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Re: Boulez su Schostakovich [messaggio #6837 è una risposta a message #6830] |
mar, 23 novembre 2010 17:07 |
Josef K Messaggi: 68 Registrato: novembre 2010 |
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On 23 Nov, 16:21, L'Esattore <vdeiul...@NOSPAMsupereva.it> wrote:
> Dopo dura riflessione, L'Esattore ha scritto :
>
> > "Don’t speak to me about this man. [Laughs] I really cannot understand the
> > success of it, because that’s so trite. That’s a kind of collection of
> > clichés which is really embarrassing sometimes."
>
> > Tratta da un'intervista su Mahler:
> >http://mahler.universaledition.com/pierre-boulez-on-mahler/
>
> Shostakovich, c'è una c di troppo nell'oggetto.
Non gli piace, non c'è dubbio. Intuisco qualche ragione, ma il
giudizio così drastico non me lo sarei aspettato da uno come Boulez i
cui scritti sono sempre profondi e pieni di argomentazioni. Per
fortuna altri non la pensavano così, uno per tutti Britten...
Nell'intervista su Mahler ci sono spunti molto interessanti; il
richiamo al non voler attribuirgli anticipazioni sulle catastrofi del
20° secolo (cosa a me cara, quando ascolto la M6, soprattutto: ma
Boulez forse fa un sano richiamo al proposito), ad esempio; il
giudizio sul rapporto antisemitismo ecc. (su cui ci sono libri
interi), da cui vengo a sapere diverse cose che ignoravo: che
Mussorgskij nelle sue lettere scrisse spesso esprimendosi in tal senso
- e me ne spiace -, come ebbe posizioni incaute (?) Stravinskij (che
non era un mostro di simpatia, d'accordo, ma componeva come qualcuno
lassù comanda) e che Debussy si pronunciò contro Dreyfuss.
Poi c'è quello che dice sulla M9, negandone in qualche modo una novitÃ
come quella che altri hanno letto rispetto alla concezione di una
nuova estetica, che Boulez fa risalire piuttosto al lavoro delle tre
sinfonie centrali.
Grazie per la segnalazione, l'intervista non l'avevo letta e ne vale
la pena.
J. K
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Re: Boulez su Schostakovich [messaggio #6868 è una risposta a message #6867] |
mar, 23 novembre 2010 23:43 |
Federico Spano' Messaggi: 483 Registrato: novembre 2010 |
Senior Member |
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On Tue, 23 Nov 2010 23:27:13 +0100, L'Esattore
<vdeiuliis@NOSPAMsupereva.it> wrote:
>Scriveva L'Esattore martedì, 23/11/2010:
>
>> A me fanno schifo Mendelssohn e gli ebrei.
>> Modestissimamente mi accodo al sommo Richard.
>
>no, vabbé, aspetta. Scherzi a parte.
>
>Ti prego, abbi il coraggio di riascoltare questo
>http://www.youtube.com/watch?v=JlMHjo7Jwhk
>
>e di ripetermi, qui, che fa schifo.
Beh, per quanto mi riguarda non è questo il mio miglior Shostakovic.
Però deve essere piaciuto tanto a Morricone :)
--
Federico Spano'
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Re: Boulez su Schostakovich [messaggio #6885 è una risposta a message #6852] |
mer, 24 novembre 2010 09:32 |
Josef K Messaggi: 68 Registrato: novembre 2010 |
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On 23 Nov, 19:48, "Zaz!" <z...@zaz.com> wrote:
> "L'Esattore" <vdeiul...@NOSPAMsupereva.it> ha scritto nel messaggionews:4cebdc01$0$34027$4fafbaef@reader2.news.tin.it...
>
> > "Don't speak to me about this man. [Laughs] I really cannot understand the
> > success of it, because that's so trite. That's a kind of collection of
> > clichés which is really embarrassing sometimes."
>
> > Tratta da un'intervista su Mahler:
> >http://mahler.universaledition.com/pierre-boulez-on-mahler/
>
> oh
> finalmente posso fare outing: la musica di Shostakovic mi fa orrore.
> Un po' mi soddisfa, quanto leggo qui :-)))
Che peccato, ma c'è tempo.
E' vero che qualche volta ispira orrore, proprio per quello che fa
indovinare.
Nella 14a sinfonia, per esempio, all'inizio della 6a; nella suite
sulle rime del Buonarroti. In qualche passaggio delle sue musiche per
pianoforte, nelle composizioni su testi della Cvetaeva.
Penso che il giudizio di Boulez sia molto tecnico, correlato ad
aspetti compositivi che lui disapprova; non so se in qualche suo
scritto lo abbia approfondito. Sicuramente non ha mai eseguito musiche
del compositore russo, né di Prokofiev (sarebbe interessante sapere
che ne pensa), mentre ha eseguito splendidamente Stravinskij e
continua a dirigere Bartok - che, ahimè, anche lui detestava DSCH, mi
pare - e naturalmente, con grandi risultati, Mahler.
Del resto sono noti i giudizi di altri (ho già ricordato Britten;
Rostropovich lo definiva il compositore più geniale del Novecento, ma
era partigiano, come Richter, che ne parla nel film di Bruno
Monsaingeon).
Lo trovo interessante anche nelle sue lettere: almeno quelle
bisognerebbe conoscerle per entrare un po' nel suo mondo. E magari
uscirne confermati nel proprio disamore.
Saluti
J. K
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