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Re: I Brandeburghesi sono grossi? [messaggio #15030 è una risposta a message #15021] |
mer, 30 marzo 2011 00:16 |
sunbather Messaggi: 332 Registrato: novembre 2010 |
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"Erg Frast" ha scritto
>I concerti Brandeburghesi, formalmente, possono essere definiti concerti
>grossi?
Non esattamente, credo. Il concerto grosso è, in senso stretto,
un'estensione della sonata a tre (due violini, o due oboi, e un basso), ai
quali viene aggiunto il concerto grosso (ovvero una specie di orchestra che
interagisce con loro e li accompagna). Il titolo vero e proprio di quelli di
Bach è "Concerts avec plusiers instruments" o una cosa del genere, e - anche
se in alcune parti si può rintracciare la sonata a tre - si tratta quasi
sempre di concerti solistici con strumenti che si avvicendano.
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Re: I Brandeburghesi sono grossi? [messaggio #15080 è una risposta a message #15030] |
mer, 30 marzo 2011 22:31 |
Erg Frast Messaggi: 178 Registrato: novembre 2010 |
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"sunbather" <sunbather@virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:4d925a64$0$38650$4fafbaef@reader1.news.tin.it...
> "Erg Frast" ha scritto
>>I concerti Brandeburghesi, formalmente, possono essere definiti concerti
>>grossi?
>
> Non esattamente, credo. Il concerto grosso è, in senso stretto,
> un'estensione della sonata a tre (due violini, o due oboi, e un basso), ai
> quali viene aggiunto il concerto grosso (ovvero una specie di orchestra
> che interagisce con loro e li accompagna). Il titolo vero e proprio di
> quelli di Bach è "Concerts avec plusiers instruments" o una cosa del
> genere, e - anche se in alcune parti si può rintracciare la sonata a tre -
> si tratta quasi sempre di concerti solistici con strumenti che si
> avvicendano.
Non sapevo questa cosa della sonata a tre.
Ascoltati di recente i concerti grossi di Corelli, mi stupiva il fatto che
in Bach il "concertino" fosse molto più concertante di quanto non succeda in
Corelli...
Dico scemenze?
EF
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Re: I Brandeburghesi sono grossi? [messaggio #15083 è una risposta a message #15080] |
mer, 30 marzo 2011 23:07 |
sunbather Messaggi: 332 Registrato: novembre 2010 |
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"Erg Frast" ha scritto
> Ascoltati di recente i concerti grossi di Corelli, mi stupiva il fatto che
> in Bach il "concertino" fosse molto più concertante di quanto non succeda
> in Corelli...
In Corelli, che si può considerare il "padre" (o il codificatore) dei
concerti grossi, la scrittura del concertino è piuttosto schematica,
probabilmente perché lo stesso Corelli era stato - prima ancora - il padre
(azzardo senza virgolette, questa volta) della sonata a tre (Couperin lo
aveva riconosciuto tale, in una sua suite di sonate), e faticava a staccarsi
dalla sua forma espressiva principale (ha scritto quattro raccolte - su sei
opere totali - di sonate a tre).
La tecnica compositiva di Bach è stata, in tutti i campi nei quali si è
estrinsecata, molto complessa e credo che nei Concerti Brandeburghesi sia
difficile discernere forme musicali ben definite (è un po' che non li
ascolto, ma il Sesto Concerto è per sole viole, e non mi pare di conoscere
altri esempi, all'epoca. Il terzo movimento del Terzo concerto è un
capolavoro contrappuntistico - che ho scoperto essere stato ispirato da una
sonata a 5 di Albinoni. Per non parlare del Quinto, dove il primo movimento
si trasforma in una lunghissima cadenza per solo clavicembalo).
Mi sa che me li riascolto per schiarirmi meglio le idee.
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