:16, rodolfo.canale...@tin.it (Rudy) wrote:

> il Regno di Sardegna era uno stato assai arretrato e male
> amministrato.
> Forse ti rendi conto che da questa situazione non siamo
> ancora usciti.

Sinceramente non so come risponderti. So che le riforme attuate da
Carlo Alberto migliorarono considerevolmente la situazione, ma non me
ne intendo quanto basta per confutare o appoggiare le tue
affermazioni.
Peraltro, so pure che senza quei lontani parenti dei Savoia che poi
divennero re d'Italia, questa non avrebbe avuto una storia unitaria.
Forse sarebbe stato meglio, chissà. Per certe cose (Banca romana,
colonialismo, ventennio eccetera) di sicuro.

> Ba beh. Qui dissentiamo. Io trovo l'articolo (le migliaia di patrioti
> giustiziati da dove vengono fuori?) decisamente fantasioso e incline
> alla bolsa retorica risorgimentale post-fascista.
[...]
> avvicina Radetzky a Hitler!! Per dire che non bisogna suonare la
> marcetta? Ma faccia il favore!

Penso che, se gli dovessero riportare queste tue parole, Cappelletto
ne sarebbe sinceramente addolorato, poareto :)
Ciao!
c.
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