[appendice] [il mio 2010 di cinema] "Monica e il desiderio" [messaggio #27283] |
ven, 31 dicembre 2010 14:28 |
Roberto Messaggi: 892 Registrato: maggio 2009 |
Senior Member |
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Monica e il desiderio (Ingmar Bergman, 8)
mi sto guardando Bergman in ordine cronologico, sono le mie tipiche
iniziative natalizie. A parte i super classici del maestro, alcuni
suoi film non li ho mai visti, altri era da tempo che volevo
rivederli, il maggior tempo libero disponibile in questi giorni è
l'occasione giusta. Uno di quelli che non avevo mai visto è appunto
questo splendido "Monica e il desiderio", del 1952, per certi versi
atipicamente libero, almeno nella prima parte, quella del gioco, della
spensieratezza, dei sogni d'amore e di libertà. Non sorprende l'amore
di Godard e la nouvelle vague per questo film. Poi nella seconda parte
subentra la disillusione e la caratterizzazione della giovane Monica,
volubile e irresponsabile ragazzotta innamorata dell'idea dell'amore
da melodrammone cinematografico, è completa e perfetta. Momenti da
antologia, eccezionale lo sguardo "naturalistico" di Bergman, con
alcune inquadrature che sembrano dilatare all'infinito il tempo e lo
spazio, splendido il bianco e nero, toccante il ritratto dei due
giovani e intensi protagonisti.
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Re: [appendice] [il mio 2010 di cinema] "Monica e il desiderio" [messaggio #27592 è una risposta a message #27283] |
mer, 12 gennaio 2011 09:38 |
corrado.farina Messaggi: 14 Registrato: gennaio 2011 |
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Roberto <robfurio@libero.it> wrote:
> eccezionale lo sguardo "naturalistico" di Bergman, con
> alcune inquadrature che sembrano dilatare all'infinito il tempo e lo
> spazio, splendido il bianco e nero, toccante il ritratto dei due
> giovani e intensi protagonisti.
Tipico dei registi nordici, così assetati della breve estate scandinava
da caricarla di valenze psicologiche che noi mediterranei possiamo anche
trovare esagerate. Di Bergman, verte su questo tema anche "Un'estate
d'amore", che non ricordo se sia prima o dopo Monica, e se ne fa cenno
anche nei "Sorrisi di una notte d'estate".
Quando hai finito con Bergman, ti consiglio anche, se non l'hai visto,
"Ha ballato una sola estate" di Arne Mattson.
cf
--
http://www.corradofarina.tk
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