TFF - Derni [messaggio #143390] |
mer, 30 novembre 2011 11:38 |
Jake Lamotta Messaggi: 102 Registrato: giugno 2011 |
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Sylvain vive in un tugurio ricavato dietro al cinema da lui gestito e
custodito. Pochi e affezionati gli avventori, due spettacoli al giorno per
una bella copia restaurata di French Cancan di Renoir; ma il proprietario si
è accordato per vendere, e presto Sylvain dovrà restituire le pizze al
distributore e chiudere bottega. Cosa quanto mai difficile per lui, cinefilo
incallito e assassino seriale, che di quel luogo ha fatto il suo tempio di
nefandezze.
Pare che Achard abbia voluto realizzare un film di genere, ispirandosi al
thriller all'italiana. Non si lesina sul numero degli omicidi commessi,
tutti raccontati senza eludere ma nemmeno inventare e rischiando invece la
ripetitività e la gratuità. In realtà della ricchezza linguistica
argentiana, per dire, non c'è traccia. Molto più presenti invece le
atmosfere di tensione rarefatta dei gialli di Chabrol, con l'umanità
dell'assassino sempre in primo piano e sempre difficile da comprendere.
Il film è poi percorso sottotraccia da martellanti intellettualismi sui temi
classici della fine di un'epoca, di una sensibilità, di un cinema.
Tuttavia il film ha una sua coerenza (solo interna, sia chiaro) e una forza
emotiva di sincerità, che insieme a una discreta prova attoriale (in
underacting) lo attesta sui livelli di sufficienza.
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